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MASHIARA. Significava amata diletta, col cuore e con l'anima, ma anche perduto amore.
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Cristian io avevo capito giusto già in conferenza ^^" Se può bastarti la mia testimonianza. E trovo bello che un titolo si spieghi del tutto solo nel finale (vedi Honey and Clover), perciò io parteggio per il tuo "le viole son blu".
P.S. il petalo in copertina non dice nulla V.v ci vuole un fiorellino intero almeno V.v. -
(Todo).
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Passo, non mi piace la Obata. . -
Demelza.
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Io invece trovo che il discorso sulle diverse sfumature assunte dal titolo sarebbe molto interessante come eventuale nota finale esplicativa al termine dell'opera XD . -
Deda.
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Smettetela di fare i paninari!
guardate che anche il Pos Foffia adesso...QUOTEQUOTECITAZIONE (kurtina21 @ 3/11/2009, 21:46)
Questo lo prendo! confido nella Obata!
Il titolo "La malinconia di Sumire" sarebbe decisamente meglio!
E invece no! XD
Visto! Eeeh? così si fa! FFFFF!. -
Scarlett.
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Bolura ga ita l'avevo mollato a metà serie per mancanza di interesse.. Dato che questa sua nuova opera prevede soltanto due numeri conclusivi, potrei dare un'altra possibilità alla Obata per vedere se effettivamente è un'attrice che posso apprezzare o meno..
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verochan91.
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Anche questo sarà miooooooo! Adoro la Obata!!! . -
¤Ellen«_.
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Credo proprio che lo prenderò... i suoi disegni e il suo modo di raccontare mi piace molto, con Bokura ga ita mi è piaciuta molto, perciò proverò anche questi due volumi ^^ . -
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Ammappa che sfaticati che siete, nessuno ha commentato questo manga?!?
Una storia sentimentale/adolescenziale semplice nel soggetto ma anche particolare... particolare perché di solito tali storie (specie se shojo) prevedono intrighi, inciuci, idee più o meno balzane di base, cliché scioggistici portati all'ennesima potenza, gag o drammoni, bishonen o slinguate. In Sumire wa blue non c'è nulla di questo, è solo la storia di 3 personaggi e dei loro rapporti personali, non c'è il "buono", neanche il "cattivo".
E' un manga sentimentale nel senso stretto, scevro di particolari allusioni ad altri generi come deviazioni verso la commedia o il dramma (giusto un barlume di sport): totalmente basato sulla psicologia dei tre. La narrazione è lenta e priva di forzature, ma anche per questo lievemente statica o ridondante in alcuni passaggi. C'è molta malinconia come al solito per l'autrice, ma anche un happy ending generale. Carine le storie extra, specie la seconda che stempera il clima (è l'unica prevalentemente commediosa).
I personaggi sono il succo del manga, ben rappresentati nel trio di protagonisti, è vero che talvolta non sono così simpatici al lettore nei loro comportamenti (lui e il suo sguardo da pesce lesso l'avrei preso volentieri a schiaffi diverse volte) ma il realismo ci sta abbastanza.
Un buon manga dunque, indirizzato principalmente verso un target che apprezza storie sullo sviluppo progressivo dei personaggi e dei loro sentimenti amorosi negli anni delle insicurezze adolescenziali.. -
andrè79.
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Letto pure io questo manga. Effettivamente è una storia semplice, semplice, ma ben gestita e calibrata. La Obata è brava nel creare personaggi tutto sommato reali e basare la vicenda sulle loro sensazioni e stati d'animo. A me ha lasciato una piacevole sensazione. Non è sicuramente il manga dell'anno ma è una lettura superiore ad altre scialbe commedie in circolazione. Lo consiglio, ha i pregi narrativi di Bokura senza però quell'atmosfera opprimente che caratterizzano gli ultimi volumi dell'opera più celebre dell'Obata. . -
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