Mal d'Egitto

Le Piramidi

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ARNAP
view post Posted on 11/1/2010, 21:37




Piramidi, fatte da operai liberi non da schiavi


Non erano schiavi ma uomini liberi, gli operai che costruirono le grandi piramidi di Giza, contrariamente a quanto riferito da Erodoto e dalla Bibbia.
Il sovrintendete generale delle Antichità egiziane Zahi Hawass, ha annunciato la scoperta di una necropoli che risale al 2600 avanti Cristo situata accanto alle piramidi dei re. Le tombe non ospitano schiavi, perchè le iscrizioni definiscono gli operai "amici di Cheope".
L'altra grande scoperta, a cui si è risaliti grazie al ritrovamento del resoconto della fornitura giornaliera di cibo per i lavoratori, è che gli operai erano 10.000, un decimo di quelli indicati dallo storiografo greco Erodoto.

lunedì 11 gennaio 2010


La Stampa
 
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Antonio Crasto
view post Posted on 4/2/2010, 22:48




Trovare necropoli dei tempi delle piramidi significa a mio parere che nel cantiere si moriva a causa di gravi incidenti. È possibile che i morti degli egizi siano stati consegnati alle famiglie, ma quelli dei molti prigionieri erano sepolti sul posto.
Quella di Hawass è una vara ossessione. Pretendere di vedere gli egizi di 5000 a.f. con la morale di oggi è poco scientifico.
Nel grande cantiere di Giza c'erano sicuramente i prigionieri costretti ai lavori forzati, gli operai egizi, gli operai specializzati, i capi squadra, i sovrintendenti ai lavoro, i tecnici, gli ingegneri, i sacerdoti e i cortigiani.
La città della piramide era sicuramente abitata dal personale di grado più elevato, mentre i poveri "schiavi" vivevano in cameroni o baracche tipo quelle trovate a ovest della piramide di Chefren e forse, come dice Erodoto, mangiavano pane e cipolle.
Per quanto riguarda il numero degli operai, Erodono parla di 100.000 addetti che lavoravano a Giza in turni di vari mesi, per cui è possibile che in cantiere fosse presenti solamente un decimo del totale indicato.
Pretendere di stimare il numero degli operai presenti ogni giorno dal numero delle bestie macellate e dal pane cotto nei forni (ammesso che siano stati trovate queste quantità esatte) sembra comunque poco scientifico e molto approssimato.
 
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ARNAP
view post Posted on 14/4/2010, 22:39




Le piramidi della piana di Giza



 
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O t t a
view post Posted on 9/5/2010, 18:50




Egitto, Giza. Scoperta una necropoli di costruttori di piramidi

Il Ministro della cultura egiziano, Farouk Hosni, ha annunciato che una serie di tombe che appartengono ai lavoratori che si occuparono della costruzione della piramide di Cheope, è stata scoperta nella zona dell’altopiano di Giza.

Le tombe sono state trovate da un team guidato da Zahi Hawass, Segretario generale del Consiglio supremo delle antichità (SCA), che sta effettuando scavi nell’area. Hawass sostiene che le tombe risalgono alla IV Dinastia e appartengono in particolare agli operai che costruirono le piramidi di Cheope ( 2609-2584 a.C.) e di Khafre ( 2576- 2551 a.C.).

“E’ la prima volta che vengono scoperte delle tombe simili a quelle trovate durante gli anni ‘90, appartenenti alla IV e alla fine della V Dinastia ( 2649- 2374 a.C.),” ha affermato Hawass, sottolineando che questo gruppo di tombe può essere considerato una delle più importanti scoperte del XX e del XXI secolo. E’ stata finalmente fatta luce sul periodo iniziale della IV dinastia, ed anche sulle contraddittorie dicerie sulla costruzione delle piramidi durante la schiavitù.

“Queste tombe sono state costruite accanto alla piramide del Re, e ciò indica che queste persone non erano affatto degli schiavi. Se lo fossero stati, non avrebbero potuto in alcun modo costruire le loro tombe accanto a quella di un Re”, ha concluso Hawass.

La tomba più importante è quella appartenente a Idu. La sua struttura è rettangolare con l’esterno realizzato in mattoni di fango coperti da intonaco; contiene parecchi sepolcri rivestiti di lastre di calcare bianco, e anche delle nicchie davanti a ogni sacello.

