Questo viaggio lo ricordo con nostalgia perchè è stato "perfetto", nel senso: nessun contrattempo nemmeno piccolo e una meta inaspettata e piena di sorprese.
Ho imparato molto da questa vacanza. In tutti i sensi.
Inoltre quelli che avevano fatto questa scelta, in quanto nuova, avevano già viaggiato parecchio e visto altrettanto perciò niente compagni di viaggio che si lamentavano per il cibo, per il caldo, per gli egiziani ecc, e dunque un ambiente di viaggiatori abbastanza piacevole, con i quali condividere molte informazioni e consigli su viaggi futuri.
Alcuni erano venuti esclusivamente per il Sacrario, altri era la seconda o terza volta in pochi mesi (l'Albaclub aveva aperto a fine marzo con la scusa dell'eclisse di sole, che si vedeva alla perfezione in Egitto).
Il personale parlava soltanto inglese tranne alcuni, e tutti erano gentili e cortesi, anche se alla reception più formali e riservati.
Scoprii allora che in questo mega hotel (perchè non è un villaggio ma un enorme hotel all'interno di una elegante zona residenziale) c'erano sì famiglie egiziane in vacanza con i propri figli, ma alcune parti dell'albergo erano frequentate da egiziani benestanti che naturalmente tenevano le distanze dalle famiglie in questione, ed erano trattati con timore reverenziale da parte del personale.
Il lusso sfrenato che c'è in alcuni punti, comprese tutte le sale per conferenze (dai portali borchiati incredibili!) che al piano superiore vengono usate per congressi o conveni, mi faceva ora capire perchè alla reception, al bar o i camerieri in sala da pranzo, erano così schivi e timorosi...in questo luogo giravano diversi livelli sociali, e in mezzo come una insalata mista, coesistevamo anche noi, i turisti italiani.
Poi ho scoperto:
il giovanissimo (26 o 28 anni, non ricordo bene) padrone di tutto: hotel, terreno, ristorante libanese sulla spiaggia (a pagamento e dove non c'era mai nessuno), che aveva il suo motoscafo, e arrivava in spiaggia col quad (all'epoca laggiù c'era solo il suo);
le villette che, guardando il mare, al lato destro dell'hotel, si estendevano per una buona parte della costa, con giardini curatisimi (alcune con pini che nulla c'entrano con la natura circostante) e appartenevano a ricchi diplomatici egiziani, alcune erano ancora in costruzione;
i semplici "impianti balneari" composti di ombrelloni di paglia con sdraio in plastica che all'occorrenza venivano affittate dalle famiglie egiziane (o da italiani venuti fin lì per proprio conto) giusto nella fetta di mare antistante le villette...e dove si estendevano piccole o grandi calette, una diversa dall'altra in colore o conformazione...
Qui andavamo a fare il bagno tutti i giorni, il mare era più caldo e calmo che in quella che allora era la spiaggia principale dell'hotel, piena di scogli al centro, e un pò più praticabile ai lati.
Queste calette sono state una delle cose più belle che abbiamo trovato laggiù in ogni senso: ti facevi una passeggiata, ti abbronzavi, godevi di posti differenti per fare il bagno, e con un pò di prudenza, vedevi una fetta di vita egiziana nel quotidiano.
Dico certa prudenza perchè lungo la spiaggia, come capiterebbe ovunque potevi fare degli incontri di ogni genere. A noi è andata sempre bene.
Come ho detto in altro topic di questo forum, la mia caletta favorita era la seconda, la caletta turchese...
ognitanto vorrei averla a tiro per stare delle ora in acqua come mi è capitato là...
ma quella preferita dai vacanzieri è quella che ormai hanno soprannominato "Bora bora" dalle lunghe onde tipo caraibico, lì il mare è di colore verdastro.
Stranamente sulla riva ci sono rocce chiare di origine vulcanica...le ho viste simili in montagna a 3020 mt. in alta Valle d'Aosta... e la cosa mi ha molto sorpresa!
La caletta turchese ha le onde dai riflessi rosa, e la foto la rispecchia come realmente è, nessun ritocco al Photoshop!
Caletta turchese"Bora Bora" al tramontoEdited by Minea 313 - 27/11/2008, 02:17