Comprare casa a Sharm?

tutte le info da sapere e link di real estate

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  1. binigru
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    ciao , per quanto riguarda la Relantex , nonostante qualche lacuna "commerciale" mi sembra abbastanza seria, a Gennaio stava continuando a lavorare sebbene in forza ridotta, ma gli operai c'erano.In altre zone di Sharm i cantieri erano proprio chiusi , per vari motivi ma chiusi..
    Visto che ci stiamo organizzando come "condominio Sinai" contattami in Privato, ti posso girare il video sullo stato di fatto a Gennaio.. Prossimamente ci troveremo con gli Italiani che hanno acquistato al Sinai, anche solo per passarci le info del caso.. un cordiale saluto
     
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  2. mark73842
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    Se ancora interessa anche noi abbiamo comprato tramite Euro Sharm, sono 5 anni che ancora aspettiamo che il costruttore finiscana la casa, siamo da poco andati a Sharm e vi comunico che l'agenzia non esiste più...
     
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  3. binigru
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    ciao Mark, quando eri a Sharm? hai visto se con i lavori stanno procedendo? L'eurosharm, è un pezzettino che nn c'è più ma continuano a "lavorare" se così si può dire..
    se ti interessa ho fatto un video a Gennaio, quando ero là.. se ti interessa.. quale appartamento hai preso?
    un saluto
    Roberto
     
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  4. sharmeia
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    Eccolo qui :

    http://www.propertyfinder.ae/en/buy/villa-...ina-550163.html
     
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  5. tarantella7
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    scusate vorrei sapere se vorrei comprare collane d'oro li come funziona?esistono negozi?
     
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  6. fanar77
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    CARI AMICI CHE SIETE STATI TRUFFATI DAL CARO ATTILIO DE MARCHI EUROSHARM VI COMUNICO CHE IL CARO PRESIDENTE SI E' TRASFERITO A DUBAI CON LA SUA NUOVA COMPAGNA ITALIANA DI CI GESTISCONO UNA AGENZIA IMMOBILIARE DI NOME ARABIAN ESCAPES L'AMBASCIATA E' STATA GIA' AVVISATA MA SE UNITE LE VOSTRE SEGNALAZIONI FORSE RIUSCIREMO AD EVITARE ALTRE TRUFFE.
     
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  7. MassimoSportelli
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    Ciao a tutti ho urgenza di entrare in contatto in privato con persone che hanno subito danni da Attilio De Marchi in Egitto. Potete darmi e-mail o cellulari da contattare per favore? Grazie.
     
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  8. fanar77
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    Salve Massimo i contatti di Attilio De Marchi attualmente sono:

    Phone: +97143256550
    Mobile: +971561579128

    Ovviamente sono numeri di Dubai la sua nuova Agenzia si chiama :

    Arabian Escapes
     
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  9. kiccasinai
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    APPELLO URGENTE!

    a tutti coloro che hanno intenzione di comprare casa a Sharm o in qualsiasi parte nel territorio del Sinai:

    LASCIATE PERDERE! NON COMPRATE!!!s

    Se siete in fase di acquisto, anche se avete dato una caparra, rinunciateci e interrompete il contratto!!!

    LA situzaione e' fuori controllo e nn parlo solo in termini di sicurezza, ma e' stata approvata una legge diabolica e disumana che neghera il diritto di possesso agli egiziani con doppia nazionalita e atutti quelli che hanno acquistato prima del 2005, verranno confiscate entro 4 mesi tutte le loro proprieta' TUTTE e agli stranieri verra ridotto l'usufrutto da 99 anni a 50 e non sara' rinnovabile ne potra essere trasferito agli eredi.

    Vi informero man mano che se ne sappia di piu , ma putroppo la legge e' stata approvata, a quanto pare in gran segreto visto che i diretti interessati, cioe' i residenti del Sinai lo sono venuti a sapere solo 2 settimane fa!

    vi lascio il link di un articolo in inglese intanto che spiega bene la situaizione e presto postero' testo della legge e altre info che via via sto raccogliendo!
    http://english.ahram.org.eg/News/58680.aspx
     
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  10. kiccasinai
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    E' uscito oggi un articolo anche in Italiano, il primo fino adesso.

