Egitto: Il Cairo e le Piramidi di Giza, magari per PasquaIl Cairo è una meta particolare: dopo averla visitata questa estate, le prime parole che mi vengono in mente sono immensa, caotica, disordinata, affascinante, calda e... diversa. Diversa soprattutto se la paragoniamo alle metropoli occidentali, motivo per cui questo post riguardante un city break in questa città suona decisamente insolito perfino a me che sono l’autore. Ho pensato al periodo pasquale per un motivo molto semplice, e cioè il giorno in più dato dal Lunedi dell’Angelo, questo perchè la città è difficilmente “godibile” in poco tempo, ma la città è visitabile tutto l’anno, ovviamente fermo restando che in estate fa caldissimo e che il periodo del Ramadan (nel 2010, 11 agosto - 10 settembre) è particolare perchè i ritmi della città cambiano così come i servizi.
Certo, anche in soli due giorni si può saltellare tra una location turistica e l’altra, ma vi assicuro che solo con una permanenza un po’ più lunga comincerete ad abituarvi ed a capire lo stile di vita della più grande città africana. Cose come il traffico incredibile e la guida spericolata dei tassisti all’inizio vi stupiranno, poi vi faranno incuriosire, e poi, a seconda del vostro carattere, vi faranno divertire o innervosire fino al punto da detestare la città. Stesso discorso vale per i quartieri, le strade, i ristoranti e tutto il resto: tutto sembra volervi ricordare che qui siete quasi in un altro mondo, e ci vuole un po’ di tempo per abituarsi al tutto.
Lo so, quanto detto finora sembra voler scoraggiare la visita, ma non è così: dico solo che una vacanza in Egitto (tipo quella tipica a Sharm El Sheikh) ed una al Cairo sono esperienze totalmente diverse, e che bisogna partire con un certo spirito: detto questo, potrete tranquillamente godervi la città e la sua gente, con il suo stile di vita diverso dal nostro, la filosofia delle mance e degli amici degli amici degli amici che si offriranno come guide turistiche, autisti, venditori...
L’arte di contrattare (perchè di arte si tratta) ha radici antichissime ed è una delle cose che sicuramente vi colpiranno, insieme all’ospitalità: vi capiterà di entrare in un negozio di profumi o di papiri, dove come prima cosa sarete invitati ad accomodarvi su un divano per gustare un the - o una Pepsi - prima di dare una occhiata ai prodotti. E vi toccherà, ogni volta che vorrete prendere un taxi, perdere un paio di minuti per contrattare il costo del tragitto, a meno che ovviamente non siate disposti a pagare 5 o 10 volte il prezzo “giusto”, perchè a tanto ammonterà la prima richiesta del tassista. Scrivo questo col sorriso sulle labbra, perchè, come detto, il tutto va preso nella giusta ottica: se siete permalosi o facilmente irritabili, non potete vivere senza aria condizionata, o con un po’ di polvere sulle scarpe beh... non partite
E’ difficilissimo stilare una “classifica” delle cose da vedere al Cairo: fermo restando che buona parte del fascino risiede nel semplice girare e guardarsi attorno, tra le mete imperdibili sicuramente annovero il Museo Egizio, che richiede per una visita sufficientemente accurata almeno mezza giornata e che è stupefacente per la quantità di reperti: sono così tanti che il museo sembra essere quasi “trascurato”, perchè il numero (e la mole) degli oggetti rende difficilissima la gestione. Un solo consiglio, non fiondatevi immediatamente nelle sale dedicate a Tutankamon: lasciatele per ultime, perchè i reperti contenuti sono stupefacenti e rischiano di far sembrare tutto il resto quasi insignificante.
Altrettanto imperdibile è la zona del cosiddetto “Cairo Islamico”, la zona storica della città e la più lontana dall’occidentalizzazione, fatta eccezione per i bar fatti apposta per i turisti: un buon punto di riferimento dal quale iniziare la visita è il Khan el Khalili, il grande bazar del quartiere, che è anche la zona più turistica e “carina”, secondo l’accezione più semplicistica del termine, della città. Non perdetevi le moschee della zona (vestitevi in modo appropriato), soprattutto quella di El-Azhar e, se potete allontanarvi, quella di Mohammed Alì. D’obbligo poi una passeggiata su uno dei tanti ponti che attraversano il Nilo, possibilmente di sera quando le coloratissime barche rendono la scena molto godibile.
Se vi trovate al Cairo, difficilmente resisterete alla tentazione di visitare le Piramidi di Giza: a tal proposito direi che ci sono essenzialmente tre modi di organizzare la visita. Se optate per il “fai da te” potete raggiungere la zona delle piramidi con un taxi, che vi lascerà però all’ingresso della zona “turistica”, dove i taxi non possono entrare. Vi ritroverete quindi a qualche chilometro dalle piramidi e sarete costretti a proseguire a cammello o a cavallo, accompagnati da una delle guide locali che sicuramente troverete lì ad aspettarvi. Se vi rivolgete ad un tour operator locale (potete anche chiedere aiuto in albergo, dove di sicuro vi presenteranno persone di fiducia) vi verranno presentate le altre due opzioni: la prima è di arrivare comodamente tramite autobus fin quasi sotto la Sfinge, e da qui fermarvi ad ammirare il panorama, senza però la possibilità di andare oltre (la strada ad un certo punto è chiusa, e soprattutto l’autobus non vi aspetterà in eterno). Bello si, ma consigliato solo ai pigri, in quanto il tutto si riduce ad un paio di foto-cartolina ed una visita di 20 minuti.
Per tutti gli altri, consiglio di chiedere al tour operator una escursione vera e propria del Giza Plateau. Ciò significa essere disposti a passare un paio di ore su un cammello (o cavallo), cosa più faticosa di quanto crediate, ma anche godersi un panorama stupendo dalle colline desertiche che circondano le piramidi, di ammirare le stesse da lontano ed avvicinarsi piano piano fin quasi a toccarle, e per finire (solo dopo 2-3 ore) arrivare alla Sfinge, dove incontrerete i pigri turisti arrivati in autobus GT, ignari dello spettacolo che si sono persi. Un ultimo consiglio in tal senso, quando vi ritroverete a parlare (e immancabilmente a contrattare) con l’organizzatore del tour definite bene il giro che desiderate fare, che volete vedere tutto, la durata del tour eccetera.
Come raggiungere Il Cairo? Solitamente i voli più economici sono dell’ Alitalia (a breve saranno trasferite ad Air One), con voli diretti disponibili da Milano e Roma e prezzi che vanno da 199 fino a 500 e passa euro. Prima di partire munitevi di fototessere, che vi serviranno all’arrivo in aeroporto per compilare il visto di ingresso assieme ad una sorta di marca da bollo che potrete comprare all’aeroporto stesso, e di tanta pazienza che vi servirà per uscire dall’affollatissimo aeroporto: una sorta di test di ingresso che vi introduce al caos della città! Decisamente consigliato ma non indispensabile il passaporto, a patto di possedere una carta di identità cartacea: quelle elettroniche non sono accettate. Per maggiori informazioni riguardanti la documentazione necessaria all’ingresso nel Paese vi rimando al sito dell’ Ambasciata Italiana Al Cairo.
17 febbraio 2010Travel blog