Mal d'Egitto

Marocco

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darahani
view post Posted on 22/5/2006, 19:51




Ragazzi, tempo fa ho visto un documentario in tv riguardante ad un luogo sacro.... migliaia di topi liberi e si deve stare scalzi!!!
Sapete di questa usanza?
Darah
 
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Cleopatra79
view post Posted on 22/5/2006, 20:30




Sei sicura che era Marocco e non India ???? :blink:
 
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habibi80
view post Posted on 22/5/2006, 22:03




ragazzi ma allora questo agadir com'è???
io ad agosto dovrei andare li al vatur..so che nn sarà come l'egitto ma almeno x cambiare un po e vedere un posto nuovo..(anzi diciamo che i miei amici si sono rifiutati di assecondarmi ogni volta ed andare sempre sul mar rosso!!!)
AH FOSSE X ME..... :14.gif: :14.gif: :14.gif: :14.gif: :14.gif: :14.gif: :14.gif: :14.gif: :14.gif: :14.gif: :14.gif: :14.gif:
 
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Cleopatra79
view post Posted on 22/5/2006, 23:12




image ad agosto...in un paese africano...senza la possibilità di fare un bagno se nn in piscina??!! ...direi che nn è proprio il massimo. Poi non è un posto ideale per una vacanza tra amici, per divertirsi...meglio la Spagna, Canarie, Baleari...Grecia...Pensaci bene!
 
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habibi80
view post Posted on 1/6/2006, 18:38




alla fine ho prenotato!!!
gli altri posti piu o meno li conosco.. e poi per me il valtur è una garanzia e anche tutte le persone che ci sono state mi hanno detto che sia il villaggio che il posto è stupendo..ho optato x agosto xchè so che li le temperature nn sono come sul mar rosso ma si avvicinano piu alle nostre..anzi a luglio l'anno scorso ha piovuto ininterrottamente quindi andando in questo periodo spero di trovare bel tempo..
 
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SwEeT_92
view post Posted on 5/3/2007, 20:46




ke belle le foto :UUU: io ci andrò qnd riuscirò a convincere mia madre col mio ragazzo ke è del Marocco :wub:
 
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bimba egiziana
view post Posted on 8/6/2007, 14:36






E un po' che ho nella testa questa meta..marrakech,un po' perchè è africa e forse anche perchè mi attira il nome..non so',le foto non fanno che aumentare la mia curiosita',sicuramente non sara' come il nostro Egitto.., mi lasciano un po' di dubbi i vostri commenti,nel senso che in Egitto ormai giro,anzi giriamo tranquillamente senza problemi..li'mi pare di aver capito non sia proprio tranquillo come posto..mah..un pensierino pero' ce lo faro'..poi chissa'.. image

Edited by bimba egiziana - 5/5/2010, 11:35
 
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salyma
view post Posted on 18/6/2007, 13:23




ragazzi io ci sono stata due volte in marocco.
paese magnifico!!! sono stata a marrakech e sud in 4x4. se vi servono info chiedete pure.

per habibi : io non andrei ad agosto ad agadir..........non per il villaggio valtur, proprio per agadir.
troverai frequentemente la nebbia, il mare e' gelato....se proprio vuoi fare mare cerca sulla costa mediterranea.
 
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falak
view post Posted on 19/1/2008, 23:34




In Marocco si fa strada il long week-end
L'inchiesta dell'Osservatorio Guida Viaggi sul nr.1167

Non sono pochi gli operatori che programmano il Marocco, ma ciò nonostante c’è uno zoccolo duro di t.o. ben saldo nelle menti della rete agenziale, e probabilmente anche sui suoi scaffali. E’ quanto scaturisce dall’Osservatorio Guida Viaggi. Primo è sempre Francorosso, Segue Turisanda, e terzo si conferma Alpitour (13%).
Ma non di solo tour operating vive l’offerta sul Marocco: l'ampliamento dei voli su Marrakech e Casablanca le rende sempre più appetibili come mete per long week-end, e infatti aumenta all'11,7% la quota di adv che indicano questa soluzione come tipologia di viaggio più richiesta. Ai risultati dell'inchiesta e ai programmi dell'Ente del turismo Guida Viaggi dedica uno speciale, sul nr.1167 in distribuzione.

10/12/2007 - 11:27


Guidaviaggi
 
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50musta
view post Posted on 20/1/2008, 19:31




raga, in agosto torno in marokko abito in una città vicino a marrakech.
se c'è qlk ragazza che mi vuole far compania?
 
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falak
view post Posted on 7/4/2008, 17:28




Cinque resort in Marocco nel futuro di Barcelò Hotels


Barcelò investe sul Marocco. Sono 5 i progetti che la compagnia alberghiera spagnola mette in cantiere grazie a un accordo siglato con la marocchina Attijariwafa Bank, che consentirà di sviluppare, nei prossimi tre anni, una catena urbana che toccherà le principali città del Paese nordafricano. Barcelò Hotels è già presente a Casablanca, e i nuovi piani prevedono l'ingresso del marchio anche a Rabat, Fez e Tangeri. Sempre sulla fascia nordafricana, la società avrebbe manifestato l'intenzione di posizionarsi in Egitto.

