Mal d'Egitto

Cairo: cultura e società, Articoli sulla grande metropoli

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ARNAP
view post Posted on 18/4/2010, 20:47




grazie maotra :)
 
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ARNAP
view post Posted on 1/5/2010, 21:57




Design d’Egitto. C’è DesignPartners fra i promotori della nuova rassegna al Cairo

Milano-Istanbul-Il Cairo. Sembra l'itinerario di un tour organizzato, di una crociera, e invece è quello di una campagna di conquista. Quella lanciata dalla società milanese DesignPartners - quella che organizza Zonatortona Design, per capirci - per portare la vitalità e l'energia del design contemporaneo in aree finora periferiche.
Lo scorso anno DesignPartners è stata fra i maggiori partner organizzativi dell'IDW-design weekend, quattro giorni dedicata al design internazionale, che ha visto la città ospitare esposizioni di product design, mostre ed installazioni. Ora è la volta dell'Egitto, con +20 Egypt Design, nuovo evento dedicato al design internazionale che si terrà dal 3 al 7 giugno nella Capitale del Cairo.
Un'iniziativa finanziata dal governo egiziano, guidata da Furniture Export Council (EFEC) e Industrial Modernization Centre (IMC) con il sostegno di Association (Expolink), con DesignPartners nel ruolo di general contractor.
La rassegna si svolgerà in un'area di recente rinnovata della città vecchia, El Muiz Street, fra negozi, moschee e musei, “per accogliere il visitatore in un'atmosfera speciale e in un fitto calendario di eventi culturali e di intrattenimento”.

1 maggio 2010

Exibart
 
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ARNAP
view post Posted on 24/5/2010, 11:48




Nell'ultimo mese ci sono stati cambiamenti nella Capitale per quanto riguarda i trasporti e il codice della strada.

Innanzitutto, l'azienda di trasporti urbani CTA (Cairo Transportation Authority) di proprietà statale, ha recentemente rinnovato tutti i propri autobus, sostituendo i vecchi inquinanti e molto spesso mal funzionanti bus di colore bianco con le strisce rosse e blu, con nuovi mezzi marcati Mercedes interamente di colore rosso.

Una vera rivoluzione si sta attuando sul fronte del codice della strada: nel centro cittadino sono stati installati semafori cui gli automobilisti cairoti prestano finalmente attenzione.
Il motivo del rispetto dello stop è dato da numerose telecamere installate sopra questi semafori a contatore che fanno scattare la foto se qualcuno passa con il rosso, e la multa è veramente salata, ben 1.200 LE da pagare.

Che dire, un vero taccasana per tutti :rolleyes:
 
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hayaty
view post Posted on 25/5/2010, 22:37




EGITTO: ITALIANI SALVANO LUOGO SIMBOLO DERVISCI MEVLEVI

Restauro e conservazione di uno dei piu' vasti complessi monumentali del Cairo storico, quello dei Dervisci Mevlevi (in tutto circa 8 mila metri quadrati) e, soprattutto, formazione di tre generazioni di artigiani e tecnici egiziani, con la realizzazione di un cantiere-scuola. Sono soltanto alcuni degli esempi dell'eccellenza italiana in Egitto, rappresentata dall'opera ciclopica messa in campo dal Centro italo-egiziano per il Restauro e l'Archeologia (Ciera) fondato dal prof Giuseppe Fanfoni e illustrata stamani,a Roma, in occasione della firma del Protocollo di cooperazione culturale e scientifica siglato stamani a Roma da Bibliotheca Alexandrina, Museo delle Antichita' di Alessandria d'Egitto e Associazione culturale World Wide Artists Gallery. Un lavoro trentennale che ha visto il recupero di parte dell'imponente complesso Mevlevi nel corso di diverse campagne di scavo eseguite dall'arch.Fanfoni fin dal 1978. La prova che la collaborazione tra Italia e Egitto non soltanto e' possibile, ma puo' dare ottimi risultati. Ai piedi della Cittadella di Saladino, vicino alla moschea del Sultan Hassan, nel quartiere di Hilmiyah, ha ricordato a margine dell'incontro il prof. Fanfoni, ''l'area monumentale comprende: il palazzo Qusun-Yashbak-Aqbardi (sec.XIV e XVI, che vide succedersi tre proprietari: l'emiro Qusun, Yashbak e Aqbardi, ognuno dei quali ne amplio' la struttura originaria); la madrasa di Sunqur Saq'di (sec. XIV), esempio particolare di architettura mamelucca Baharita); il mausoleo di Hasan Sadaqa (sec. XIV), la Sama' Khana (sala d'ascolto o teatro) - costruita dai dervisci Mevlevi -; la 'tekeyya', cioe' il convento dei dervisci (che si sviluppo' a partire dal XVI secolo). Cinque edifici che raccontano la diversita' del credo musulmano, recuperati dalla polvere e dalle macerie dall'equipe italiana con immensi sacrifici economici. ''Finora, dei circa 8 mila metri quadrati, ne sono stati restaurati circa 4 mila'', afferma Fanfoni. La madrasa Suqur Sa'di, la Sama' Khana, il Convento e l'ampliamento del palazzo effettuato da Aqbardi. Tra i gioielli oggi visitabili, il 'teatro' rappresenta uno degli edifici piu' preziosi e unici al mondo. La sala d'ascolto, dove la confraternita mistica eseguiva la rituale danza circolare che serve per mettersi in contatto con Dio, ''fu abbandonata dagli ultimi componenti della confraternita sufi nel 1942'', ricorda Fanfoni. Ma l'esempio piu' alto di cooperazione tra Italia e Egitto e' forse quello del cantiere scuola fondato all'interno stesso del Centro e che fino a oggi ha visto la formazione di centinaia tra artigiani, tecnici e operai egiziani, alcuni dei quali oggi lavorano nelle strutture universitarie egiziane, nel servizio per le Antichita' o affiancano il direttore del Centro. Purtroppo, afferma con rammarico, ''dal 2007 le attivita' del cantiere-scuola si sono arenate per la mancanza di fondi. E cosi' per il restauro dell'area urbana che grava sul palazzo Yashbak e parte dell'area in cui e' situato il convento mevlevi non rimane che il volontariato. ''L'attivita' del Centro - avverte Fanfoni - non finira' con il completamento dei restauri''. L'obiettivo e' infatti quello di proseguire nell'opera di formazione e sensibilizzazione della popolazione locale. ''Soprattutto - conclude - in tema di rispetto dell'ambiente, attraverso l'avvio di una collaborazione con le scuole del quartiere di Hilmiyah e piu' in la' con quelle di tutto il Cairo''. Una funzione quindi anche di tipo sociale del Centro, ''che potrebbe essere esplicata anche attraverso lo sviluppo di una collaborazione con l'Unesco'', anticipa Fanfoni.


