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[DOSSIER] TV LIGURIA

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Gabriele.G
view post Posted on 21/6/2006, 10:05




Indirizzi tv attuali o scomparse

I dati nella tabella sono nell'ordine: NOME EMITTENTE - PROVINCIA - PREFISSO - FAX - TELEFONO - NETWORK - DIRETTORE

ANTENNA BLU TELEVISION GE 010 6509024 - 6509024 - LUISA CAVANNA
BAIA DEL SOLE TV SV 0182 499389 - 499388
CANALE 7 GE 010 751228 - 750941 - ALBERTO MONTI
CINQUESTELLE GE 010 5530158 - 55141- relay CINQUESTELLE - SALVATORE CINGARI
ENTELLA TV GE 0185 392777 - 393907 - MARCO PINAT
EUROMIXER TV GE 010 5530158 - 55141 - relay THE BOX - SALVATORE CINGARI
IMPERIA TV IM 0183 299266 - 272323 - FRANCESCO ZUNINO
PRIMOCANALE GE 010 810368 - 84011 - MAURIZIO ROSSI
STV GE 0185 66664 - 66664 - DAVIDE RICCO'
TELECITTA' GE 010 562459 - 542780 - relay ITALIA 9 NETWORK - VITTORIO SIRIANNI
TELEGENOVA GE 010 5530158 - 55141 - relay JUNIOR TV - SALVATORE CINGARI
TELEGOLFO GE 0185 371875 - 362559 - relay SUPERSIX - SIMONE SCHIAFFINO
TELELIGURIA GE 010 5530158 - 55141 - relay THE BOX & ODEON - SALVATORE CINGARI
TELELIGURIA SUD SP 0187 739642 - 735246 257587 - SERGIO CAMICIOLI
TELEMASONE GE 9269529
TELENORD - TN4 GE 010 751228 - 750941 - relay MAGIC TV - MASSIMILIANO MONTI
TELERADIOCITY GE 010 468919 - 468904 - relay ITALIA 7
TELERADIOPACE GE 0185 324502 - 324242 - relay TELEPACE - Don FAUSTO BRIONI
TELERIVIERA SV relay FRANCE 2
TELESTAR LIGURIA GE 010 468919 - 468904 - relay AMICA 8
TELETURCHINO GE 010 9269595 - 9269595
TV ARCOBALENO IM 0184 43143 - 43043 - RICCARDO CASSINI
UNO TV SP 0187 954168 954167 - STEFANO BOZZA
VIDEO SPEZIA INTERNATIONAL SP 0187 700333 - 703163 - relay JUNIOR TV - SERGIO BEVERINI
 
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Gabriele.G
view post Posted on 30/6/2006, 16:10




TLS / TELE LIGURIA SUD - EMITTENTE TELEVISIVA


image
Tele Liguria Sud nasce nel 1977, Ideatore e fondatore e' un parroco della Spezia, don Armando Viviani, don Dino per tutti quelli che lo conoscono, giа da giovane appassionato radioamatore. Nella riunione dei sacerdoti del Vicariato della Spezia nel novembre 1976 propone di aprire una radio e una televisione; il Vescovo dа il suo appoggio, alcuni sacerdoti si rendono disponibili, ma si raccolgono solo pochi aiuti all'iniziativa.
Per una precisa volontа di don Dino viene costituita un'associazione culturale denominata Tele Liguria Sud, perche' l'idea di societа avrebbe dato una veste com-merciale che non era negli scopi dell'iniziativa; nasce
La scelta chiave per la riuscita del progetto e' che tutto il personale e' sempre stato esclusivamente volontario, sia i tecnici che i programmisti e giornalisti; TLS non e' un'impresa commerciale, nessuno ne trae lucro, ne' il proprietario (che nel caso specifico ne trarrа solo... debiti), ne' alcun collaboratore; certo la parte economica deve esistere per una regolare gestione fiscale, ma la si e' voluta tenere divisa dalla parte "culturale": si costituirа una ditta individuale, "Tele Liguria Sud - Studio P" di don Armando Viviani che ha dato in gestione gratuita le apparecchiature di sua proprietа all'"Associazione Culturale Tele Liguria Sud" che effettua le trasmissioni. Nei primi tempi per qualificare maggiormente l'immagine non commerciale si decise di non trasmettere pubblicitа; successivamente, viste le ingenti spese necessarie al mantenimento si decise comunque di trasmettere spot e comunicati commerciali e di sponsorizzare alcune trasmissioni, ma senza mai perdere la caratterizzazione dell'emittente, senza trasformarla in una "televendita".

Nel febbraio del 1977 iniziano i lavori: gli studi di trasmissione sono allestiti in alcuni locali della parrocchia di don Dino, S. Maria Assunta alla Spezia; si acquistano le apparecchiature e nell'aprile del 1977 viene effettuata la prima trasmissione: si tratta della registrazione dell'inaugurazione di una "Mostra del fiore", che e' trasmessa la sera stessa portando il videoregistratore direttamente al trasmettitore su un monte vicino alla cittа, il monte Parodi, non essendo ancora in funzione il ponte radio che collega lo studio con il trasmettitore.
In agosto viene iscritta in tribunale nel registro dei giornali e periodici la testata giornalistica "Tele Liguria Sud" come "notiziario quotidiano teletrasmesso".

Ad agosto termina anche la costruzione dello studio, che ha una regia con tre telecamere di cui una a colori, due videoregistratori da tavolo, un sistema portatile a colori per le riprese esterne. In tutto il mese di settembre si svolgono le trasmissioni sperimentali quotidiane (diventerа "storica" l'inquadratura di una strada che si vede da una finestra dello studio) e la sera del primo ottobre 1977 alle 19.30 una telecamera in bianco e nero inquadra un disegno con il profilo della Liguria e la scritta "NOTIZIARIO", parte un 45 giri dal titolo "Radioactivity" e un minuto dopo la telecamera a colori inquadra una ragazza seduta ad una scrivania che annuncia: "Buonasera. Iniziamo il nostro Notiziario con il sommario delle principali notizie di oggi..."

Con il "Notiziario" inizia la programmazione quotidiana regolare; e' importante notare che l'appuntamento centrale della programmazione e' da subito, e tale resterа sempre, il "Notiziario", che dal 1° settembre 1979 sarа trasformato in un vero "TLS Giornale"; da quel giorno e' sempre stato trasmesso, tranne la domenica ed i giorni festivi oppure per gravi motivi tecnici: nella storia delle cinque emittenti televisive spezzine e' un caso unico. Una nota distintiva del "Notiziario" di TLS fu, fin dall'inizio, il fatto che dava le notizie accadute nel giorno stesso in cui andava in onda; questa scoperta dell'acqua calda potrebbe far sorridere oggi, ma in molte altre emittenti ricevibili alla Spezia e anche spezzine, vi era l'uso di presentare nel notiziario serale le notizie lette da un quotidiano locale del giorno, informando cosi' i telespettatori su cio' che era accaduto... il giorno prima e che avevano giа potuto leggere sul giornale! Tele Liguria Sud invece aveva una vera redazione giornalistica, tutta di giovani, con fin dall'inizio due giornalisti pubblicisti, che si occupava di raccogliere le notizie del giorno direttamente dalle fonti.
Fin dall'inizio, come risulta dai verbali delle prime riunioni di programmazione, era stato previsto di trasmettere la Messa: data la vicinanza con la chiesa di S. Maria bastava stendere i cavi delle telecamere per collegarla con la regia. La prima Messa in diretta fu quella notte di Natale del 1977; da quel momento la Messa dalla chiesa di S. Maria divento' l'appuntamento di tutti i giorni festivi. Quando nel 1990 si costrui' la regia mobile la Messa pote' essere trasmessa anche da altre chiese. Dal 1998 la Cattedrale di Cristo Re e' stata attrezzata con un impianto fisso di trasmissione. A parte la Messa festiva ed alcune rubriche religiose, il primo programma religioso a scadenza fissa e' stato nel 1981 Verso la Pasqua, una rubrica quotidiana di 5 minuti trasmessa prima del telegiornale; questo spazio rimarrа sempre, fino ad oggi, per caratterizzare i tempi liturgici. Contemporaneamente inizio' una Rubrica religiosa che andava in onda al sabato; la trasmissione divenne in seguito Chiesa nel mondo e attualmente Essere Chiesa Oggi.

