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QUOTE Parto da una premessa: chiunque sia iscritto a Facebook con un nome falso dovrebbe secondo me essere automaticamente escluso dal dibattito pro/contro, semplicemente perchè non lo sta usando nel modo in cui è stato concepito. Facebook è stato concepito come metodo per tenere in contatto gli studenti di non so che università americana, successivamente è stato esportato con appunto questa caratteristica, che tradisce una specie di regola non scritta del web, il nickname. Già, perchè ci si iscrive con nome e cognome per una precisa ragione: quella di essere reperibili da chiunque. Perciò se siete iscritti con nomi falsi, mi spiace ma state solo approfittando dei lati belli di facebook senza beccarvi gli altri, e la vostra testimonianza (per quanto mi riguarda) perde di valore. Ma è ovvio LUSIPI, perché devo prendermi anche le rogne se sono rogne relegate alla sola Italia? A fare l'onesta ci ho sempre rimesso nella vita reale, in questo Pase, figurarsi su internet DOVE TUTTI NASCONDONO TUTTO DIETRO UN AVATAR! Per fare l'etica e la corretta? In Italia? Ma stiamo scherzando???? E poi quale sarebbe il "valore"... il valore iniziale o quello marginale del sito di networking? E poi perché fare un peso e una misura? E' un sito internazionale ha due pesi e due misure e a me, consentitemi, e perdonatemi... non mi va proprio di trattare l'Italia come il resto del mondo... Per la precisione io lo sto usando nel modo più corretto di tutti visto che è nato come un sito di social networking per studenti americani - categoria alla quale appartengo... io ci sono entrata col nome e cognome che i miei colleghi di università in America conoscono. nella fattispecie i miei colleghi americani, mi trovano con quel nome e fino all'altro giorno sono stata trovata dai miei ex compagni di università. ben tre in una settimana. E LORO mi fa piacere ritrovarli, sapere cosa fanno... LORO. Se gli Italiani non mi conoscono con quel nome, non è un problema mio... io ho tagliato i ponti e la mia identità è partita altrove con un altro nome.
Se io in America ho usato un nome diverso dal mio è perché il mio fottutissimo nome italiano non è mai arrivato a destinazione a dovere... vuoi che ci mettano la doppia LL vuoi che si scordino un E vuoi che sbaglino a mettere le H.... Non lo sanno leggere, non lo sanno scrivere, non mi arrivavano i documenti, non mi arrivavano le mail. Alla fine siccome io mi sono sempre presentata come Deda, e da 30 anni sono Deda, e tutti mi conoscono come tale, tanto che il giorno della laurea quando hanno chiamato il mio nome la gente è rimasta sorpresa nel vedere me che salivo sul palco, col tocco in testa, a prendermi il diploma di laurea.... io sono Deda. Chi non mi conosce come Deda non mi conosce.
In Italia, quello che ero, come mi chiamavano lo disconosco.
Allora diciamo pure che la vera me stessa sta col suo vero nome è là su per essere trovata dalle persone che DEVONO trovarla... degli italiani che hanno fatto la scuola con me, soprattutto, non solo non mi frega un benemerito piffero ma non devono nemmeno sapere che io esisto ancora!
Per cui, siccome io ho iniziato a usare facebook come studente nel network americano... e poi sono arrivati tutti sti italiani buzzurri che lo usano perché sono amicicci e presi dalla moda... ma perché cavolo me ne devo andare io che ci stavo da prima a gongolarmi coi miei amicicicci di scuola? Solo perché LORO non riconoscono il mio nome? Ma chi se ne frega!!!!!!
Io posso fare l'etica e la corretta in un Paese etico e corretto nei miei confronti... ma in Italia se dai un dito si prendono la mano e io mi tutelo perché so dove vivo, dove ho vissuto e da che cosa sono circondata... abbiamo passato 8 anni di galera! Lasciamo che la cosa si fermi là... ho già dato, NO GRAZIE.
Chi mi deve trovare mi trova con quel nome, perché è il mio... degli altri me ne sbatto. Non parliamo di etica sul web... perché tutti si nascondono dietro un nick e un avatar... se nemmeno nella vita reale la gente è sincera... ti sorride davanti e poi come volti le spalle ti accoltella... in Italia peggio che altrove. Io non ho voglia di passare tutta la mia vita a difendermi da gente che purtroppo mi è concittadina e con la quale ho dovuto vivere diversi anni... perché quello che sono realmente è nato altrove, via da qui, via da Scomunicatolandia.... e quella io sono. COn quel nome.
QUOTE Per me purtroppo facebook si riduce a questo: voyerismo della peggior specie. Si resta minuti e minuti a vagare per foto che non sono state scattate per te, a chiederti come mai la tua nemica del liceo, che era così bruttina, esca con ragazzi tanto belli, e a sentire quasi l'obbligo di selezionare le persone con cui fotografarsi (o i luoghi dove fotografarsi) in base alle mire di "scalata sociale" che questi mezzi impongono (per scalata sociale ovviamente s'intende l'aumento degli """""""amici""""""" - virgolette d'obbligo.) Che è la classica ottica italian, se posso dire la mia, ed è quello che vedo fare ai più. Se non fosse che nel resto del mondo, ma anche in Italia, c'è gente che non la pensa così.
