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Facebook

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  1. Misato-san
     
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    CITAZIONE (Francis Drake @ 8/1/2009, 10:32)
    invece è comodo perchè grazie alle impostazioni di sicurezza certe persone che non vorrei mai come amici su facebook non possono leggere gli affaracci miei :shifty: come invece succede sui blog

    studiati come funziona livejournal, che non esiste dal 2007 ma da ben prima, e riparliamone XD

    Sono profondamente convinta che i 3/4 degli italiani che in media hanno l'account su Facebook ce l'abbiano piu' per ignoranza degli altri mezzi che da anni forniscono servizi che Facebook ha solo copiato che per altro... ancora devo capire cosa fa che altro non avesse gia' offerto in passato sinceramente ^^;
     
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  2. Rhayader
     
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    facebook offre i servizi del passato tutti insieme. Non dimentichiamo che se non hai facebook, non hai nessuna possibilità di essere intervistato dal tg5 e non puoi condividere con il mondo intero i tuoi studi approposito la saponetta scivolata nel buco del lavandino.

    l'umanità da tempo immemore si chiede:" tento di prenderla spiaccicandola dove capita, oppure la lascio marcire dov'è, tanto tra 4 mesi si consuma da sola?"
     
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  3. |ChemistrySet|
     
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    Perfetto Deda, ma allora quello che usi tu (e che userei io se ancora avessi avessi un account) è un Facebook "modificato", fasullo.
    Io discuto e disprezzo l'idea del Facebook vero, con nome, cognome e tutti gli annessi e connessi.
    Comunque, vabbè, potrei parlarne per ore di quanto mi inquietano questo tipo di cose..ho un animo troppo "romantico" io, probabilmente.

    EDIT: con questa mia frase non voglio dire "e quindi non perdo il mio tempo a parlare con voi", eh? :mhuaua: E' che mi frustra non trovare a volte le parole adatte, e non avere appigli da nessun altro (solo Misato per ora la pensa come me).

    Però leggetevi questo bellissimo articolo sul fenomeno della "fuga da Facebook", è illuminante. Non credo che gli altri tipi di social network abbiano avuto tali numeri di "suicidi", ci sarà un perchè?

    Altro bell'articolo: http://psicocafe.blogosfere.it/2008/09/fac...a-medaglia.html

    E questo, ispirato a un lungo articolo del NY Times: http://psicocafe.blogosfere.it/2008/09/twi...empo-reale.html

    Edited by |ChemistrySet| - 8/1/2009, 14:55
     
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  4. Francis Drake
     
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    CITAZIONE (|ChemistrySet| @ 8/1/2009, 14:42)
    EDIT: con questa mia frase non voglio dire "e quindi non perdo il mio tempo a parlare con voi", eh? :mhuaua: E' che mi frustra non trovare a volte le parole adatte, e non avere appigli da nessun altro (solo Misato per ora la pensa come me).

    ma dai, tranquilla, ognuno ha diritto di avere la propria opinione :joy:


    i link che hai postato invece me li blocca il firewall :nfg: li leggerò stasera a casa
     
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  5. |ChemistrySet|
     
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    CITAZIONE (Francis Drake @ 8/1/2009, 14:54)
    CITAZIONE (|ChemistrySet| @ 8/1/2009, 14:42)
    EDIT: con questa mia frase non voglio dire "e quindi non perdo il mio tempo a parlare con voi", eh? :mhuaua: E' che mi frustra non trovare a volte le parole adatte, e non avere appigli da nessun altro (solo Misato per ora la pensa come me).

    ma dai, tranquilla, ognuno ha diritto di avere la propria opinione :joy:

    Ci mancherebbe altro :lol: volevo metterlo in chiaro così non mi prendete per una pazza che ha in borsa le quote di un altro social network XD sono proprio io che amo analizzare questo tipo di cose. :corre:
     
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  6. Rhayader
     
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    beh, questi articoli sono la stessa faccia della medaglia di facebook, nel senso che ora va di moda fare il suicidio? tutti a fare il suicidio. prima andava di moda iscriversi, dato che non fa più notizia, si devono pur inventare qualcosa. io sono dell'opinione che bisognerebbe smettere di farsi le pere in testa.
     