Una delle prime trasmissioni realizzate nel 1977 e' stata Mosaico, un programma di intrattenimento musicale registrato in piu' luoghi e poi montato come se fosse un trasmissione in diretta; il curioso era che il conduttore, che un momento prima fingeva di essere in diretta, in un altro punto della trasmissione spiegava, come se fosse stata un magia, che in realtа era stata registrata in posti diversi e che gli spezzoni, messi insieme, davano l'illusione della continuitа: la TV era bambina, e scopriva... il linguaggio del montaggio. I titoli della trasmissione erano realizzati con l'antico metodo cinematografico del rullo di carta che scorre verso l'alto: le titolatrici elettroniche non esistevano ancora, la prima sarа acquistata solo nel 1980.
Quasi per scherzo domenica 27 agosto 1978 si inquadro' come intervallo una foto della vecchia Spezia con una scritta che chiedeva di telefonare se si riconosceva la strada: dall'enorme numero di telefonate si decise la settimana dopo di creare un appuntamento fisso della domenica mattina, dopo la trasmissione della messa, dalle 11.00 alle 12.30: Giochiamo con le immagini proponeva fotografie in bianco e nero di dettagli architettonici o scorci della Spezia da indovinare, con in palio alcuni premi offerti dagli sponsor. Il programma e' terminato nel 1985.

Sempre nel 1978 nascono le prime trasmissioni di servizio: nella settimanale Rubrica di consulenza legale un avvocato rispondeva in diretta alle telefonate dei telespettatori. Di poco successiva Il medico di famiglia in cui un medico risponde anche qui alle domande poste per telefono. L'anno successivo con analoga formula si aggiungerа Noi consumiamo - a difesa dei consumatori.
Lo sport, in special modo il calcio, ha avuto sempre una o piu' trasmissioni dedicate: oltre la trasmissione in differita degli incontri di calcio e altri sport, Lunedi' degli sport locali del 1978, poi spostata al sabato con Sabato sport - 100 minuti di interviste, tuttora in programma; Stadium (1991-92); Spezia sport (1999-2000). Nel 1991 nacque Domenica sintesi, in onda alla domenica pomeriggio, che forniva, appena terminate le partite, tutti i risultati di calcio, basket, pallavolo ed aveva in studio o collegati per telefono allenatori e calciatori. Le altre emittenti spezzine risposero con analoghe trasmissioni solo anni dopo.

Sempre nel campo dello sport, ma non solo, un appuntamento importante dell'estate spezzina e' il Palio del Golfo, una gara remiera tra le 13 borgate che si affacciano sul Golfo della Spezia, da Portovenere a Lerici, che si svolge nelle acque antistanti la passeggiata a mare della Spezia, la prima domenica di agosto. Questa gara e' sempre stata seguita da Tele Liguria Sud, nei primi anni in differita, in seguito, dotandosi dei mezzi necessari, in diretta: e' un impegno notevole per una piccola emittente, che riesce a gestire una regia mobile con 6 telecamere di cui due via radio in mare, con interviste volanti, grafica, replay, ecc. La trasmissione dura dalle 17 fino alle 23, in una giornata che vede 6 gare diverse, e si conclude con un "salotto" con gli ospiti in mezzo agli spettatori, sotto i fuochi d'artificio che chiudono la "festa del mare". Sul Palio del Golfo sono stati realizzati programmi di approfondimento nei mesi precedenti la gara, anche registrati direttamente nelle sedi delle borgate marinare.
Nel 1980 TLS entra nel circuito di distribuzione di programmi di un allora quasi ignoto Silvio Berlusconi, trasmettendo I sogni nel cassetto di Mike Bongiorno; la permanenza nel circuito duro' pochi anni, perche' lo scopo di Berlusconi era quello di acquisire le frequenze ed eliminare le emittenti: TLS sarebbe stata in pratica assorbita in Canale 5 senza avere piu' alcuno spazio proprio. Don Dino decise di non vendere e mantenere l'indipendenza dell'emittente.

Sempre nel 1980 nacque una storica trasmissione di TLS, Hyde Park, dal nome del parco londinese in cui chiunque puo' parlare al pubblico; si trattava di una trasmissione con uno o piu' ospiti, amministratori locali, medici, giornalisti o altri, a seconda del tema della trasmissione, in cui il pubblico poteva intervenire per telefono. Il numero delle telefonate era talmente alto che bisognava spesso riassumere le domande simili da passare al conduttore e mandare in onda solo alcuni interventi piu' significativi. La trasmissione si e' conclusa nel 1990, quando cambio' nome in Ombudsman - il difensore civico.

Il 18 novembre 1980, nell'ambito sportivo, inizio' Nel mondo della vela (il titolo previsto originariamente era Nel regno dei venti), l'unico appuntamento settimanale televisivo per i velisti tra le emittenti spezzine, in cui venivano seguite le regate locali e quelle importanti della Liguria; nel luglio 1993 la trasmissione si trasformo': una troupe di TLS segui' il Giro d'Italia in vela (unica altra emittente oltre la RAI) perche' vi era una barca spezzina, inviando le cassette con immagini e interviste che venivano trasmesse nel programma, diventato per l'occasione quotidiano. Nel mondo della vela termino' nel 1994.

Il mattino dell'8 gennaio 1985 La Spezia, come molte altre cittа in Italia, si sveglio' sotto una coltre di neve che la blocco' completamente per tutto il giorno. Un breve giro di telefonate e alle 10.30 inizio' Speciale neve, una trasmissione che divenne per tutto il giorno fino a notte inoltrata, e nei giorni successivi, un vero centro di raccolta di informazioni, di richieste di aiuto (tra le altre cose riusci' ad organizzare il trasporto di una stufa ad una famiglia rimasta isolata senza riscaldamento in una casa di campagna), di collegamento tra i cittadini e le istituzioni, con il Sindaco della Spezia praticamente diviso tra gli studi dell'emittente, il luogo piu' efficace per informare la popolazione, e la centrale operativa della Prefettura, con cui TLS era praticamente collegata via radio. Essendo visibile in tutta la provincia, raccoglieva testimonianze e richieste anche dai paesi piu' distanti, che venivano ascoltate direttamente negli uffici delle autoritа. Tutti gli operatori erano in giro per la cittа e nei paesi raggiungibili per raccogliere immagini, spesso anche suggestive. Per questa trasmissione Tele Liguria Sud ricevette l'anno successivo un riconoscimento ufficiale da parte della Provincia.
Fin dai primi anni sono sempre state realizzate trasmissioni di medicina condotte da medici di varie specialitа. Nel 1988 Tele Liguria Sud, in collaborazione con l'Ospedale Civile della Spezia e la Lega Tumori, realizzo' una trasmissione dal titolo molto esplicito e diretto: Il tumore: conoscerlo per prevenirlo; attraverso questo programma si riusci' a organizzare una raccolta di fondi per dotare l'ospedale di un nuovo mammografo.
Dal 1993 al 1996 un appuntamento settimanale in diretta con i telefoni sempre bollenti e' stato Sportello pensioni, magistralmente condotto da un preparato e disponibile funzionario dell'INPS; in 60 minuti cercava di risolvere i piu' disparati problemi, e dopo la trasmissione continuava a raccogliere le telefonate per rispondere nelle puntate successive.

