Mal d'Egitto

Conferenze e incontri

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O t t a
view post Posted on 11/2/2012, 10:04




Aggiornamento

Bari / Piramidi e dei: archeologia dell’immortalità nell’Antico Regno


sabato 11 febbraio 2012

BARI - Dedicata all’essenziale rapporto fra i complessi piramidali e il tema dell’immortalità ultraterrena nell’Antico Regno (2600-2200 a.c.) si terrà, sabato 11 febbraio 2012 alle ore 17, nell’Aula Magna del Liceo “Q. Orazio Flacco”, con la presenza dell’egittologo Giacomo Cavillier, la conferenza dal titolo Piramidi e dei: archeologia dell’immortalità nell’Antico Regno.

“Le piramidi costituiscono, infatti, tangibile esperienza umana della ritualità ultraterrena in cui l’Osiride defunto è in grado di divenire essenza divina e stellare per attraversare i remoti dischiusi celesti; il viaggio ultraterreno si attua mediante formule magiche e credenza che trascendono la stessa umanità e riflettono una millenaria conoscenza e consapevolezza della condizione dell’individuo dinnanzi alla profondità ed immensità dell’aldilà, insigne espressione di una civiltà superiore.”

La conferenza ha lo scopo di presentare il Corso di Egittologia che si svolgerà presso la stesso Liceo Classico “Q. Orazio Flacco” dal 19 al 24 marzo 2012 e le cui lezioni saranno tenute dall’egittologo Giacomo Cavillier. L’Egittologia studia in modo scientifico la cultura dell’Antico Egitto, ovvero la zona geografica corrispondente all’Egitto odierno in relazione al periodo della sua storia corrispondente all’età pre-faraonica ed antica, dal quinto millennio a.C. fino alla fine del dominio romano nel IV secolo.

Il Corso di Egittologia è promosso dalla The Lunar Society, associazione barese di divulgazione scientifica, da Apuliae Manuscripta, associazione conversanese per la promozione del patrimonio culturale pugliese, e si svolgerà in collaborazione con il Centro Studi di Egittologia e Civiltà copta “J. F. Champollion” di Genova.

Il corso è patrocinato dalla Società Astronomica Italiana Sezione Puglia: una lezione del Corso, infatti, è interamente dedicata all’astronomia egizia. Il Corso di Egittologia, quindi, è focalizzato sull’Antico Regno e le piramidi ed è rivolto agli studenti di scuola superiore al fine di agevolarli nelle fasi di orientamento scolastico, agli studenti universitari che intendono svolgere professionalmente l’attività di egittologo ma anche ai tanti studiosi, appassionati e semplici curiosi che intendano accostarsi o approfondire taluni aspetti dell’Antico Egitto ed avviare un percorso conoscitivo e di ricerca dell’Antico Egitto. Il Corso, pertanto, si pone l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti necessari ad una interpretazione autonoma delle opere e dei monumenti egizi, e pone le basi per un futuro approfondimento di argomenti ancor più specifici.

Per informazioni: www.thelunarsociety.it oppure 080-5245710.

Agora magazine
 
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hayaty
view post Posted on 2/4/2012, 19:05




Corso di Papirologia

2 aprile 2012

Lecce: si svolgerà a luglio, dal 9 al 14, un corso breve di Papirologia, chiamato “La Scuola di Papirologia”, corso promosso dal Centro di Studi papirologici dell’Università del Salento.
C’è tempo fino al 20 aprile 2012 per presentare la domanda di iscrizione alla sesta edizione della Scuola estiva di Papirologia.
La Scuola è destinata a laureandi e laureati in Lettere e dottorandi e dottori di ricerca in discipline attinenti al Mondo Antico interessati alle principali tematiche della papirologia.
Quali sono queste tematiche? In una serie di lezioni teoriche saranno trattate tematiche relative a forme e modi della circolazione libraria in area mediterranea, relative alla storia della ricerca archeologica dei papiri, alla produzione e circolazione del libro nell’area del Mediterraneo antico, al contributo dei papiri alla letteratura greca e latina e alla storia della scrittura greca e latina, ai papiri e società dell’Egitto faraonico e greco-romano, ai papiri ercolanesi, all’informatica papirologica e alla trascrizione di testi greci su papiro.
Completeranno il corso esercitazioni di trascrizione di papiri greci.

