JULIAN MCMAHON ITALIAN FORUM

1.10 ADELLE COFFIN, 7 maggio 2004 - Discussione Ufficiale

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ale_the_slayer
view post Posted on 12/5/2004, 17:13




Si anche su Unofficial fino alla 11 ci sono poi non c'è più niente
 
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CRAZYFORJULIAN
view post Posted on 12/5/2004, 18:02




Mandami un pv cosi' non andiamo troppo off topic e ti daro' altre informazioni

Crazy
 
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view post Posted on 12/5/2004, 19:17
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Half Demon Girl



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Ale Slayer, pensavo volessi le ultime due trasmesse in Italia.
Comunque per la 1.12, Antonia Ramos, ci sono alcune caps su The Demon's Jumble
Dell’ultima non c’è traccia, per ora.
_____

Ora torniamo in topic...

Forse la più bella puntata della serie, la parte più toccante è la tragedia di Megan, le altre vicende sembrano avvenire ai margini della storia...
Christian ha una delle sue crisi quando si rende conto di quello che è, questa volta anche professionalmente... e cerca di rimediare facendo una pratica accelerata all’obitorio spero solo che quanto impara non si esaurisca nell’esame.
La scena dell’esame mi è piaciuta molto è davvero particolare e anche macabra, ma a modo suo divertente... vorrei sapere se davvero fanno esami di quel tipo, mozzando le teste dei cadaveri per non dire della testa di Sean che inizia a parlare dei motivi del suo suicidio e lui va in crisi totale perchè nel frattempo Megan....
Povera Megan...
Ebbi da dirlo già a suo tempo e lo ripeto... non sono d’accordo con una rinuncia così drastica alla vita quando ancora non si sta così male, l’eutanasia è per quando si va oltre il limite della sopportazione umana, quando il dolore diventa intollerabile e non si riesce a continuare, sapendo che non c’è rimedio.
Ma Megan non stava ancora così male... è ancora più triste vederla rinunciare a tutto per timore di una sofferenza che ancora doveva arrivare, rinuncia anche a vivere il suo amore con Sean per quel poco di tempo che le rimaneva...
E non capisco come può Sean assistere ai preparativi della sua morte, restando lontano.... quando lei piange lui non l’abbraccia nemmeno, sembra paralizzato dall’angoscia, ed è lei che gli sorride per incoraggiarlo, lei... debole e forte allo stesso tempo.
Sean è stato troppo passivo, l’unico momento in cui si è avvicinato a Megan è stato quando lei gli ha dato la mano prima di andarsene in quel modo terribile... era come se fosse annichilito al punto da non riuscire a pensare a lei, al conforto che avrebbe potuto darle, l’ha quasi lasciata sola a morire.

La scena del funerale è struggente, in particolare quando Sean rimane lì col contenitore in mano senza riuscire a muoversi, e Christian gli poggia una mano sulla spalla per dirgli... è il momento... e allora Sean disperde le ceneri in mare, guardando lontano... perso nel ricordo di chi non c’è più.

Avrei preferito che la puntata fosse terminata qui... ho fatto fatica a seguire il resto.
E non ho neanche voglia di commentarlo, dico solo che Julia poteva aspettare il giorno dopo per far la ramanzina a Sean.
Questi personaggi di Nip Tuck antepongono sempre se stessi agli altri, anche nei momenti più drammatici e dolorosi.
 
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OnlyJulian
view post Posted on 12/5/2004, 19:52




Eccomi a commentare la puntata, che rimane una delle mie preferite ma anche una delle più dolorose, per il tragico epilogo.
La morte di Megan l'avete analizzata a sufficienza e motlo bene voi, quindi non mi ci soffermerò. Volevo invece analizzare la situazione dal punto di vista Sean e Julia...mi ha colpito ciò che la "TESTA" dell'esame di Sean gli ha detto: Possibile che una parte di Sean si fosse sentito liberato dalla morte di Megan? La situazione era particolare. Sean ammette più volte di amarle entrambe situazione che suscita perplessità in effetti...in quetso Julia sembra + lucida, sembra vedere oltre, sembra ammettere qualcosa che Sean non vuole prendere in considerazione. Lui ammette di amare Megan a Julia, le dice che la donna gli ha dato qualcosa che lei non era in grado eppure non vuole accettare le parole di Julia, che il loro matrimonio è finito da molto tempo! Non ho apprezzato neanche che la prima difesa di Sean della sua relazione con Megan sia stata accusare Julia di essere andata a letto con Jude, come se lui l'avesse fatto per ripicca. Sappiamo che non è così, è più sincero quando ammette che è stata la fragilità successiva alla perdita del bambino a farlo cadere nella trappola di una relazione extraconiugale. Chi vivrà vedrà come finirà davvero questa strana coppia...
Christian è adorabile quando fa il mea culpa, l'avrei consolato volentieri... adorabile anche quando non vuole ammettere di aver sbagliato a riattaccare le dita, anche l'avrei consolato...soprassediamo invece su cosa avrei fatto quando compare all'obitorio con quella splendida camicia e quel vestito che con la sua abbronzatura---
 