In questi ultimi anni TLS ha notevolmente migliorato la qualitа di film, telefilm, documentari, associandosi con altre 5 emittenti cattoliche del Co.Ra.L.Lo per l'acquisto in societа dei programmi.

Nel 1995 la Conferenza Episcopale Italiana realizzo' una trasmissione quotidiana di 25 minuti, Ecclesia, che veniva inviata alle emittenti cattoliche via satellite, per dare un'informazione piu' ampia sulla vita della Chiesa e non solo. L'esperienza accumulata con questa trasmissione ha portato alla nascita nel 1998 di SAT 2000, la TV cattolica nazionale trasmessa via satellite, che ha una programmazione molto ricca con telegiornali, trasmissioni di approfondimento, sit com, lezioni di tipo universitario, incontri con personaggi. TLS ripete per due ore al giorno alcune trasmissioni di SAT 2000, tra cui il TG 2000, un telegiornale di 15 minuti che riassume in 5 minuti le principali notizie di cronaca italiana ed internazionale (dalla politica allo sport) e dedica il resto del tempo ad approfondimenti o a notizie di solito poco trattate dalle altre reti pubbliche e private.

Tele Liguria Sud ha sempre cercato, nelle sue possibilitа, di seguire l'evoluzione dei mezzi di comunicazione. Fin dall'apparizione dei primi personal computer all'inizio degli anni '80 li ha sempre utilizzati per la realizzazione di sigle grafiche e, ad esempio, per la presentazione in tempo reale dei risultati elettorali; questo uso della computergrafica ha sempre distinto, anche oggi, TLS dalle altre emittenti spezzine.

Nel 1991, sempre prima tra le emittenti locali, si e' dotata di un servizio di teletext (questa e' la dizione corretta del dispositivo, il "Televideo" e' il marchio registrato del teletext della RAI) che poi in seguito ha denominato TLS-Text e che e' tutt'ora operativo.

Nel 1995, ancora una volta prima tra le emittenti spezzine e non ancora imitata, Tele Liguria Sud ha aperto un proprio sito Internet con informazioni di vario tipo. Intanto era in costruzione la nuova ed attuale sede di Tele Liguria Sud che accolse l'emittente nel 2001, una palazzina in pieno centro a La Spezia affianco alla Cattedrale, vicino al Comune ed alla Provincia, con una nuova redazione giornalistica, uno studio piu' ampio e due regie. Inoltre in seguito fu completato anche il vicino grande salone con un palco e 140 posti, strutturato in modo multimediale con videoproiezione a grande schermo, collegato completamente con l'emittente da poter utilizzare per riprese televisive o per conferenze.
 
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blackice75
view post Posted on 28/6/2008, 17:23




Venivo x anni in vacanza in Liguria da piccolo, a Sestri Levante, e ho alcuni ricordi di alcune tv che ora non dovrebbero esistere piu, piu altri quesiti e curiosita' alle quali qualcuno magari del luogo(o anche no)mi puo rispondere:

1)qualcuno di voi in Liguria si ricorda di una tv che si chiamava Televita? io ricordo perfettamente l'anno, estate 1983 a Sestri L., ma non so che programmi facesse perche' ho il ricordo di un monoscopio fisso a scacchiera bianca e nera con al centro la scritta Televita, giorno e notte..
2)che fine ha fatto Telemare di Lavagna? negli anni 80(84-85-86 mi pare...)ripeteva la Tv Svizzera..
3)Le tv estere Tv Svizzera e Tv capodistria si ricevevano in Liguria liberamente negli anni 70 o sempre ripetute da altre tv del posto? Poi ho un ricordo di un Telesette degli anni 80, seconda meta' direi, in cui appare il palinsesto della Tv Svizzera con il num di telefono 0184..ecc.. che e' il prefisso di SanRemo..strano???
4)Tv Elefante si riceveva in Liguria negli anni 80?

Saluti a tutti, Max.
 
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view post Posted on 29/6/2008, 19:03
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CORREVA L'ANNO 1977:
TV EUROPA - ALASSIO


Tv Europa, Alassio:

e se mettiamo un ripetitore a quattromila metri?

1) Noi trasmettiamo sul canale 40 a colori, con il nome di Tv Europa, società per azioni; pensiamo di mantenere la stessa banda; c'è, però, in programma l'istallazione di un ripetitore a 4.000 m, con il quale otterremo la copertura del basso Piemonte, della bassa Lombardia e di tutta la Liguria.

2) Secondo noi il D.L. dell'onorevole Colombo è giusto e ci voleva.

3) Penso che questo problema non ci riguardi perché noi siamo disturbati poco da Tele Genova. Considerando, invece, che in estate Alassio conta 90.000 abitanti, saremo l'unica emittente libera, anche, eventualmente, secondo la legge Colombo.

4) Dal primo marzo contiamo di trasmettere sei ore di programmi al giorno (dalle 21 alla 01); in particolare pensiamo di trasmettere un programma in diretta dal night dalla mezzanotte e mezza alla una. Abbiamo anche grossi progetti per l'immediato futuro: da giugno trasmetteremo più di sei ore di programmi al giorno, anche se attualmente siamo in onda soltanto dalle 21-alle 23. Per lo scorso Festival di Sanremo abbiamo attuato un ponte radio in diretta.

5) Secondo noi è possibile sperare in una cooperazione tra i settori produzione delle diverse Tv libere; si è già costituita una Commissione Regionale Ligura, formata da sei membri, che decide sulla frequenza e su alcuni programmi. Noi in particolare siamo già in contatto con alcune Tv (Telebiella, Fata Morgana).
 
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view post Posted on 1/7/2008, 09:17
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CORREVA L'ANNO 1981
TELE SPEZIA 1


indirizzo:
Via Podenzana , 15
19100 (SP)
 
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Ongais
view post Posted on 1/7/2008, 09:19




CORREVA L'ANNO 1981
TELECITTA'


indirizzo:
Via Casaregis , 22 (GE)
 
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view post Posted on 3/7/2008, 17:50
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CORREVA L'ANNO 1977
TELE GENOVA


Tele Genova:
il canale ce lo siamo preso noi

1) Il canale principale è il 35, trasmettiamo anche sul 42 per Monterighi e sul 43 per la vai Polcevera.

2) Non abbiamo idee particolari. Accettiamo il discorso di una regolamentazione purché rispetti le posizioni preesistenti. Per intenderci: canale 35 lo abbiamo noi e ce lo teniamo.