    nell'articolo si parla solo di cosa succedera' agli Egiziani nel Sinai con doppia nazionalita' (la maggioranza li) e nn spiega invece cosa cambiera' per gli stranieri che hanno acquistato in passato e a quelli futuri anche se dubito che ce ne saranno ancora...
    Con la nuova legge chi comprera' una qualsiasi proprieta' nel Sinai avra' il solo usufrutto ( e quello c'era pure prima) per 30 anni eventualmente rinnovabili altri massimo 20, non trasferibile agli eredi e non vendibile...sembra che chi ha acquistato prima del 2007 non cambi niente, ma non e' sicuro <_< perche' diversi sono gli articoli che lascino intendere a troppe interpretazioni...un gran casino...una botta pazzesca...non solo a livello economico per il Sinai per gli Egiziani che hanno 2 nazionalita', per i beduini che quasi mai nn hanno i documenti e molti hanno doppia nazionalita...perche?
    Chi ci guadagna in tutto questo? e come si fa a introdurre una legge simile dentro il programma di sviluppo sostenibile del Sinai....????

    ecco l'articolo:
    Roma, 24 novembre 2012, Nena News - Il presidente egiziano, Mohamed Morsi, ha imposto giovedì scorso al Paese un decreto costituzionale per il quale tutte le decisioni, le leggi e dichiarazioni adottate dal presidente non possono essere soggette a revoca o a ricorso da parte di nessuna autorità, inclusa la magistratura. Un decreto con il quale il presidente si attribuisce il potere legislativo, giudiziario ed esecutivo.

    Migliaia di persone sono scese in piazza al Cairo per protestare, la protesta più violenta da quando Morsi ha assunto il potere e da quando l'ex dittatore Hosni Mubarak è stato destituito. Sull'onda delle riforme in atto, il governo di Hisham Qandil ha pensato bene di mettere altra brace sul fuoco emettendo un decreto legislativo, il numero 14 del 2012, per lo sviluppo integrato della penisola del Sinai. Nel regolamento si impone agli egiziani residenti nella penisola del Sinai e con doppia cittadinanza di vendere case, terreni e imprese di loro proprietà entro sei mesi.

    Il testo dell'articolo 8 del decreto legislativo delibera : "Un egiziano che ha ottenuto un'altra nazionalità e ha mantenuto la cittadinanza egiziana deve vendere la sua proprietà nella penisola egiziana, che siano terreni o edifici, agli egiziani che detengono unicamente la cittadinanza egiziana e i cui genitori sono entrambi egiziani, entro sei mesi dall'attuazione del regolamento esecutivo. Se trascorrono tre mesi senza che la proprietà venga venduta, la proprietà del bene sarà conferita allo Stato, in cambio del pagamento al proprietario in un equivalente prezzo (compensazione). Il prezzo del bene sarà stabilito da un comitato d'esperti, la quale formazione sarà definito da una decisione che deve essere rilasciata dal Ministero della Giustizia".

    Nabil Shawkat giornalista dell'Ahram, si domanda in un editoriale chi possieda il denaro necessario ad acquistare tali proprietà, del valore di milioni di dollari. E che tipo di danno emotivo e finanziario sarà afflitto a quelle famiglie egiziane, il cui unico peccato è stato quello di fidarsi dello Stato egiziano. Shawkat fa notare che anche i beduini, i veri nativi del Sinai, avranno dei problemi con questa legge perché alcuni di loro hanno ottenuto solo di recente dei documenti d'identità ufficiali. Alcuni sono nati da genitori senza documenti d'identità, altri sono sposati con cittadini di altri Paesi e altri ancora hanno acquisito cittadinanze al momento della fuga dal Sinai durante gli anni dell' occupazione israeliana.

    Il regolamento esecutivo è stato emanato nel settembre scorso, ma la comunità locale del Sinai ne è venuta a conoscenza solamente due settimane fa, e solo per caso. Non ci sono state comunicazioni, lettere ufficiali, nemmeno un bisbiglio: questo è quanto riferisce a Nena News Roberta Bettin, italiana residente a Sharm El Sheikh, regolarmente sposata con un egiziano con doppia cittadinanza e madre di una bimba di 7 anni italo-egiziana.

    Roberta Bettin ha contattato la nostra redazione per denunciare cosa sta avvenendo in Sinai: "Questo comporterà che centinaia di famiglie egiziane con doppia cittadinanza, persone che hanno vissuto nel Sinai per più di venti o trent'anni, proprietari di piccole e grandi imprese, coloro che hanno bambini che sono nati nel Sinai, si troveranno a dover vendere le loro terre, le loro case le loro aziende a qualsiasi prezzo. Questo decreto ripudia i suoi stessi connazionali, ma soprattutto toglie i diritti ai nostri figli, che vivono e frequentano le scuole nazionali e non potranno mai avere nessun futuro qui".