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Ilaria Cole
view post Posted on 14/5/2004, 16:50




Decisamente è una delle mie puntate preferite, molto più incentrata su un bellissimo Sean che non su chiunque altro.
Quanto alla morte di Megan, potremmo disquisirne all'infinito. Nel mio commento all'episodio originale, non avevo giudicato positivamente il suo gesto, perché secondo me avrebbe dovuto continuare a lottare contro la malattia e cercare di vivere il più intensamente possibile il suo legame con Sean.
Sinceramente però non mi sento nemmeno di condannare in toto il suo punto di vista: era talmente piena di vita che non avrebbe mai accettato il suo inesorabile declino. Quello di cui ha realmente paura è di non poter più controllare il suo corpo, la morte non la spaventa.
Sicuramente fra i due quello più disorientato è Sean.
Mi ha colpito molto il discorso che Megan fa a Sean prima di morire paragonando la vita a un luna park.
Mi si è stretto il cuore quando fra le lacrime ha espresso la consapevolezza di aver fatto, come quando era bambina, l'ultimo giro sulla giostra e che è giunto il momento di andarsene.
Mi ha fatto specie che Sean, completamente distrutto, non abbia minimamente tentato di abbracciarla o di confortarla.
Decisamente ha avuto un gran fegato a tenerle la mano mentre scivolava nel sonno senza che gli sia mai venuto l'istinto di salvarla.
Quanto al funerale, ho rivalutato l'atteggiamento del marito di Megan. E' vero che l'ha lasciata da sola nel momento del bisogno, ma è anche vero che il divorzio l'ha chiesto lei. Il cancro ha distrutto il corpo di Megan e anche il loro rapporto. Non è che non si volessero più bene, semplicemente Jim non è stato in grado di affrontare la malattia di sua moglie e di comprenderla.
Secondo me i due si sono amati molto e qualcosa è rimasto. Per quello che si legge nella lettera, Megan ringrazia Jim per otto anni di amore e musica. Forse le sue lacrime sono più sincere di quanto non avessi pensato.
Il dialogo finale fra Sean e Julia è un gran pezzo di bravura di entrambi gli attori.
Decisamente la ramanzina non poteva essere rimandata, visto che Julia capisce durante il funerale che suo marito l'ha tradita
E' in questo momento che emergono i loro veri sentimenti. Nonostante il loro rapporto faccia acqua da tutte le parti Sean e Julia si amano ed è comunque positivo che si parlino senza far volare piatti da tutte le parti. Non ricordo più chi di voi aveva scritto che il rapporto con Megan ha aiutato Sean a vedere più chiaramente i suoi sentimenti nei confronti di Julia. Mi sento di sottoscrivere in pieno questa affermazione.

Baci baci

Ilaria Cole

Edited by Ilaria Cole - 16/5/2004, 23:46
 
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Ilaria Cole
view post Posted on 17/5/2004, 21:53




CITAZIONE (CRAZYFORJULIAN @ 11/5/2004, 23:13)
Io sono favorevole all'eutanasia anche se fatta forse in maniera piu' professionale





Anche questo argomento è piuttosto delicato e se ne potrebbe disquisire all'infinito. Secondo me ognuno ha il diritto di scegliere come vivere e come morire. Megan ha compiuto la sua scelta, come anche Sean, che rischia veramente grosso pur di starle accanto.
Nello stesso contesto potrebbe essere inquadrata (ER docet) la scelta che in molti negli Stati Uniti compiono di non essere rianimati in casi praticamente senza speranza in cui la vita del paziente si prolungherebbe, magari anche di poco, in mezzo a sofferenze.
Decisamente sono contraria all'accanimento terapeutico, ma non posso dire di essere favorevole all'eutanasia, soprattutto se praticata su qualcuno che in quel momento non è in grado di prendere decisioni. Mi sono chiesta spesso fin dove arriva il voler alleviare la condizione di una persona cara e fin dove non entri in gioco un certo egoismo da parte di chi resta, che verrebbe scaricato di un peso non indifferente.