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  7. |ChemistrySet|
     
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    Non credo che cancellare il proprio contatto sia un'azione che possa "andare di moda" :nfg: non ha alcun senso.
    Comunque se non vogliamo farci le "pere in testa" (=ragionamento) allora che apriamo a fare i sondaggi?
     
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  8. Deda
     
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    QUOTE (|ChemistrySet| @ 8/1/2009, 14:42)
    Perfetto Deda, ma allora quello che usi tu (e che userei io se ancora avessi avessi un account) è un Facebook "modificato", fasullo.
    Io discuto e disprezzo l'idea del Facebook vero, con nome, cognome e tutti gli annessi e connessi.
    Comunque, vabbè, potrei parlarne per ore di quanto mi inquietano questo tipo di cose..ho un animo troppo "romantico" io, probabilmente.

    Ma infatti non lo nego. :gnegne: Nella fattispecie io dicevo tutt'altra cosa che ha tanti lati postivi e tanti lati negativi e bisogna piegarlo alle proprie esigenze senza farsi piegare.

    A prescindere dal fatto che il suicidio è genetico o di origine psicologica come ti puoi suicidare per internet ti puoi sucidare per un brutto voto...

    il mio discorso è altro: una cosa è buona o cattiva a seconda dell'uso che ne fai.
    Se la gente non la sa usare la colpa è della gente.

    E' come quando si dà la colpa degli omicidi alle pistole... e poi è un uomo a premere il grilletto. C'è gente che ha pistole in casa e le usa per vincerci le olimpiadi! :amor:
     
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  9. LusiPi
     
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    Nessuno avrebbe mai voluto sorbirsi un mio post su Facebook scritto MENTRE STUDIO SOCIOSEMIOTICA... ma sta per succedere!
    Mi si ribatterà "ma non hai altro da fare che sprecare tempo ad analizzare una cosa che non ti piace?" Rispondo: "se c'è gente che passa le ore a cazzeggiare su facebook, direi di potermi prendere qualche minuto per esprimere come la penso".

    Parto da una premessa: chiunque sia iscritto a Facebook con un nome falso dovrebbe secondo me essere automaticamente escluso dal dibattito pro/contro, semplicemente perchè non lo sta usando nel modo in cui è stato concepito.
    Facebook è stato concepito come metodo per tenere in contatto gli studenti di non so che università americana, successivamente è stato esportato con appunto questa caratteristica, che tradisce una specie di regola non scritta del web, il nickname. Già, perchè ci si iscrive con nome e cognome per una precisa ragione: quella di essere reperibili da chiunque. Perciò se siete iscritti con nomi falsi, mi spiace ma state solo approfittando dei lati belli di facebook senza beccarvi gli altri, e la vostra testimonianza (per quanto mi riguarda) perde di valore.
    Dicevo, essere reperibili. Questa della reperibilità è una questione che mi secca non poco, se non altro perchè fa scattare un perverso meccanismo in base al quale non è possibile una posizione di indifferenza.
    Non è possibile fare finta di non conoscere Facebook, ed ecco così che il non iscriversi non è più un non-atto, ma diventa un atto attivo (scusate l'orribile gioco di parole): quello del non volersi iscrivere, socialmente associabile (e associato) all'essere asociali, timidi, all'avere "qualcosa da nascondere".
    Questo è un po' anche il problema di msn: msn è come un telefono ormai, semplicemente NON SI PUO' non avere un account, è implicito che lo si abbia, e difatti a me non piace molto neanche msn, perhcè è come stare al telefono perennemente.

    Certo, sia msn che facebook hanno delle caratteristiche che permettono di "scappare" alla reperibilità, tipo l'entrata in invisibile o la scelta del profilo "offline". Ma ripeto, qui si sta parlando del fenomeno facebook per come è stato pensato: ci si iscrive col vero nome e si è online quando possibile.