Ansa Med
 
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hayaty
view post Posted on 31/5/2010, 08:46




Under Italian Eyes, vetrina al Cairo per l’arte contemporanea italiana

Domenica 30 maggio 2010

La mostra si inserisce nell’ambito del progetto, sviluppato dalle curatrici Marta Boeri e Marinù Paduano, che mira a congiungere le nuove correnti artistiche mediorientali - di cui l’Egitto è un importante elemento di ricerca ed elaborazione - con un’espressione della più recente creazione artistica italiana.
La prima tappa di questo percorso è rappresentata proprio dalla mostra Under Italian Eyes, “che vuole offrire, in una proiezione d’insieme, la visione dell’arte di un gruppo di artisti eterogeneo per tecniche e concettualità comunicativa, ma caratterizzato dalla forte individualità di ciascuno dei suoi protagonisti”.
L’esposizione, ospitata nei locali dell’Horizon One, all’interno del Museo Mahmoud Khalil, già sede della Cairo Biennale, vuole dunque offrire una panoramica dell’arte italiana contemporanea, portando in mostra dieci artisti che espongono una collezione di opere volta a testimoniare la varietà e molteplicità dello scenario artistico italiano contemporaneo.
Gli artisti presenti sono Matteo Basilè, Stefania Fabrizi, Filippo Centenari, Jonathan Guaitamacchi, Francesco Cervelli, Davide Eron Salvadei, Alberto di Fabio, Angelo Bellobono, Marco Colazzo, Adriano Nardi.

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Inaugurazione: lunedì 31 maggio 2010 - ore 19.30
Horizon One - Mahmoud Khalil Museum - Cairo
info: [email protected]



Exibart
 
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ARNAP
view post Posted on 3/6/2010, 21:28




Artigianato fiorentino in mostra al Cairo


Ci sarà anche OmA, Osservatorio dei Mestieri d'Arte, dal 2 al 7 giugno 2010 in Egitto al Cairo ospite del primo Forum - esposizione Internazionale organizzato dal Consiglio Culturale dell'Unione per il Mediterraneo (www.cairoforum2010.com).

Una sei giorni ricca di dibattiti, incontri e presentazioni dove i principali paesi che si affacciano su quello che i romani chiamavano 'Mare Nostrum', storica piattaforma liquida di scambi culturali e commerciali, si confronteranno per la prima volta sul tema Il Patrimonio culturale, artigianato e stili di vita, facendo il punto sullo stato dell'arte nel prezioso bacino e sullo sviluppo della secolare tradizione del fatto a mano come risorsa su cui investire per rilanciare l'economia post crisi.

Formazione ed educazione all'artigianato artistico, fiori all'occhiello dell'impegno di OmA, sono gli argomenti su cui l'Osservatorio si confronterà durante il Forum con gli altri Paesi per uno scambio costruttivo. I due temi saranno veicolati da un intervento tenuto dai portavoce OmA pronti ad illustrare le fortunate esperienze di 'Artigiani e Famiglia' - laboratori di educazione all'artigianato aperti ai ragazzi dagli 8 ai 13 anni nei vari settori del fatto a mano della tradizione Toscana e delle 'Borse lavoro': vere e proprie esperienze di apprendistato che Osservatorio promuoverà per cinque giovani apprendisti ospiti per sei mesi presso botteghe artigiane, per perfezionare e conoscere i segreti dei mestieri d'arte.