L'articolo, arriccchito da foto continua
qui

ArcheoRivista
 
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Diego Baratono
view post Posted on 20/8/2010, 08:01





Cultura 7 agosto 2010
SCOPERTE
Il girotondo delle Piramidi
«Ne sono assolutamente certo: le tre piramidi Gizah, alla periferia ovest del Cairo, la Sfinge e in generale i più importanti monumenti vicini ad esse sono stati costruiti seguendo una coerenza geometrica, disponendoli in base a precise figure circolari e a enormi triangoli equilateri». A fare un’affermazione destinata ad aggiungere elementi decisivi alla comprensione della piana di Gizah, l’area archeologica più famosa al mondo, è Diego Baratono, egittologo «fuori contesto», dalle posizioni a volte non in linea con l’ortodossia egittologica, ma già in passato apripista per studi e conclusioni condivisi anche da luminari del settore. Baratono, fornito di robusta preparazione accademica e supportato da cattedratici di livello quali Paolo Trivero (Università di Alessandria) e Maurizio Gomez (Politecnico di Torino), da anni esplora con regolari prospezioni la zona di Gizah e completa le proprie ricerche con l’ausilio di foto satellitari, a disposizione da parte dell’Esa (l’Agenzia Spaziale Europea).

Professor Baratono, cosa ha notato esattamente dall’analisi capillare di questo abbondante materiale?
«Ho passato al setaccio foto e planimetrie topografiche della zona con sofisticati programmi informatici e una cosa è risultata evidente: i punti di alcuni angoli delle piramidi di Cheope, Chefren e Micerino, insieme a uno degli angoli della Sfinge e ad altri punti-cardine di monumenti ancora conservati, se uniti, risultano appartenere alla circonferenza di un cerchio. Si tratta dell’evidenza di un rigore geometrico, rispettato man mano che nuovi monumenti venivano eretti».

Oltre all’esame di materiale fotografico e di planimetrie ci sono elementi ancora più dirimenti, vero?
«Certamente. Abbiamo riscontrato sul terreno e su foto a infrarossi la presenza di tracce, quasi di solchi circolari che coincidono con la circonferenza, lungo la quale erano disposti piramide e Sfinge. Inoltre sono rimaste ben visibili qua e là tracce di lati di triangoli equilateri e di esagoni, ad indicare una capillare attenzione geometrica, che ha regolato l’area sepolcrale e sacra di Gizah in ogni sua costruzione e che è rimasta in vigore per parecchie dinastie. Ma c’è di più».

Ci dica.
«Se prolunghiamo la linea della circonferenza ricavata a occidente, dalla parte opposta della Sfinge conservata, andiamo a raggiungere una zona dove ci sono resti di impiantiti e basamenti di quella che fu un’altra enorme statua. Tutto lascia pensare a una seconda Sfinge, diametralmente opposta a quella visibile e in perfetta coerenza con il sapere mitologico degli egizi, che parlano di due leoni, Duau e Sef, guardiani, guarda caso, del cerchio solare».

A proposito di mito, la disposizione circolare dei monumenti di un’area importante in fondo riflette la centralità che aveva il cerchio nella fantasia mitografica degli egizi. Non è così?
«Certo. Basta pensare al Testo dei sarcofagi n. 6000: "Fui colui che nacque come cerchio..."; è un’affermazione riferita alla dea Maat, la Giustizia, che dunque viene pensata come un cerchio. Anche questo è un elemento che ben si combina con le capacità di architetti ed ingegneri egizi di riprodurre figure geometriche nell’edificare imponenti monumenti, come templi, tombe o statue colossali; o con la fantasia dei pittori, che hanno affrescato questi edifici con figure dall’evidente schematizzazione geometrica. Ecco perché la paleogeometria risulta fondamentale per capire la "ratio" della disposizione delle costruzioni nel Paese del Nilo».

E come conciliare questi risultati con la teoria, abbracciata da molti, che gli egizi costruirono piramidi e templi orientandoli secondo costellazioni astronomiche, di cui erano insuperabili conoscitori?
«Le due cose vanno insieme: in fondo anche le costellazioni celesti riproducono linee rette e figure geometriche, che cambiano continuamente secondo l’orbita. Proprio le costellazioni degli astri funsero da modello per gli architetti dei faraoni: con prossimi studi cercherò di indicare quali costellazioni hanno ispirato l’erezione dei singoli monumenti e che figure geometriche riproducevano».
Aristide Malnati

Copyright 2010 © Avvenire






La condizione di equidistanza che è sottesa alla zonizzazione geometrica delle tre piramidi di el-Giza è governata dall'equivalenza espressa con: AB = CD, dove

A = spigolo NORD lato OVEST di CHEOPE
B = spigolo SUD lato EST di CHEFREN
D = spigolo NORD lato EST di CHEOPE
C = punto mediano di CHEFREN ricavato puntando il compasso in D con apertura AB

La circonferenza che si ottiene puntando il compasso in C con apertura AB toccherà i vertici D ed E (spigolo SUD lato OVEST di MICERINO) passando per la zona frontale della SFINGE, confermando "geometricamente" l'equidistanza delle Piramidi di el-Giza.
 