    Le reazioni degli egiziani con doppia cittadinanza non hanno tardato a farsi sentire. Molti si sono auto organizzati in gruppi locali nelle zone di al Dahab, Nuweiba ed a Sharm El Sheikh, molti quelli che si sono ritrovati nei social network: "Ana Masri Geddan" o "Ownership right in Sinai".

    Altri hanno allertato le proprie ambasciate per chiedere che facciano pressioni sul governo egiziano affinché revochi il regolamento. Il 10 dicembre è stata indetta una conferenza per riunire tutti i gruppi, nel Savoy Hotel a Sharm el Sheikh, per far sentire le loro ragioni e difendere i diritti dei loro figli che lo Stato egiziano non li riconosce più come suoi cittadini perché in possesso di un doppio passaporto. Nena News

    leggi l'articolo originale qui:

    http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=42103

    http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=42103
     
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  11. simona_8
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    roberta da detto giusto,spero x tutti che il decreto venga annullato
     
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  12. giangio0
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    Ciao a tutti,
    io sono interessato a comprare casa a Sharm o Hurgada, dove mi consigliate sia meglio? ho intenzione di comprarla in villaggio o residence per usufruire magari di animazione ecc ecc di tutti i servizi... inoltre poter affittare l immobile preso tutto l'anno per poter ripagare il capitalem messo e magari guadagnarci un pò... cerco consigli ed esperienze dirette magari,
    grazie
    un abbraccio a tutti
     
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  13. jelluz
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    Per massimo sportelli mandami mail a gcelluzzi @gmail.com, ho un sacco di notizie
     
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  14. kiccasinai
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    Invito tutti quelli che leggeranno questo post a NON ACQUISTARE IMMOBILI NEL SINAI, almeno fino a quando il quadro non sara' piu chiaro.
    In ogni caso il Sinai e' una regione che sta diventando sempre piu problematica e i motivi sono diversi:
    - i confini del Sinai con Gaza e Israele lo rendono un territorio fragile e sottoposto a tutela speciale, a leggi che cambiano di continuo, in barba a leggi internazionali di diritto della proprieta'.
    - Il problema dei beduini. Nel Sinai sono presenti da sempre, e sotto Mubarak sono stati denigrati i loro diritti e dimenticati i loro bisogni, mentre dall'altra parte grossi investitori sfruttavano le loro terre. Adesso si sitanno vendicando e agiscono come MAFIA, chiedendo il pizzo ai commercianti, ai proprietari di hotels, discoteche...ieri sera hanno dato fuoco alla mitica discoteca della DOlce Vita, un'istituzione di Sharm che adesso non c'e' iu forse perche si rifiutavano di pagare la tangente.

    Di seguito riporto un riassunto delle leggi emanate in questi ultimi 10 anni riguardanti il Sinai, compresa l'ultima che ha rivoluzionato tutto e compremesso il mercato immobiliare annientandolo definitvamente.

    "TRADUZIONE DEL RESOCONTO DELLA RIUNIONE DEL PRIMO FEBBRAIO 2013 SUI DIRITTI DI PROPRIETA’ IN SUD SINAI PER STRANIERI

    RIUNIONE DEL 1 FEBBRAIO 2013

    INTRODUZIONE
    Nel 1996 fu l'inizio di restrizioni in materia di stranieri per quanto riguarda i loro diritti di proprietà in Egitto. La Legge numero 230 del 1996 ha stabilito che i non Egiziani non possono possedere (freehold) più di due proprietà, e che la somma di queste proprietà non può superare un ‘area totale di 4000mq.
    A questo fece seguito ad aprile 2005 un decreto del Primo Ministro Ahmed Nazeef che ha stabilito una restrizione per non-egiziani in Sinai Meridionale di poter acquisire un massimo di 99 anni di diritto di usufrutto su una proprietà. Un nuovo decreto poi, nel 2007, ha ristretto la possibilità per società ed istituzioni (sia egiziane, non-egiziane o miste) di acquisire solamente 99 anni di usufrutto sulla terra, con la conseguenza che i costruttori che acquistarono dopo questo decreto potessero acquisire solamente un diritto di usufrutto sulla terra.

