Mal d'Egitto

Cleopatra

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hayaty
view post Posted on 17/4/2009, 17:45




Egitto, archeologi convinti: trovata la tomba di Cleopatra e Marco Antonio

di Valentina Arcovio
16 aprile 2009


La misteriosa tomba di Cleopatra e quella del suo leggendario amante Marco Antonio potrebbe essere presto riportata alla luce. Si potrebbe trattare della più grande scoperta archeologica mai fatta in Egitto, probabilmente anche più importante di quella della tomba intatta del faraone Tutankamen, trovata nel 1922 dall’archeologo britannico Howard Carter. La celebre regina d’Egitto e il suo amante, il generale e triumviro romano, si suicidarono dopo la sconfitta nella battaglia di Azio il 31 avanti Cristo. E da allora non si seppe mai nulla dei loro luoghi di sepoltura.

Kathleen Martinez, una studiosa dell’Egitto coinvolta negli scavi, ha detto che alcuni documenti romani suggeriscono che gli amanti siano stati sepolti insieme nei pressi di Alessandria. Dalla prossima settimana questo mistero potrebbe finalmente arrivare a una soluzione. Un gruppo di archeologi egiziani e dominicani, infatti, inizieranno gli scavi in tre siti presso la costa mediterranea dell’Egitto. Secondo quanto reso noto dal Concilio Supremo delle Antichità dell’Egitto, i tre siti sono stati scoperti il mese scorso durante gli scavi effettuati intorno al tempio di Taposiris Magna, vicino ad Alessandria, nel nord dell’Egitto.

Proprio alcuni dei ritrovamenti effettuati hanno acceso le speranze degli archeologi di poter finalmente portare alla luce la tomba della regina Cleopatra e del suo amato. Oltre a 10 mummie ritrovate nelle loro tombe, in quei tre siti sono stati rinvenuti la testa di una statua in alabastro rappresentante Cleopatra, una maschera che potrebbe essere riferita a Marco Antonio e delle monete dell’epoca. Inoltre, sotto il tempio, costruito durante il regno di Tolomeo II (282-246 a.C), sono stati scoperti cunicoli profondi che potrebbero portare alla tomba della regina e di Marco Antonio. Nel frattempo, gli studiosi continuano a fare e a disfare teorie diverse sul misterioso volto di Cleopatra e sulla sua leggendaria bellezza.

Zahi Hawass, l’archeologo che ha coordinato gli scavi in Egitto, ha dichiarato che le monete ritrovate nel tempio confuterebbero la teoria di alcuni studiosi, secondo i quali Cleopatra era “molto brutta”. Circa due anni fa un gruppo di esperti dell’Università di Newcastle ha analizzato un altro set di monete che avrebbe dimostrato quanto la bellezza di Antonio e Cleopatra sia stata ritratta dalla cultura popolare in modo esagerato. Secondo la loro teoria, Cleopatra aveva il naso e il mento pronunciati e le labbra molto sottili. Di certo non è stata raffigurata una gran bellezza così come ci è stata tramandata dagli antichi. Eppure, Hawass ha dichiarato di aver dimostrato il contrario e, cioè che la regina era davvero molto bella e attraente. “I reperti di Taposiris riflettono un certo charme e indicano che Cleopatra non è stata in alcun modo poco attraente”, ha detto Hawass.


Il Mattino
 
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hayaty
view post Posted on 20/4/2009, 18:11




Archeologi sulle tracce della tomba di Cleopatra in Egitto



L'archeologo Zahi Hawass
tiene in mano una raffigurazione in alabatro
della testa della regina Cleopatra.


Domenica 19 aprile 2009 15:54

ALESSANDRIA, Egitto (Reuters)
- Sulla sommità di una collina da cui si vede il Mar Mediterraneo, sotto i resti di un tempio dedicato a Iside: è qui, secondo gli archeologi, che potrebbe riposare il corpo della regina egiziana Cleopatra.

La tomba della regina non è mai stata localizzata, ma gli archeologi hanno raccolto delle prove che testimonierebbero che i sacerdoti di Cleopatra, dopo il suo suicidio, ne avrebbero trasportato il corpo al tempio, dove forse la regina riposa assieme al suo amante, Marco Antonio.

