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.CITAZIONE (johan_ribert @ 22/2/2009, 18:18)CITAZIONE (spaced jazz @ 21/2/2009, 23:55)Dimenticavo... un po' di planetate in questo volume...
Un po'? Il lettering di questo volume è uno scempio, come il primo di Arrivare a Te. Sembra fatto da un branco di scimmie scatenate.
no no, non ci stanno scambi di balloon o frasi saltate. E' bien diverso, è uno scempio solo grammatico. -
andrè79.
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Ho letto il primo volume di questo manhwa e ringrazio chi me l'ha consigliato. E' poesia pura e alcune tavole sembrano delle miniature. Un vero e proprio romanzo per immagini, neanche paragonabile a tutti gli altri manhwa fino ad ora pubblicati in Italia.
La bicicletta rossa di prossima pubblicazione è un titolo valido come questo? Se così fosse è già mio.CITAZIONE (spaced jazz @ 22/2/2009, 22:28)CITAZIONE (johan_ribert @ 22/2/2009, 18:18)Un po'? Il lettering di questo volume è uno scempio, come il primo di Arrivare a Te. Sembra fatto da un branco di scimmie scatenate.
no no, non ci stanno scambi di balloon o frasi saltate. E' bien diverso, è uno scempio solo grammatico
Il primo volume mi è sembrato curato bene, sia per il lettering che per la traduzione...Per il secondo, che ho appena comprato, mi preparo al peggio quindi . Il paragone col primo volume di Arrivare a te mi terrorizza.. -
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Comprato e letto il terzo conclusivo volume di Storia color terra.
Una meraviglia.
Questa storia è scandità dall'età della protagonista, con i diversi momenti legati alla crescita e alla scoperta dei sentimenti, con il percorso di Ihwa che giunge a... felice conclusione.
Una poesia e una delicatezza - ma anche realismo e nostalgia - nel parlare di questi temi ben al disopra della media, l'autore dimostra anzi una sensibilità unica (certamente spronata dall'intento di raccontare "storie di mia madre") che si materializza per esempio nel memorabile personaggio della mamma di Ihwa.
Raffinati i disegni, memorabili le allegorieSPOILER (click to view)della prima notte mischiate all'ironia dei tentativi della coppia di vecchietti ^^
L'ultimo volume poi è di un romanticismo che molte patacche shojo odierne non ne contengono la metà in una dozzina di volumi.
E infatti SCT costa come una dozzina di volumi di shonen/shojo patacca. A voi scegliere se farvi un regalo.
Edizione molto buona, un paio di lettere saltate all'inizio di una parola ma son piccolezze ampiamente compensate da cartonatura, adattamento e traduzione. Peccato solo per quelle 4 pagine a colori a metà volume qui riportate in b/n, probabilmente per questioni di fornitura dei materiali.. -
*GardeniA*.
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Mi addentro in questo topic pur non essendo una lettrice di storie color terra perchè... ho incontrato l'autore! O-O SPOILER (click to view)Spiego; venerdì scorso si è tenuto, presso la mia università (Ca' Foscari), una conferenza sul fumetto coreano, con presenti gli autori invitati alla fiera del libro per ragazzi di Bologna. Siccome in Corea l'editoria infantile copre una buona metà del mercato, è stata la prima nazione orientale prescelta per essere ospite a questo tradizionale appuntamento. Per l'occasione si è allestito uno spazio dedicato all'alfabeto coreano, l'hangul, e sull'illustrazione e il fumetto.
La conferenza è stata annunciata davvero all'ultimo e io stessa sono andata con un po' di perplessità, visto che di tre autori si sapeva per certa solo la presenza di Lee So Young. Con un pubblico di circa 40 studenti, gli autori hanno tenuto un breve discorso introduttivo, tradotto dalla nostra docente; si presenta per primo questo ometto arzillissimo e molto simpatico, di cui però mi sfugge il nome. Dice "A volte nella vita bisogna perdersi, per ritrovarsi. Io sono venuto a Venezia e mi sono voluto perdere in questo ambiente romantico e affascinante; poi mi sono ritrovato, pieno di nuove prospettive. E voi siete coloro che si perdono ogni giorno a Venezia, i romantici per eccellenza, che vivono e amano". E qui è scattato l'applauso collettivo.