    L'usufrutto, per definizione, è il diritto di usufruire della proprietà di altri e trarne vantaggio. Per legge, il diritto primario è "assoluta"(freehold) e "usufrutto" è un diritto accessorio e si può garantire ad un altro solo un diritto minore. Quindi la proprietà assoluta (freehold) può concedere un diritto di usufrutto, ma l’usufruttuario può concedere solo un contratto di affitto o di utilizzo.
    Quindi per gli stranieri che sono in possesso di un diritto di usufrutto e che desiderano vendere un immobile, è necessario "rinunciare" al loro diritto di usufrutto a beneficio del “freeholder” (di solito il costruttore) e il freeholder (costruttore) deve quindi garantire al nuovo acquirente un nuovo contratto (di solito con il pagamento di una tassa, che è spesso prevista nel contratto).

    Inoltre - per definizione - un diritto di usufrutto è un diritto per un determinato periodo di tempo o per tutta la vita. Pertanto con la morte dell'usufruttuario il diritto di usufrutto viene interrotto immediatamente. Nella legge egiziana al momento della morte di un individuo i suoi eredi acquisiscono automaticamente una quota dei suoi averi. Se il testamento è stato scritto prima di morire, questo deve essere onorato, tuttavia ci sono due principali limitazioni sui testamenti in Egitto:

    1 il testamento non può eccedere oltre 1/3 del totale delle risorse del defunto.
    2 I beneficiari del testamento non devono essere gli eredi.

    Quanto sopra si applica a coloro che hanno acquisito una assoluta proprietà (freehold). Tuttavia, come accennato in precedenza, poiché il diritto di usufrutto appartiene al diritto civile e termina alla morte il testamento non può essere applicato. Un testamento fatto fuori dall’Egitto non è valido.


    La soluzione per proteggere i diritti dei familiari dell’ usufruttuario è un documento che si chiama "parenti prossimi Addendum"(next of kin addendum), che è un accordo privato basato sul codice civile tra l'usufruttuario ed il proprietario della terra (solitamente il costruttore). Il costruttore o freeholder deve firmare prima della morte dell’usufruttuario un accordo sul fatto che al momento della morte il restante diritto di usufrutto venga trasferito ai parenti dell’usufruttuario, che devono essere specificati nell'accordo.
    Questo documento è un contratto civile e non ha l'obbligo di conformarsi alle regole di successione, come indicato sopra.

    Più recentemente, dopo la rivoluzione del 2011, il consiglio supremo militare ha emesso un editto nel 2012. Non si tratta di una legge, ma di un editto, che è stato rilasciato esclusivamente attraverso il consiglio, attraverso le proprie autorità in assenza di un parlamento. Sebbene questo editto sia controverso è stato tuttavia approvato e attuato..

    La categoria di persone che sono state maggiormente colpite, purtroppo negativamente, dalla legge numero 14 del 2012 sono gli egiziani con doppia nazionalità. Gli stranieri che hanno un contratto di acquisto con data precedente a questa legge (datata 13 settembre 2012) non avranno nessuna conseguenza. La legge non è retroattiva per gli stranieri, ma ha effetto immediato e quindi riguarda unicamente gli stranieri che vorranno acquistare dopo il 13 settembre 2012. Le disposizioni contro gli egiziani con doppia nazionalità sono, tuttavia, in corso di esecuzione in modo retroattivo, nonostante questo vada contro la costituzione, ma questo non è l'oggetto che è discusso in questo incontro e sarà affrontato in un secondo momento , ma sono già in atto piani per contrastarlo.

    Il nuovo decreto e il successivo ordine esecutivo emesso dal Primo Ministro ,che spiega il decreto ha toccato il tema di offrire il diritto di intera proprietà (freehold) agli stranieri, ma è rimasto ambiguo.
    Tuttavia, il decreto n. 203 emesso nel dicembre 2012 ha spiegato questo tema nell'articolo 3 dove si afferma chiaramente che ad uno straniero può essere concesso sia un diritto di usufrutto per un periodo massimo di cinquant'anni oppure di intera proprietà sulle costruzioni o immobili residenziali – sottolineando che il diritto di intera proprietà (freehold) può essere concesso in sugli immobili e non sul terreno dove essi sono costruiti.

    Quindi uno straniero interessato all'acquisto di una proprietà nel Sud Sinai ora ha il diritto di ottenere un contratto di intera proprietà sull’immobile. Tuttavia, occorre ricordare, che il costruttore può concedere l’intera proprietà (freehold) solo se possiede a sua volta l’intera proprietà del terreno. Se il costruttore ha acquistato il terreno dopo il decreto del 2007, avrà anche lui un solo diritto di usufrutto pertanto non potrà concedere un diritto che lui stesso non possiede."
     
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163 replies since 23/2/2008, 17:07   24495 views
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