07/04/2008 12.08

TTG
 
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falak
view post Posted on 18/10/2008, 10:45




Mohammedia (Fedala), spiaggia e golf in Marocco


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Lungo un tratto sabbioso della costa atlantica, a pochi km da Casablanca e Rabat, la località di Mohammedia si candidada come perfetta sede per una vacanza balneare, che al fascino dell'oceano e il suo vento amato dagli appassionati di surf, offre un moderno centro per il golf, dove trovare il giusto equilibrio psicofisico e liberarsi dallo stress del lavoro.

E' molto facile arrivare a Mohammedia , la località si trova a meno di 30 km a nord di Casblanca e a circa 70 km a sud della capitale Rabat. Volando sull'aeroporto Mohammed V di Casablanca si segue dapprima direzione Casablanca poi l'autostrada A3 per raggiungere Mohammedia in pochi minuti. Se non volete percorrere l'autostrada, da Casblanca si può seguire la strada costiera S111 che conduce fino a Mohammedia, che si trova appena superato l'Oued Mellah,

Considerando la vocazione balneare di Mohammedia il periodo migliore per visitarla è l'estate, da giugno a settembre, quando predominano i cieli sereni e le temperature raggiungono valori gradevoli intorno ai 26-28 gradi centigradi per le temperature massime.
Anche il mare di Mohammedia da il meglio di se in estate, specialemnte in agosto qundo le acque dell'oceano si riscaldano ai valori massimi di circa 22-23 °C di temperatura.
Dal tardoa autunno fin verso l'inizio della primavera il clima diventa tipicamente atlantico con alternanze di giornate discrete e uggiose con piogge più abbondanti tra novembre e gennaio.

Cosa vedere e fare a Mohammedia

Anche se la città ha una sua importanza indstriale, Mohammedia è il terzo porto per importanza del Marocco, è la sua vocazione turistica a rendere famosa nel Mohammedia come importante stazione balneare.
Dal punto di vista storico il centro non ha molto da offrire, la città moderna ha una origine recente, che corrisponde alla creazione del porto, voluta dai francesi, nel 1913.
Comunque una visita alla Kasbah e alla Medina della città ed il suo souk valgono sempre la pena.
Da subito la sua spiagga crebbe come la più importante del Marocco e solo in epoca recente lo sviluppo di altre zone come quella di Agadir le hanno sottratto lo scettro del primato balneare della costa atlantica.

La spiaggia principale di Mohammedia si apre sul lato nord-orientale della città e il gioco di correnti forma una grande arenile profondo quasi 300 m dal lato del porto, che via via si assottiglia procedendo in direzione di Rabat, ma rimane comunque spettacolare fino alla foce dell'Oued Dir.
Su questo tratto di costa si aprono i principali hotel, campeggi e le strutture turistiche di Mohammedia.
In corrispondenza della foce dell'Oued Mellah, a sud-ovest di Mohammedia, si trova invece un importante golf club, il Royal Golf Club dove si può giocare rilassandosi all'obra di magnifici pini, eucalipti e alberi di acaia.
Ancora più a sud si trova un altra spiaggia che prende il nome di Zenata.



Larache, viaggio nella città del Marocco contesa tra Africa e Spagna


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La storia di Larache è ricca di alterne dominazioni, ma comunque nasce per la presenza del grande fiume Oued Loukos (Loukkos) che poco prima di sfociare placido,nelle acque dell'Oceano Atlantico, disegna una seria di grandi meandri ad ovest dei quali si sviluppa il centro urbano di Larache, che domina la costa dall'alto di un terrazzo, mentre ad est giace il notevole sito archeologico di Lixus.

Per arrivare alla città di Larache si può utilizzare l'autostrada A1 o la N1, in alternativa anche la strada costiera n° 2301 : da Casablanca si imbocca la A3 fino a Rabat, e da qui si prosegue sulla A1 con direzione Tangeri fion al'uscita di Larache. Da Tangeri, dove per altro si trova l'aeroporto più vicino a Larache, si seguono le indicazioni per Rabat utilizzando la A1 oppure scendendo lungo la costa con la N1 in direzione di Asilah, Lixus e arrivando a Larache subito dopo aver superato il ponte sul fiume loukos.
Se si proviene dalla città imperiali di Fes e Meknes si devono utilizzare rispettivamente la N4 e la n° 413 che poi si innesta alla N1 presso Souk-el-Arba-du-Rharb da dove si raggiunge con facilità prima Ksar el Kebir e poi Larache

Larache si affaccia sull'oceano Atlantico, ed il suo clima risente dall'azione mitigatrice oceanica, con inverni miti, spesso battuti dal vento e con piogge che cadono più abbondanti da ottobre a aprile. Le temperature diurne in questo periodo rimangono comprese tra i 15-20 °C mentre di notte le minime scendono a valori di 7-9 gradi.
Il periodo migliore per visitare Larache è pertanto l'estate, quando le acque dell'Oceano raggiungono una temperatura più adatta alla balneazione (22-23 °C), il clima risulta più secco e di giorno il sole porte i valori massi mi a livello di 26-28 °C come valor medio.