Poi ci parla della sua poetica, incentrata sulla figura della cortigiana coreana; donne povere o di famiglie decadute che, grazie allo studio della musica, dell'arte, della danza, della poesia e del canto, riuscirono a scalare le allora rigidissime classi sociali coreane (mi pare di aver capito che nascono nel seicento e scompaiono nell'ottocento). Poi gli viene posta una domanda sul suo stile e lui sostiene che il tratto coreano è diverso da quello giapponese per l'eredità delle loro scritture, così diverse tra loro. Disegna allora una donna su un lucido, sottolineando le analogie tra il tratto dell'alfabeto coreano e quello utilizzato nel disegno.
Alla fine la traduttrice lo presenta come "l'autore dell'opera pubblicata in Italia come "Storie della sabbia gialla" e a me è venuto un colpo. Ho pensato a voi, gli Smoisti duri e puri, da cui avevo sentito parlare di quest'opera (e di cui avevo letto spesso la disperazione per la mancata uscita degli albi).
Improvvisamente ringalluzzita da questa scoperta, l'ho seguito alla fine della conferenza, gli ho fatto un paio di foto e ho qui anche un autografo.
Se foste interessati qui ---> http://www.megaupload.com/?d=5T51396G
E scusate ancora l'intrusione, ma mi sentivo in dovere di raccontare tutto ciò a voi!!. -
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Accidenti Gardenia che fortuna *__*! E che intervista interessante^^
e' così strano immaginare che l'autore del fumetto che ho letto sia stato così vicino...
Grazie mille per il file!. -
*Livio*.
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Caspita Gardenia che culo!!!
Ma il disegno autografato... è il tuo?!?!?
*rosic-mode*
grazie mille per il bel resoconto e le belle foto... è stato un pò come essere lì anche io XD
*_*
fortunella.... -
^kokò^.
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Fortunataaaa *__*!
Io ho letto il terzo volume ieri. Ho ancora gli occhi pieni di questo manwha.
Ahhh, è così bello e poetico!
Insomma, sono rimasta estasiata un'altra volta.
La mia fumettara mi ha detto di aver dipinto moltissimo, grazie a questo manwha. Si è lasciata trasportare dalla poesia.
E' vero, ogni volta che lo leggo è proprio così. Credo anche che, fievolmente, guarisca tutte le ferite e le ansie del momento. Ti immergi nella lettura e ne esci sorridente.
*_*. -
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Topic unico, in ossequio alle disposizioni unificanti!?!
La bicicletta rossa, volume 1
Riecco Kim Dong-hwa con una nuova opera pubblicata (coraggiosamente per il mercato italiano, occorre dire) da Planeta DeA.
La bicicletta rossa conferma la natura "poetica" dell'autore, visto che proprio sulle suggestioni lirico-pittoriche costruisce le sue qualità questo slice-of-life rurale.
Basato su ministorie episodiche di 4 pagine ciascuna, riunite in micro-raccolte e poi capitoli a tema, narra la quotidianità di un postino ciclomunito in un paesino della campagna coreana, paesaggi, fiori e campi, sole e pioggia e vita semplice degli abitanti locali. Le lettere trasportano il "cuore" delle persone (frase sentita tal quale in Letter Bee ^^ ).
Tutto a colori, non all'acquerello ma con soluzioni più... digitali ma non per questo meno suggestive, lo stile ricorda il fumetto francese con la sua linea chiara. Spesso le storie iniziano o finiscono con una vignetta più grande e panoramica ad effetto, in post-fazione dei capitoli abbiamo poesie e illustrazioni dentellate a francobollo; in generale il colore è usato con finezza. Anche se forse l'immagine più affascinante è la splash-page a fine volume col paesaggio in grigio con la bicicletta come unico punto di colore.
L'edizione: per 14,95 siamo al massimo, cartonato e tutto a colori, chi criticherà questo prezzo non sa nulla di editoria. L'adattamento è buono, in traduzione abbiamo un solo svarione (inizio storia 9, dove il vecchietto dice che i parenti si son tutti trasferiti in campagna: ovvio che era "in città", anche perché poi dice che non lo vanno a trovare dato che in città si è più indaffarati).. -
*Livio*.
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Io lo prenderò in settimana... l'avevo sfogliato in Francia, dove costa 9euri e non è cartonato, mi aveva perplesso perchè non riconoscevo tra le sue pagine i disegni delicati e sognanti di storia color terra... ma trovavo disegni molto stilizzati, con colori direi naif... laddove immaginavo degli acquerelli o dei pastelli leggeri (ma in realtà Kim Dong-Hwa utilizza il computer già in Storia color terra, ed è l'unica nota dolente, per quanto mi riguarda, in questo splendido fumetto). Pensavo che non sarebbe valsa la pena... ed invece, pare proprio che mi dovrò aspettare tantissimo anche da questa Bicicletta rossa! . -
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Ho iniziato a leggere il primo volume de "La bicicletta rossa" ieri sera.