Oltre all'intervento in sede di Forum, OmA ospite di S.E.M.A. (Société d' Encouragement aux Métiers d'Art di Parigi) durante la manifestazione parteciperà alla grande esposizione di prodotti di artigianato artistico allestita da Atelier d'Art de France (la stessa organizzazione responsabile delle scenografie di fiere internazionali del calibro di Maison et Object).

Seguendo il filo conduttore delle materie prime (il legno, la fibra vegetale, il metallo, la pietra, la terra, il tessuto e il vetro) in mostra oltre agli oggetti realizzati dagli artigiani del Mediterraneo, OmA presenta 9 eccellenze fiorentine. Dalle creazioni del maestro orafo Paolo Penko, i cui monili hanno sedotto anche la star Madonna; i tessuti naturali ed antichi come il panno Casentino, lini e canape riscoperti nella sartoria Old Fashion; gli intagli colorati dell'arte della scagliola del maestro Bianco Bianchi; e ancora i bijoux in resina di Angela Caputi (Giuggiù); le preziose biancherie ricamate di Loretta Caponi, i lini e le trapunte di Tessilarte; le decorazioni ceramiche della Scuola di Ceramica di Montughi, le cornici di Gabriele Maselli o le felliniane parrucche dei maestri della storica bottega (1720) Filistrucchi.

mercoledì 2 giugno 2010

Nova Firenze
 
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Minea 313
view post Posted on 9/7/2010, 15:36




Kempinski apre al Cairo

09/07/2010 - 08:31


Un boutique hotel nel Garden District

Kempinski ha aperto un boutique hotel al Cairo. Si trova nell’area del Garden District e conta su 137 camere e 54 suite. L’hotel di lusso dispone anche di quattro ristoranti e quattro bar, oltre ad una Chocolate Lounge e uno “Shisha-Bar” sul terrazzo.



Guida Viaggi
 
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O t t a
view post Posted on 21/8/2010, 16:24




Il viaggio

Tra le rive del Nilo


Il Cairo, immortale, inalterabile, resta per gli egiziani "la Vittoriosa", "la Madre del mondo", o più semplicemente "Misrì" dal nome dell'intero Egitto



Non solo piramidi e deserto. Il Cairo si estende sulle due rive del Nilo ed è una città moderna che cambia e cresce ogni giorno. Partire alla scoperta della capitale egiziana è facile per noi europei. In due ore di volo si arriva e già atterrando all'aeroporto di Cairo International l'atmosfera che si respira è quella di una città che fa da cardine tra due continenti, divisa in due. Il governatorato di Giza, sulla riva occidentale, e quello del Cairo propriamente detto, sulla riva orientale, si confondono nella stessa megalopoli. La più grande città del continente africano ogni giorno si mangia un po' di sabbia del deserto e di terra coltivata. Lo fa così bene, con tanta fame, che nessuno sa più quanti sono i cairoti: 10 milioni, 15 milioni, 20 milioni? Ecco una proposta di itinerario suggerita dall'ufficio del turismo, per una prima full immersion nell città che per gli egiziani è "la Madre del mondo".

Il Cairo di notte
Il Cairo stupiva i viaggiatori già al tempo dei Mamelucchi. Ma Il Cairo, immortale, inalterabile, resta per gli egiziani "la Vittoriosa", o più semplicemente "Misrì" dal nome dell'intero Egitto. Il visitatore straniero, a condizione di essere disposto a lasciarsi inghiottire da questo mondo, potrà scoprire la dolcezza delle notti illuminate dal neon verde delle moschee, la convivialità dei piccoli caffè popolari, il piacere di andare a zonzo nei vicoli e il sorridente buon umore dei cairoti.

Il centro città
La città moderna, l'attuale centro, si estende sulla riva orientale del Nilo, tra le piazze Tahrir, Ataba e la stazione Ramsete. Questo quartiere, europeizzato alla metà del XIX secolo, è stato costruito secondo il modello dell'allora prefetto della Senna, Georges Haussmann: strade larghe che si incrociano ad angolo retto, edifici rococò con decorazioni di stucco, a quel tempo segno della massima modernità. Vi si scopriranno anche alcuni gioielli architettonici della Belle Epoque.

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Vi si scopriranno anche alcuni gioielli architettonici della Belle Epoque



Grandi magazzini e passaggi coperti

Lungo le vie Talaat Harb e Qasr el-Nil, e il viale 26 luglio immensi cartelloni a colori annunciano i film in programmazione nei cinema della città. I cairoti hanno l'abitudine di affollarsi ogni giovedì sera sui marciapiedi di questa via votata allo shopping. Vi si trovano negozi di scampoli, di abiti, di scarpe e grandi magazzini, ma anche eccellenti pasticcerie, fast-food alla moda e cabaret dove si può assistere alla danza del ventre. Nella folla si mescolano turisti e studenti dell'Università americana.

