MARTEDI’ 14 OTTOBRE 2008 Sveglia alle 7.00 e ci si prepara per la colazione.
La sala ristorante è organizzata bene, su ogni tavolo c’è un cartellino con il nome della propria guida, noi ci posizioniamo in un tavolo dove due signori stavano finendo la colazione e quello sarà il nostro posto per tutta la settimana.
Anche i tavoli vicini al nostro, portano il nome di Akef, sul cartellino e ricordiamo che Akef ci ha parlato di un gruppo composto da 26 persone.
Ci chiediamo a che ora sia arrivato questa notte e pensiamo che, poverino, non deve aver dormito molto.
In questi giorni abbiamo chiacchierato spesso con lui e abbiamo manifestato la nostra gioia ad averlo incontrato e lui scherzando ci diceva di aspettare a dirlo alla fine della settimana di crociera quando, vedendolo alle prese con un gruppo, improvvisamente si sarebbe trasformato in burbero e severo. (A noi sembra quasi impossibile!)
Alle 8.00 è fissato l’incontro in reception per la partenza con la prima escursione della giornata e puntuali ci presentiamo all’appuntamento.
Alla nostra vista, Akef ci viene incontro a salutare con un caldo sorriso, stringendoci le mani e chiamandoci ‘fratelli’ (questa cosa mi ha davvero toccato!), ci chiede come è andato il viaggio, come abbiamo passato la notte e se siamo soddisfatti della cabina e della nave.
Anche noi ci informiamo sul suo viaggio, sulla sua famiglia e sulla sua salute: Miriam sua figlia, purtroppo ha ancora la febbre alta, ma lui grazie all’aspirina ha prevenuto l’influenza!
Non appena il gruppo è completo, si procede con l’appello e dopo pochi minuti si parte alla scoperta di Luxor, seguendo la voce della nostra guida che ci richiama con la parola d’ordine ‘Dinamicoooo’.
Quando la motonave è attraccata alla riva, per poter uscire ci consegnano un foglietto plastificato, praticamente un pass, che dovremo riconsegnare al rientro.
Sul pullman che ci porta al primo tempio, Akef si presenta e parla un po’ di se, si scusa con i clienti per non essere stato presente sulla nave al momento del loro arrivo e spiega che era impegnato con noi al Cairo, dopo di che inizia ad entrare nel vivo della spiegazione parlando del suo amato Egitto e del programma di oggi: inizieremo dal Tempio di Karnak e poi quello di Luxor, per poi rientrare in nave per il pranzo, nel pomeriggio avremo del tempo libero e il briefing informativo per la settimana.
La prima visita della giornata è al tempio di Karnak.
E’ il nostro primo tempio e già ci lascia a bocca aperta: un inizio in grande stile!!!
Difficile ricordare tutto quello che ci è stato spiegato e ancora più difficile riportarlo, ma sicuramente degne di essere ricordate sono le 134 colonne che formano la grande sala ipostila al centro del tempio.
Akef ci spiega che il diametro di una sola colonna è paragonabile ad un cerchio di dieci persone prese per mano e, deve aver spiegato la stessa cosa anche la guida del gruppo accanto a noi, in quanto un gruppo di bambini per verificare la veridicità di questa affermazioni, si prende per mano misurando il reale diametro.
Esaminando una colonna, abbiamo anche la nostra prima ‘lezione’ di lettura di geroglifici, prendendo per esempio la forma della papera, al quale corrisponde il suono “SA”, accanto ad un cerchio che rappresenta il sole, che corrisponde al suono “RA” (Dio del sole), abbiamo la parola SA-RA.
Essendo l’unica ‘Sara’ del gruppo mi sento un po’ tirata in causa e soprattutto per gli occhi dei miei compagni di viaggio puntati addosso e dopo una battuta, una risata e uno scherzo, si ritorna alla serietà e alle spiegazioni.
Si parla di faraoni, di cartigli, di dei e si prosegue nel cortile interno fino ad arrivare al santuario delle Barche Sacre e finire la spiegazione del tempio, accanto al lago sacro e di fronte ad un grosso scarabeo in pietra, considerato una sorta di amuleto, infatti la leggenda dice che effettuando 7 giri attorno allo scarabeo, si potrà ricevere la grazia di un figlio, entro l’anno.
Io e il mio dolce maritino per il momento preferiamo astenerci, divertendoci ad osservare i nostri compagni di viaggio, girare intorno alla statua.
Abbiamo un po’ di tempo libero per fare fotografie e riprese e viene fissato l’appuntamento all’uscita.
Ci colpisce molto l’ingresso al tempio formato da un viale di sfingi e Akef ci spiega che quel viale, collegava il tempio di Karnak, al tempio di Luxor e che adesso giace sotto terra per circa 3 km.
Passiamo poi al tempio di Luxor, più piccolo di quello di Karnak, ma altrettanto bello.
Seguiamo la nostra guida per il tempio, ascoltandolo con attenzione, affascinati da tanta cultura e dalla storia che ci circonda.
