 | GOKUSEI |
| | | CITAZIONE | 12/02/2005 | L'Upea crede nei ricorsi storici
Pavia-Orlandina, i grandi ricordi. La sfida di domani sera al “PalaRavizza” (ore 18,15, arbitri Barbara La Rocca di Roma e Saverio Lanzarini di Bologna), per la quinta giornata di ritorno di Legadue, evoca belle imprese in casa-Upea. Uno stimolo in più affinchè i biancazzurri possano fare cifra doppia (10) di vittorie consecutive per chi cavalca imperiosamente in testa alla classifica e non conosce battute d'arresto dal 5 dicembre scorso quando si arrese nel finale di Scafati. Sono tre i precedenti in terra lombarda con un 2-1 di vantaggio per i paladini. È stato proprio a Pavia che si è consumato uno dei momenti più belli dell'Upea. La sera del 12 maggio 2001, vincendo gara-due della prima serie di finali play-off di B1 contro la Edimes per 74-82, l'Upea di coach Gramenzi e dei vari Fantozzi, Plateo, Orsini, Bianchi, Spangaro, Pastori, Caprari conquistò la storica promozione in Legadue. Pavia venne promossa nella seconda finale e così le due compagini tornarono ad affrontarsi nella stagione 2001-02 al piano di sopra. Si era a metà del girone di ritorno e l'Upea del tecnico Lambruschi e di Fantozzi, Carter, Mescheriakov, Hill, Samake vinse 87-100 (Carter segnò 34 punti). L'ultimo precedente è invece sfortunato, come tutta l'annata 2002-03. Sempre nel ritorno, Pavia si impose per 82-79 dopo un tempo supplementare e l'Orlandina di Marcelletti e di Fantozzi, Turner, Arigbabu, Robinson, Mescheriakov perse due punti fondamentali nella disperata corsa alla salvezza. Non ci sono ex in questa sfida che vedrà l'Upea presentarsi con il doppio di punti degli avversari (32 contro 16) ma davanti ad una Edimes sempre ostica e pericolosa. Cambiato il manico da poco meno di due mesi (coach Finelli ha preso il posto di Baldiraghi ma in questa piazza si rimpiange il tecnico della svolta Martelossi, un tempo attenzionato anche dal presidente orlandino Enzo Sindoni), Pavia è reduce dalla sconfitta con Montegranaro prima della pausa ed ha bisogno dei due punti per allontanarsi dalla “zona-rossa” (Sassari è a 12) e riconquistare fiducia verso un cammino che potrebbe portare gli eredi della celebre Annabella anni '80 del mitico Oscar verso un posto nei play-off. A fronte dell'attacco-principe del torneo (1741 punti, media 91.6), Pavia contrappone la undicesima difesa (1581 punti al passivo, 83.2) non molto lontana da quella dell'Upea (1590, 83.6, dodicesima) ma in attacco la Edimes incide poco (undicesimo, 1525 punti, 80.2). L'asse portante sul quale coach Perdichizzi ha certamente lavorato in settimana è quello dei “piccoli” con la pericolosa accoppiata Cooper-Gregory. L'ex play-guardia di Milano viaggia con 16,8 di media nella classifica marcatori, mentre Gregory è una delle più belle realtà di questa stagione. L'americano viaggia aa a 20,2 punti di media ed è un terminale offensivo molto importante per le sorti dei padroni di casa. In quest'ottica il duo McIntyre-Hoover, se in grande serata, potrà comunque arginare le insidie dei dirimpettai perché è onestamente difficile duellare con la classe, l'esperienza e le giocate dei due frombolieri di Capo d'Orlando. Finelli si attende molto dall'eterna promessa Bellina che vanta un buon 2,6 alla voce palle recuperate dove predomina Rolando Howell (68, media 3,6). Ma è sotto le plance che Perdichizzi potrebbe dare scacco matto al suo collega potendo contare adesso non solo sul solito Howell (terzo rimbalzista con 10,3 di media) ma anche su un gasatissimo Montonati, neo-papà e sull'ultimo arrivato Cristiano Grappasonni. Sotto canestro Pavia da due mesi ha perso per infortunio il suo uomo più importante, Shoemaker, olandese di nascita e di scuola americana, fermatosi a 8,4 rimbalzi e 16,9 punti di media. Un ottimo realizzatore che Finelli attende ma che, intanto, ha dovuto sostituire con Jeff Stern che aveva iniziato la stagione a Fabriano e che si presenta con 7,7 rimbalzi anche se non appare proprio un fulmine di guerra.
Giuseppe Lazzaro
By: Gazzetta del Sud |
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