Le lezioni saranno tenute in italiano da docenti di Università italiane e straniere.
Gli interessati dovranno far pervenire la domanda di ammissione entro e non oltre il 20 aprile 2012 al Direttore della Scuola, professor Mario Capasso, presso la Segreteria del Centro di Studi papirologici.
La partecipazione alla Scuola estiva dà diritto a 2 CFU e ad un attestato di partecipazione.


Controcampus
 
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hayaty
view post Posted on 2/5/2012, 23:05




Università del Salento, seconda conferenza sull'Antico Egitto
Lecce - E' in programma per domani 3 maggio 2012, la seconda conferenza sull'Antico Egitto, organizzata dall'Università del Salento.

02 Maggio 2012 - Attualità

Il ciclo delle "Conferenze pubbliche sull'Antico Egitto", rientra nella serie di manifestazioni volute ed organizzate per il ventesimo anniversario della fondazione del Centro di Studi papirologici dell'Università del Salento, diretto dal professor Mario Capasso.

Durante il corso dell'appuntamento di domani tenuto dal prof. Capasso, verrà argomentato "Giacomo Leopardi e i papiri".
La conferenza si terrà alle ore 17.30, nell'aula magna del Liceo Palmieri di Lecce.

Il prossimo appuntamento si terrà il 30 maggio 2012, alle ore 16, presso l'aula Ferrari - Palazzo "Codacci-Pisanelli" con Paola Davoli dell'Università del Salento.
Durante l'incontro verrà argomentata "La Missione Archeologica del Centro di Studi Papirologici dell’Università del Salento in Egitto".


Futura TV
 
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O t t a
view post Posted on 22/5/2012, 15:13




Venezia, 22 maggio 2012

Giovedì a Ca' Farsetti conferenza stampa "Il tempio di Osiride svelato"

Giovedì 24 maggio, alle ore 12, a Ca' Farsetti, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della mostra "Il tempio di Osiride svelato. Conoscenze dell'antico Egitto nei misteri di Abydos", che si terrà nella Scuola Grande San Giovanni Evangelista a Venezia, dal 2 giugno al 22 ottobre.

Interverranno l'assessore comunale alle Attività culturali, Tiziana Agostini, il presidente dell'associazione Friends of Abydos, Daniela Cesca, il direttore artistico della mostra, Paolo Renier e, per la Scuola Grande San Giovanni Evangelista, il vicario, Domenico Lalli, e il direttore, Cristina Scarpa.

Nella mostra si potranno ammirare i reperti storici provenienti dal sito archeologico di Abydos in Egitto, concessi dal Museo Archeologico nazionale di Firenze e da collezioni private.

Comune Venezia


 
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O t t a
view post Posted on 15/6/2012, 22:39




14 giugno 2012

Pisa respira in un convegno il fascino dell’Egitto

egitto



Grazie anche al patrocinio dell”Università di Pisa e del Comune di Pisa che hanno sostenuto l’evento organizzato dalla professoressa Marilina Betrò si svolgerà da questo giovedì 14 fino al sabato 16 giugno un convegno internazionale denominato ”Talking along the Nile.
Ippolito Rosellini, travellers and scholars of the 19th century in Egypt” che si svolgerà presso l’Auditorium di Palazzo Blu.

In queste tre giornate non mancheranno avvincenti dibattiti, scambi di opinione tra importanti personalità che si soffermeranno sul tema dell’EGITTOLOGIA dando una rilevanza particolare a Ippolito Rosselini, egittologo del milleottocento per il quale fu creata a Pisa, la prima cattedra di EGITTOLOGIA infatti l’Ateneo fu il primo a offrire l’insegnamento di tale disciplina.