"Questa potrebbe essere la più importante scoperta del 21esimo secolo", ha spiegato oggi Zahi Hawass, capo archeologo in Egitto. "Questo è il luogo perfetto dove potrebbero essere sepolti i loro corpi".

Un gruppo di archeologi egiziani e della Repubblica dominicana hanno deciso di iniziare a scavare alla ricerca della tomba di Cleopatra all'inizio dell'anno.

Grazie all'ausilio di un radar, gli studiosi hanno individuato quelle che potrebbero essere tre camere alla profondità di 20 metri sotto le rocce. Gli storici ritengono, sulla base dei testi scritti da Plutarco, che Antonio e Cleopatra siano stati sepolti assieme.

Kathleen Martinez, una studiosa della Repubblica dominicana fautrice della teoria secondo cui Cleopatra è sepolta nel tempio, crede che una delle camere possa ospitare i resti dei due amanti.

Temendo di poter essere portata come prigioniera a Roma, Cleopatra si suicidò facendosi mordere da un'aspide e si crede che anche Antonio si sia suicidato dopo la sconfitta infertagli da Ottaviano ad Azio.


Reuters
 
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hayaty
view post Posted on 20/4/2009, 19:30




Altre foto degli scavi e dei reperti.

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hayaty
view post Posted on 22/4/2009, 15:04




Scoperta la tomba di Antonio e Cleopatra, ma chi erano veramente?

Emanuele Procacci
Martedì 21 aprile 2009


Un amore impossibile, un incontro fra due mondi. E oltre duemila anni dopo, forse, ecco la tomba della coppia più famosa e tormentata dell’antichità: Marco Antonio e Cleopatra.

La storia si stempera nel mito e, nel corso dei secoli, diventa via via opera teatrale, cinema, romanzo.

Belli e potenti come dei. Orgogliosi e fieri fino alla fine, fino all’estremo di una vita vissuta nella pienezza dello sfarzo e del potere.

Fa scalpore, così, l’annuncio di un gruppo di archeologi, che avrebbe individuato la sepoltura dei due amanti. Sotto le rovine di un tempio dedicato a Iside che si affaccia sul mediterraneo, infatti, alcuni studiosi di una spedizione della Repubblica Dominicana hanno scoperto con l’aiuto di un radar quello che sembrano essere tre camere alla profondità di 20 metri, sotto le rocce. L’entusiasmo e l’emozione, ovviamente, è palpabile, tanto che Zahi Awass, a capo degli archeologi, ha dichiarato: «Questa potrebbe essere la scoperta più importante del 21mo secolo».

Di Cleopatra VII, figlia del re Tolomeo XII (detto Aulete, in greco “Flautista”, a causa del suo amore per la musica), lo storico Plutarco scrive, nella sua “Vita di Antonio”: «La sua conversazione aveva un fascino irresistibile; e da un lato il suo aspetto, insieme alla seduzione della parola, dall’altro il suo carattere, che pervadeva in modo inspiegabile ogni suo atto quando si incontrava col prossimo, costituivano un pungiglione, che si affondava nel cuore». Una vera regina. Ambiziosa, lucida, fatale, intelligentissima, poliglotta al punto che erano rarissimi i casi in cui trattasse con gli ambasciatori dei popoli stranieri attraverso un interprete, Cleopatra attraversò gli ultimi anni dell’indipendenza egiziana (siamo nel I secolo a.C.), cercando di tenere testa allo strapotere espansionista di Roma e donando tutta se stessa per il suo paese. Ultima discendente di una dinastia ormai allo stremo, si mosse all’interno di un complesso contesto storico, in cui Roma, seppur potente, era dilaniata dallo scontro tra Cesare e Pompeo, in cui pericolosi intrighi di corte erano all’ordine del giorno, dettati dalla sete di dominio e dai calcoli politici. Cleopatra non si sottrasse certamente a questi giochi, ma ne fu parte consapevole e attiva. La sconfitta di Pompeo, la congiura delle Idi di Marzo e la morte di Cesare, i continui attacchi alle istituzioni repubblicane, furono solo alcuni degli eventi di quel confuso periodo d’incertezza. Cleopatra, tuttavia, in tutto questo ebbe una parte da protagonista, come sovrana di un regno che era la capitale culturale del mondo conosciuto. Le armi della seduzione e del suo fascino le garantirono infatti i favori di Cesare, e in seguito la completa sottomissione dell’aitante ed estroverso generale romano Marco Antonio, l’astro che pareva in procinto di conquistare il mondo intero.

