LA VIRTUS STRINGE I DENTI
Di: Daniele Labanti
E’ iniziata presto, ieri, la giornata virtussina, ora sconvolta dall’ennesima tegola della stagione. Daniele Parente, il capitano, venerdì sera sentiva una fitta ad un polpaccio, mentre nella partitella andava in penetrazione. Dolore tantissimo, preoccupazione enorme. E le visite effettuate nella mattinata di ieri dal dottor Alessandro Lelli hanno confermato tutti i timori dipinti sul volto dello staff bianconero: rottura del tendine d’Achille destro, recita il comunicato diffuso dal club, e tanti saluti alla stagione. Giovedì Parente sarà operato, bene che vada sarà prontissimo per il raduno estivo.
Con questa notizia e nell’aria un clima tetro, nel pomeriggio di ieri la Caffè Maxim s’è ritrovata al PalaMalaguti. Video poi allenamento, come da programma, ma attorno un summit d’altissimo livello. C’erano, oltre a Giordano Consolini, anche il proprietario Claudio Sabatini, il gm Massimo Faraoni e il presidente Romano Bertocchi. Riunione plenaria, per stare vicino alla squadra e fare il punto d’una situazione che adesso si fa delicata, perché al di là delle cifre (3,7 punti, 2,2 recuperi) Parente era l’uomo decisivo per dare equilibrio alla squadra. La reazione, composta, di Consolini lo conferma: «Come sempre dobbiamo andare avanti, un buon allenatore direbbe che la squadra è costruita per sopperire a tutto. In realtà, questa non è più una situazione normale. Sono dispiaciuto per Parente, perché stava andando benissimo e non a caso nelle ultime partite ho sottolineato sempre la sua importanza, che andava molto al di là delle statistiche».
A questo punto, la Virtus deve decidere come muoversi, se intende farlo, valutando bene la falla apertasi dopo quest’ennesimo episodio negativo. Sabatini predica calma, confessando che a Parente sarà allungato il contratto di tre anni: «E’ un giocatore sul quale puntiamo, dal lato umano e da quello tecnico. Ho voluto subito rassicurarlo sulle nostre intenzioni, proponendogli questa mattina un rinnovo. Per il resto siamo fermi, abbiamo davanti quattro partite, delle quali tre in casa e una ad Imola, e confido nell’aiuto del nostro pubblico, che saprà capire questa situazione di reale emergenza». Insomma, almeno a parole per ora la Caffè Maxim non si muove, e si stringe attorno ai superstiti per superare questa settimana nera. Non s’esaurisce tutto a Parente, infatti, perché Podestà ha ancora la caviglia gonfia e potrà esserci forse a metà del potenziale, mentre Davison, tra riposo e farmaci, dovrebbe poter dare il suo contributo.
L’idea della società, per ora, è prendersi il tempo necessario per valutare la situazione, restando con gli occhi aperti in caso d’offerte allettanti. «Intanto cerchiamo di trovare al nostro interno le risorse – spiega Faraoni – ma ovviamente se qualcuno ci telefona noi parliamo con tutti». Il mercato offre poco, paradossalmente diventa più difficile sostituire un giocatore come Parente, perchè costringe a guardare nel calderone, vuoto, degli italiani disponibili. Detto che Alessandro Abbio è bloccato a Granada, in una squadra in difficoltà che non vuole impoverire il roster, resta possibile la pista che porta a Davide Bonora, un po’ chiuso a Roma e molto simile a Parente per caratteristiche tecniche. L’idea è buona, va trovato un accordo con la Lottomatica dove adesso regna la confusione. Alternative? Il Valencia ha liberato Bryce Drew, passato Nba, passaporto italiano, ma non dà garanzie specialmente per le esigenze della Caffè Maxim. Oggi, intanto, si gioca: Virtus in emergenza, Pavia forse senza Luca Conte. Nel mezzo, la festa per Renato Villalta.
Daniele Labanti
|
