30/11/2005
Francia, eseguito trapianto facciaLo annuncia medico italiano in equipeEseguito ad Amiens, in Francia, il primo trapianto facciale del mondo. L'operazione è stata compiuta su una donna di 36 anni che era rimasta completamente sfigurata dai morsi di un cane. A rendere pubblico l'evento è stato il chirurgo italiano Marco Lanzetta, che collabora da anni con l'equipe francese che ha condotto il trapianto.
La notizia è stata riportata dal quotidiano britannico Evening Standard. L'intervento è stato effettuato nei giorni scorsi ad Amiens da una equipe di chirurghi con la collaborazione del professor Jean-Michel Dubernard, primario dell'ospedale Edouard-Herriot di Lione - all'avanguardia mondiale nel campo dei trapianti. Cinque anni fa Dubernard effettuò con successo il primo trapianto di mani.
TG COM
1/12/2005
Trapianto faccia,l'Italia è prontaMarco Lanzetta ne parla al MessaggeroDue donne aspettano. Con il viso mangiato dalle ustioni sperano che l'Italia dia presto il via libera al trapianto di faccia. Deve decidere il ministero della Salute assieme con i comitati etici. Le signore desiderano rivedere contorni definiti sul volto e toccare con le dita il naso, la bocca, il mento. Non li hanno quasi più, si sono sciolti nel fuoco. Sono state visitate al San Gerardo di Monza da Marco Lanzetta, il chirurgo italiano che, Con loro, aspetta di entrare in sala operatoria. Fu lui, nel 2001, che per primo, da noi, trapiantò braccio e mano ad un uomo di 43 anni. E' pronto ad intervenire, da anni collabora con i medici francesi che hanno eseguito l'intervento ad Amiens.
Due donne in lista d'attesa anche da noi, dunque?«Non si può parlare di lista d'attesa. Non abbiamo l'autorizzazione. Ho visitato due donne con visi devastati e credo che il trapianto potrebbe aiutarle a riprendere davvero l'identità»
Pensa che l'Italia sia vicina al sì per questi trapianti?«Noi siamo pronti. Devono essere valutati i progetti»
Pensa a tempi lunghi?«Davvero non lo so»
Gli Usa hanno dato l'assenso a luglio scorso, la Francia ha addirittura battuto gli americani. Quindi, dovremmo esserci?«Aspettiamo»
Lei ha parlato di identità. Cosa risponde a chi dice che questo intervento stravolge l'io delle persone?«Dico che non è vero. Al contrario questi trapianti permettono ai pazienti di riavvicinarsi alla propria identità»
Viene messa in discussione l'etica dell'operazione«In realtà si tratta di un intervento ad alta valenza etica. Vengono ridati i parametri ad un volto devastato. A persone che vivono quella situazione proprio come perdita di identità»
Lei è certo che il cambio dei connotati riesca a soddisfare i pazienti. Il primo uomo al quale, nel 1998 a Lione, venne trapiantato il braccio chiese, due anni dopo, che gli venisse amputato l'arto nuovo. Non sopportava più di prendere tanti farmaci anti-rigetto«Sono convinto che la signora francese appena operata perché i cani le avevano distrutto il volto sarà contenta di essersi sottoposta all'operazione. Potrà riguardarsi allo specchio e riconoscersi»
Torniamo alla terapia anti-rigetto. La signora, se tutto andrà bene, dovrà prendere farmaci immunosoppressori per tutta vita?«Sì, esattamente come tutti gli altri pazienti che hanno subito il trapianto di un organo»
Molti obiettano che il peso di questa terapia possa essere sopportato per un trapianto di cuore o fegato, ma non per la faccia«Penso che non si debbano fare distinzioni. Un viso distrutto ostacola la vita quanto un organo che non funziona come dovrebbe»
E' vero che la cura anti-rigetto per questo tipo di trapianto costringe a dosi più importanti rispetto a quelle per i reni, il fegato o il cuore?«Non è assolutamente vero. Direi che è uguale»
Anche in questo tipo di intervento si parla di compatibilità? Di tipo somatico?«Dobbiamo valutare la compatibilità immunologica, come per tutti gli altri organi, e anche quella somatica. Ovviamente si rispetta il sesso, il tipo di pelle, le dimensioni. Proprio per adattare al meglio il nuovo con quello che già esiste»
Ci sono autorizzazioni diverse per il trapianto della faccia intera o solo per alcune parti?«Non cambia»
Lei, dunque, è pronto per ridare un nuovo volto a queste donne?«Sono pronto. Non darò loro visi di altri, sia chiaro. Con l'intervento ricostruirò le parti del volto che un incidente ha profondamente sfigurato»
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TG COM