Abbandonando le vie di grande traffico e penetrando nei sorprendenti passaggi coperti di Khan El Khalili, il visitatore scopre ristorantini e piccoli caffé popolari in cui uomini in vestito e cravatta vengono a fumare il narghilè e bere il loro thé dolcissimo al riparo dalla folla. Tahrir Square (Piazza della Liberazione) nel cuore del centro, rappresenta da sola il Cairo. Un edificio di stile orientale ospita l'Università americana. Un enorme edificio semicircolare, il Mogamma, è la sede di vari dipartimenti governativi. La proroga di un visto potrebbe richiedere una visita in questo edificio e, in tal caso, sarà poi particolarmente apprezzata una birra gelida sulla terrazza del Nile Hilton.

La metropolitana, la quarta piramide
La prima linea del metro (42,5 km, 33 stazioni), inaugurata nel 1987 alla presenza di Jacques Chirac, allora primo ministro francese, ha dato del filo da torcere agli ingegneri che l'hanno progettata e realizzata. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: oltre un milione di passeggeri al giorno si infilano nel lungo tunnel tra El-Marg a nord e Helwan a sud, in una struttura perfettamente funzionante. Il primo settore della seconda linea, che collega le due rive, è stato inaugurato nel 1996. La linea è stata prolungata fino a Giza nel 2000 per un totale di 19 km e 18 stazioni.

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La prima linea del metro (42,5 km, 33 stazioni), inaugurata nel 1987 alla presenza di Jacques Chirac, allora Primo Ministro francese, ha dato del filo da torcere agli ingegneri che l'hanno progettata e realizzata



La vita comincia dopo il tramonto
Nel cuore della notte cairota, splendide ballerine vestite di strass occupano il centro della scena. Ciò che gli occidentali chiamano danza del ventre è vista qui come una vera e propria istituzione. Al punto di avere maestri di danza che accolgono allieve da tutto il mondo, e star che sono contese da grandi registi e dai più grandi alberghi, oltre che suoi sarti, musicisti e una sua specifica strada di cabaret, come anche i suoi bar malfamati

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A Il Cairo la vita comincia dopo il tramonto



I quartieri islamici
Il Cairo, la "città dai mille minareti", non ha per i musulmani il carattere sacro della Mecca, di Medina o di Gerusalemme. Ma le sue strade e le sue viuzze nascondono tesori di arte islamica, sovente in cattivo stato, ma sfolgoranti agli occhi di chi sa scoprirli e ammirarli. L'entrata nei monumenti islamici è a pagamento. Attenzione, i visitatori devono essere vestiti in modo conveniente: niente pantaloni corti e canottiere e le donne dovranno avere il capo coperto in tutte le moschee.

Intorno a Bab el-Foutouh
Nei quartieri della vecchia Cairo islamica troverete moschee, palazzi, caravanserragli e scuole coraniche che hanno putroppo subito gli assalti del tempo. Ma da questi quartieri popolari, certamente poco turistici, emerge tutta la vita del piccolo popolo del Cairo: piccoli mestieri, venditori ambulanti, artigiani.

Le due porte monumentali, Bab el-Futuh (porta delle Conquiste) e Bab el-Nasr (porta della Vittoria) segnano il limite settentrionale del Cairo fatimita. Tra le due porte, le vestigia dell'antica cinta fortificata che proteggeva il villaggio emanano un senso di invulnerabilità. Accanto alla porta della Vittoria si erge la moschea el-Hakim, costruita nei primi anni del Mille. Frequentata esclusivamente da una setta sciita indiana, nel 1980 è stata restaurata con marmo e cemento armato, perdendo molto della sua sobria bellezza.

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Attenzione, i visitatori devono essere vestiti in modo conveniente: niente pantaloni corti e canottiere e le donne dovranno avere il capo coperto in tutte le moschee



Moschea Al Aqmar
Davanti alla moschea si apre la via Muizz el-Din Allah, fiancheggiata da magnifici monumenti islamici. In una delle prime stradine a sinistra (via Dahab), la Beit el-Suhaym, antica dimora di uno sceicco di el-Azhar del XVII secolo, dà la misura dello splendore delle abitazioni dei notabili al tempo dei Mamelucchi. La via Muizz el-Din Allah vi porta alla moschea el-Alqmar (1125), e alla madrasa del sultano Barkuk (XIV secolo). Sulla destra, il mausoleo di Qalaun, edificato tra il 1284 e il 1293, un monumento dal silenzio rasserenante, che comprendeva una moschea madrasa (scuola), un ospedale e un sepolcro.

Il Cairo, quartiere copto, il monastero ortodosso di San Giorgio

Situato sulla riva orientale del Nilo (riva destra), di fronte alla punta meridionale dell'isola di Roda, è l'insediamento urbano più antico su questa sponda del fiume, dove ancor oggi abitano i copti. Ci si può arrivare in metro (direzione Helwan, stazione Mari Girgis) o in battello (partenza di fronte al palazzo della televisione, a nord della piazza Tahrir). Scendendo i pochi gradini che portano a Misr el-Qadima e superando le mura che la circondano, quelle della Babilonia romana, entrate in un altro mondo, regno del silenzio e del raccoglimento. Le stradine conducono al convento San Giorgio, alle chiese San Sergio e Santa Barbara, e alla sinagoga Ben Ezra (nei pressi del cimitero cristiano), recentemente restaurata grazie all'iniziativa della comunità ebraica.

