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| latitavo da un po' passo ad una vera segnalazione CITAZIONE E’ l’anno 1582. Goemon è un famoso ladro in stile Robin Hood che vive nel tempo in cui il Giappone, per la prima volta, è unificato sotto la guida di un unico capo. Per anni, il signore della guerra Nobunaga Oda ha combattuto per unificare il paese, ma viene tradito e ucciso da uno dei suoi comandanti dell’esercito.
La storia inizia con Goemon che ruba dalla cassaforte di un potente signore e distribuisce la refurtiva ai poveri. In breve, un oggetto rubato dalla cassaforte lo conduce attraverso una serie di eventi che lo portano a confrontarsi col suo passato e lo stesso Hideyoshi. Lo stile epico e cinematografico va oltre qualsiasi cosa che sia stata prodotta in Giappone fino ad ora e sono rimasto compiaciuto della sua creatività.
La scena iniziale pone le giuste basi per il resto della storia, visto che il film ha delle immagini favolose. Comunque, non ho potuto fare a meno di pensare che questo piacere per gli occhi aveva il compito di distrarre dalla debolezza della sceneggiatura. Creare un Giappone del 16° secolo dove tutto, dai costumi ai castelli o alle armi, è stato esagerato rispetto alla realtà, fino ad arrivare a incredibili fantasie, è un vero peccato. Gli eroi e i cattivi sono sovrumani in tutto ciò che fanno: dalla loro sete di potere alla velocità con cui scagliano i loro shuriken. Dopo tutto, questo è un action movie e devo pur riferirvi delle eccitanti scene presenti! Goemon taglia a pezzetti questi personaggi come se fossero burro, in scene di incredibile genialità e perizia tecnica.
Credo che a questo adattamento fantastico si dovrebbe dare la stessa accoglienza data a Batman o X-Men. Il film è ambientato 500 anni fa, ma concedendo la diversità culturale e i sottotitoli, questo film dal tocco leggero è divertente e memorabile.
Il film è prodotto espressamente per accattivarsi una larga fetta di pubblico, e per dare una sensazione ‘esotica’ al pubblico giapponese. Con decapitazioni, persone tagliate a metà verticalmente, e addirittura mini pistole, ogni fan dei film giapponesi estremi si troverà a casa propria. Mi è piaciuta una scena in particolare: quando alla musica giapponese è stato dato un ritmo dance sostenuto, accompagnato da movenze da ballo erotiche da parte di una sexy gang di bellezze giapponesi.
Questo film è veramente per tutti i gusti!
Il messaggio implicito del film è abbastanza chiaro. I valori della società giapponese, l’onore, il rispetto premiano e valorizzano Goemon. Queste sono le qualità per sopportare fino alla morte senza lamenti. C’è da dire che il regista fa un lavoro non proprio perfetto nel portare queste virtù alla luce. C’è chiaramente una voluta perdita nella storia, dovuta probabilmente sia al poco talento che al poco budget. E quindi? E’ ovvio che qui sussiste un problema. Non si vedono molti progressi nei lavori del regista Kazuaki Kiriya.
Tutto sommato, come potrebbero i Giapponesi rivaleggiare con “300” se non con schizzi di sangue al rallentatore, un’enorme quantità di cadaveri e un sacco di grida?
Se vi piace tutto questo, amerete Goemon. http://japancinema.net/2009/12/11/goemon-review/
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