Ma cos’è l’egittologia??? Cercando in internet e precisamente sull’Enciclopedia libera Wikipedia troviamo alla voce egittologia la seguente definizione ”l’Egittologia è, all’interno della disciplina della storia antica, il campo di studio sull’Antico Egitto, ovvero della zona geografica corrispondente all’Egitto odierno in relazione al periodo della sua storia corrispondente all’età pre faraonica antica, dal quinto millennio a.C. fino alla fine del dominio romano nel IV secolo. L’egittologia studia in modo scientifico la cultura dell’Antico Egitto (lettura,storia, religione, arte ed economia)”.

Inoltre in questo avvincente evento vi sarà occasione di conoscere i risultati del progetto Rossellini finanziato dall’Università pisana e dalla Fondazione CariPisa e diretto dalla stessa professoressa Betrò.

Insomma tre giorni pieni, all’insegna della bellezza e del fascino egiziano. Tutti coloro che si ritengono amanti della cultura egizia non possono assolutamente perdere questi incontri e anche coloro che non conoscono bene tale civiltà possono magari partecipare riuscendo a scoprire così qualcosa in più del ‘popolo delle Piramidi’.

controcampus
 
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O t t a
view post Posted on 18/10/2012, 23:07




I culti di Iside e Osiride nell'antico Egitto, un incontro all'associazione Archeosofica

Mercoledì 17 ottobre 2012 alle 19:20:34

La Spezia - Sabato 20 ottobre alle 17.30 appuntamento per tutt gli appassionati dei misteri dell'antico Egitto. L'associazione Archeosofica organizza un incontro per parlare delle celebrazioni dei misteri dedicati ad Iside e Osiride, che furono al centro della dottrina teologica dell'antico Egitto suscitando, per migliaia di anni, un notevole interesse presso le civiltà più evolute dell'epoca, tramandando nel tempo un profondo insegnamento.
L'ingresso è libero, ma i posti limitati.

info Associazione Archeosofica, Via Curtatone, 14 - 3356227135

Città della Spezia

 
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O t t a
view post Posted on 9/12/2012, 23:33




Disastri ambientali e antichi terremoti. L’Egitto e le sue ‘piaghe’ al centro di un convegno.

di Miriam Fusconi

9 dicembre 2012

EGITTO & RICERCA. Il più antico terremoto documentato in Egitto fu quello di Tell Farkha (3200-3000 a.C.), ma un periodo sismico particolarmente attivo fu anche quello del faraone Ramesse II. L’Egitto è stato effettivamente colpito da numerose ‘piaghe’: eventi estremi, tra cui terribili nubifragi, oggetto del convegno internazionale svoltosi nei giorni scorsi a Roma, presso la sede centrale del Consiglio nazionale delle ricerche e presso l’Università la Sapienza.

Nelle due giornate di lavori – dal titolo ‘Reading catastrophes: Methodological Approaches and Historical Interpretation. Earthquakes, Famines, Epidemics, Floods between Egypt and Palestine – 3rd – 1st millennium BC‘ – egittologi e storici dell’antichità si sono riuniti assieme a fisici, chimici, geologi e geografi, per parlare degli eventi distruttivi avvenuti nell’antichità dell’antico Egitto e del Vicino Oriente.

DISASTRI AMBIENTALI. “Gli antichi popoli del Mediterraneo ci hanno lasciato numerose testimonianze riguardanti disastri ambientali: tra queste i racconti biblici, in particolare quelli dell’Esodo, che descrivono eventi geofisici avvenuti tra Egitto e Palestina”, spiega Giuseppina Capriotti, egittologa dell’Istituto di studi sulle civiltà italiche e del Mediterraneo antico del Cnr (Iscima-Cnr), coordinatrice dell’unità di ricerca Cnr ‘Piaghe d’Egitto’. “L’area del Sinai è sempre stata molto attiva da un punto di vista geofisico, e dovette segnare profondamente l’immaginario e la tradizione orale dei popoli antichi”.