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STERMINATOR VESEVO
view post Posted on 6/10/2010, 18:42




leggendo qua e là ho scoperto che annualmente la famosa opera lirica verdiana AIDA viene messa in scena in ottobre alla piana di Giza! Se l'avessi saputo prima senz'altro avrei programmato il viaggio per poter assistere ad una rappresentazione! Peccato! Anche se non si è appassionati di lirica, è sempre uno spettacolo assistere all'Aida!
 
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view post Posted on 15/5/2011, 21:58
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Malatissimo d'Egitto

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Ma come facevano a scrivere gli egizi dentro le piramidi visto che non potevano usare il fuoco per illuminare,perchè così facendo avrebbero bruciato tutto l'ossigeno?
 
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Minea 313
view post Posted on 10/11/2011, 23:48





11/11/11: Egitto chiude la piramide di Kheope per il timore delle feste esoteriche

10/11/2011

La pirámide di Kheope, la più grande d'Egipto, rimarrà chiusa venerdì, dopo il diffondersi di indiscrezioni legate a celebrazioni esoteriche con motivo dell' 11/11/11, è stato annunciato giovedì dal Consiglio Supremo delle Antichità Egizie.

Il Consiglio ha preso la decisione dopo "numerose pressioni di internauti egiziani che hanno avvertito di celebrazioni esoteriche previste per l'11 di novembre 2011 nel recinto della piramide" ha dichiarato Atef Abu Zahab, direttore del dipartimento di archeologia faraonica.

Il Consiglio ha confermato ufficialmente la chiusura di questo venerdì ma nel comunicato ha però specificato la necessità di realizzare opere di manutenzione dopo la grande affluenza registratasi durante la festività del'Aid al Adha che si è appena conclusa.




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O t t a
view post Posted on 11/11/2011, 09:34




CITAZIONE (Minea 313 @ 10/11/2011, 23:48) 
11/11/11: Egitto chiude la piramide di Kheope per il timore delle feste esoteriche

10/11/2011

univision.com

Aggiornamento

11/11/2011 - 08:31

Oggi resterà chiusa la Piramide di Cheope
"Intervento di manutenzione" fa sapere il governatore di Giza. Annullata la cerimonia di meditazione per l'11/11/11



Niente piramide di Cheope per i visitatori oggi. La decisione è stata presa dal consiglio superiore delle antichità egiziane: il governatore di Giza, Abdein Youssef, ha inoltre vietato le manifestazioni in programma per questa sera davanti alle piramidi. Non si svolgerà quindi la cerimonia di meditazione collettiva per tentare di salvare il pianeta dalle minacce cosmiche, organizzata dalla fondazione polacca "Dar Swiatowida" che aveva l'obiettivo di raggruppare centinaia di persone in un giorno speciale, l'11/11/11, per una ''cerimonia d'amore".
Secondo il consiglio, il motivo ufficiale della chiusura della piramide è la necessità di effettuare un intervento di manutenzione nel sito dopo il record di visitatori durante l'Eid, la Festa del Sacrificio, iniziata domenica e durata tre giorni. Sono stati infatti 17mila i visitatori che si sono recati alle piramidi in questa occasione.

Guida Viaggi
 
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hayaty
view post Posted on 10/2/2012, 17:05




Piramidi dallo spazio, la straordinaria foto dalla Stazione Spaziale Internazionale


piramidi-dallo-spazio
Le Piramidi dallo spazio.
Per vedere la foto gallery clikkare qui.


10/02/2012

Riuscite a individuare le piramidi di Giza nella foto qua sopra? L’immagine è stata scattata dall’astronauta Nicole Scott a bordo della Stazione Spaziale Internazionale: ad alta risoluzione sono perfettamente visibile nel centro le piramidi di Giza, in Egitto. Dall’alto verso il basso si tratta delle tre celebri tombe di Cheope, Kefren e Micerino, con le relative tombe satelliti nelle vicinanze.

Aguzzate la vista: ancora non riuscite a vederle? Forse l’immagine è un po’ troppo piccola e mette a dura prova i vostri occhi: non preoccupatevi, perché sul profilo twitter di Nicole Scott trovate l’immagine ad alta risoluzione: basta cliccare e ingrandire, et voilà.

La foto è straordinaria in quanto scattata dalla ISS, ma in realtà le piramidi sono alcune delle tante costruzioni dell’uomo visibili dallo spazio, grazie agli obiettivi dei satelliti o, in questo caso, a quello della fotocamera di un’astronauta. E mentre da tempo si è sfatato il mito che la Muraglia Cinese fosse visibile persino dalla luna, quando invece non la si vede neanche da una stazione orbitante; le piramidi invece possono essere fotografate tranquillamente, come dimostra la fotogallery del nostro articolo.

