Già da un po' di tempo mi ripromettevo di raccontare le mie esperienze in Egitto e ancora di più mi avevano spronato a farlo i bellissimi racconti di Minea che mi hanno fatto viaggiare insieme a lei attraverso le sue emozioni e le immagini stupende che ci ha inviato. Avrei voluto iniziare il mio racconto festeggiando il mio 20° viaggio in Egitto, quello che avrei dovuto fare a Dicembre con l'intenzione di festeggiarvi contemporaneamente il mio compleanno e da lì sarei partita a raccontarvi i miei viaggi fin dall'inizio. Purtroppo le cose non sono andate come desideravamo e per festeggiare il 20° mi sa che dovrò aspettare ancora un po', per lo meno il tempo necessario per rimettere un po' in salute i nonni.... E così, in questi giorni così grigi e uggiosi non c'è altro che la nostalgia e il ricordo dei viaggi passati a tenerci compagnia e a farci immaginare un po del tanto sospirato sole. Comincerò con la mia prima volta e poi pian piano cercherò di arrivare ai viaggi più recenti . Premetto che non correderò i miei racconti con foto di allora, non perchè non ne abbia fatte, ma dovrei fare un lavoro di scannerizzazione andando a recuperare le foto dai vecchi album e al momento anche il mio pc....è sotto cura!!! e lo scannere è decisamente ko:spero comunque di riuscire ugualmente a trasmettervi attraverso le parole, le emozioni che ho provato e a descrivervi al meglio i paesaggi che ho vissuto a paritre da dieci anni fa.
LA MIA PRIMA VOLTA IN EGITTORicordo con precisione il momento in cui sentii una persona ,durante una partita di basket di mio figlio, che raccontava ad un'altra il suo recente viaggio a sharm e decantava le meraviglie di quel mare e la moltitudine dei suoi pesci. Io ,pur non conoscendola, mi uniii alla conversazione (come sapete non ho difficoltà a ....chiacchierare
)perchè il suo racconto mi incuriosiva, soprattutto la parte riguardante il fondale marino (non sapevo ancora quante altre cose avrei amato enormemente di questo straordinario paese!) Io e forever venivamo da un'esperienza ventennale in Sardegna che rappresentava per noi il meglio dei paesaggi marini.ci piaceva molto osservare il fondale con maschera e pinne, guardare i pochi pesci che ogni tanto passavano o "rompere qualche riccio per poi vedere uscire dalla tana un polipo curioso che veniva a cibarsene! Tutto questo per farvi capire come già fossimo innamorati dell'ambiente sottomarino che ha sempre rappresentato per noi una grande attrazione. E così spinti da quel racconto abbiamo deciso di avvicinarci a questa realtà. Il merito di farci partire per la prima volta per Sharm fu tutto di una bravissima e gentilissima ragazza che lavorava in agenzia di viaggi che, incurante della fila che avevamo formato alle nostre spalle, ci diede tutte le informazioni possibili sia relativamente al luogo che all'accesso al mare e alla barriera. La scelta cadde sul Coral bay di Sharm ,partenza il 29 settembre 1999
allora non avevo ancora l'abitudine di fare il diario della mia vacanza,come ho iniziato a fare recentemente (forse perchè con l'età ho paura di dimenticarmi qualcosa
), ma non dimenticherò mai il mio "primo volo" e l'emozione del decollo e dell'atterraggio...non ho mai avuto paura, ma una forma di strana attrazione per il volo, che tuttora mi accompagna e mi rende felice ogni volta che l'aereo si alza verso il cielo! Sull'aereo c'erano tante coppie giovani in viaggio di nozze per le quali però non era la prima volta in Egitto e io mi sentivo proprio una pivellina alla tenera età di 47 anni! Poi l'arrivo a Sharm, con quel vento caldo che ci avvolse, nonostante fosse notte e ci fece arrivare i primi profumi che poi in seguito avrei imparato a riconoscere ad ogni arrivo.
