| Visto ieri...devo dire che i miei timori sono stati fugati in pieno...temevo un filmetto piatto e scialbo, una stanca rivisitazione di un "classico"...mi sbagliavo...mi sbagliavo perchè dietro la macchina da presa c'è un grande regista...con questo film, Rob Zombie si conferma un regista molto migliore di tanti suoi colleghi "a tempo pieno"...e riesce a realizzare un film grande, maturo, inquietante, con movimenti di macchina e una associazione tra immagini e musica che fanno apparire dei registucoli la gran parte degli autori che negli ultimi anni si sono cimentati col genere...e si conferma, come nei lavori precedenti, un regista in grado di mischiare il suo rispetto per i "classici" con il suo stile personale, quando ormai la gran parte dei registi o si dimentica dei primi o eccede nei secondi...riesce a creare un film di rara inquietudine e ipnosi, specialmente nella prima parte, un grande affresco di violenza psicologica infatile, con un ragazzino "diverso" e incompreso che si scatena per ribellarsi ad un mondo che lo respinge...straordinaria prova di Daeg Faerch, il Michael Myers bambino, che rende al meglio il suo personaggio...ottima comunque anche la seconda parte, quella che si confronta con l'originale...il personaggio di Laurie, ad esempio, riesce a risultare più antipatico di Jamie Lee Curtis (reginetta dell'horror anni '80) con il suo essere tutta perfettina e pulitina...e proprio il confronto con l'originale che rende poi questo film grandioso, perchè riesce davvero a risultare più inquietante e molesto del suo predecessore...alla fine, insomma, questo film conferma le grandi doti registiche di Rob Zombie...voto: 8
PS: vorrei preventivamente sottolineare che un eventuale discorso sul realismo di questo film non sta nè in cielo nè in terra...proprio l'opposto dell'horror è il realismo...tra l'altro chi accusa questo film di poco realismo, evidentemente non ha visto l'originale...a mio avviso, è stupido giudicare un film dell'orrore dicendo: "come fa quello a sopravvivere se gli hanno sparato?" o "come fa a resistere dopo tutte quelle botte"...qui non stiamo parlando di neo-realismo alla De Sica...allora con questo metro di giudizio, come dovremmo giudicare quasiasi horror? Venerdi 13 è realista? Nightmare è realista? Non Aprite Quella Porta è realista? L'Halloween originale (di cui la seconda parte di questo film è la rivisitazione) è realista? Ovvio che no, perchè proprio la base dell'horror è l'opposto del realismo...tant'è vero che ci inquieta (o dovrebbe inquietare) proprio per quello...la paura dell'"uomo nero", la paura del "babau", è per caso razionale? Rapportarsi all'horror con metodi razionali è proprio l'errore peggiore che si può fare, perchè proprio la leva su cui verte l'horror è l'irrazionale, è il subconscio, sono le nostre paure più interiori...per questo "Halloween-The Beginning" è un film straordinario, perchè ha saputo riportare in auge questi aspetti dell'horror, che il cinema moderno ha ormai (tranni alcuni casi sporadici) dimenticato, sacrificati sull'altare degli effettacci e del facile manierismo..."Halloween-The Beginning" è un classico dell'horror anni '80 portato nel 2007, e ci spiega e ci dimostra che non esistono modelli superati per fare un buon film...esistono semplicemente film buoni, film discreti, film cattivi, film grandiosi e film scadenti...poi, se uno vuole e ne ha le capacità, può fare qualsiasi tipo di film...
Edited by marcostraz - 26/4/2009, 00:21
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