Le chiese, salvo la chiesa San Giorgio, più moderna, e la chiesa “Sospesa” non si distinguono dalle case circostanti: stesse pietre, stessa architettura, senza segni religiosi esterni.

Le grida dei venditori ambulanti
Incomprensibili ai più, le grida dei mercanti racchiudono tutta la poesia e lo humour della gente egiziana. Eccone qualche esempio. Per esaltare la dolcezza dell'uva: "Sotto la pergola non riposare quando arrivano le api a succhiare!". "Canne di 7 metri, canne magiche", urla il venditore di canne da zucchero, quando tutti sanno che non ci sono canne più lunghe di 5 metri al massimo. "Quando la pentola delle fave vuota sarà, nessuno più ve ne darà", sostiene con buon senso il venditore che vuol sbarazzarsi al più presto del contenuto della sua marmitta.


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Abbandonando le vie di grande traffico e penetrando nei sorprendenti passaggi coperti di Khan El Khalili...



Il Cairo, il suk di Khan El-Khalili

È il regno dei commercianti e dei turisti. Nelle sue viuzze si vendono e acquistano gioielli, oggetti di rame, cofanetti intarsiati, imitazioni faraoniche, pietre dure, tappeti, oggetti di vetro soffiato e altri souvenirs. Ancora oggi le botteghe sono riunite in corporazioni. Si ciondola, si mercanteggia, si passa il tempo. Poi si va a bere il tè o il karkadè al caffè Fichawi, punto inevitabile del khan. Non molti anni fa anche Naghib Mahfuz veniva a rilassarsi sotto uno dei grandi specchi ingialliti dal tempo.

La Città dei Morti
Ai piedi della falesia del Moqattam si estende, per chilometri quadrati, la Città dei Morti, senza alcun dubbio una delle più vaste necropoli del mondo. Vi sono tombe, ancora del XV secolo, di gente semplice, piccoli catafalchi di pietra, e mausolei grandiosi dove riposano emiri e sultani. I vivi, loro, abitano casupole di due o tre stanze, per vegliare i morti, secondo un rituale ereditato dai faraoni. Quando abitare al Cairo era diventata una scommessa, i più poveri hanno occupato queste ville che hanno l'enorme vantaggio di offrire spazio e silenzio. Gli abitanti della Città dei Morti vivono senz'altro meglio di quelli dei quartieri sovrappopolati di Imbaba o di Shubra. Gli appassionati di architettura mamelucca potranno visitare nella parte nord della necropoli (el-Khalifa) i due mausolei di Qaitaby e di Barkuk.

Le isole: Gezira e Roda
La verdissima isola di Gezira, in mezzo al Nilo, al riparo dalla folla della capitale, ospita il quartiere residenziale di Zamalek, club sportivi, il nuovo teatro d'opera e la torre del Cairo, che dall'alto dei suoi 185 metri domina la città. Sede di numerose ambasciate, prediletta per la sua quiete da molti residenti stranieri, Zamalek sembra vivere a un ritmo proprio. Il visitatore, stanco di ingorghi stradali e della folla dei quartieri popolari, può passeggiare tranquillamente nelle strade ombrose fiancheggiate da ville dal fascino nostalgico. L'isola di Roda ospita il palazzo Manyal, ex residenza del figlio del khedive Tewfiq, Mohamed Alì, oggi trasformata in museo (aperto dalle 9 alle 16, entrata a pagamento). Nascosta sulle rive del Nilo, protetta da una muraglia simile a una fortificazione, l'ex dimora reale è circondata da uno splendido giardino dalla vegetazione rigogliosa.

La riva occidentale
Separata amministrativamente dalla riva orientale – quando si lascia il Nilo si lascia Il Cairo e si entra nel governatorato di Giza – la riva occidentale del fiume è diversa anche come carattere e come popolazione. Qui si estendono chilometri di edifici moderni, senz'anima, lungo grandi strade diritte. Ogni tanto un parco con maestosi eucalipti, la piazzetta di villaggio, una bella villa restaurata ricordano al visitatore che una certa borghesia, soltanto qualche decennio fa, amava costruire le sue residenze in piena campagna.

Libero News

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Il Cairo stupiva i viaggiatori già al tempo dei Mamelucchi

 
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O t t a
view post Posted on 24/10/2010, 15:39




Egitto: Alta Corte, no polizia in ateneo
Agenti presenti da 30 anni nell'universita' del Cairo


23 ottobre, 22:17

IL CAIRO - L'Alta Corte Amministrativa egiziana si e' pronunciata, con sentenza definitiva, contro la presenza trentennale della polizia nel campus dell'universita' del Cairo.