Il più antico terremoto documentato archeologicamente in Egitto “è quello di Tell Farkha (3200-3000 a.C.), sito del Delta egiziano, scavato da una missione polacca”, prosegue Capriotti. “Un gruppo di giovani studiosi sta raccogliendo i dati attraverso il vaglio della documentazione archeologica e di quella scritta. L’analisi dei testi geroglifici e ieratici viene coordinata dal prof. Vincent Laisney, egittologo del Pontificio Istituto Biblico. Un periodo particolarmente attivo da un punto di vista sismico fu quello del famoso Ramesse II (XIX dinastia) e dei suoi successori. Secondo le fonti, il corteo della sposa hittita di Ramesse II fu salutato al suo arrivo in Egitto da un terremoto, considerato una manifestazione divina. Tracce di terremoto sono state rinvenute a Tebe ovest, non lontano dalla valle dei re: sotto i crolli, sono stati trovati attrezzi databili tra la XIX e la XXII dinastia”.

L’Egitto fu colpito in passato anche da terribili nubifragi. Uno di questi, illustrato da una stele della XVIII din. Commentata durante il convegno dal prof. Robert K. Ritner dell’Oriental Institute di Chicago, potrebbe essere connesso con l’esplosione vulcanica di Thera (Santorini). “Importanti tracce di alluvioni sono state trovate in tombe della fine della XIX din., quando dei graffiti della Valle dei Re menzionano ‘l’acqua del cielo’”, aggiunge la climatologa Marina Baldi dell’Ibimet-Cnr. “Il fenomeno di questi violenti acquazzoni in territorio arido o in progressiva desertificazione, è ben conosciuto. Le zone dove si scontrano masse d’aria diversa, possono conoscere piogge torrenziali”.

Per l’Italia sono coinvolti nell’unità di ricerca ‘Piaghe d’Egitto’ quattro istituti del Cnr: oltre all’Iscima, l’Istituto sull’inquinamento atmosferico (Iia-Cnr), l’Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali (Itabc-Cnr) e l’Istituto di biometeorologia (Ibimet-Cnr), partecipano poi il Pontificio Istituto Biblico, l’Università della Calabria, l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), il Gruppo interistituzionale Telegeo e la Pontificia Università Urbaniana.

Romagna Gazzette
 
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O t t a
view post Posted on 18/12/2012, 23:14





Cultura: Egitto, gli abiti del deserto in difesa identita'

Ricercatrice recupera memoria e salva lavoro artigianale beduini


18 dicembre 2012 - 15:31

di Cristiana Missori

IL CAIRO, 18 DIC - Mantenere viva l'identita' e il proprio patrimonio culturale difendendo non soltanto la memoria ma anche gli antichi saperi artigiani che rischiano di scomparire. E' lo spirito con cui da oltre 40 anni, Shahira Mehrez, ricercatrice, docente universitaria, stilista e filantropa, si batte per impedire che gli abiti per secoli indossati nelle aree rurali dell'Egitto svaniscano per sempre, inghiottiti dall'occidentalizzazione dei costumi e dalla globalizzazione. ''Ho iniziato a collezionare vestiti provenienti dalle zone piu' remote del Paese all'eta' di 16 anni'', racconta ad ANSAMed nella sua boutique di Dokki, al Cairo. Con il tempo, dice, ''sono riuscita a catalogare e documentare l'abbigliamento tipico di ognuna delle 27 province egiziane''. Da Nord a Sud, dalla penisola del Sinai fino a giungere a Siwa, la piu' occidentale delle oasi egiziane, la sua ricerca ha consentito il censimento delle diverse caratteristiche regionali: dagli abiti indossati dalle popolazioni nomadi e berbere a quelli delle contadine della valle del Nilo. Da una zona all'altra del Paese, spiega la ricercatrice, ''esistono differenze enormi nei motivi e nelle lavorazioni. Tutte, pero', si rifanno all'antico Egitto''. Dagli anni '80, Shahira Mehrez espone parte della sua collezione in giro per il mondo, per sensibilizzare l'opinione pubblica e per fare conoscere la ricchezza del patrimonio delle aree rurali egiziane. Alcuni di questi abiti saranno in mostra da oggi pomeriggio all'Accademia d'Egitto a Roma. Tra questi, ci saranno alcune galabeye (tuniche tradizionali) provenienti da Siwa, dalla Nubia e dalla Valle del Delta. Per troppo tempo, spiega l'ex docente di Arte e di Architettura islamica presso l'Universita' americana del Cairo e di Helwan, ''abbiamo voluto imitare il modo di vestire degli occidentali. Quando ero giovane io, tutto cio' che veniva dall'Europa, e in particolare da Parigi, era alla moda, chic''.