3) Perché le Tv libere possano sopravvivere, occorre che siano un serio esperimento professionale e commerciale e non un gioco. Noi pensiamo che una Tv libera vada considerata come un giornale e come un'impresa commerciale. Siamo disposti a pagare le tasse, ma vogliamo garanzie per non avere danni. Occorre una maggiore professionalità. Ci devono essere alti costi per tutti per mantenere la tecnicità.

4) La nostra è una cooperativa di giornalisti professionisti e pubblicisti. I programmi vengono scelti dai singoli esperti.

5) La cooperazione è indubbiamente possibile. Tele Rapallo utilizza i nostri film su nastro; i nostri servizi sportivi vanno a Napoli. Con la standardizzazione del mezzo tecnico (nastri da mezzo pollice) la collaborazione sarà agevolata. L'importante è non localizzare eccessivamente i programmi per cui possono essere trasmessi da diverse stazioni.
 
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Valentini85
view post Posted on 18/9/2008, 22:52




CORREVA L'ANNO 1977
TVS TIVUESSE TELESECOLO
L'emittente nasce a Genova all'inizio del 1977 per volontà dell'amministratore delegato del quotidiano IL SECOLO XIX di Genova, Cesare Brivio Sforza, sostenuto da Alessandro Perrone ed Angelo Artioli, allora direttore marketing e direttore generale della concessionaria pubblicitaria Publirama. La sentenza della Corte Costituzionale che liberalizza le trasmissioni delle emittenti private via etere in ambito locale convince il gruppo editoriale de IL SECOLO XIX, primo editore di giornale in Italia a fare una tv, a dare il via all'impresa. Brivio aveva visto dalla sua tenuta di San Rossore i programmi di Tvl Antenna 42 (TeleLivorno) e contattò Nino Pirito che prese servizio nel marzo 1977 portandosi dietro un allora giovanissimo Leonardo Pasquinelli e Giada Lis Garrison. Tvs irradia i suoi programmi dal canale uhf 42, l'acronimo sta per Tv Secolo, la sede è a Genova, in Varese 2. Il via ufficiale l'1 giugno 1977, la sera in cui le Brigate Rosse spararono a Vittorio Bruno, vicedirettore de IL SECOLO XIX, andò in onda il primo telegiornale. E il tg fu il pezzo forte dell'emittente fin dall'inizio, stretto collegamento con il quotidiano, redazione centrale a Genova, uffici di corrispondenza a Imperia, La Spezia e Savona. Conduttore del tg, ULTIMISSIMA (lo stesso titolo che aveva a Tvl Antenna 42 ) che andava in onda alle 19,30 era Nino Pirito. Affiancano Pirito Ro Marcenaro e altri co-conduttori, ognuno dei quali era identificato con un certo settore: Silvana Zanovello ed Elisabetta Vassallo per la cronaca, Ada Lorini (la prima giornalista diventata professionista grazie ad una tivù locale) per la cultura e lo spettacolo, Pier Lorenzo Stagno e Beppe Barnao con lo sport, Sandro Grimaldi (dcaporedattore) per gli interni-esteri. Inoltre ogni sera ospite era un noto personaggio che veniva sollecitato a dire la sua su tutti gli argomenti. Il tg, come ha ricordato Nino Pirito, era interattivo: "pretendevo che i giornalisti non leggessero ma raccontassero la notizia come avrebbero fatto con un amico. Io, volutamente, non conoscevo anticipatamente i particolari: quindi, li chiedevo in diretta ma senza fingere; la mia curiosità doveva corrispondere a quella del pubblico. Il risultato era che niente era paludato, potevano anche nascere battute o piccoli dibattiti improvvisati, c'era anche qualche leggerissima "cazziata" da parte mia se un collega non riusciva a restituire il clima reale della notizia. Ovviamente avevamo i servizi esterni che, spesso, erano più agili, pronti e completi di quelli della Rai dato che per TVS venivano realizzati da un giornalista e un solo tecnico di ripresa. Il buffo fu, per un paio d'anni, che le riprese in studio erano a colori mentre quelle esterne in bianco e nero: ma l'effetto realistico non era male...." Nella redazione centrale, al momento di maggior fulgore lavoraeono: Nino (direttore, anche dei programmi); Sandro Grimaldi (caporedattore); sport: Pierlorenzo Stagno (caposervizio), Beppe Barnao, Daniela Ghia, Federico Buffoni (collaboratore), Enrico Bruzzone (collaboratore); cronaca: Silvana Zanovello, Elisabetta Vassallo, Enrico Pedemonte (servizi speciali), Enzo Bottesini (collaboratore); cultura-spettacoli: Ada Lorini (caposervizio), Renato Tortarolo (collaboratore), Chiarella Firpo: inoltre erano utilizzati i giornalisti de IL SECOLO per i servizi e le notizie dalle redazioni distaccate. Il tg aveva uffici di corrispondenza a Savona, Imperia, La Spezia e Sanremo.

Oltre al tg Tvs propone film, telefilm, incontri di calcio. cartoni animati e molti programmi autoprodotti: IL QUADRIFOGLIO (programma per ragazzi condotto da Guido Fiandra), DIECI MINUTI (antesignano del tg), COLPO SECCO (programma musicale di tendenze giovanili in stile Mtv condotto da Renato Tortarolo), DOVE ANDIAMO? (presentazione degli spettacoli della serata condotto da Ada Lorini), il settimanale QUI TIVUESSE (settimanale di 30 minuti in diretta durante il quale Pirito e Ghia rispondevano alle telefonate dei telespettatori che criticavano i programmi, davano consigli sul palinsesto, chiedevano spiegazioni, una sorta di rubrica di lettere audiovisive sull'emittente), il programma per ragazzi IL QUADRIFOGLIO condotto da Guido Fiandra, DIECI MINUTI (che anticipava il tg), COLPO SECCO programma musicale di tendenze giovanili condotto da Renato Tortarolo, Daniela Ghia e Nino Pirito con QUI TIVUESSE rispondono alle telefonate dei telespettatori che criticano i programmi, danno consigli sul palinsesto, chiedono spiegazioni. Fra gi altri programmi NO SMOKING, settimanale d'attualità dello spettacolo, condotto da Ada Lorini e girato e diretto da Leonardo Pasquinelli, con l'assistenza tecnica di Gilberto Rizzini; e IL SINDACO E LA CITTA'", condotto da Nino Pirito, ogni giovedì dopo il tg, con Fulvio Cerofolini che rispondeva alle telefonate, non filtrate, dei cittadini; BUONGIORNO LIGURIA, contenitore di cronaca, attualità, spettacolo, cultura, dalle 7 alle 13 dal lunedì al venerdì. Programma, condotto da Ada Lorini o Daniela Ghia, caratterizzato da un breve notiziario ogni ora, con ospiti d'attualità in studio, rubriche come UN ESPERTO CON VOI (anche dell'anima, il venerdì: un francescano teologo e missionario che ebbe enorme successo); la rubrica sportiva OFF SIDE, in onda dopo la fine della DOMENICA SPORTIVA della Rai, che dava molto spazio al Genoa e alla Sampdoria con sintesi delle partite e tante interviste dagli spogliatoi, alla pallanuoto (popolarissima in Liguria) e agli sport "cosidetti" minori. Dal 1978 Tvs ha l'esclusiva delle partite del Genoa e della Sampdoria pagando alle società i relativi diritti, la partita esterna viene trasmessa la domenica a mezzanotte, la partita interna alle 20,30 del lunedì, le telecronache sono effettuate da Federico Buffoni e Beppe Barnao. Dal 1978 al 1980 Tvs ha in esclusiva le partite del Genoa e della Sampdoria pagando alle società i relativi diritti, la partita esterna andava in onda a mezzanotte in punto della domenica, quella interna alle 20,30 del lunedì, le telecronache elegantissime erano effettuate da Federico Buffoni e quelle alla brasiliana da Beppe Barnao il quale divenne un mito a Genova. Nel frattempo Tvs ha allargato la propria area di copertura irradiando i suoi programmi anche dai canali uhf 46, 57, 60 e 64.