    Ho parlato dell'implicita pressione sociale ad iscriversi a facebook, che genera reazioni di arrendevolezza o di esplicita resistenza. Facciamo un altro passo: siamo iscritti a facebook con nome e cognome. E qui la mia riflessione abbandona il punto di vista semiologico per diventare puramente etica, o affettiva se volete.
    Dunque, io credo che per la mia generazione facebook sia solo una grande presa per il .... Questo perchè ho frequentato il liceo in pieno boom dei cellulari e delle chat, ragion per cui non c'è mai stata una versa ragione per smettere di sentire i miei compagni (e badate, non sono "quella esclusa", anzi, in classe mi divertivo da matti). Ho smesso di sentire i miei amici del liceo perchè è così che vanno queste cose, nella maggior parte dei casi... chi cambia città, chi cambia interessi, chi cambia testa... ci si incontra e si scambiano quattro chiacchiere, si esce insieme, ma tutto ciò si poteva fare tranquillamente senza facebook.
    Ergo, facebook è inutile e ridondante da questo punto di vista.

    Allarghiamo la visuale: gli amici lontani. Quelli del campeggio, o del fandom, quelli di cui si erano davvero persi i contatti. Ecco, qui secondo me facebook potrebbe anche rivelarsi utile, se non fosse che, per come sono fatta io, preferisco illudermi che l'amicizia interrotta fosse destinata davvero ad essere un'affinità elettiva... preferisco pensare allo sguardo nostalgico di chi mi ricorda con nostalgia ma non sa come contattarmi. Per dirla in altre parole, ci resto un po' male quando, grazie a facebook, constato che persino con veri amici ce non sentivo da anni la comunicazione resta intrappolata in due "botta e risposta" sterili e preconfezionati: "ciaooo!! da quanto tempo!! allora, come va?" "Qui tutto bene!! Mi sono laureata!! E da voi?" "Tutto bene anche da noi, salutami tutta la famiglia!"
    ... cosa ha aggiunto questo al silenzio di anni?
    Sento ovviamente il bisogno di ricordare che effettivamente non tutte le esperienze sono uguali alle mie... e se avete riallacciato i rapporti o programmato viaggi grazie a facebook, bè, sono contentissima per voi!

    Per me purtroppo facebook si riduce a questo: voyerismo della peggior specie. Si resta minuti e minuti a vagare per foto che non sono state scattate per te, a chiederti come mai la tua nemica del liceo, che era così bruttina, esca con ragazzi tanto belli, e a sentire quasi l'obbligo di selezionare le persone con cui fotografarsi (o i luoghi dove fotografarsi) in base alle mire di "scalata sociale" che questi mezzi impongono (per scalata sociale ovviamente s'intende l'aumento degli """""""amici""""""" - virgolette d'obbligo.)

    Sono all'antica, forse... avrei vissuto molto meglio negli anni Ottanta, quando per sentire un'amica la chiamavi a casa anzichè aspettare che si connettesse su msn, e quando i sabato sera altrui restavano *a**i loro e non tuoi.
     
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  10. Deda
     
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    QUOTE (Misato-san @ 8/1/2009, 14:23)
    QUOTE (Francis Drake @ 8/1/2009, 10:32)
    invece è comodo perchè grazie alle impostazioni di sicurezza certe persone che non vorrei mai come amici su facebook non possono leggere gli affaracci miei :shifty: come invece succede sui blog

    studiati come funziona livejournal, che non esiste dal 2007 ma da ben prima, e riparliamone XD

    Sono profondamente convinta che i 3/4 degli italiani che in media hanno l'account su Facebook ce l'abbiano piu' per ignoranza degli altri mezzi che da anni forniscono servizi che Facebook ha solo copiato che per altro... ancora devo capire cosa fa che altro non avesse gia' offerto in passato sinceramente ^^;

    Io ho anche livejournal.
    Per quello che serve a me serve veramente a poco.
    controllato su analytics è visitato pochissimo.