Ottaviano, il nipote di Cesare che sarebbe poi diventato imperatore, grazie a questa relazione ebbe facile gioco nel mettere Roma contro Antonio, suo potenziale avversario nella successione per il potere.

Tutto si compì il 2 settembre dell’anno 31 a.C.: la battaglia navale di Azio determinò la sconfitta e il preludio alla morte di Antonio e Cleopatra, il romano e l’egiziana che avevano osato paragonarsi agli stessi Dioniso e Iside.

Entrambi si suicidarono a distanza di pochi giorni l’una dall’altro, troppo orgogliosi per sopportare l’umiliazione della prigionia.

Il Sussidiario
 
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AjSummers
view post Posted on 5/11/2009, 22:25




Ringrazio lo staff e gli utenti di questo forum per tutte queste informazioni, specialmente su Cleopatra, leggenda vivente secondo la mia opinione.
Anche se era una donna ritrovo molto di me stesso in lei, anzi siamo proprio uguali! E' strano!
 
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O t t a
view post Posted on 29/6/2010, 15:53




«Cleopatra uccisa da un cocktail di droghe»

29 giugno 2010



Cleopatra non si suicidò facendosi mordere da un’aspide, ma scelse un metodo molto più rapido e “indolore”: un cocktail a base di oppio e piante velenose. È la tesi di uno storico tedesco dell’Università di Trier (sudovest), Christoph Schaefer, già diventata un documentario tv per la televisione pubblica Zdf. Il documentario, della serie `Avventura del sapere´, andrà in onda domani sera con il titolo `Come mori´ Cleopatra?’. La regina, secondo i libri di storia, si suicidò nel 30 avanti Cristo, probabilmente facendosi mordere da una vipera aspis, più nota come aspide.

Tuttavia nel documentario Schaefer sostiene che questa versione dei fatti contrasta con il carattere di Cleopatra, una donna bellissima che - è convinto lo storico - difficilmente avrebbe accettato una morte lenta e straziante, capace di sfigurarle il volto, come quella che provoca il veleno dell’aspide. Per le sue ricerche, lo storico - che nel 2006 ha scritto un libro sulla vita di Cleopatra - ha consultato anche antichi testi medici ad Alessandria d’Egitto ed ha intervistato esperti di serpenti velenosi, secondo i quali il morso dell’aspide avrebbe lasciato segni evidenti su tutto il corpo di Cleopatra e l’avrebbe uccisa nell’arco di molti giorni. Ma la regina, sostiene il documentario, voleva conservare la sua bellezza anche dopo la morte e sapeva quali sarebbero state le conseguenze del morso del serpente. Per questo, ritiene Schaefer, probabilmente scelse invece un mix di oppio e piante velenose (la cicuta e l’aconito napello) per togliersi la vita rapidamente, senza soffrire, e mantenendo la sua mitica bellezza.

ilsecolo xix
 
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Ramon2
view post Posted on 1/8/2010, 16:09




Quanto puù valere quella Moneta?
Mi piace Tanto! :B):
 
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O t t a
view post Posted on 1/8/2010, 16:51




Ciao Ramon 2, devo dire che la tua richiesta è proprio particolare.
In questo forum siamo innamorati dell'Egitto dal suo mare ai suoi siti antichissimi e moderni ma, non ci occuppiamo di numismatica.
Credo che questa preziosa moneta abbia un valore incommensurabile e che possa arricchire qualche collezione privata o essere custodita in qualche museo.
 
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Ramon2
view post Posted on 1/8/2010, 18:01




in ogni caso posto la foto



Il retro non è venuto bene :-(

Non mi va di rifarla :-)

 
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O t t a
view post Posted on 6/12/2010, 15:34




6 dicembre 2010

Cleopatra non fu il primo faraone donna d'Egitto
Prima di lei Arsinoe II, le tracce in corona "scomparsa"