Completano il palinsesto di Tvs un gioco sportivo (sponsorizzato dalla Piaggio), GRAN PRIX (acquistato dalla Rusconi), CACCIA AL 13 e SUPERCLASSIFICA SHOW di Maurizio Seymandi, oltre al Premio Tenco che viene prodotto e ripreso dall'emittente in collaborazione con il Cluib Tenco. E, ancora, GUIDA AGLI SPETTACOLI DELLA SERA condotto da Ada Lorini. Iniziano la loro attività a Tvs Mario Sciacallera (attuale direttore del Teatro Stabile di Genova), Daniela Ghia, Leonardo Pasquinelli (attuale direttore generale di Endemol), Luigi Pendemonte (attuale corrispondente de L'ESPRESSO negli Stati Uniti), Marco Bassetti, Raimondo Lagostena ed altri protagonisti attuali dell'emittenza privata.

Nel 1982 vi è un drastico ridimensionamento dell'emittente. Tvs dapprima si affilia alla rusconiana Italia1 proponendo i programmi della syndacation e mantenendo una piccola fascia di programmazione locale consistente ormai quasi nel solo tg, nel frattempo Nino Pirito passa a dirigere il "Gruppo News" della mondadoriana Rete4 chiamato da Piero Ottone e Mario Formenton. Nell'estate 1983 Italia1 viene rilevata da Silvio Berlusconi e pochi mesi dopo anche Tvs si affilia a Rete4, ma allorquando (1984) anche questa rete passerà a Berlusconi scompare il tg di Tvs e il logo dell'emittente che da due anni era affiancato a quello di Italia1, prima, e di Rete4, poi, l'emittente cessa di fatto di esistere inglobata da Rete4.
 
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view post Posted on 31/7/2013, 21:18
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CORREVA L'ANNO 1986:

per la telelibera savonese "Tele Tril", "ANCHE SAVONA VA NELL'ETERE" - A Savona, una città e una provincia liguri di non trascurabili dimensioni, è rimasta una sola emittente televisiva locale (a parte alcune piccole stazioni) e cioè Tele Tril, dopo che è scomparsa tempo fa Savona Tv.

"In effetti siamo rimasti soli e perciò cerchiamo di rappresentare Savona nell'etere ligure nel miglior modo possibile — dice il titolare della tv Nicola Vaccarezza — Non si può comunque dire che siamo una televisione strettamente locale visto che diffondiamo da Genova a Montecarlo nonché nel Basso Piemonte".

Caratteristica principale di Tele Tril (Tele Radio Indipendente Ligure, sede a Ceriale, simboleggiata da un ben noto gabbiano) è di 'rischiare' il programma autoprodotto alle 20.30. Così avviene il lunedì con il quiz 'Il nido del gabbiano' con Angelo Vaccarezza e Cristina Carbotti e il martedì con 'Liscio ma non troppo' con Cristina Carbotti e Nanni Negro nel quale si esibiscono cantanti di tutti i generi mandati 'allo sbaraglio' di fronte al pubblico.

Da citare anche la diffusione di una serie di commedie riprese da Tele Tril, non necessariamente in dialetto ligure.

Molto seguiti sono anche i programmi sportivi mentre vengono trasmesse anche due edizioni di un notiziario quotidiano (con Madly Ferrero) e molte altre rubriche di tutti i generi, dal politico al commerciale. Per quanto concerne le trasmissioni d'acquisto è prevista l'adesione al nuovo consorzio Italia Nord.

"Io cerco sempre soci in quest'impresa televisiva — dice Vaccarezza — Finora non ho concluso accordi che snaturassero la natura di Tril. Ma se qualcuno mi vuol dare una mano nel fare crescere ancora la TV io sono disponibile".
 
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rodolfo tv
view post Posted on 28/9/2013, 16:57




Scusate stò cercando notizie riguardante videospezia canale56 potete dirmi qualcosa visto che come notizie nè circolano poche
 
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view post Posted on 28/9/2013, 21:32
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CITAZIONE (rodolfo tv @ 28/9/2013, 17:57) 
Scusate stò cercando notizie riguardante videospezia canale56 potete dirmi qualcosa visto che come notizie nè circolano poche

Ti riferisce a Video Spezia International, giusto?
C'e' una buonissima scheda storiografica su questa telelibera proposta dal sito storiaradiotv.
Link: www.storiaradiotv.it/VIDEO%20SPEZIA%20INTERNATIONAL.htm
 
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view post Posted on 12/11/2013, 11:36
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CORREVA L'ANNO 1979:
LE TV DI GENOVA


Sei stazioni televisive in città, una a Rapallo e una a Serra Rico, questo il modesto panorama televisivo della provincia di Genova: il più basso rapporto in Italia fra emittenti tv e popolazione.

Qui la selezione naturale fra emittenti forti ed emittenti deboli è stata fatta preventivamente, nel senso che le emittenti deboli, con qualche avventurosa eccezione, si sono risparmiate la fatica di nascere e di agitarsi con gli spogliarelli delle casalinghe, tanto qui i giochi sono già fatti in partenza. La città, ad onta del suo comune rosso, della sua provincia rossa, della sua regione rossa, è città di élites che non perdonano: sperare di entrare in certi giri con qualche miliardo è impresa folle. Bisogna che i miliardi: 1) siano posseduti da tempo immemore e 2) siano investiti nelle due uniche cose che a Genova contano: navi e palazzi.

D'altronde in qualsiasi altra città d'Italia famiglie come i Costa o i Ravano non avrebbero resistito alla tentazione di metter su la tv di famiglia, con la vera proprietà mascherata da spessori di s.p.a. direttamente proporzionali all'antichità della schiatta. Se non altro per avere un'arma di pressione in più verso i politici. Qui le suddette famiglie non devono aver pensato nemmeno per un momento ad intraprese così « volgari » e soprattutto aleatorie. È toccato così a gruppi di imprenditori di media tacca finanziare Telenord o attuare il salvataggio di una delle più antiche (e antiquate) tv italiane, Telegenova; è toccato a « foresti » impiantare Genova City (che funziona quasi esclusivamente come stazione ripetitrice di Tele City di Castelletto d'Orba); è toccato infine all'unica grande famiglia genovese (o meglio: romano-genovese) operante nelle comunicazioni di massa con IL SECOLO XIX metter su una delle migliori tv private d'Italia: Tivuesse. Altre iniziative, degne di menzione più che altro per la buona volontà, sono: Teleliguria, che però opera esclusivamente nel golfo del Tigullio; Televalpolcevera, che dal retrobottega di un negozio di elettrodomestici e con la complicità di un ripetitorista priva buona parte dei genovesi dei programmi della Svizzera per sostituirli con ballate indigene e filmetti; e Telemediterraneo che, dopo essersi valsa per un po' della collaborazione di Radio Mediterraneo, si è ora messa in proprio mandando in onda monoscopi e programmi « sperimentali ».