All'inizio sono rimasta anche io perplessa per l'uso delle tinte così "innaturale", che mi pareva coprire il tratto poetico dell'autore. Poi però "ci ho fatto l'occhio" e devo dire che mi piace molto l'uso fatto delle macchie di colore, specie nei paesaggi pieni di fiori.
Sui racconti così brevi ho avuto sensazioni contrastanti. Pur restando innegabile il tocco delicato che li unifica, alcuni li ho trovati un po' poco definiti... Altri invece sono davvero splendidi, di una poesia naturale che fa quasi sospendere il fiato. In particolare ho apprezzato (per ora, non sono neppure a metà) l'episodio dedicato al poeta e quello del vecchietto che riceve la busta rimandata al mittente. Quest'ultimo, davvero, pacatissimo, ma straziante :-|
Per ora mi sembra un buon acquisto, anche se Storia color terra era, evidentemente, più organico e di più ampio respiro ^^. -
Seiya-kun.
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Generalmente non seguo i manhwa, ho letto solo You Are So Cool simpatico ma che alla fine non mi ha lasciato nulla (anzi ora lo vendo).
Grazie a Spaced per avermi citato nel thread dei consigli questa opera, che non conoscevo, e che ora desidero assolutamente!
Non l'ho mai visto in fumetteria, ma non mi stupisco.La mia fumetteria è piccola e non si sbilancia più tanto in certi titoli.
Vedrò di recuperarlo!. -
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Probabilmente sono la principale fonte di sostentamento del mio fumettaro ^_^
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Ho letto anch'io il primo numero de La Bicicletta Rossa, nonostante la spesa sia stata pazzesca per il mio portafogli, l'edizione li vale davvero tutti *__*
A me le scelte cromatiche hanno subito conquistato, le ho trovate piacevoli già al primo impatto. Per quanto riguarda le storie, ce ne sono di più o meno ispirate, come è logico aspettarsi... In linea di massima ho preferito la seconda metà del volume rispetto alla prima... Credo che il mio racconto preferito sia stato quello sull'anziano che accumulava pietre ogni volta che aveva un pensiero rivolto alla moglie morta
Comunque aspetto il secondo numero con ansia, anche se spero sia bimestrale, per le mie povere finanze >_<. -
.CITAZIONE (*Aeris* @ 26/4/2009, 21:54)Comunque aspetto il secondo numero con ansia, anche se spero sia bimestrale, per le mie povere finanze >_<
Temo non sarà così ^__^;;;
O almeno, i vari volumi sono stati presentati sui cataloghi a cadenza mensile...
Ma c'è di buono che Planeta, a differenza di Panini, non si spaventa nel riempire i magazzini, anzi ha detto apertamente che sta puntando a "fare catalogo" in modo che le proprie serie siano più o meno sempre disponibili. Quindi credo che potrai recuperare LBR con calma e coi tempi che preferisci
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§Dave§.
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CITAZIONETopic unico, in ossequio alle disposizioni unificanti!?!
direi che è meglio. Ho modificato il titolo, adesso potete darvi alla pazza gioia e parlare di questi due Manhwa che prenderò anche io al più presto...soldini permettendo
buon proseguimento. -
*Livio*.
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Anche stavolta sono rimasto incantato... questo primo volume de La bicicletta rossa mantiene tutte le promesse, la magia si è ripetuta e le storie, ancora una volta, hanno il potere di fermare il tempo attorno a sé. In generale, come è prevedibile per una raccolta di racconti, ci sono alcuni meno riusciti ed altri più definiti; credo che le punte più alte siano state toccate con il racconto del poeta, non male quella del Motel, la storia della cassetta vuota poi mi ha particolarmente colpito... la sensazione è quella di una serie di storie, leggende, racconti popolari, riflessioni quotidiane e pensieri a bassa voce, raccolti in storie delicate e commoventi. Una volta abituatisi all'uso del colore, si cominciano ad apprezzare meglio anche i disegni, la mano dell'autore torna finalmente riconoscibile ai nostri occhi (anche se a volte l'effetto "playmobil" prende il sopravvento... colpa mia, suppongo!!!), con lo splendore dei paesaggi naturali e i dettagli di vita quotidiana.
Se proprio dovessi trovare un difetto uno... direi che a volte la ricerca perenne di un linguaggio poetico sembra forzata, si ha l'impressione di un eccesso di bellezza, in pensieri ed azioni, un pò innaturale... ma va bene così, fa parte della magia di cui parlavo prima!.