Una corona regale riscrive la storia dell'antico Egitto: Cleopatra, la bellissima regina amata da Cesare e Antonio, non fu in realtà la prima faraone donna. A precederla Arsinoe II, che regnò 200 anni prima di lei, dopo la morte di Alessandro il Grande. È la conclusione di un intrigante studio condotto dai ricercatori dell'Università di Goteborg, che hanno decifrato i geroglifici impressi su una corona mai ritrovata. Grazie alla raffigurazioni pittoriche e alle statue che riproducono il simbolo regale scomparso, gli archeologi sono infatti risaliti ad un antico culto di Arsinoe II, paragonata alle divinità Iside e Hathor. Culto che continuò per molti anni, tanto che Cleopatra indossava ancora la corona appartenuta alla regina che l'aveva preceduta. "Arsinone fu un faraone di sesso femminile - conferma Maria Nilsson, capo della spedizione scientifica - e anche un'alta sacerdotessa che regnò insieme al fratello e al marito".

notizie.virgilio
 
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zecca giovanni
view post Posted on 10/11/2011, 22:19




CITAZIONE (Ramon2 @ 1/8/2010, 16:09) 
Quanto puù valere quella Moneta?
Mi piace Tanto! :B):

quanto può valere la moneta marcantonio e cleopatra
 
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O t t a
view post Posted on 12/8/2013, 22:44




Muore Cleopatra, nasce il gossip

Pubblicato sul Corriere della sera il 10 agosto 2013

È il 10 agosto dell’anno 30 avanti Cristo. Ottaviano ha sconfitto Marco Antonio, e la trentanovenne regina di Alessandria giace senza vita su un letto d’oro. Accanto a lei l’acconciatrice Ira e Carmione, la dama di compagnia, anch’esse morenti. Finiscono così Cleopatra, l’età ellenistica e l’indipendenza dell’Egitto. Ma c’è stata anche un’altra vittima in quella lontanissima estate: la verità. Non si è suicidata per amore come un’eroina da melodramma, l’ultima dei Tolomei. Probabilmente non fu il serpente dell’iconografia a ucciderla. Sbagliamo persino a chiamarla Cleopatra VII, perché era la sesta a portare quel nome. La narrazione della sua vita è dipesa dai suoi nemici, in gran parte ufficiali dell’Impero romano. “Dal punto di vista moderno si tratta di polemisti, apologeti, moralisti, bugiardi, scribacchini, artisti del riciclaggio e del copia-incolla”, ha scritto la vincitrice di un Pulitzer, Stacy Schiff, nel suo “Cleopatra” (Mondadori).

L’Egitto non produsse grandi storici, perciò è come se conoscessimo Napoleone dalle parole dei suoi contemporanei inglesi, come se ci facessimo spiegare l’America da Fidel Castro. La Sony vorrebbe portare al cinema la biografia di Schiff, con Ang Lee alla regia e Angelina Jolie nel ruolo che cinquant’anni fa è stato di Elizabeth Taylor. Se il progetto andasse in porto, il grande pubblico potrebbe scoprire un’altra Cleopatra. Una donna libera e audace, intelligente e coltissima, che è rimasta nascosta sotto duemila anni di retorica e gossip d’autore. Una lady di ferro capace di parlare nove lingue, organizzare eserciti, sedare rivolte, condurre difficili trattative politiche, innovare la politica monetaria del suo paese. Un’abile stratega, insomma, lontanissima dalla femme fatale che se ne sta mollemente sdraiata nel nostro immaginario, con la complicità di Hollywood e degli artisti più grandi di sempre. Da Michelangelo a Brecht a Shakespeare, tutti si sono occupati di lei.

La documentazione materiale è lacunosa. Di Cleopatra abbiamo forse una singola parola scritta su un papiro e un’effigie incisa sulle monete. Doveva avere fronte alta, naso aquilino, occhi grandi e profondi, labbra piene, mento sporgente, e una personalità di molto superiore alla bellezza. L’avvenenza è arrivata nel corso dei secoli, insieme al mito, così come quel serpente che resta abbarbicato alla storia a dispetto del comune buon senso. Sui troppi dettagli che non tornano nel “caso irrisolto più importante della storia” ha scritto un libro la criminologa Pat Brown (“The Murder of Cleopatra”, ed. Prometheus). Come poteva un cobra essere nascosto in un cesto di fichi? Perché le guardie non l’hanno notato? In alternativa, perché per suicidarsi Cleopatra avrebbe dovuto scegliere un animale inaffidabile come l’aspide? Bastano le sue tossine per uccidere tre donne? Se non voleva essere catturata viva, avrebbe fatto meglio ad affidarsi a unguenti o bevande velenose. Magari cicuta e oppio, come Socrate. Oppure potrebbe essere stata tutta una messa in scena: forse per Ottaviano era troppo rischioso far sfilare a Roma, come prigioniera, la madre di un figlio di Cesare. L’omicidio è la tesi forte di Brown e non viene escluso nemmeno da Schiff, ma il punto è un altro. Quel serpente non è solo una cifra stilistica perfetta per pittori e scultori, è un’allusione sessuale; un regalo per le malelingue.