    QUOTE (Rhayader @ 8/1/2009, 14:58)
    beh, questi articoli sono la stessa faccia della medaglia di facebook, nel senso che ora va di moda fare il suicidio? tutti a fare il suicidio. prima andava di moda iscriversi, dato che non fa più notizia, si devono pur inventare qualcosa. io sono dell'opinione che bisognerebbe smettere di farsi le pere in testa.

    si fa sufacebook come su nichannel... sono tutte mode.


    a me questa cosa fa sganasciare:
    QUOTE
    Un’altra cosa un po’ folle di Facebook è che puoi cambiare il tuo status civil-sentimentale: sono single, sono fidanzato e con chi, sono sposato e con chi. Se una coppia dovesse malauguratamente lasciarsi, i due hanno tre strade: uscire dal network e perdere definitivamente la possibilità di monitorare la propria “posizione sociale” sul medesimo (cosa dicono di me, quali accidenti di foto pubblicano, ecc..), non essere più "amici" (che, per una ex coppia che si interessa dei moti di chiunque, può apparire un po' estremo) oppure rassegnarsi a conoscere il nome della nuova compagna, la sua foto, quello che lei scrive a lui in bacheca, i video che gli manda sul superwall, insomma il loro incessante menage a deux.

    l'altro giorno una ragazza ha postato: io e tizio non siamo più in una relazione sentimentale.
    Sotto un altro tizio scrive: che bello, allora sei finalmente disponibile.

    e io ho pensato: sciacallo!

    Ma detto ciò... se uno vuole mettere il suo status sentimentale è come andare in giro in mutande per la piazza principale del Paese.
    Io concordo col fatto che non si debbano mettere foto di persone e taggarle senza chiedere il permesso.
    peraltro sono scemi quelli che lasciano correre.... in realtà per mettere sulla foto tu devi certificare di avere l'autorizzazione di farlo.
    per cui ve lo dico col cuore, perché io ci soo su facebook e nel momento in cui mi taggate compaio... se mettete su una foto senza chiedermi il permesso io vi denuncio! mi pare proprio che l'avrei vinta in tribunale! :gnegne: Visto che ci sono precedenti! :gnegne:
     
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  11. Rhayader
     
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    abbiamo tanto da imparare dal buon vecchio spudy


     
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  12. Deda
     
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    QUOTE
    Parto da una premessa: chiunque sia iscritto a Facebook con un nome falso dovrebbe secondo me essere automaticamente escluso dal dibattito pro/contro, semplicemente perchè non lo sta usando nel modo in cui è stato concepito.
    Facebook è stato concepito come metodo per tenere in contatto gli studenti di non so che università americana, successivamente è stato esportato con appunto questa caratteristica, che tradisce una specie di regola non scritta del web, il nickname. Già, perchè ci si iscrive con nome e cognome per una precisa ragione: quella di essere reperibili da chiunque. Perciò se siete iscritti con nomi falsi, mi spiace ma state solo approfittando dei lati belli di facebook senza beccarvi gli altri, e la vostra testimonianza (per quanto mi riguarda) perde di valore.

    Ma è ovvio LUSIPI, perché devo prendermi anche le rogne se sono rogne relegate alla sola Italia? A fare l'onesta ci ho sempre rimesso nella vita reale, in questo Pase, figurarsi su internet DOVE TUTTI NASCONDONO TUTTO DIETRO UN AVATAR!
    Per fare l'etica e la corretta? In Italia? Ma stiamo scherzando????
    E poi quale sarebbe il "valore"... il valore iniziale o quello marginale del sito di networking? E poi perché fare un peso e una misura? E' un sito internazionale ha due pesi e due misure e a me, consentitemi, e perdonatemi... non mi va proprio di trattare l'Italia come il resto del mondo...
    Per la precisione io lo sto usando nel modo più corretto di tutti visto che è nato come un sito di social networking per studenti americani - categoria alla quale appartengo... io ci sono entrata col nome e cognome che i miei colleghi di università in America conoscono.
    nella fattispecie i miei colleghi americani, mi trovano con quel nome e fino all'altro giorno sono stata trovata dai miei ex compagni di università. ben tre in una settimana. E LORO mi fa piacere ritrovarli, sapere cosa fanno... LORO. Se gli Italiani non mi conoscono con quel nome, non è un problema mio... io ho tagliato i ponti e la mia identità è partita altrove con un altro nome.