Infine, caso a parte, Telecittà, tv di tutto rispetto non tanto per i mezzi a disposizione quanto per l'originalità dell'impostazione di tv « di servizio », che le ha consentito di ritagliarsi delle buone e affezionate audiences nonostante mandi in onda programmi di grande semplicità tecnica.

Cominciamo quindi da quest'ultima la nostra inchiesta. Telecittà è sorta nel 1975 con il nome di TV-GE come tv cavo, contemporaneamente a Telegenova. Il primo quartiere scelto per fare gli allacci dei cavi fu quello allucinante del « Biscione », un alveare umano di sette piani lungo quasi un chilometro che incombe sulle alture della città. Era l'unico modo per raggiungere circa cinquemila persone con una spesa di cavi relativamente limitata. Programmi di modestissima fattura, ma la novità era troppo forte per passare inosservata agli abitanti del Biscione. Due soli inconvenienti, ma fatali per tutte le tv cavo: costi di allaccio altissimi e audience così modesta da non suscitare interessi pubblicitari che vadano al di là del negozietto locale.

Alla fine del '75 l'etere non è più tabù e TV-GE lancia Radio Città, che nasce quasi contemporaneamente a Radio Mediterraneo e a Radio Genova International, le pioniere dell'FM in Liguria. La radio va bene, suscita notevole interesse intorno a sè, ma il pallino di Osvaldo Pavese e di Sandro Turetta è la TV, anche se sul video, il più delle volte, non compare molto di più delle loro facce. Così iniziano ad abbuiare la pubblicità della TV svizzera per sostituirla con pubblicità locale, mettono da parte qualche soldo e, con la bassa frequenza di TV-GE/cavo e con un ripetitore della Svizzera, nasce Telecittà, televisione povera per definizione che però non commette l'errore di cercare di tener testa alla concorrenza sul terreno di quest'ultima.

I programmi di Telecittà sono costituiti infatti quasi esclusivamente da dibattiti con gli ascoltatori: gli sponsorizzatori sono di volta in volta il SUNIA, l'AIED, l'FLM, il coordinamento dei genitori democratici ecc.

Vi sono anche dibattiti commerciali: il veterinario che insegna come si alleva un cane, il titolare di una ditta di « fai da te » che impartisce lezioni di « bricolage ». C'è anche qualche programma « leggero » che non va però al di là della musica a richiesta con dediche.

« La riflessione sulla quale abbiamo impostato il nostro modo di fare televisione — dice Sandro Turetta — parte dell'affermazione di Mac Luhan secondo la quale il vero messaggio trasmesso da un medium è il medium stesso. Da ciò abbiamo tratto la conclusione che la televisione andava « divulgata », spogliata cioè della sua spettacolarità ed anche di quell'alone di mistero e di potenza che circonda ogni luogo dal quale partono segnali radio o tv ».

Una delle prime trasmissioni di Telecittà fu in effetti utilizzata per spiegare agli spettatori come si fa tecnicamente televisione. Oggi Telecittà, gettata volontariamente la maschera, può permettersi di fare qualche concessione mandando in onda qualche serie di vecchi film italiani di buon livello o qualche vecchia comics. « Lo facciamo a malincuore — dice Turetta — ma siamo pur sempre un'azienda privata.

« Il nostro obiettivo resta comunque l'informazione, il confronto con il telespettatore ». E in effetti Telecittà è riuscita anche a realizzare qualche scoop, come nelle ore successive all'uccisione dell'operaio Guido Rossa ad opera delle BR, quando per prima diffuse la notizia che la DIGOS solo dopo un'ora dall'uccisione di Rossa si era risolta a mandare una pattuglia sul suo posto di lavoro. Nella stessa occasione Telecittà effettuò alcune interviste ai compagni di lavoro dell'ucciso che vennero in seguito utilizzate per un « Dossier » su RAI 2.

Ultimamente, comunque, Telecittà ha avuto accesso ad un po' di credito anche grazie all'appoggio della Lega delle cooperative, e lo utilizzerà per rinnovare buona parte della bassa frequenza, ormai obsoleta. Nessuna espansione è invece prevista circa il territorio da servire: « Per noi — conclude Turetta — l'ambito locale resta la città e i suoi immediati dintorni, ed ogni sentenza pretorile che consenta l'allargamento di tale ambito rappresenta un attentato alle emittenti povere.

Atmosfera radicalmente opposta a Telenord: gli studi sono situati in un paesino dell'entroterra genovese, Serra Rico, a qualche decina di chilometri dal centro città, ma l'atmosfera che vi si respira (o che si tenta di far respirare) è quella dei grandi network americani, condita con quel po' di provinciale che sembra contraddistinguere tutto ciò che avviene in Italia.

Gli studi occupano tutto il pianterreno di un palazzone fresco di costruzione, nel cortile del quale stazionano gli Alfa Romeo dei tre studi mobili; gli studi mobili hanno una dotazione di bassa frequenza con cui più di uno, in Italia, ci farebbe una televisione completa. Il responsabile dello studio si preoccupa subito di dirci che gli investimenti complessivi di Telenord ammontano a un miliardo e 850 milioni di lire e che altri investimenti sono previsti. In effetti gli imprenditori che hanno finanziato l'emittente devono aver largheggiato: c'è qualcosa di non genovese in questa tv, che, quando il ripetitore di un'emittente concorrente crea qualche disturbo, lo compra, lo spegne e lo mette nel ripostiglio dei ferri vecchi. Infatti il sig. Monti, presidente del consiglio d'amministrazione e pellicciaio, è di origine lombarda.

Monti ci riceve nel suo ufficio con annesso fornitissimo bar per raccontarci che è toccato a lui capeggiare il gruppo di finanziatori che ha dato vita a Telenord, che l'emittente va benissimo, oltre le più rosee previsioni, e che, in Liguria, è quella che « esce » meglio. In effetti le attrezzature sono di prim'ordine, il colore è ottimo, quello che invece sembra un po' mancare sono i programmi, le idee: Telenord si è fatta le ossa con gli strip tease e con i filmetti erotici, oggi cerca una dimensione diversa, un pubblico più vasto e familiare, ma i risultati stentano ad arrivare: i tre studi mobili hanno tutta l'aria di arrugginire nel cortile, mentre i pochi programmi autoprodotti sono costituiti essenzialmente da chiacchierate in studio sui più svariati argomenti: « Vita di club » racconta delle più fantasiose giustificazioni che tante persone adottano per frequentarsi, dal giardinaggio alla filatelia al fumo della pipa; c'è poi la rubrica cinofila, un men che modesto programmino dedicato alla poesia ed altre amenità.

Manca completamente l'informazione: Monti lo sa e mette le mani avanti dicendo che ha appena concluso un accordo con Montanelli per il lancio di un telegiornale: direttore sarà Giuliano Vassallo, caporedattore della pagina genovese del « Giornale nuovo » e direttore del notiziario di Radio Genova Sound, altra emittente legata a Montanelli.

« Certo, sono state avvantaggiate — dice Monti — quelle emittenti che per avere alle spalle un giornale, hanno potuto contare fin dall'inizio su professionisti di prim'ordine ».

