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Mayu Shinjo, le opere inedite

la mangaka più discussa....

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  1. Mari chan
     
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    Vorrei segnalarvi una notizia molto interessante; apparsa da poco sul blog della Shinjo; ma ripresa anche da un sito italiano.
    blog dell'autrice: http://blog.mayutan.com/archives/51398604.html
    sito italiano con la notizia: http://www.mangaforever.net/index.php?ind=...single&ide=1739

    Praticamente pochissimi giorno fa Makoto Raiku, autore di Gash Bell! ha deciso di lasciare la casa editrice Shogakukan e di denunciarli anche per via del loro pessimo trattamento e del fatto che gli avevano perso alcune tavole (in breve). La cosa ha ovviamente fatto molto scalpore.
    Anche la Shinjo ha lasciato un messaggio sul suo blog in cui da ragione all'autore; descrivendo un trattamento davvero incredibile, se vero.

    Vi riporto l'articolo (che trovate anche in italiano nel link sopra)

    "Una voce si è levata a sostegno di Makoto Raiku, l’autore di Konjiki no Gash Bell! che recentemente ha abbandonato la casa editrice Shogakukan innescando una polemica legata al trattamento che questa azienda (ma non solo, basta pensare al recente allontanamento volontario del duo Peach-Pit dalla Gentosha) riserverebbe ai suoi mangaka. La voce è quella di una mangaka ben nota anche in Italia, Mayu Shinjo, le cui opere più famose (Kaikan Phrase “Strofe d’amore”, Love Celeb, Akuma no Eros “Virgin Crisis”) sono state pubblicate nel nostro paese dalla Star Comics con grande successo, nonostante la critica le ritenga null’altro che romanzoni pruriginosi privi di qualsiasi spessore narrativo.

    Mayu Shinju, come ella stessa spiega nel suo blog Mayutan, visse un’esperienza identica a quella di Raiku l’anno scorso: una volta conclusi Ai wo Utau yori ni Oborero (titolo internazionale Blaue Rosen) e SEX=Love2, serializzati rispettivamente su Shoujo Comic (che in precedenza aveva ospitato tutti i suoi titoli più famosi) e Cheese!, l’autrice lasciò per sempre la Shogakukan presso la quale lavorava fin dal suo debutto professionale nel 1994, avvenuto sempre su Sho-Comi.

    L’autrice aveva annunciato ai propri lettori la sua decisione il 23 maggio 2007, tramite un messaggio nel quale si limitava ad esprimere il suo desiderio di tornare a disegnare come freelance quando si fosse sentita “preparata” e “ricaricata”. Attualmente è di nuovo in piena attività, impegnata con la serializzazione (iniziata lo scorso agosto) del suo nuovo manga Midnight Children sul magazine Bessatsu Margaret della Shueisha e con una rubrica illustrata per il Seed Club Mobile, la versione per cellulare del fan club ufficiale di Mobile Suit Gundam Seed. La vicenda di Raiku le ha offerto l’occasione per tornare a quel difficile periodo della sua vita e descrivere, in ben 290 righe, i veri motivi della sua scelta.

    Se la situazione ideale sarebbe quella in cui autori e editori lavorassero insieme serenamente, in un rapporto di eguaglianza, secondo Mayu Shinjo quel che accade all’interno della Shogakukan è esattamente il contrario: nei periodi di maggiore attività, quando le scadenze si avvicinavano, le capitò di disegnare 120 pagine al mese con una media di tre ore di sonno per notte, e nonostante questo il suo redattore avrebbe continuato a chiederle di modificare il contenuto dei suoi manga e ad imporle la direzione da far prendere alla serie.

    Quando la Shinjo accennò alla sua intenzione di andarsene a causa del troppo stress accumulato, il redattore le avrebbe replicato “Se fai una cosa del genere, ritirerò dal mercato il tuo intero catalogo!” Quando la mangaka chiese se si trattasse di una minaccia le sarebbe stato risposto che sì, doveva considerarla una minaccia. A quel punto la Shinjo decise di consultare un avvocato. Al giorno d’oggi le sue opere pubblicate sotto il marchio Shogakukan sono ancora in commercio.

    A detta della Shinjo, delle tre riviste bisettimanali shoujo attualmente in commercio solo quella edita da Shogakukan non concede ai suoi mangaka alcun periodo di pausa. Ella continua aggiungendo che anche altri artisti, oltre a lei, avvertivano lo stesso disagio ma erano riluttanti a protestare pubblicamente. Quando aveva appena iniziato a disegnare manga, il suo redattore di quel periodo la ingiuriava paragonandola a un verme e dicendole che non sarebbe mai diventata una mangaka professionista, per quanti tentativi potesse fare. Di conseguenza, spesso mentre lavorava non riusciva a trattenere le lacrime.

    Come era prevedibile, l’intervento della Shinjo ha causato tra lettori ed addetti ai lavori un forte impatto di cui lei sostiene di stupirsi, come scrive nel suo ultimo messaggio sul suo blog. "
     
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87 replies since 6/10/2004, 13:45   5070 views
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