Anche qui, dopo la spiegazione abbiamo tempo di gironzolare per il tempio autonomamente, per poi trovarci all’esterno con il gruppo, in vista del rientro in motonave.
Durante l’attesa del pullman (che ha avuto un guasto) abbiamo modo di fare qualche chiacchiera con i nostri compagni di viaggio e ne approfittiamo per scattare le ultime foto.
Al rientro in motonave riconsegniamo i pass e ad attenderci troviamo un buon succo di limone, come lo chiama Akef: depurativo e una salviettina rinfrescante, oltre naturalmente al sorriso dello staff della nave. Che ottimo servizio!
A pranzo abbiamo modo di conoscere meglio i nostri compagni di tavolo: Gabriele e Maria Grazia, la coppia di Gorizia che questa mattina abbiamo incontrato a colazione, Fabio e Lauro, una simpaticissima coppia di Ravenna e Michela e Gianluca, una coppia di Torino.
Iniziamo a chiacchierare spontaneamente e scopriamo che i poveri Fabio e Lauro, sono arrivati in motonave questa mattina alle 4.00.
Il pranzo è a buffet e mangiamo molto bene, grazie anche alla nuova compagnia.
Nel pomeriggio decidiamo di rilassarci sul ponte superiore della nave a prendere il sole e lasciamo passare la giornata leggendo e chiacchierando.
Nel frattempo la nave stacca gli ormeggi e inizia a navigare verso Edfu e noi non ce accorgiamo neppure, se non dal rumore dei motori.
Navigare sul Nilo da una strana sensazione, è stupendo fermarsi ad ammirare la vita che scorre lungo le rive e tante immagini e tanta pace ci riempie il cuore.
Alle 16.30 nel bar esterno, servono the con i biscotti e noi non ce li lasciamo scappare, in compagnia di Fabio e Lauro.
Per le 17.00 è fissato l’appuntamento per la spiegazione del programma della settimana, escursioni facoltative, mance, ecc…
Noi quattro siamo i primi ad arrivare e nell’attesa di tutti i partecipanti chiacchieriamo con Akef, che si scusa con noi per non riuscire a dedicarci molto tempo. Noi capiamo benissimo e rispondiamo che non c’è nessun motivo per scusarsi e sentiamo il legame che ci stringe a lui, solidificarsi ancora di più.
Arrivano le 17.00 e nonostante l’assenza di qualche membro del gruppo, Akef, dopo aver aspettato 5 minuti invano, decide di iniziare la spiegazione.
Ci rilascia un plico di fogli, riportanti le informazioni generali: abbigliamento, consigli sanitari, telefonate, ecc … , l’intero programma della settimana e le escursioni facoltative.
Descrive poi il programma i prezzi delle escursioni facoltative a persona:
Tempio di Medino Habu = € 13,00
Abu Simbel (in bus) = € 100,00
Serata nel deserto = € 25,00
Spettacolo luci e suoni al Tempio di Philae = € 25,00.
Tutte le escursioni possono essere acquistate in un pacchetto convenienza di € 145 €/persona, con un risparmio di 18,00 €/persona e possono essere pagate in contanti (euro, dollari e lire egiziane) e carta di credito.
Noi senza pensarci neppure un istante, abbiamo deciso per il pacchetto completo e come noi, quasi tutto il resto del gruppo, del resto siamo in Egitto e chissà se e quando ci torneremo e decidiamo per il ‘carpe-diem’, non ha senso perdersi ne Abu Simbel, ne tanto meno il tempio colorato di Medinet Habu!
Oltre a questo, ci viene spiegato come funzionano le mance.
Sulla nave lavorano circa 80 persone come staff e al fine di avere una giusta distribuzione delle mance per tutti, anche e soprattutto per chi non è a stretto contatto quotidiano con noi, la politica della nave è quella di raccogliere 25 €/persona come forfait per tutte le mance, perciò non siamo tenuti a sentirci obbligati a dare la mancia, se non per nostro volere.
Infine ci viene detto che questa notte passeremo le chiuse di Esna e chi di noi fosse interessato a vedere questo ‘spettacolo’ può comunicare in reception il numero di camera, in modo da essere svegliati durante la notte per assistere al passaggio.
Finito il breafing assistiamo al primo tramonto sul Nilo, non emozionante come mi aspettavo e poi torniamo in cabina per prepararci per la cena.
Cena ottima, ottime chiacchiere e per chiudere la serata ci fermiamo al bar esterno a gustarci un ottimo karkadé e chiacchierare con Fabio e Lauro, Cristian e Michela, si aggiunge poi anche Akef e dopo di lui Alessandro, Tosca, Michele e Anna, praticamente i giovani della nave.
Dopo un fallito tentativo dell’animazione di coinvolgerci in giochi, decidiamo di andare a dormire, sperando di svegliarci (da soli, senza la sveglia telefonica della nave) questa notte, per il passaggio delle chiuse di Esna. . .