| non è che io "ami" la mia patria, Johnny, amo certamente quella patria che si riconosce come nata dalla Resistenza (che poi sarebbe anche scritto nella Costituzione, ma non se ne ricorda nessuno), non certo quella che tenta di santificare Mussolini & Co. e di cancellare perfino il 25 aprile, dicendo che i morti sono uguali. Non amo la patria dei furbi, dei condoni totali, dei gattopardi, delle stragi impunite, degli aerei che non si sa ancora perché o chi li ha fatti cadere, della P2. Il fatto è che in questa "cosa" geografica che è l'Italia ci sono tante "patrie" (storicamente, del resto, è sempre stata divisa in regni, comuni, ecc.) piuttosto incomunicanti, quando non in aperto contrasto tra loro, per cui di fatto un'idea di Patria comune non c'è, com'è per la Francia, per es., o per l'Inghilterra. La mia patria non è certo quella della jena ridens o dei fascisti,quella loro patria io la combatterò e rifiuterò sempre e per sempre. Quello che non mi va proprio giù è lo svacco totale in cui ci troviamo, a tutti i livelli. Mi è sempre piaciuta una frase di Ungaretti (che certo non era di sinistra, ma centrava la questione), l'Italia è un'"atroce paese che amo" (scusa la tirata).
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