Nel ventennio del suo regno Cleopatra arrivò a dominare quasi tutta la costa orientale del Mediterraneo, costringendo le opposte fazioni romane a sceglierla come alleata o rivale. Chi ce l’ha raccontata però ha confuso l’esotico con l’erotico, impastando maschilismo e xenofobia. “Regina prostituta” secondo Properzio, per Dione è “una donna di sessualità e avarizia insaziabili”, una lussuriosa per Dante, la “meretrice dei re orientali” per Boccaccio. La ricordiamo come colei che ha irretito i due uomini più potenti del suo tempo, facendo dimenticare loro patria e famiglia. Invece è improbabile che avesse avuto una qualsiasi esperienza sessuale quando si presentò all’improvviso davanti a Cesare, più interessata a sopravvivere che ad adescarlo. Non sappiamo se sedusse o fu sedotta, né quanto tempo ci volle perché cadessero l’uno nelle braccia dell’altra. Il romanzo storico “La regina di Alessandria” di Martha Rofheart (Castelvecchi) la vuole innamorata, ma nessuno può sapere se fu vero amore. Con Cesare non mancavano le affinità elettive: il carisma, l’acume, la consapevolezza di avere pochi pari al mondo. Di Antonio inizialmente ebbe bisogno, ma tre figli dopo aveva invertito le parti. Si comportò come è sempre stato normale per i leader maschi, ascoltando le ragioni di stato oltre al cuore. Le donne egizie potevano scegliere chi sposare e chiedere il divorzio ottenendo di essere mantenute. Avevano gli stessi diritti ereditari dell’altro sesso, potevano prestare denaro, possedevano navi, botteghe, vigneti. I Romani si stupivano che gli Egiziani non lasciassero morire le figlie femmine, quando a Roma solo la primogenita poteva sentirsi al sicuro. L’Egitto era quel paese in cui “le donne orinano dritte, gli uomini accovacciati”, diceva Erodoto. Cleopatra commise anche un altro peccato, fece sentire l’Urbe rozza, insicura e povera rispetto ai fasti alessandrini. Travisarla è stato come ripristinare l’ordine naturale delle cose: “gli uomini regnano sulle donne e Roma regna sul mondo”.

Corriere della Sera
 
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O t t a
view post Posted on 19/1/2014, 09:29




Cleopatra a Marconi: sì, la mitica regina d'Egitto ha dormito a piazzale della Radio