E per gli altri programmi? « Riprenderemo un giro di spettacoli che il cantante Michele (un répechage degli anni sessanta) farà in giro per la Liguria, inoltre produrremo una storia del pugilato con la collaborazione di Bruno Arcari » (in effetti pochi giorni dopo l'intervista Telenord riprenderà una seduta del suo consiglio d'amministrazione fatta apposta per siglare l'accordo, con Arcari che prende l'aperitivo con Monti, e quest'ultimo che annuncia che « è con vera soddisfazione e profonda emozione » ecc.).

Telenord ha anche intenzione di lanciarsi nella produzione di programmi da vendere ad altre emittenti: tentativo ambizioso che, a quanto consta, necessiterà di venditori veramente in gamba.

Ambito locale: « Se ce lo consentissero raggiungeremmo tutta l'Italia settentrionale, ma poiché è improbabile che passi un'accezione di ambito locale così vasta, ci limitiamo a coprire tutto il territorio della Liguria, grazie ad una trentina di ripetitori, compresi alcuni di quattro o cinque watt per alcune vallate dell'interno della regione. Raggiungiamo il 95% della popolazione regionale, più della stessa RAI ».

Chiediamo infine a Monti se lui, come imprenditore, è soddisfatto dell'« impresa » tv: ci risponde che lui è lì perché un gruppo di persone a cui non ha potuto dire di no ce lo ha voluto, ma che, come investimento, la tv non vale niente.

Dai fasti americano-padani di Telenord ad un clima più familiare per i liguri, che ha tutti i crismi della genovesitudine: Tivuesse. Qui, quanto ad attrezzature, non manca niente ma non vi è nulla che non sia indispensabile. La sede è stata ricavata nel « palazzo dei giornali » che ospita anche le redazioni del SECOLO XIX, del CORRIERE MERCANTILE, della GAZZETTA DEL LUNEDI', di TUTTOSPORT e, ancora per poco, di TELEGENOVA. Lo spazio non è molto, e in un ufficietto che potrebbe essere quello di un normale caporedattore ci riceve Nino Pirito, direttore dell'emittente. Pirito si lancia subito in un esame analitico dei dati emersi dall'indagine che Tivuesse ha commissionato alla ABACUS, nonché degli ultimi NIELSEN.

Entrambe le fonti sembrano confermare incontestabilmente la supremazia che Tivuesse ha assunto in Liguria. Partita nella primavera del 1977 (quindi in ritardo su altre emittenti), con mezzi non certo modesti ma nemmeno ciclopici, e soprattutto con analisi dettagliatissime delle potenzialità del mercato pubblicitario e con altrettanto dettagliatissime previsioni dei costi di gestione, Tivuesse appare oggi come la stazione che meglio di ogni altra ha saputo miscelare i due filoni che dovrebbe seguire chiunque voglia fare televisione: l'informazione e l'intrattenimento. Il primo di essi è soddisfatto da una serie di rubriche, alcune quotidiane, altre settimanali. Fra le prime vanno annoverate « Ultimissima », un notiziario a prevalente contenuto regionale e cronachistico che va in onda alle 19,20, e « Domani sul SECOLO XIX », in onda alle 22,30. Fra i settimanali vi è l'ottimo « I fatti e i retroscena dei fatti », il nuovo « Il Regionale » e il nuovissimo « Tabù ». Molta attenzione per gli avvenimenti sportivi e alcuni « esperti in studio » all'ora di pranzo completano questa prima parte della programmazione.

Circa i programmi di intrattenimento va detto che ben pochi sono quelli autoprodotti: fra essi troviamo, oltre all'immancabile oroscopo, qualche quiz e qualche ripresa di concerti che hanno luogo in città. Tivuesse non ha il teatrone da mille posti, ormai immancabile in ogni tv che si rispetti, ed è forse proprio in ciò uno dei suoi punti di forza. Ha invece ripiegato su una programmazione di film di buona fattura, che vengono mandati in onda alle 20,15 e replicati alle 23.1 film, insieme ad ogni altro programma, vengono annunciati una settimana prima attraverso « Telesecolo », un giornalino tascabile che viene distribuito il venerdì come supplemento al SECOLO XIX, e che riporta tutti i programmi tv ricevibili in Liguria. Inutile dire che i programmi di Tivuesse occupano, anche graficamente, il posto d'onore. Chiediamo a Pirito se il massiccio appoggio del Secolo (centomila copie di tiratura in un giorno medio, egemonia assoluta in Liguria) è stato determinante al fine di far guadagnare a Tivuesse gli alti indici di penetrazione esistenti: « L'appoggio di un grosso giornale, che agisce per di più in condizioni di quasi monopolio — ci risponde — non è certo un fatte da sottovalutare, d'altronde siamo partiti in ritardo su altre iniziative e con una concorrenza non certo a corto di mezzi. Se abbiamo raggiunto questi risultati è soprattutto grazie ad una programmazione articolata; che ha privilegiato l'informazione, specialmente quella locale, e che non ha mai ceduto alla tentazione del filmetto pornografico o di quart'ordine ».

Su una cosa, invece, Tivuesse ha dovuto rettificare il tiro: partita per drenare i piccoli inserzionisti pubblicitari, quelli per cui un piccolo riquadro sul SECOLO era ancora tabù, e che cominciavano a rivolgersi alle radio e alle prime scassate tv, tenta oggi di superare la pubblicità ad immagine fissa per sostituirla con veri e propri spot, con inevitabile aumento dei costi delle inserzioni: tentativo, a quanto risulta, non ancora del tutto riuscito.

Quanto all'ambito locale Pirito è per la ragione: « Una televisione, ma anche una radio, non possono farsi infognare in un'area più ristretta di quella regionale, pena il decadimento degli introiti pubblicitari e conseguentemente della qualità della programmazione a livelli inaccettabili. E infatti Tivuesse copre tutta la regione ».

Infine Genova City e Telegenova: la prima ha messo in funzione gli studi solo dopo una sentenza del pretore Lalla secondo la quale, pur non potendosi ancora definire con certezza il concetto di ambito locale, si può tuttavia ragionevolmente supporre che esso non oltrepasserà i confini della regione. Poche ore dopo tale sentenza entrava in funzione Genova City, la cui produzione di programmi propri è comunque limitatissima: l'immancabile mercatino, l'oroscopo, l'agenda del giorno. Tutto il resto viene captato da Telecity di Castelletto d'Orba, in Piemonte, e rimandato in onda. La maggior parte del tempo di trasmissione è coperta da giochi, spettacolini, gare di danza, quiz, balletti, qualche spogliarello e un po' di cabaret leggerotto, il tutto in un'atmosfera da strapaese che però, nei primi tempi, aveva letteralmente sfondato. Era forse la reazione dei telespettatori all'« impegno » della RAI e ad una certa « freddezza » delle tv estere.

Anche oggi, peraltro, film e informazione, a Telecity/Genova City sono negletti: i primi sono immancabilmente di modesta fattura, non se ne conosce il titolo se non quando compare sullo schermo, e per di più il rispetto degli orari preannunciati lascia un po' a desiderare; la seconda è una foglia di fico costituita da un « telegiornale » che va in onda alle 19. Dura 5/6 minuti ed è un esempio di telegraficità e di asetticità, prodotto, verosimilmente, solo per ragioni di prestigio. Il tutto mentre l'aria da strapaese non dà più i risultati di una volta ed altre emittenti offrono programmi ben più professionali.