Per essere 'a la page', insomma, bisognava possedere abiti, mobili e oggetti, francesi. ''Tutto questo - rimarca - non ha fatto altro che allontanare gli egiziani dalle loro radici. Un tempo, infatti, ''gli abiti tradizionali, erano indossati dalle donne di ogni classe sociale. Signore e contadine. La differenza era nei tessuti, piu' o meno pregiati, o nei materiali: gioielli in oro e argento o rame''. Una produzione artigianale e una lavorazione che rischiavano dunque di scomparire. Cosi' la Mehrez decide di andare alla ricerca delle ultime poche sarte in grado di riprodurre i motivi degli abiti tradizionali. Oggi nel suo atelier vende galabeye, abaye (apprezzate e indossate soprattutto nei Paesi del Golfo) e abiti ricamati con i motivi tipici dei beduini del Sinai e delle contadine dell'Alto Egitto, ma anche oggetti, gioielli in oro e rame e mobili. La lavorazione tessile, spiega, e' affidata a 35 sarte che riproducono i modelli da lei recuperati. Nel suo negozio si trovano anche prodotti realizzati dalle circa 1200 donne e giovani ragazze coinvolte nel ''El-Arish Needlework Program''.

Un progetto nato nel 1973 grazie al Mennonite Central Committee of North America e guidato proprio dalla Mehrez dal 1981, grazie al quale e' stato possibile sviluppare l'occupazione femminile in una zona del Paese - il Sinai del Nord - in cui ancora oggi e' molto difficile trovare donne, generalmente sposate e poco qualificate, che lavorino al di fuori dalle mura domestiche, soprattutto fra le beduine fra cui il tasso di analfabetismo e' ancora estremamente elevato. Tutto questo per preservare il passato. E per quel che concerne il presente? Dal gennaio 2011 Shahira Mehrez e' scesa in piazza al fianco dei manifestanti. E' stata una delle prime fondatrici di 'Takreem', ong che aiuta le famiglie dei ''martiri'' della rivoluzione. Oggi invece e' in piazza contro la Costituzione.


ANSAmed
 
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O t t a
view post Posted on 8/1/2013, 01:08




UNIVERSITA’ MILANO, AL VIA “L'EGITTO DAI FARAONI AGLI ARABI”

Milano, 7 gennaio 2013

Ha preso il via oggi e si concluderà il 9 gennaio, presso l'Università di Milano, il convegno "Egitto: amministrazione, economia, società, cultura dai Faraoni agli Arabi". Promosso dal dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici con il patrocinio dell'Università Sorbonne di Parigi, il convegno riunisce per tre giorni studiosi e docenti sia italiani che provenienti da Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Germania, Israele e Belgio. Al centro degli interventi, - come si legge sul sito dell’ateneo - l'obiettivo di descrivere come la società egiziana sia cambiata nel corso della sua storia millenaria - soprattutto dal punto di vista amministrativo, economico e culturale - nel passaggio dallo status di regno autonomo a dominio persiano, greco, romano e arabo.

NoveColonne ATG
 
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O t t a
view post Posted on 8/1/2013, 23:13




Altro che piramidi Il segreto dei Faraoni erano le tasse basse

Un convegno in corso a Milano svela tutto dell'amministrazione dei sovrani dell'antico Egitto. Erano teocratici, ma non dispotici

di Matteo Sacchi

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- Martedì, 8 gennaio 2013 - 07:36


All'inizio della civiltà... fu la burocrazia. E ovviamente, a stretto giro di posta, la moltiplicazione delle cariche. Si inizia dallo «Scriba reale» per arrivare già entro la VI dinastia al «controllore degli scribi reali» e al «vice controllore degli scribi reali» o al «controllore di tutti gli scribi di tutti gli ordini reali e dei documenti».