Baci baci

Ilaria Cole


 
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JULIAN
view post Posted on 18/5/2004, 08:04




CITAZIONE
La scena dell’esame mi è piaciuta molto  è davvero particolare e anche macabra, ma a modo suo divertente... vorrei sapere se davvero fanno esami di quel tipo, mozzando le teste dei cadaveri


parlando giusto l'altro giorno con una mia amica mi diceva che un tipo che conosce lei (medico appunto ma non mi ha specificato se chirurgo plastico.. anche se deduco di si... ) aveva giust'appunto sostenuto un esame simile.... Però parlo di cose riportate.. sicuramente qui qualcuno saprà darci risposta più esatta!!!

CITAZIONE
Ebbi da dirlo già a suo tempo e lo ripeto... non sono d’accordo con una rinuncia così drastica alla vita quando ancora non si sta così male, l’eutanasia è per quando si va oltre il limite della sopportazione umana, quando il dolore diventa intollerabile e non si riesce a continuare, sapendo che non c’è rimedio.


sono d'accordo.. è questo che mi ha lasciato l'amaro in bocca.. il fatto che lei nonostante tutto non abbia avuto nessuna speranza.. di godersi almeno gli ultimi giorni... vivendo al massimo!!

CITAZIONE
Christian è adorabile quando fa il mea culpa, l'avrei consolato volentieri...  adorabile anche quando non vuole ammettere di aver sbagliato a riattaccare le dita, anche l'avrei consolato...soprassediamo invece su cosa avrei fatto quando compare all'obitorio con quella splendida camicia e quel vestito che con la sua abbronzatura---


non trovi che questo sia un tantino.. violazione di proprietà privata....

CITAZIONE
Decisamente sono contraria all'accanimento terapeutico, ma non posso dire di essere favorevole all'eutanasia, soprattutto se praticata su qualcuno che in quel momento non è in grado di prendere decisioni. Mi sono chiesta spesso fin dove arriva il voler alleviare la condizione di una persona cara e fin dove non entri in gioco un certo egoismo da parte di chi resta, che verrebbe scaricato di un peso non indifferente.


come hai premesso tu l'argomento è decisamente delicato e lungo da affrontare... e penso (anche se mi auguro che nessuno di noi si trovi in situazioni simili) che solo l'esperienza diretta potrebbe mettere in luce le vere reazioni sull'argomento...
A sangue freddo così.. io sono d'accordo sulla speranza... fatta quindi di cure... voglia di vivere (che a ben vedere fa molto di più delle cure stesse!)... Non parlo solo di malati terminali.. ma pensiamo a quanti ragazzi sono destinati a vivere una vita ai margini della società perchè in sedia a rotelle ma con il cervello che funziona benissimo e a volte molto meglio del nostro.... Verrebbe da dire che questi sono i primi che dovrebbero arrendersi e lasciarsi andare.. eppure vi garantisco che queste persone sono proprio quelle che infondono fiducia e gioia a tutte le altre.. e la cosa deve far pensare molto...

 
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Ilaria Cole
view post Posted on 20/5/2004, 23:12




CITAZIONE (JULIAN @ 18/5/2004, 09:04)
parlando giusto l'altro giorno con una mia amica mi diceva che un tipo che conosce lei (medico appunto ma non mi ha specificato se chirurgo plastico.. anche se deduco di si... ) aveva giust'appunto sostenuto un esame simile.... Però parlo di cose riportate.. sicuramente qui qualcuno saprà darci risposta più esatta!!!


A sangue freddo così.. io sono d'accordo sulla speranza... fatta quindi di cure... voglia di vivere (che a ben vedere fa molto di più delle cure stesse!)... Non parlo solo di malati terminali.. ma pensiamo a quanti ragazzi sono destinati a vivere una vita ai margini della società perchè in sedia a rotelle ma con il cervello che funziona benissimo e a volte molto meglio del nostro.... Verrebbe da dire che questi sono i primi che dovrebbero arrendersi e lasciarsi andare.. eppure vi garantisco che queste persone sono proprio quelle che infondono fiducia e gioia a tutte le altre.. e la cosa deve far pensare molto...

parlando giusto l'altro giorno con una mia amica mi diceva che un tipo che conosce lei (medico appunto ma non mi ha specificato se chirurgo plastico.. anche se deduco di si... ) aveva giust'appunto sostenuto un esame simile.... Però parlo di cose riportate.. sicuramente qui qualcuno saprà darci risposta più esatta!!!

Non me ne intendo, però penso che la cosa sia piuttosto verosimile

A sangue freddo così.. io sono d'accordo sulla speranza... fatta quindi di cure... voglia di vivere (che a ben vedere fa molto di più delle cure stesse!)... Non parlo solo di malati terminali.. ma pensiamo a quanti ragazzi sono destinati a vivere una vita ai margini della società perchè in sedia a rotelle ma con il cervello che funziona benissimo e a volte molto meglio del nostro.... Verrebbe da dire che questi sono i primi che dovrebbero arrendersi e lasciarsi andare.. eppure vi garantisco che queste persone sono proprio quelle che infondono fiducia e gioia a tutte le altre.. e la cosa deve far pensare molto...