Io ho amici che, come me, lavorano 15 ore al giorno. Li vedo ogni due anni... ma li sento perennemente via emai, via blog, via facebook. Quando grace è venuta in Italia abbiamo organizzato un sacco di roba via internet... Tu puoi anche non sentire una persona per due anni... ma se è una persona importante resta nella tua vita e che quando rivedi dopo tanto tempo si comporta con te esattamente come se ti avesse visto il giorno prima.
Sinceramente io ogni tanto mando foto ai miei amici e mi piace vedere le loro foto... quando fanno i compleanni e sono tutti riuniti e io non ci sono... però posso scrivere una noticina sotto la foto e dire: wah, quella maglietta l'abbiamo presa insieme. Oppure: ti sei tagliato i capelli, ti stanno bene.
e continuare un dialogo quotidiano anche se non li vedi più tutti i giorni.
Io ho un famiglia di sangue e una famiglia del cuore... sono persone che quando ero sola, malata e triste mi sono stati accanto in un Paese a migliaia di miglia lontano da casa. Sono persone che fanno ancora con me small talk, come facevamo la sera davanti alla tazza di tè chai... anche se ci vedevamo ogni due settimane o una volta al mese. non era nemmeno per raccontarsi tutte le cose che si fanno quando si è lontani, ma semplicemente per il gesto di uscire, assaggiare una cosa nuova, vedere una mostra e fare conversazione rilassante che non riguardi il lavoro, la famiglia, i problemi... una volta tanto, giusto per rilassarsi.
A me capita di tornare da loro ogni tanto... è impressionante come si organizzano lo schedule per trascorrere almeno un pomeriggio con me, o uscire a cena... e nemmeno si chiacchiera di: ma cosa fai in italia e il lavoro come va? si va a cena e come sempre: io ordino questo, tu quello, poi ce lo scambiamo... e facciamo foto... e tutto è come se il tempo non fosse mai trascorso.
Allora.... io devo dire di confermare quanto dici e di aver visto quello che hai visto tu... ma è un fattore puramente culturale. Facebook in mano agli italiani è un danno... perché c'è una cultura del gossip e dal farsi i cazzi altrui come da nessun'altra parte al mondo.
Ma per quanto mi riguarda... per me il mondo può finire domani e non me ne fregherebbe una ceppa... così come io non mi metto a guardare le foto degli ex amici/compagni/cicetti/nemici perché non mi lego nel male alle persone, come invece di solito si fa in questo Stato di Provincia.... così come non me ne frega niente di farmi gli affari altrui e per lo stesso motivo per cui quando mi vengono a dire: ti ricordi... io stronco subito con: NO, non conosco nessuno, non ricordo nessuno e non me ne frega....
Ci sono persone là fuori che davvero usano ancora facebook per fare conversazione quotidiana con gente che non vedono spesso e della quale sentono la mancanza. Per me i sette nani sono stati e sono tutt'ora amici preziosi... se non posso andare ai loro compleanni e mi dimentico di fare loro gli auguri non si offendono... se non li sento per natale o capodanno non se la prendono... ma se scrivo un messaggio e dico: ti vedo stanco in questa foto, stai risposando? come sempre e con naturalezza dicono: Deda, sto bene, non ti preoccupare... sto solo lavorando tanto. Sono stato in un ristorante fighissimo quando vieni ti ci porto. e io rispondo sempre: va bene ma non ti strapazzare e se hai bisogno di staccare vieni pure da me, c'è sempre un letto pronto.
E se dicono sì, partono e vengono.
Allora se vogliamo farlo il discorso serio, facciamolo... Anche chi critica facebook e basta certe volte si lamenta perché fa figo... e certe volte si lamenta perché è incapace di sottostare alla pressione di un determinato comportamento. Ma da nessuna parte sta scritto che bisogna subire impunemente il vizio di forma e di educazione di un Paese intero quando basta mettere il naso fuori della porta per comprendere che la norma non esiste e te la fai tu.
E' tuo preciso dovere sfruttare le cose che ti stanno intorno a tuo vantaggio senza ledere gli altri. Se io sto con un nick sto a vantaggio di chi mi vuole bene e con quel nick mi trova, sto a mio vantaggio che mi scampo le visite di scomunicati raminghi e soprattuto nel momento stesso in cui sto là senza fare del male a nessuno... non ledo la libertà altrui e la libertà altrui non tange la mia... credo di aver trovato il terreno neutro e ideale.
p.s. i filmatini ch eprendono per il culo facebook prendono per il culo le persone che lo usano in maniera gossippare e mediocre. il mezzo di per sé serve a tutt'altro.
A me fanno lollare perché io non mi ci riconosco ma riconosco tante persone in quel filmato! XDDD
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