10 dicembre 2013
Catullo, il rosso si riduce
Perdite per tre milioniLa trattativa con la veneziana Save procede: «Presto buone notizie». Montichiari? «Molte le trattative in corso per i cargo»Trattativa con la veneziana Save «a buon punto» per la creazione del polo aeroportuale del Nordest, un bilancio che si chiude «limitando al massimo le perdite», i voli charter con l'Egitto che tornano a decollare e il rilancio del cargo a Montichiari «alle porte». Per i vertici del Catullo la nebbia sulle sorti dell'aeroporto si sta decisamente diradando.
«La trattativa con Save sta andando avanti, stiamo lavorando, com'è nostra abitudine, sotto traccia e ci auguriamo di essere nella parte finale della trattativa e di dare presto buone notizie ai nostri soci». Il presidente del Catullo Paolo Arena si dice ottimista sul buon esito della trattativa per l'entrata del nuovo socio industriale. «Nel confronto con i nostri interlocutori per la costruzione di un piano industriale condiviso stanno nascendo sempre più nuove idee. Il progetto di creazione del sistema aeroportuale del Nordest è assolutamente vincente per l'intero Paese», afferma Arena, «ed è ovvio che tutto deve essere fatto secondo procedure molto precise perché l'integrazione aeroportuale non è semplice dal punto di vista societario».
Arena anticipa anche le cifre del bilancio con cui si chiuderà il 2013. «Dovremmo attestarci sui tre milioni di perdita, ma va detto che siamo partiti, due anni fa, da un negativo di 26 milioni e 600mila euro. Abbiamo chiuso», spiega, «il 2012 con 11,6 milioni di perdita, quest'anno siamo stati colpiti da un evento esterno, la chiusura dell'Egitto. Ma da novembre si è iniziato a percepire soprattutto sui voli nazionali una controtendenza». E aggiunge: «Ovviamente saremmo più contenti se ci fossero tre milioni di utili, però in un momento di crisi del sistema aeronautico, è quasi un miracolo l'essere passati da meno 26 a meno tre... Si poteva fare meglio? Noi ce l'abbiamo messa tutta. Nel 2013 si chiude il periodo di ristrutturazione e nel 2014 ci concentreremo sullo sviluppo».
Arena parla inoltre di dati «molto incoraggianti». Nel senso, afferma, «che pur diminuendo come passeggeri, l'anno scorso Ryan Air gestiva circa 500mila passeggeri e Air Berlin circa 80mila e quindi con la cancellazione delle due compagnie avevamo circa 600mila passeggeri prospetticamente, quest'anno potremo chiudere, compresa la
perdita di 200mila passeggeri per l'Egitto, con una perdita consolidata di circa 400mila passeggeri: significa che i nuovi voli assestatisi ci hanno permesso di recuperare circa 200mila passeggeri e ciò è frutto di un grande lavoro». E sottolinea: «Pur in presenza di una diminuzione di passeggeri, le entrate dei nostri negozi, quindi del settore no avio, stanno aumentando. Ciò significa che abbiamo inserito passeggeri di grande qualità e il volo con la Russia, a tale proposito, sta dando grandissime soddisfazioni, inoltre sono stati riconfermati oltre 40 voli charter per la stagione sciistica».
Si dice ottimista anche il direttore generale Carmine Bassetti: «Stiamo lavorando al piano industriale per la creazione del polo del Nordest. La specializzazione degli aeroporti», spiega, «è fondamentale perché le sorti del Paese dipendono anche dalla rinascita di questa regione: se il Nordest parte riparte tutto il Paese e in questo siamo quindi in completa sintonia con Save».
E continua: «Stiamo decidendo cosa sviluppare, quali sono le infrastrutture e qual'è la capacità necessaria. La parte societaria è invece un capitolo più complesso poiché sono implicati molti enti pubblici, ma entro gennaio, se c'è veramente la buona volontà di farlo, potremo concludere. Ci crediamo molto in questa operazione», confessa il dg Bassetti, «è una strada tracciata, poi la storia ci dirà se avevamo ragione... D'altra parte abbiamo dovuto affrontare la ristrutturazione dell'aeroporto nel momento peggiore e l'Egitto ci è costato l'otto per cento del nostro traffico. Questo è un aeroporto charter e l'auspicio è che nel 2014 la riapertura muovatutta la macchina poiché non è un traffico perso, ma sospeso per la congiuntura internazionale sfavorevole...»,
Quanto all'aeroporto bresciano di Montichiari, Bassetti parla di «tantissime trattative in corso e da settembre il trend del cargo sta aumentando dopo un periodo nero in cui per tutta la prima parte dell'anno perfino la posta era diminuita». E adesso? «Anche questo settore sta aumentando: abbiamo fatto un lavoro di base che non era mai stato fatto prima. Stiamo guardando con molto interessa al Sudest asiatico e all'Africa e quindi nelle prossime settimane ci saranno novità, siamo molto fiduciosi». Per Montichiari, ricorda, il piano prevede «merci nel breve termine e passeggeri nel medio e lungo termine». E conclude: «La Brebemi (Brescia-Bergamo-Milano) avrà un grosso ruolo perché la parte Sudest di Milano potrà essere drenata e in 25 minuti arrivare a Brescia»
L'Arena