A Telecity si potrebbe applicare la definizione che qualche economista ha dato del sistema capitalistico: è come il calabrone che, in base alle leggi della fisica non può volare, eppure vola. Anzi, i dirigenti proseguono nella loro politica: hanno acquistato il loro bel cinemone anche a Genova per poter continuare più agevolmente a mandare in onda gare di ballo e concorsi di voci nuove. Infatti, almeno fino ad ora, hanno dato loro ragione.

Quanto a Telegenova, la più vecchia emittente ligure insieme con Telecittà, le sue sorti, l'anno scorso, sembravano irrimediabilmente segnate. Era nata nel 1975 come tv cavo, emanazione dello stesso sgangherato gruppo finanziario che controllava il giornale del pomeriggio « CORRIERE MERCANTILE », quello della famiglia Fassio, che naufragherà poco dopo nel procelloso mare dei debiti. Direttore e staff redazionali erano gli stessi del quotidiano, pochi i mezzi e ancora meno le idee. Filo conduttore, una buona manciata di conservatorismo spicciolo e tanto tanto campanilismo, tipo « come era bello quando Genova era una fiorente repubblica marinara », proprio come il « MERCANTILE ». Attuato alla fine del '75 il salto delle trasmissioni via etere, Telegenova aveva proseguito per la sua strada: un notiziario fatto esclusivamente di cronaca locale (l'incidente stradale sotto casa con due feriti leggeri è più importante della guerra nel Vietnam perchè Genova è l'ombelico del mondo), qualche intervista ai maggiorenti della città è un filmastro men che dozzinale erano tutto ciò che l'emittente offriva ai suoi sempre più sparuti aficionados. Tutto ciò mentre all'orizzonte spuntavano concorrenti ben più agguerriti e ricchi.

Nel 1978 la crisi raggiunge il suo culmine: apparecchiature decrepite, debiti, caos. Ad un certo punto la concessionaria della pubblicità sospende persino l'acquisizione di ordini per non fare brutte figure. Poi il miracolo: un gruppo di imprenditori genovesi dirotta parecchie centinaia di milioni dal progetto di una nuova tv al salvataggio di Telegenova, il tutto sotto la copertura di una finanziaria svizzera. Qualche mese di interruzione per la necessaria sostituzione delle apparecchiature, e poi via di nuovo.

Oggi la qualità tecnica dell'emittente è decisamente migliorata, ed anche il palinsesto è più variegato, ma solo grazie all'acquisto di programmi preconfezionati, giacché quelli autoprodotti non si discostano granché dal .vecchio stile. Il direttore giornalistico è quel Mimmo Angeli che si è fatto le ossa a suon di campagne colpevoliste e linciatone contro tutti i protagonisti della cronaca nera locale degli ultimi dieci anni. Comunque i contratti pubblicitari hanno ripreso ad affluire e l'emittente sta trasferendo gli studi in locali più ampi.

CONCLUSIONI

In base alle interviste fatte ai responsabili delle emittenti ed alle notizie raccolte possiamo quindi giungere alle seguenti conclusioni relative all'emittenza privata genovese:

1) Audience: la conquista di nuovi telespettatori rispetto alla RAI e alle estere, seppure più lenta che in altre città, sta progredendo inesorabilmente. Soprattutto le tv estere ne fanno le spese: se si esclude Telemontecarlo, che tiene bene anche grazie all'ottima qualità tecnica, e che in Liguria si può quasi equiparare ad una tv locale, le altre tv estere — Svizzera e Capodistria — hanno perso parecchio terreno. La prima rischia di non venire più ricevuta dai genovesi visto che la vendita di antenne di quinta banda e di amplificatori non è più legata alla ricevibilità di un singolo programma. La seconda potrà riguadagnare terreno se migliorerà la qualità del segnale.

2) Programmi: la qualità tecnica e registica dei programmi è in netto miglioramento, non così per l'originalità e la gradibilità dei programmi stessi. I film sono raramente di buona qualità — se si eccettuano Tivuesse e Telecittà —, mentre i programmi di intrattenimento autoprodotti raggiungono, nel migliore dei casi, la qualità dei programmi « tappabuco » della RAI.

3) Informazione: è la nota dolente. Tranne Tivuesse e Telecittà, c'è deserto e macerie, almeno per ora. Il deserto è quello

di Telenord e di Genova City, le macerie sono quelle di Telegenova, che pur disponendo di giornalisti, telescriventi ecc. non riesce a mettere insieme una vera struttura informativa. Sarà perché, fare della buona informazione televisiva non è facile, sarà perché in tante tv aleggia un certo qualunquismo, sta di fatto che per avere una panoramica di ciò che avviene nel mondo bisogna rivolgersi, con tutti i loro limiti, a TG1 e TG2 o, seppure ancora con qualche necessario aggiustamento, a Tivuesse. D'altronde, che la gente non disdegni affatto una buona informazione sia locale che non, è dimostrato dalla decisa supremazia che sta conquistando quest'ultima tv, ed anche dalla buona penetrazione che mantiene Telecittà, nonostante i modesti mezzi.

4) Pubblicità: dopo un periodo di diffidenza tutta ligure verso le novità, il mercato è in piena espansione. Genova, comunque, non è Milano né Roma, e il gettito pubblicitario complessivo difficilmente basterà a tenere in piedi più di tre o quattro tv e una dozzina di radio. Come abbiamo già detto il tentativo di passare dalla pubblicità a immagine fissa allo spot incontra notevoli resistenze fra gli inserzionisti. D'altronde troppa pubblicità ad immagine fissa rischia di far cambiare canale a troppi telespettatori. Non è quindi da escludere che i piccolissimi inserzionisti si vedranno costretti, in futuro, a ricorrere alle sole radio. Un ultimo dato: in media le tv genovesi vendono la diapositiva da 30 secondi a 15.000 lire.

5) Ambito locale: tutti i responsabili delle tv da noi interpellati — tranne Telecittà — si sono dichiarati per l'ambito regionale; Telecittà è per l'ambito cittadino.



{articolo a firma di Silverio Diafani ed Enrico Oliva apparso su un numero di quell'anno del mensile di settore italiano MilleCanali}
 
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sceltatv
view post Posted on 13/11/2013, 12:40




zih4

1979: TeleCittà Genova, dibattito in studio.
 
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view post Posted on 12/7/2017, 09:04
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[1974][12 LUGLIO] Per la telelibera ligure "Tele Liguria":

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«Ieri sera a Rapallo c'era molto entusiasmo per la prima trasmissione di "Tele Liguria". La presentatrice ha esordito dicendo: « Questa è la prima trasmissione che Tele Liguria si appresta ad effettuare in pubblico E‘ una trasmissione di prova ». La presentatrice, dopo avere inviato il saluto di Tele Liguria agli amici di Tele Biella, ha concluso cosi: « Noi siamo anzitutto degli uomini liberi. Dietro non abbiamo forze politiche né forze finanziane. Perciò non dobbiamo niente a nessuno e non dobbiamo obbedire agli ordini di nessuno. Tele Liguria vuole essere una voce della gente comune ».

[IMPORTANTE] Si evince che la data di prima trasmissione di "Tele Liguria" è l' 11 luglio 1974
 
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29 replies since 24/9/2004, 11:20   6998 views
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