| Nel corso delle ultime stagioni estive, si è assistito alla tendenza a diminuire sempre più i centimetri di pelle non esposti al sole: trionfo pressoché su tutte le spiagge. Fino a qualche anno fa i seni nudi o i costumi ridotti venivano mostrati solo in particolari circostanze, in località balneari appartate o esclusive e quasi sempre da donne e uomini di una certa estrazione sociale, i cosiddetti "liberati". Gradualmente pero' anche la gente comune ha cominciato a trovare un certo compiacimento ad esibire il proprio corpo sempre meno coperto: recentemente anche negli stabilimenti balneari più familiari una certa nudità si è imposta indistintamente tra madri di famiglia, giovani e meno giovani. Nonostante le posizioni più intransigenti abbiano lasciato il posto ad un atteggiamento generale di tolleranza e accettazione, i giudizi sono ancora discordanti e le idee confuse. Il nocciolo della questione consiste nel chiarire se è vero che una maggiore nudità rimanda univocamente al sesso e al suo esercizio. ln altre parole: se alla vista di un corpo nudo o parzialmente nudo corrispondesse immediatamente uno stimolo di tipo erotico, in questo caso avrebbero ragione i moralisti a condannare questa inutile e dannosa sovraeccitazione fisiologica e mentale. Ma le cose non stanno cosi'!. Se da una parte è innegabile che in una società come la nostra, in cui tutti girano vestiti, il nudo comunichi implicitamente dei messaggi di ordine sessuale, dall'altra è importante non confondere l'erotismo con l'esercizio della sessualità. I due termini non sono interscambiabili dal momento che differiscono qualitativamente anche se sono potenzialmente presenti entrambi nel codice innato del comportamento umano. Noi sappiamo che nella maggior parte delle specie animali l'accoppiamento avviene in determinati periodi dell'anno in cui la femmina è feconda. Non esistendo altro istinto che quello che spinge alla riproduzione, mentre la femmina attiverà una serie di segnali involontari in coincidenza con l'estro, il maschio eccitato da questi segnali risponderà a sua volta con una serie di rituali di corteggiamento, spesso simili a delle vere e proprie danze, che si concluderanno con l'accoppiamento. ln altre parole, gli animali rispondono immediatamente ad una serie di stimoli attivanti o inibenti che hanno funzione di segnale, indipendentemente dalla situazione che li circonda ad esclusione, ovviamente, delle situazioni di pericolo. Tutto questo in linea di massima potrebbe valere anche per l'uomo: il corpo nudo rappresenterebbe il segnale cui automaticamente farebbe seguito un aumento di desiderio. Se nonché la maggior parte degli esseri umani è dotata di una capacità squisitamente umana che è quella erotica, legata non tanto all'istinto quanto al sentimento, all'emozione, agli stati d'animo. La carica erotica di una situazione o di una immagine è influenzata dalla capacità e dalla volontà del soggetto. L'unica eccezione è per quel periodo dell'adolescenza e della giovinezza in cui la prorompente energia sessuale è spesso difficile da controllare volontariamente. Quindi, azioni, gesti, andature e toni di voce apparentemente banali si co lorano eroticamente solo grazie alla fantasia ed alla stato d'animo di chi osserva. Viceversa un'esposizione ostentata del corpo, un nudo sfrontato ed evidente, un seno spalmato di crema abbronzante e cotto da sfiancanti giornate di tintarella o l'ostentazione di muscoli da culturista fin giù all'inguine possono stimolare tutto fuorché la fantasia erotica. Insomma non sono i centimetri di pelle nuda a scatenare i nostri desideri, ma la nostra voglia e la nostra disponibilità a lasciarci andare: siamo noi a decidere se è il caso che una situazione diventi per noi erotica o eccitante. Ricordo a questo proposito la gloria di un paziente che si lamentava di dover costatare che la vista di ragazze in costume da bagno gli provocava delle repentine erezioni: presto fu chiaro che il problema di questo mio paziente non erano le ragazze in costume, ma un suo eccessivo investimento emozionale sui genitali, per controbilanciare un grosso senso di inferiorità e di impotenza. ln linea di massima pero ognuno di noi se è sano, adulto ed equilibrato, sa rispondere adeguatamente agli stimoli dell'ambiente a seconda della disponibilità emozionale del momento. Cio significa che normalmente la risposta sarà di tipo erotico solo se coinciderà il desiderio di chi lancia il messaggio e di chi lo riceve, indipendentemente dalla nudità del nostro interlocutore (sia che l'atleta con muscoli guizzanti faccia il galletto sia che la vicina d'ombrellone faccia cadere maliziosamente il reggiseno). ln conclusione, ritenere che il nudo in spiaggia possa funzionare da stimolo o da segnale per l'esercizio della sessualità non fa molto onore alle ben più significative capacità razionali, emotive e volitive proprie dell'essere umano. Se alcuni obietteranno sul come mai allora durante i periodi estivi aumenta il desiderio sessuale è facile rispondere che cio dipende quasi esclusivamente dal maggior tempo libero e dalla ritrovata disponibilità a stare insieme col partner.
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