Rosanna Pilolli

18 gennaio 2014

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Cleopatra, la mitica ultima regina d'Egitto, è vissuta per due anni a Roma, nel quartiere Marconi a pochi passi dalla strada che ospita il nostro giornale. Nella Via degli orti di Cesare, alle spalle di Trastevere dove si estendevano le splendide vigne del condottiero romano. Qualche tempo prima che la congiura repubblicana portasse alla morte Caio Giulio, la giovanissima la regina, poco più che ventenne, bisognosa di protezione politica, era stata sua ospite, vivendo con lui una "love story" malvista al Senato e al popolo romano. Esempio "storico" di sesso e potere politico che si sarebbe perpetuato nei secoli fino agli esempi meno aulici dei nostri giorni.
A questa donna intelligente, determinata e spietata, ai suoi rapporti con l'antica Roma, al suo legame con Marco Antonio, sconfitta da Ottaviano Augusto nella rovinosa battaglia di Azio e morta suicida, è dedicata l'esposizione ospitata nel Chiostro del Bramante, alle spalle di piazza Navona. L'allestimento, i soffitti, i portali stretti e rettangolari, in un profondo colore nero, piuttosto tombale, conducono i visitatori all'interno di un'immaginaria scenografia egizia.
Chi era davvero Cleopatra? Della sua vita, delle sue opere di governo si sa molto poco. Dei suoi amori e del suo mitico aspetto fisico molto di più. La leggenda la vuole bellissima ma i pareri degli storici romani sono divisi. Plutarco che scrive ai tempi di Vespasiano la descrive come "donna dalla voce dolcissima simile ad uno strumento musicale con molteplici corde in qualunque idioma volesse esprimersi". Infatti sembra che la regina egiziana parlasse correntemente le lingue del mondo orientale e africano."Non molto bella – continua lo storico – piccola, esile e spregiudicata". Di parere parzialmente diverso Cassio Dione del tempo di Commodo: "Splendida da vedere e udire, capace di conquistare anche i più restii all'amore, perfino quelli che l'età aveva reso freddi". Ma Orazio, poeta convertito alla corte di Augusto, la giudicava un "fatale monstrum", una creatura orribile, "donna rapace e lasciva".
Nonostante i giudizi negativi degli intellettuali "allineati", si può concludere con una certa approssimazione che Cleopatra sia stata simpatica, intelligente, determinata e spietata. E astuta. Esemplare il racconto della sua presentazione a Cesare in Egitto alla conclusione della guerra civile contro Pompeo. La regina si presentò avvolta in un tappeto che, aperto davanti al vincitore romano, ebbe il programmato effetto clamoroso. Altrettanto esemplare il suo successivo incontro con Marco Antonio, divenuto il "padrone" delle terre d'Oriente e quindi pedina politica importantissima per Cleopatra: gli apparve distesa sulla poppa di una nave dorata, dai remi d' argento e le vele di porpora, nelle vesti di Afrodite, coperta di profumi e di gioielli. Marco Antonio, "l'uomo più bello di Roma", il generale gaudente, "fu preso d'amore". E anche da una possibile "chance" di supremazia nei confronti di Augusto. Ne scaturì la consueta guerra politico-economica (mascherata a dovere da ragioni etiche) che terminò, è noto, con la sconfitta e il suicidio dei due coniugi (irregolari) alleati.
L'annessione dell'Egitto a Roma fu, da quel momento, cosa fatta. La terra dell'opulenza e del lusso apparteneva all'Impero nascente. E di conseguenza ciò che riguardava la tragica regina d'Egitto fu coperto da una censura postuma, la cosiddetta "damnatio memoriae", il silenzio della Storia. Ma rimase la leggenda del suo fascino e di una bellezza fisica che forse non possedeva del tutto. Della sua fine orgogliosa il tema ricorrente delle opere drammatiche di Shakespeare, di Vittorio Alfieri, di G.B.Shaw, di Theophile Gautier. Le pitture di Guido Reni, le musiche di Cimarosa, Berlioz e Massenet.
La Mostra romana non può aggiungere notizie maggiori su di lei. Si sofferma egregiamente, con centottanta opere illustrative, sui luoghi e gli ambienti nei quali la regina visse... Il Nilo e i suoi traffici, la sua influenza sulla immaginazione dei romani. Suggestivo il papiro che dipinge la pesatura del cuore di un uomo appena morto . La statua di Anubi, il dio della morte dalla testa di cane. Le formule del libro dei morti che i defunti dovranno portare con sé nell'aldilà. E anche per la prima volta esposto il ritratto di Cleopatra: detto "Nahaman".
I brevi anni romani della regina egiziana ebbero una notevole influenza sul costume, la religione e la moda della città che si avviava a diventare "caput mundi". Le matrone iniziarono ad adottare acconciature dai boccoli piatti ai lati della testa. A indossare monili elaborati di alta oreficeria. L'"egittomania" si estese alle case, alle ville, ai giardini, ai mosaici, alle sculture e agli arredi. E nuovi culti si integrarono rapidamente nel Pantheon romano, Iside, Serapide, Osiride, Anubi. E Ottaviano, primo imperatore di Roma, politico raffinato, prese ad apparire, forse per demagogia, forse per assimilazione, nelle vesti di faraone in occasione delle sue visite nel mitico regno di Egitto, ora ormai terra di Roma.

Pontediferro
 
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view post Posted on 10/9/2014, 11:00

Malato d'Egitto

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Quella moneta puo' vallere intorno ai 90/100 euro
 
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