Sono il Capitano "Prisco Mazzi", è di nuovo truffa

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staff.redazione
view post Posted on 18/5/2007, 09:27




Da:"Polizia Prisco Mazzi"
Allega:avviso_98361420.zip
Oggetto:Polizia - Avviso 00098361420
Sono capitano della polizia Prisco Mazzi. I risultati dell'ultima verifica hanno rivelato che dal Suo computer sono stati visitati i siti che trasgrediscono i diritti d'autore e sono stati scaricati i file pirati nel formato mp3. Quindi Lei e un complice del reato e può avere la responsabilità amministrativa.

Il suo numero nel nostro registro e 00098361420.
Non si può essere errore, abbiamo confrontato l'ora dell'entrata al sito nel registro del server e l'ora del Suo collegamento al Suo provider. Come e l'unico fatto, può sottrarsi alla punizione se si impegna a non visitare più i siti illegali e non trasgredire i diritti d'autore.
Per questo per favore conservate l'archivio (avviso_98361420.zip parola d'accesso: 1605) allegato alla lettera al Suo computer, desarchiviatelo in una cartella e leggete l'accordo che si trova dentro.
La vostra parola d'accesso personale per l'archivio: 1605
E obbligatorio.
Grazie per la collaborazione.


Si presenta così la mail del Capitano Prisco Mazzi nuovo tormentone nelle nostre caselle di posta. Non avete idea di quante persone ci sono cadute. Ma questa volta oltre alla truffa c’è anche un simpatico trojan in allegato quindi c'è da farci doppia attenzione.
Non aprite l'allegato, anche se il testo ad una lettura veloce potrebbe intimidire, se si legge attentamente è comunque facile dedurre due ipotesi: che l'abbia scritto qualcuno usando la tastiera di Igor, o che sia il solito spammer analfabeta. Il bello è che se però si guarda la mail di provenienza è sembra davvero provenire da poliziadistato.it quindi il dubbio è legittimo.
Dopo l’Avvocato Giodano Lanza, si fa nuovamente ricorso a una figura mitologica (un capitano della Polizia di Stato) e soprattutto si fa leva sui peccatucci degli utenti.
Ci avevano provato anche con il recupero crediti, poi cercarono di indurci in tentazione con una pratica di rimborso, e ora i cyber-criminali mettono in mezzo addirittura la polizia che ci intima a collaborare per una presunta infrazione al diritto d'autore scaturita dal nostro PC. Chi ha scritto l’e-mail sa che prima o poi quasi tutti abbiamo scaricato illegalmente (volontariamente o meno) degli MP3 e perciò siamo istintivamente portati a credere che il messaggio possa essere rivolto effettivamente a noi.
Migliaia di mail di denuncia sono già arrivate al 113 on line.


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