Insomma se uno va a curiosare al convegno organizzato dall'Università Statale di Milano in collaborazione con la Sorbona - Egitto: amministrazione, economia, società cultura dai Faraoni agli Arabi - l'impressione è che la tecnocrazia abbia detto la sua a partire dall'archetipo di tutti gli Stati: quello dei faraoni. Come spiega, a margine di un suo intervento proprio sui primordi dello sviluppo amministrativi, Patrizia Piacentini, ordinario di Papirologia e Egittologia dell'ateneo milanese: «Non appena quello Egiziano diventa uno Stato vero, troviamo una pletora di alti funzionari pagatissimi. Molti dei quali nemmeno vanno a lavorare. Ci mandano un sostituto». In un mondo dove la scrittura e i numeri della primitiva finanza fiscale sono preclusi ai sudditi, che non sanno leggere, il grande ufficiale trionfa incontrastato.

E non per niente comportarsi come un faraone non è proprio considerato un sinonimo di «buon governo». E però a mettere una parola buona sui sovrani dell'Alto e del Basso Egitto ci ha pensato uno dei guru dell'egittologia francese, Pascal Vernus: «Quello dei faraoni era senza dubbio un governo autoritario e teocratico. In certi casi anche duro... La parola del faraone, se pronunciata e suggellata in un certo modo, era la parola degli dei, era demiurgica. Però gli egiziani avevano una sorta di diritto di petizione. E noi sappiamo che in taluni casi i monarchi rispondevano anche quando si trattava di cose minime. E il prelievo fiscale per i nostri standard erano piuttosto ridotti...». Non bastasse l'Egitto vanta anche il primo sciopero della storia: «Gli operai specializzati del villaggio di Deir el-Medina (il nome antico era Pa demi - «la cittadina» -) che lavoravano alle tombe della Valle dei Re smisero di lavorare per ritardi nei loro stipendi, per lo più versati in forma di beni di consumo... Non li passarono per le armi: li pagarono».

E a quanto pare, tecnocrati permettendo, c'era anche un certo spazio per la satira politica. Racconta sempre Vernus che magari il faraone quando parlava “ex cathedra” era divino, ma per il resto del tempo poteva essere un mortale capriccioso. «Abbiamo dei papiri che raccontano la storia d'amore tra il faraone Pepi II (morto nel 2184 a.C., ndr) e il suo generalissimo Sasenet. Fughe notturne da palazzo, corde calate dalle finestre e incontri clandestini...».

Ma se il repertorio degli scandali è modernissimo, c'è anche un probabile sex gate legato alla morte di Ramses III, alla fine nel lunghissimo periodo gli egiziani sembrano essere stati per lo più abbastanza felici, carestie e guerre permettendo. E per quanto riguarda il periodo tardo dei monarchi tolemaici c'è chi ne è praticamente sicuro. Si tratta della professoressa Katelijn Vandorpe dell'Università di Lovanio. Ha studiato l'indice di felicità e di prosperità economico dell'Egitto sotto i Tolomei e le sette Cleopatra. Beh, non pare se la passassero male. «È difficile parametrare una società antica con una moderna. Ma soprattutto dal II secolo avanti Cristo i monarchi ellenistici mantennero da un lato la possibilità di ricorso alla corona dei cittadini, dall'altro moltiplicarono le opere pubbliche, le garanzie sulla proprietà privata, gli sforzi di consentire la felice convivenza tra egiziani e greci e il bilinguismo».

Comunque, a un alto indice di felicità contribuivano anche le imposte: «La tassazione mediamente si aggirava su un'imposizione complessiva attorno al 15-18% del reddito prodotto. C'era una piccola imposta personale e una tassazione che invece riguardava i prodotti e la ricchezza... Ovviamente in una società prevalentemente agricola si trattava per lo più di un prelievo sui prodotti della terra. Non so qui in Italia, ma nel mio Paese, il Belgio, il prelievo fiscale è ben più alto». E in effetti se si trattasse di presentare un programma elettorale basato su tasse e affini, oggi una coalizione capeggiata da Tolomeo V Epifane avrebbe discrete possibilità di spuntare un buon risultato alle urne.