    Se io in America ho usato un nome diverso dal mio è perché il mio fottutissimo nome italiano non è mai arrivato a destinazione a dovere... vuoi che ci mettano la doppia LL vuoi che si scordino un E vuoi che sbaglino a mettere le H.... Non lo sanno leggere, non lo sanno scrivere, non mi arrivavano i documenti, non mi arrivavano le mail.
    Alla fine siccome io mi sono sempre presentata come Deda, e da 30 anni sono Deda, e tutti mi conoscono come tale, tanto che il giorno della laurea quando hanno chiamato il mio nome la gente è rimasta sorpresa nel vedere me che salivo sul palco, col tocco in testa, a prendermi il diploma di laurea.... io sono Deda. Chi non mi conosce come Deda non mi conosce.

    In Italia, quello che ero, come mi chiamavano lo disconosco.

    Allora diciamo pure che la vera me stessa sta col suo vero nome è là su per essere trovata dalle persone che DEVONO trovarla... degli italiani che hanno fatto la scuola con me, soprattutto, non solo non mi frega un benemerito piffero ma non devono nemmeno sapere che io esisto ancora!

    Per cui, siccome io ho iniziato a usare facebook come studente nel network americano... e poi sono arrivati tutti sti italiani buzzurri che lo usano perché sono amicicci e presi dalla moda... ma perché cavolo me ne devo andare io che ci stavo da prima a gongolarmi coi miei amicicicci di scuola? Solo perché LORO non riconoscono il mio nome? Ma chi se ne frega!!!!!!

    Io posso fare l'etica e la corretta in un Paese etico e corretto nei miei confronti... ma in Italia se dai un dito si prendono la mano e io mi tutelo perché so dove vivo, dove ho vissuto e da che cosa sono circondata... abbiamo passato 8 anni di galera! Lasciamo che la cosa si fermi là... ho già dato, NO GRAZIE.

    Chi mi deve trovare mi trova con quel nome, perché è il mio... degli altri me ne sbatto.
    Non parliamo di etica sul web... perché tutti si nascondono dietro un nick e un avatar... se nemmeno nella vita reale la gente è sincera... ti sorride davanti e poi come volti le spalle ti accoltella... in Italia peggio che altrove.
    Io non ho voglia di passare tutta la mia vita a difendermi da gente che purtroppo mi è concittadina e con la quale ho dovuto vivere diversi anni... perché quello che sono realmente è nato altrove, via da qui, via da Scomunicatolandia.... e quella io sono. COn quel nome.

    QUOTE
    Per me purtroppo facebook si riduce a questo: voyerismo della peggior specie. Si resta minuti e minuti a vagare per foto che non sono state scattate per te, a chiederti come mai la tua nemica del liceo, che era così bruttina, esca con ragazzi tanto belli, e a sentire quasi l'obbligo di selezionare le persone con cui fotografarsi (o i luoghi dove fotografarsi) in base alle mire di "scalata sociale" che questi mezzi impongono (per scalata sociale ovviamente s'intende l'aumento degli """""""amici""""""" - virgolette d'obbligo.)

    Che è la classica ottica italian, se posso dire la mia, ed è quello che vedo fare ai più.
    Se non fosse che nel resto del mondo, ma anche in Italia, c'è gente che non la pensa così.

    Io ho amici che, come me, lavorano 15 ore al giorno. Li vedo ogni due anni... ma li sento perennemente via emai, via blog, via facebook.
    Quando grace è venuta in Italia abbiamo organizzato un sacco di roba via internet...
    Tu puoi anche non sentire una persona per due anni... ma se è una persona importante resta nella tua vita e che quando rivedi dopo tanto tempo si comporta con te esattamente come se ti avesse visto il giorno prima.

    Sinceramente io ogni tanto mando foto ai miei amici e mi piace vedere le loro foto... quando fanno i compleanni e sono tutti riuniti e io non ci sono... però posso scrivere una noticina sotto la foto e dire: wah, quella maglietta l'abbiamo presa insieme.
    Oppure: ti sei tagliato i capelli, ti stanno bene.

    e continuare un dialogo quotidiano anche se non li vedi più tutti i giorni.