Il ricorso era stato presentato da un gruppo di docenti dell'ateneo, secondo cui le forze di sicurezza del ministero dell'Interno dovevano essere sostituite con un servizio di guardia alle dirette dipendenze dell'universita'. Un tribunale di 1/o grado aveva dato loro ragione nel 2008 e oggi l'Alta Corte ha confermato il verdetto.

ansa
 
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hayaty
view post Posted on 22/11/2010, 15:39




Cinema: 34^ Edizione del “Festival Internazionale del Cairo”

21/10/2010

Ogni anno in Egitto al Cairo si svolge il Festival Internazionale del Film, dando uno spazio particolare all’ospite d’onore i Paesi che hanno avuto l’onore di proiettare le loro pellicole sono stati: l’America Latina 2006, la Bretagna 2007, la Spagna 2008 e l’India nel 2009. Per questa edizione il Paese scelto, come ospite d’onore, sarà proprio l’Egitto. La rassegna cinematografica si svolgerà da oggi sino al 9 dicembre 2010. La sezione dedicata all’ospite d’onore sarà intitolata: L’Egitto negli occhi del cinema mondiale, all’interno del quale saranno proiettati diciannove film provenienti da diversi paesi del mondo, che tratteranno avvenimenti ambientati sul territorio egiziano o avranno come protagonisti personaggi storici egiziani.

Il primo film che sarà proiettato sarà “’Agora”, del 2009, diretto dal regista spagnolo Alejandro Amenabar e interpretato da Rachel Weisz, Max Minghella e Oscar Isaac. Il film è ambientato nel secolo IV d.c. ad Alessandria dell’Egitto, quando era sotto il comando dellImpero Romano. Il film parla della vita della celebre filosofa e astronoma ”Ipazia” che insegnava nella biblioteca di Alessandria. Si affascinano di lei due giovani Davo e Oreste. Davo, il suo schiavo, che si converte al Cristianesimo con lo scopo di essere spiritualmente liberato, però si aggrega ai gruppi cristiani estremisti che combattono sanguinosamente con i giudei e i pagani col proposito di diffondere la parola di Dio, e distruggono la biblioteca di Alessandria, incendiandone i libri e facendone un ovile per l’allevamento di bestiame. Oreste invece, è uno dei suoi studenti, che rivela il suo amore per lei di fronte a tutti, ma lei rifiuta quest’amore, dedicando la sua vita e i suoi sentimenti alla scienza, alla filosofia, e alla ricerca scientifica. Nonostante il clima teso “Ipazia” rimane fedele ai suoi principi: l’inevitabilità della vittoria dell’intelletto e la libertà di pensiero che garantisco la dignità agli esseri umani, tentando di comprendere le leggi che controllano il movimento dei pianeti intorno al sole. Ipazia proprio per la sua dedizione alla cultura, è presa di mira da gruppi cristiani che accusandola di stregoneria la uccidono.

Altro film in programma è “Il paziente inglese” del 1996, diretto da Anthony Minghella e interpretato da Ralph Fiennes, Kristin Scott e Williem Dafoe. Il film racconta la storia complessa di un uomo completamente ustionato, che non conoscendo nulla della sua vita, sarà chiamato da tutti il paziente inglese. La storia si svolge nel periodo della seconda guerra mondiale, dove un’infermiera canadese dal nome Hana in un convento italiano si prende cura di lui. La giovane infermiera è attratta dal paziente inglese, che non riesce a ricordarsi del suo passato e torva in lui il conforto per la sua tristezza per la morte dei suoi cari. La storia si arricchisce di personaggi come il ladro canadese David Caravaggio, che lavora come spia con gli alleati e il tenente Sikh Kirpal Singh, che lavora con l’unità di sminamento. Con il passare dei giorni il paziente inglese comincia a ricordarsi del suo passato e della storia d’amore con Katharine Clifton, la moglie di Geoffrey Clifton, suo collega all’Associazione Reale Britannica al sud del Cairo. Tra ricordi e scoperte la storia prosegue con nuovi amori e intrighi. Il Paziente Inglese, nel 1996 vinse l’Oscar come miglior film straniero e il Golden Globe per il miglior film drammatico, miglior regista e per la migliore colonna musicale.

Ogni giorno alla rassegna cinematografica sarà proiettato un film che parla dell’Egitto e del suo patrimonio storico culturale, dove registi come John Guillermin, Graeme Clifford, Ruba Nadda, George Fons e Arturo Repstein.

Saranno, inoltre proiettati film, che hanno fatto la storia del cinema mondiale come: Cesare e Cleopatra, del 1946, regia di Gabriel Pascal; La strada del Cairo, del 1950, diretto da David Macdonald; La valle dei re, del 1954, diretto da Robert Pirosh; L’egiziano, del 1954 diretto da Michael Curtis; La terra dei faraoni, del 1955 diretto da Howard Hawks; Giuseppe venduto dai fratelli, del 1960, diretto da Irving Rapper; Nefertiti regina del Nilo, del 1961, diretto da Fernando Cerchio; Cleopatra, del 1963, diretto da Joseph L.Mankiewicz; Faraone, del 1966, diretto da Jerzy Kawalerowicz; Il risveglio, del 1980, diretto da Mike Newell e Le avventure straordinarie di Adele Blanc-Secirato quest’anno e diretto da Luc Besson.