E' vero, non si può fare a meno di riflettere. Io non ho mai affrontato un'esperienza del genere e non so se ci sarei mai preparata, però ho notato che quelli che si ritengono sfortunati e si piangono addosso sono quelli che non hanno grossi problemi e corrono dietro alle inezie, invece chi ha avuto una disgrazia trova la forza di riprendersi e di andare avanti con più forza di prima. Mi ricordo un commento che era stato fatto al funerale della bambina di un mio amico, morta per una malattia rarissima: le croci capitano a chi le sa portare.
Il nostro problema è che diamo tutto per scontato. E' solo quando viene meno qualcosa su cui si faceva affidamento che ci si aggrappa a quello che rimane, magari riscoprendo valori che credevamo sepolti nei recessi della nostra mente.
Il primo passo è accettare la propria condizione e lottare per migliorarla.
Il caso di Megan era diverso, perché non aveva speranze, però il concetto secondo me non differisce di molto: non ce l'ha fatta ad accettare il ritorno della sua malattia e si è arresa.
La sua scelta non l'ho mai approvata, ma nemmeno condannata perché scaturita da un positivo atto di volontà. Mi sono anche chiesta quanto fosse giusto che coinvolgesse Sean nel suo suicidio. Se lui ha scelto di rimanerle accanto fino alla fine, avrebbe potuto assisterla nella sia malattia. Anzi, Megan avrebbe potuto avere molte persone care vicino, vista tutte le lettere che ha scritto prima di morire.
La scena finale del suicidio stranamente non è stata tagliata. Speriamo che a qualcuno non venga in mente di imitarla.

Baci baci

Ilaria Cole
 
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arcadia71
view post Posted on 21/5/2004, 10:09




Anch'io in linea di massima sono sempre stata d'accordo all'eutanasia in quanto salvaguardia di una condizione di dignità personale, in alcuni casi isolati. Ma il concetto di accanimento è molto soggettivo, e mi sono resa conto dall'esperienza personale di mio padre, dove i medici parlavano di accanimento, e noi di tentativo di salvare una vita, che questo concetto è fin troppo soggettivo... Appunto quello che i medici chiamano accanimento potrebbe essere l'ultimo tentativo di riportare in vita una persona. Il fatto che ci siano pochissime speranze, credetemi, è abbastanza marginale, per i parenti. Mi sono trovata dall'altra parte, e ho potuto ricredermi su alcune cose. E' vero, forse può essere chiamato egoismo, ma non si può lasciar morire una persona senza far nulla per provare, nonostante si sappia in partenza che le possibilità siano minime. E ad oggi, che tutto è stato tentato, mi sento in pace con me stessa e con mio pade perchè gli dico sempre che abbiamo tentato tutto, tutto ciò che era possibile, ma era la sua ora e non è servito. Ma se i medici avessero insistito nel non voler intervenire non so come mi sentirei. mi sentirei come in un limbo, nell'idea perenne di..."chissà se lo avessero operato, se oggi non sarebbe ancora vivo..." e deve essere una sensazione terribile, perchè la decisione spettava a te.
E' per questo che ho visto l'atto di Sean come un atto di estremo amore, perchè fatto proprio contro la propria volontà e contro la propria voglia disperata di tenere in vita qualcuno. Ma in quel caso, era lei, che decideva, che era lucida e sapeva prendere la decisione giusta. FOrse non la più giusta, ma quella più giusta in quel momento, per lei. Io l'ho capita, quella decisione. Non è un atto di arresa, secondo me, di sconfitta, ma di dignità estrema. Arrendersi, secondo me, sarebbe stato continuare ad infierire contro se stessa pur sapendo che non c'era niente da fare. Quindi, anche se i miei due discorsi sembrano contradditrori, penso che debba essere la persona stessa, quando è possibile, a decidere per sè perchè è la sua vitae l'unica cosa che si può fare è solo tentare di far cambiare idea (e mi pare che Sean lo abbia fatto) ma non più di questo.

Sono d'accordo sulla scena finale... io l'avrei tagliata... erano pochi secondi ma erano (nonostante la bellezza della drammaticità della scena in sè) troppo forti e non tutti quelli che siamo davanti alla tv sono in grado di sopportare certe emozioni. Gli emulatori purtroppo sono tantissimi... scusate la lunghezza.
 
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23 replies since 7/5/2004, 18:52   1715 views
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