    Io ho un famiglia di sangue e una famiglia del cuore... sono persone che quando ero sola, malata e triste mi sono stati accanto in un Paese a migliaia di miglia lontano da casa. Sono persone che fanno ancora con me small talk, come facevamo la sera davanti alla tazza di tè chai... anche se ci vedevamo ogni due settimane o una volta al mese.
    non era nemmeno per raccontarsi tutte le cose che si fanno quando si è lontani, ma semplicemente per il gesto di uscire, assaggiare una cosa nuova, vedere una mostra e fare conversazione rilassante che non riguardi il lavoro, la famiglia, i problemi... una volta tanto, giusto per rilassarsi.

    A me capita di tornare da loro ogni tanto... è impressionante come si organizzano lo schedule per trascorrere almeno un pomeriggio con me, o uscire a cena... e nemmeno si chiacchiera di: ma cosa fai in italia e il lavoro come va?
    si va a cena e come sempre: io ordino questo, tu quello, poi ce lo scambiamo... e facciamo foto...
    e tutto è come se il tempo non fosse mai trascorso.

    Allora.... io devo dire di confermare quanto dici e di aver visto quello che hai visto tu... ma è un fattore puramente culturale. Facebook in mano agli italiani è un danno... perché c'è una cultura del gossip e dal farsi i cazzi altrui come da nessun'altra parte al mondo.

    Ma per quanto mi riguarda... per me il mondo può finire domani e non me ne fregherebbe una ceppa... così come io non mi metto a guardare le foto degli ex amici/compagni/cicetti/nemici perché non mi lego nel male alle persone, come invece di solito si fa in questo Stato di Provincia.... così come non me ne frega niente di farmi gli affari altrui e per lo stesso motivo per cui quando mi vengono a dire: ti ricordi...
    io stronco subito con: NO, non conosco nessuno, non ricordo nessuno e non me ne frega....

    Ci sono persone là fuori che davvero usano ancora facebook per fare conversazione quotidiana con gente che non vedono spesso e della quale sentono la mancanza.
    Per me i sette nani sono stati e sono tutt'ora amici preziosi... se non posso andare ai loro compleanni e mi dimentico di fare loro gli auguri non si offendono... se non li sento per natale o capodanno non se la prendono...
    ma se scrivo un messaggio e dico: ti vedo stanco in questa foto, stai risposando?
    come sempre e con naturalezza dicono: Deda, sto bene, non ti preoccupare... sto solo lavorando tanto. Sono stato in un ristorante fighissimo quando vieni ti ci porto.
    e io rispondo sempre: va bene ma non ti strapazzare e se hai bisogno di staccare vieni pure da me, c'è sempre un letto pronto.

    E se dicono sì, partono e vengono.

    Allora se vogliamo farlo il discorso serio, facciamolo... Anche chi critica facebook e basta certe volte si lamenta perché fa figo... e certe volte si lamenta perché è incapace di sottostare alla pressione di un determinato comportamento. Ma da nessuna parte sta scritto che bisogna subire impunemente il vizio di forma e di educazione di un Paese intero quando basta mettere il naso fuori della porta per comprendere che la norma non esiste e te la fai tu.

    E' tuo preciso dovere sfruttare le cose che ti stanno intorno a tuo vantaggio senza ledere gli altri. Se io sto con un nick sto a vantaggio di chi mi vuole bene e con quel nick mi trova, sto a mio vantaggio che mi scampo le visite di scomunicati raminghi e soprattuto nel momento stesso in cui sto là senza fare del male a nessuno... non ledo la libertà altrui e la libertà altrui non tange la mia... credo di aver trovato il terreno neutro e ideale.

    p.s. i filmatini ch eprendono per il culo facebook prendono per il culo le persone che lo usano in maniera gossippare e mediocre.
    il mezzo di per sé serve a tutt'altro.