Il Giornale
 
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O t t a
view post Posted on 4/3/2013, 23:56




Lunedì 4 marzo 2013 alle 18:28:36

Al via quattro conferenze sull’antico Egitto

La Spezia - A seguito del grande interesse di pubblico ottenuto dalle conferenze a carattere storico tenutesi nell’autunno 2012, l’Associazione Archeosofica organizza alla Spezia un nuovo ciclo di quattro conferenze sull’antico Egitto.
La prima conferenza, dal titolo “Introduzione ai Misteri Antichi”, offrirà una panoramica generale delle religioni “misteriche”. Si tratta di quelle caratteristiche forme di culto religioso, sviluppatesi nel bacino del Mediterraneo ed in medio oriente, che furono attive per secoli prima della nascita del Cristianesimo, e che perdurarono accanto alla nascente Chiesa Cristiana.

L’indagine porterà dall’antichissimo rito egizio di Iside e Osiride, a quello greco dei misteri Eleusini, per finire con il culto di Mithra, che dalla Persia si diffuse in tutto l’impero Romano. Nel passato le verità della religione e la loro interpretazione stavano nascoste dietro ai Misteri e ai riti segreti connessi, ed erano svelate soltanto ai pochissimi fidati del Santuario. Infatti per la mentalità degli antichi non è possibile far partecipare chiunque senza precauzioni alle scienze, alle arti e massimamente alle dottrine spirituali, che venivano celate dietro il fitto velo dei miti. Durante la conferenza riscopriremo l’essenza degli antichi culti, con il loro interessante contenuto di saggezza. La conferenza si terrà sabato 9 marzo alle 17 alla Spezia in Via Curtatone 14. L’ingresso è libero. L’appuntamento per le conferenze successive, sempre ad ingresso libero, è ogni quindici giorni, il sabato pomeriggio alle ore 17, col seguente calendario:

Sabato 23 marzo: Egitto culla della civiltà;
Sabato 6 aprile: Mosè l’egiziano;
Sabato 20 aprile: L’Arte medica nell’antico Egitto.

Cittò della Spezia
 
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O t t a
view post Posted on 16/7/2013, 15:45




Roma e l'Egitto al museo di Camaiore

Martedì, 16 Luglio 2013 - 16:32

Roma e l’Egitto, un rapporto proficuo di relazioni commerciali e culturali che attraverso molti secoli di storia ha lasciato tracce tangibili influenzando l’architettura, l’arte, il culto, l’artigianato e perfino l’arte culinaria dei popoli mediterranei. E’ questo il tema del secondo appuntamento al Museo Archeologico di Camaiore per giovedì 18 luglio alle 17, a Palazzo Tori, per un divertente viaggio nel mondo romano ed egizio attraverso un “laboratorio didattico” per piccoli e grandi, nel corso del quale si parlerà di amuleti e sigilli e si potrà scrivere in geroglifico o realizzare un piccolo affresco romano in stile egizio. Presso il museo sono anche in vendita accessori per la scrivania con soggetti egizi, gioielli in rame e pubblicazioni a tema archeologico.

Una conferenza, alle 19, illustrerà l’eredità della cultura egizia e romana, le opere artistiche che questo proficuo rapporto culturale ha lasciato in Italia e tutto ciò che ha influenzato l’alimentazione, la moda, la produzione dei profumi e perfino l’iconografia del culto cristiano. Si potrà concludere la serata al Ristorante “L’Angolo del Gusto”, in Piazza XXIX maggio, dove è possibile prenotare per gustare le specialità che hanno reso grande la gastronomia mediterranea (tel. 0584-981085, menù per tutte le esigenze a 15 o a 25 Euro) .

Lucca in diretta
 
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