Un importante appuntamento per gli appassionati del vero cinema, dove il passato e il presente vengono messi a dura prova, tenuto conto della tecnologia che anche nel mondo cinematografico ha subito tantissimi cambiamenti.


ItalNews
 
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O t t a
view post Posted on 16/6/2011, 18:32




MOSTRA AL CAIRO RENDE OMAGGIO A "GARIBALDINI D'EGITTO"

Il Cairo, 16 giugno 2011 - 15:35

Una mostra sui "garibaldini d'Egitto". E' questa l'iniziativa della rete diplomatica italiana che ha inaugurato "Gente nostra sulle rive del Nilo: la famiglia Cioni", un omaggio ai migranti italiani che contribuirono al processo di integrazione nazionale. La mostra, allestita nei locali del Consolato italiano del Cairo, si inserisce nel quadro dei festeggiamenti dell'Unita' d'Italia e, in particolare, nella "settimana dell'editoria italiana, della cultura e dell'archeologia", iniziativa promossa dall'ambasciata. Gli oggetti, i documenti e le fotografie in esposizione documentano la vita e l'impegno dei molti italiani che lavorarono in Egitto nel XIX secolo, contribuendo allo sviluppo del Paese in diversi campi. L'esposizione racconta le storie dei giovani patrioti risorgimentali che partirono verso le terre d'Africa, a cominciare da Raffaele Cioni, giovane garibaldino al quale e' dedicata la mostra, emigrato in Egitto nel 1860 dopo aver partecipato alla spedizione dei Mille. Una scelta nata dal contrasto tra la sua ispirazione risorgimentale e la fede papalina della famiglia della donna amata. Cioni si stabilì al Cairo dove contribuì, con il suo talento, ai progetti di illuminazione a gas che, alla fine dell'800, diedero la luce alle strade della capitale egiziana.

AGI
 
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hayaty
view post Posted on 14/12/2011, 16:14




Egitto: la settimana della 'Nuova Valle' apre al Cairo
Mostra in ambito progetti per turismo ecosostenibile

13 dicembre 2011 - 14:00

Al Wadi al Gedid e' il piu' grande governatorato egiziano e il meno popolato. E' deserto e oasi, copre un'area vastissina nel sud del paese fra il Nilo, il Sudan e la Libia, ospita l'area protetta del deserto bianco e il parco nazionale di Gilf el Kibir.

Da anni l'Italia, attraverso la Cooperazione, e' attiva per incentivare e sviluppare progetti di turismo ecocompatibile e per mostrare i prodotti locali della regione l'Istituto italiano di cultura ha allestito una mostra nella sua sede al Cairo, inaugurata dall'ambasciatore d'Italia in Egitto Claudio Pacifico e dal governatore della regione Tarek el Mahdy.

L'impegno italiano della Nuova valle e' ventennale e si attua concretamente attraverso il programma ambientale egiziano finanziato dalla cooperazione italiana con 12,2 milioni di euro dei quali tre attraverso il programma di 'debt for development swap'.

In particolare il contributo italiano nel deserto bianco e nel parco di Gilf el Kibir e' per la realizzazione di infrastrutture per i turisti, il rafforzamento della gestione delle zone protette, la formazione dei ranger. Sostegno viene anche fornito a piccole associazioni di imprese artigianali, come quelle che stanno esponendo i loro prodotti al Cairo.

L'attenzione al turismo ecosostenibile e alle popolazioni locali verra' anche dall'organizzazione di corsi in italiano a partire da gennaio, realizzati col sostegno dell'Istituto italiano di cultura.


ANSA
 
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hayaty
view post Posted on 15/2/2012, 17:12




EGITTO, ALLA FIERA DEL LIBRO ATTENZIONE PUNTATA SU ITALIA

14 FEB 2012 - 16:36

Si e' conclusa al Cairo la 43esima Fiera internazionale del libro, l'evento di settore piu' importante del mondo arabo. Una rassegna che ha certificato una volta di piu' grande attenzione verso l'editoria occidentale, e italiana in particolare. La nostra ambasciata al Cairo, in raccordo con l'Istituto italiano di cultura (Iic) e con l'Associazione italiana editori, grazie anche al contributo della direzione generale per la Promozione del Sistema paese della Farnesina, ha allestito uno stand composto in maggioranza da libri per ragazzi (un centinaio) a disposizione di case editrici di settore. Oltre ai testi per i giovani, lo stand comprendeva anche libri d'arte, di archeologia, di letteratura, di linguistica e didattica, di cinema, di storia della musica, di turismo, di scienza ed economia. Lo stand ha anche ospitato una speciale sezione dedicata ai libri vincitori del Premio Strega, in italiano e in arabo. Non solo. Per tutta la durata della Fiera e' stato utilizzato un schermo gigante con proiezioni continue di documentari sull'Italia e sui programmi di cooperazione bilaterali, nonche' si sono tenuti numerosi eventi, che hanno visto l'Italia protagonista. Dalla presentazione dei premi Strega e Flaiano ad alcuni volumi e progetti editoriali a tavole rotonde, a diversi progetti, tra cui l'organizzazione del quinto convegno internazionale sulla cultura italiana nel mondo, che quest'anno avra' come tema "La cultura italiana in Egitto e nei Paesi del Mediterraneo".