Non solo, ma sono visibili anche quando sono sepolte. L’estate scorsa un gruppo di ricercatori della University of Alabama di Birmingham, coordinati dalla docente Sarah Parcak, ha scoperto tramite le telecamere a infrarossi dei satelliti 17 nuove piramidi sepolte sotto la sabbia da millenni nell’area di Saqqara. La scoperta ha dato il via a degli scavi archeologici che hanno confermato la presenza delle tombe con gli stessi perimetri dettagliati dalle rilevazioni. L’archeologia dal futuro arriva dallo spazio?


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hayaty
view post Posted on 14/4/2012, 15:58




Egitto - I segreti della Grande Piramide svelati nel 2012

14 aprile 2012

Tutto sembra pronto per la missione esplorativa che per la prima volta aprirà alcune delle porte segrete all'interno della piramide di Cheope, nella piana di Giza, in Egitto. Nessuno sa che cosa si celi oltre queste barriere, né si sa se la risposta potrà soddisfare le domande che gli aaerfcheologi si pongono dall'ormai lonotano 1872, data in cui avvenne la grande scoperta.
La missione sarà effettuata da una attrezzatura appositamente realizzata, un micro-robot detto "Scoutex Snake UK", che già è stato fatto arrivaare oltre una di queste porte, e che ha fografato alcuni manici in rame e pannelli murali con geroglifici di colore rosso. Ambienti rimasti inviolati da migliaia di anni, che bisognerà trattare con estrema cautela, fin dalla loro apertura, per i danni che l'atmosfera dei nostri giorni potrebbe causare.
La nuova impresa, che riprende dopo un periodo di stasi a causa delle difficoltà burocratiche per la concessione dei permessi da parte delle autorità egiziane, si chiamerà "Djedi Mission", dal nome dell'astronomo che il faraone Cheope consultava durante la costruzione della piramide. Si tratta dell'esplorazione dei quattro piccoli cunicoli che attraversano il cuore della costruzione, noti agli studiosi fin dal 1872 ma mai esplorati, dal momento che misurano solo 20 centimetri di larghezza e, secondo la leggenda, dovevano servire per permettere allo spirito del faraone di lasciare la piramide per dirigersi nel mondo dei morti e intersecano gli ambienti fino ad oggi conosciuti: la camera del Re, quella della Regina e la Grande Galleria. Due i cunicoli che partono dalla stanza del Re verso l'esterno, mentre gli altri due che hanno origine dalla camera della Regina sono bloccati ad un certo punto da due porte di pietra e da altre due pietre dopo di queste. Il mistero da scoprire è che cosa vi sia oltre.


Oggi notizie


 
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O t t a
view post Posted on 12/10/2012, 09:40




Egitto, dopo tre anni di restauro riapre la piramide di Chefren

Pubblicato il 12 ottobre 2012

Dopo quasi tre anni d’attesa, l’Egitto riapre uno dei suoi monumenti-simbolo. In seguito ad alcuni lavori di restauro la piramide di Chefren, la seconda di Giza per grandezza, ha riaperto ieri al pubblico. I restauratori hanno riparato alcune crepe nella struttura e installato un sistema di ventilazione per risolvere i problemi di umidità che danneggiavano la piramide e creavano problemi respiratori alle migliaia di visitatori. La riapertura della piramide di Chefren e di altre sei tombe fa parte di un piano del ministero egiziano delle Antichità per la riqualificazione dei siti storici in modo da attirare visitatori e rilanciare l’economia dopo la rivoluzione di piazza Tahrir dello scorso anno. Fra le altre tombe aperte al pubblico ieri c’è quella della regina Meresankh III, figlia del principe Kewab e della regina Hetepheres II e moglie di Chefren.

Vedi video alla fonte La Presse
 
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O t t a
view post Posted on 25/10/2012, 10:19




Giovedì 25 Ottobre 2012

La piramide di Chefren a Giza, in Egitto, riapre al pubblico

Piramide-e-sfinge



La piramide di Chefren, a Giza, uno dei siti archelogici più famosi dell’Egitto (ma potremmo dire del mondo), riapre finamente al pubblico. Quando si parla di viaggio in Egitto solitamente sono due le immagini che affiorano istintivamente in testa: le piramidi e i cammelli (e anche i villaggi di Sharm el Sheikh, ammettiamolo).
Quindi si può capire l’impatto sul turismo, oltre che sull’archeologia mondiale, che può avere un’area come Giza, 20 km a sud della capitale Il Cairo, dove si trova una delle più importanti necropoli dell’antico Egitto grazie alla tripletta delle piramidi più famose di sempre: Cheope, Chefren e Micerino. Con il risultato che Giza è una delle destinazioni più prese d’assalto dai moderni viaggiatori.