Arrivammo all'albergo che era piena notte e ricordo che mi apparve grandissimo, ma non mi rendevo ancora conto quanto. La camera molto bella e ben arredata aveva un aspetto lussuoso e ricercato, mi affacciai subito al balcone e vidi nell'oscurità che davanti si intravvedeva la striscia argentea del mare e un cielo immenso pieno di stelle!! Al risveglio mi apparve il panorama in tutta la sua bellezza, con davanti la vista dell'isola di Tiran e i colori del mare che facevano vedere la differenza tra la linea della barriera ed il resto. Ci avviammo verso il ristorante principale per fare la colazione, avremmo scoperto che ce n'erano altri tre. Il villaggio era davvero immenso....una città in miniatura... e dentro ci si muoveva con gli "autobus"! Dopo colazione ci recammo subito in un delle tre spiagge, in ognuna delle quali c'era un pontile galleggiante che permetteva l'accesso oltre la barriera, Quella in cui ci trovavamo noi aveva anche un accesso diretto da riva in modo da scendere gradatamente e arrivare a nuoto fino alla barriera. Ricordo perfettamente che mentre entravo in acqua chiesi timidamente ad un signore che stava risalendo:"ma...si vede qualcosina?"....lui mi guardò come se fossi una aliena e mi rispose anche un po' sgarbatamente..."ma certo!" io misi la testa sotto e.......da quel momento mi sono veramente...innnamorata!!Continuavo a stringere la mano a forever e a dirgli..."ma cos'è sta roba?...ma che meraviglia!!!" una quantità di pesci come non aveva mai visto mi girava intorno, i colori erano stupendi e anche le varietà. Arrivammo al pontile e qui facemmo subito la conoscenza degli aggressivi pesci chirurgo, che difendevano il loro territorio e non permettevano di avvicinarsi! da allora ci siamo sempre documentati sulla pericolosità dei vari tipi di pesci e penso che le persone dovrebbero arrivare un pochino più preparate per quanto riguarda le caratteristiche delle varie specie come pure sulla pericolosità di vari tipi di coralli.
Passammo le giornate a far snorkeling e a prendere il sole,alla sera si girava nei negozi dell'hotel che erano veramente tanti e poi continuavano a costruirne:in quel periodo Sharm era un enorme cantiere a cielo aperto e ricordo che anche di notte si vedevano le ruspe sulla collina che scavavano per l'ampliamento del resort che già allora aveva al suo interno il casinò e varie ville di proprietà.Siamo andati anche a Naama bay e sperimentammo i "folli taxisti" che viaggiavano a fari spenti e li accendevano solo quando incontravano altre auto,con la loro musica sparata a palla e i loro coprisedili di pelli di cammello e i 100000 ninnoli appesi allo specchietto!!! Durante la settimana abbiamo anche fatto tre escursioni: la prima al parco marino di Ras Mohamed,dove rimasi impressionata dalla bellezza del paesaggio e dalla profondità del mare, l'unica cosa che già allora mi colpì, fu la quantità enorme di persone e di barche!!mentre facevamo snorkeling mi sentivo tanto "Fantozzi", con la guida in testa che urlava "Alpitour!!!" Alpitour".. per timore che ci mischiassimo agli altri gruppi che ci spinneggiavano in faccia non permettendoci di vedere bene il fondale. Per fortuna negli anni futuri avrei avuto modo di rivedere questo luogo in tutta la sua bellezza con più calma e meno confusione!.Poi andammo in barca all'isola di Tiran e anche qui lo spettacolo sottomarino era davvero stupendo anche se la grande profondità del mare mi incuteva un po' di paura! Infine andammo a fare la "classica cammellata nel deserto" Già allora mi parve una "cosa molto da turisti" con una gran quantità di bambini che ti si accalcavano addosso chiedendoti caramelle o addirittura...mille lire...mille lire...Confesso di aver provato inizialmente un po' di fastidio per questa escursione un po' troppo "pilotata" e "prefabbricata" che non mi faceva vedere il lato più vero del luogo, ma appena ci siamo addentrati a dorso di cammello tra le montagne del deserto e ho avvertito il profondo silenzio che mi avvolgeva, ho visto le donne beduine in lontananza che facevano un gioco insieme nei loro lunghi vestiti, ho assaporato il the alla menta nella tenda beduina mentre la guida ci parlava delle usanze beduine e ho visto quelle splendide bambine con i loro occhi nerissimi e brillanti ecco, in quel momento il fastidio iniziale è passato ed ho cominciato ad amare quel deserto, il fascino del suo silenzio , i meravigliosi colori del suo tramonto e la dignità delle persone che lo abitano!
Questo è stato il mio primo incontro con l'Egitto e da qui è iniziata la mia "malattia" che ha fatto sì che io non potessi più fare a meno di tornarci in tutti questi anni e mi fa sempre provare una gran nostalgia ogni volta che ne sono lontana......
Edited by hayaty - 24/1/2009, 16:34