AGI
 
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O t t a
view post Posted on 14/6/2012, 15:56




Giorni speciali al Cairo

Belle foto di vita quotidiana nella capitale dell'Egitto: tra due giorni si vota il primo presidente democraticamente eletto dopo la caduta di Mubarak

14 giugno 2012

Il 16 e 17 giugno in Egitto si terrà il ballottaggio per le elezioni presidenziali. Si affronteranno l’islamista Mohammed Mursi, dei Fratelli Musulmani – il candidato più votato al primo turno elettorale con 5,7 milioni di voti – e l’ex premier ed ex comandante dell’aeronautica militare Ahmed Shafiq, che ha ricevuto 5,5 milioni di voti. Al Cairo sono gli ultimi giorni di campagna elettorale: le persone si imbattono in manifesti e cartelloni con le facce dei candidati nelle strade e nei muri della città, dipinti con graffiti che raffigurano i potenti della giunta militare e i candidati; le vecchiette vendono le uova al mercato, i vecchi bevono e fumano fuori dai bar, i bambini vendono fiori ai passanti e i manifestanti protestano ancora in Piazza Tahrir o dormono nei pochi accampamenti rimasti.

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hayaty
view post Posted on 27/11/2012, 16:10




Egitto: manifestazioni non fermano festival cinema Cairo
Slitta data,ma si fa.Anche per evitare accredito FIAPF a Israele

27 NOVEMBRE, 11:29


Mentre l'Egitto politico di Mohamed Morsi cerca di disinnescare il conflitto scatenato dal decreto con cui pochi giorni fa il rais si e' avocato nuovi poteri, l'Egitto della cultura si aggrappa con tutte le sue forze a uno dei suoi ultimi baluardi: il Festival internazionale del Cinema del Cairo. A poche ore dall'inizio della manifestazione indetta dalle opposizioni contro il decreto presidenziale, con almeno tre cortei che partiranno da diversi quartieri della citta' per confluire in piazza Tahrir, e il rinvio di quella convocata dai Fratelli musulmani a sostegno di Morsi, il ministro della Cultura, Mohamed Saber Arab, ha deciso di rischiare il tutto per tutto. Il festival rimane in piedi, ma l'inaugurazione - prevista per oggi pomeriggio in concomitanza dei cortei - slitta di un giorno. Almeno fino a nuovo ordine, perche' allo stato attuale, e' impossibile fare alcuna previsione. ''Si tratta di una semplice precauzione - assicura ad ANSAmed la vicepresidente del Festival, Soheir Abdelkader.

Per motivi di sicurezza e per evitare che la manifestazione diventi uno degli obiettivi contro cui la rabbia dei manifestanti potrebbe scagliarsi, dal dicastero della cultura e' arrivato l'ordine di posticipare di un giorno l'apertura, ma non certo di cancellare l'evento. In ballo c'e' l'immagine di un Paese che dal crollo del regime di Hosni Mubarak non trova una sua via verso la stabilizzazione. Un'economia al collasso, e una industria cinematografica che ha perso terreno rispetto ad altri mercati rivali. E, secondo molti osservatori, il rischio di perdere il riconoscimento internazionale della FIAPF (Federation Internationale des Associations de Producteurs de Films), l'organismo che rilascia l'accredito ai festival cinematografici di mezzo mondo: da Berlino, a Cannes, a Venezia. Dopo la battuta d'arresto del 2011, anno in cui il festival ha saltato un giro per via dei cambiamenti politici, quest'anno l'Egitto non avrebbe mai potuto permettersi un secondo stop. La posta in gioco e' troppo alta. ''Se le cose non dovessero funzionare, infatti, il festival del Cairo perderebbe l'accredito a beneficio di un altro festival, quello di Gerusalemme, primo della lista in attesa di riconoscimento'', commentano alcuni. Un downgrade che in questo momento piu' che mai il Paese proprio non puo' permettersi. E cosi', tra defezioni dell'ultimo momento, cancellazioni di proiezioni (le uniche due pellicole di produzione siriana sono state ritirate per motivi di opportunita' politica, per evitare l'imbarazzo di dovere presentare al pubblico film prodotti dal regime di Bashar Al-Assad), la manifestazione cinematografica piu'antica del Medio Oriente, nata nel 1976, non puo' non avere luogo. Grazie ad essa l'Egitto e' riuscito a rafforzare la sua immagine quale faro della cultura nel mondo arabo. Paillettes e red carpet certo stridono con quel che a pochi chilometri dall'Opera House (dove si terranno le proiezioni dal 28 novembre al 7 dicembre) sta per andare in scena nelle vie del Cairo. Ma come nei film, l'Egitto ha bisogno di sognare. E il sogno di tanti egiziani in questo momento e' di uscire da questa profonda crisi, ''mandare a casa la Fratellanza'', come in migliaia gridano in piazza Tahrir e voltare pagina.


ANSA
 
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