    A me fanno lollare perché io non mi ci riconosco ma riconosco tante persone in quel filmato! XDDD
     
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  13. LusiPi
     
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    CITAZIONE (Deda @ 8/1/2009, 15:43)
    Ma è ovvio LUSIPI, perché devo prendermi anche le rogne se sono rogne relegate alla sola Italia? A fare l'onesta ci ho sempre rimesso nella vita reale, in questo Pase, figurarsi su internet DOVE TUTTI NASCONDONO TUTTO DIETRO UN AVATAR!
    Per fare l'etica e la corretta? In Italia? Ma stiamo scherzando????

    Ma ci tengo a precisare che per me chi si iscrive a facebook con un nickname fa BENISSIMO! Semplicemente dicevo: che eviti di dire che facebook è divertentissimo, perchè con nome e cognome - per me - lo è meno! O quantomeno accetti che la sua esperienza è comunque diversa da quella che - come dici tu, in Italia - è la "norma". Parlo dell'Italia perchè questo è il contesto in cui io mi relaziono a facebook ^^
     
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  14. Deda
     
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    E certo che fa bene!
    E perché non deve dire che è divertente? Del resto sta solo creandosi un avatar... come si fa nel resto dell'internet e nella vita reale quando ti crei una maschera di pirandelliana memoria.
    Chi si mette col nome vuole un'esperienza, chi si mette col nick ne vuole un'altra... tuttavia non è detto che chi si mette col nome sia più sincero di quello che si mette col nick.
    Puoi mettere info e foto false quanto te pare e passare per la Schiffer! XDDDD

    Ma vedi il valore di facebook te lo fai tu.

    Non so se mi sono spiegata bene... ci provo.

    Si continua a dire che facebook di qua e facebook di là... in realtà è la gente a fare facebook.

    Per cui.... Il tuo contesto è l'Italia e tu ti devi relazionare a essa ma non devi per forza subire. Ora dipende dal valore che tu vuoi dare a facebook.

    Io lo trovo dispersivo, in generale, però ci trovo anche la sua utilità. Tutto internet è dispersivo e coesivo al contempo, dipende da come lo usi.

    Per cui il nick può essere una forma di difesa ma può essere una fuga. Se hai qualcosa dal quale vuoi fuggire è nel tuo diritto. Se ti metti col tuo nome e cognome e poi ti sgamano ti devi predenre le tue responsabilità - insomma devi pesare il risultato delle tue scelte.

    Io personalmente non amo msn e le chattine... mi piacciono mezzi di comunicazione più lenti e meno immediati perché sono chiacchierona e ci perderei le ore su.
    Conscendo questo mio vizio... evito la fonte del male.

    Molta gente non riconosce nemmeno il suo comportamento come un vizio e non puoi e non devi fargliene una colpa, sta a te prevenire il danno.
    Mio padre dice sempre che quando quindi più che stare attenta a non andare a sbattere devi stare attenta al fatto che gli altri non ti vengano addosso.

    Io faccio così: cerco di non sbattere addosso agli altri ed evito gli altri. Non si fa male nessuno! XDD

    ---------------

    però, volendo, facebook può essere rigirato a tuo vantaggio perché è un'arma.
    Come dicevo prima con le pistole ci puoi ammazzare la gente o vincerci le olimpiadi.
    E' la persona a fare facebook.
     
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  15. |ChemistrySet|
     
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    AHAHAHAHAHA :mhuaua: lo sapevo che bastava un'altra piccola gomitata e Deda sarebbe partita con l'odio per l'Italia! E io la appoggio abbastanza, direi!
    Certo, il fatto che le osservazioni psicologiche del fenomeno Facebook partano dagli Stati Uniti, o anche solo quel caustico articolo del NY Times, testimoniano che l'uso deviato di FB non è solo cosa nostra, ma la differenza è che mentre altrove la cosa parte bene e arriva alle fuorviature, qua parte sempre DALLA fuorviatura per estenderla.. verso nuovi orizzonti e oltre :hero:
    E' quello che intendevo parlando del boom in Italia (960%? Erano cifre assurde)..il che è dovuto poi al solito problema dell'Italia-paese-che-usa-internet-poco-e-male....ma non credo vogliate che inizi a parlarne, sarei pure OT :gnegne:
     
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87 replies since 7/1/2009, 14:25   1824 views
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