Cosa vedere e cosa fare a Larache?

Larache offrre la sua storia, e le testimonianze del suo passato così variegato sono numerose.
A pochi chilometri dal centro troviamo i resti di Lixus, antica città romana, il sito archeologico più importante del marocco dopo Volubilis. Qui si trova un anfiteatro, unico del suo genere in tutto il Marocco.
Dentro Larache troviamo numerosi riferimenti alla fase di dominazione spagnola: la Place de la Liberation presenta elementi architettonici iberici e da essa le strade della città si aprano a raggiera. Al centro viene ornata da palme e da un grande cedro.

Attraverso la Bab el Khemis, una porta a fianco della piazza, si può accedere alla Medina, sempre affascinante con il suo dedalo di stradine, La piazza principale, quella del mercato, è il Socco de la Alcaiceria
All'estremità della Medina, in corrispondenza dell'Oceano Atlantico si trovano il Castillo de las Ciguenas, il cui nome svela le origini spagnole. Altro forte è quello di Kebibat, anch'esso eretto durante la dominazione spagnola.
Spiagge per fare il bagno si trovano a nord. oltre l'estuario del Oued Leukkos e a sud di Larache, in direzione di Kenitra



Laayoune (El Ayun), la 'capitale' del Sahara Occidentale


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In una zona dove regna la solitudine del deserto Laayoune (Laâyoune o El Ayun) erompe con il fragore dei suoi oltre 100.000 abitanti, che testimoniano della spinta espansionistica voluta dal re Hassan II con la sua "Marcia Verde" durante la guerra del Polisario, e che ora, con gradualità stanno accompagnando Laayoune alla sua consacrazione tra le mete turistiche più affascinanti del Marocco.
Siamo in quella porzione di marocco che una volta prendeva il nome di Sahara Spagnolo o Sahara Occidentale, teatro di una guerra silenziosa ma dura tra Marocco e fronte liberazione del Polisario fino al 1991.

Arrivare a Laayoune è possibile sia partendo dalla zona di Agadir, che arrivando direttamente in aereo. Da Agadir si segue la N1 che per un lungo tratto di strada si mantiene all'interno, seguendo un percorso che via via appare sempre più arido e desertico man mano si prosegue nel profondo sud.
La strada supera le località di Tiznit, Bouzakarne, Guelmim, Tan-Tan, Tarfaya fino a raggiungere, dopo tanta strada e aver assaggiato un po' di dune del Sahara, la remota località di Laayoune. In alternativa, la città è dotata di un picco aeroporto, l'Hassan I.

Dal punto di vista del clima, non c'è un periodo decisamente migliore per passare una vacanza in queste zone. Le precipitazioni sono sempre scarse, siamo comunque nel Saharae non c'è da stupirsene. A livello termico le temperature oscillano tra i 22-23 °C in inverno, ed è il momento giusto per le escursioni nel deserto, e i 30-32 gradi centigradi in estate, che è poi il periodo più indicato per provare le spiagge atlantiche del Sahara Occidentale.

Cosa vedere e cosa fare a Laayoune?

Il centro della città converge su Place Mechouar, che si trova a fianco del viale principale Mohammed V. Qui si trova la Grand Mosque (La Grande Moschea) e il plais des Congres, un opera dell'architetto francese Andrè paccard, su incarico del Re Hassan.

L'attrazione principale della città è però la Laayoune Plage, e cioè la spiaggia che dista una ventina di km dalla città. La strada è scorrevele e per un buon tratto attraversa zone in cui si trovano cordoni di dune di sabbia e dune di tipo a barcana, e cioè a mezza luna. La località nasce come porto indudtriale dove vengono imbarcati i fosfati della FosBucraa. Un lungo nastro trasportatore convoglia i preziosi minerali dall'interno dove vengono estratti. Sembra incredibile ma il trasportatore ha una lunghezza di oltre 100 km e attraversa una zona di deserto inaccessibile, ricca di dune di sabbia.
la spiaggia a sud del molo di imbarco dei fosfati si allarga parecchio fino a diventare assolutamente sconfinata e selvaggia qualche km più avanti, in direzione della lontana Dakhla.



El Jadida e le spiagge del Marocco del sud



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La costa compresa tra Safi e Casablanca è un susseguirsi di incantevoli e deserte spiagge, che oltre alla tranquillità di una zona ancora vergine dal punto di vista turistico, offrono la loro vicinanza alla capitale che le rendono tra le più facilmente accessibli del Marocco e perfette per chi ha poco tempo a disposizione per la propria vacanza.



Per arrivare a El Jadida, si vola sull'aeroporto Mohammed V di Dar-el-Beida (Casablanca) situato a sud della città e da qui si può proseguire per El Jadida lungo la strada principale N1 che in pochi minuti conduce a destinazione. In alternatica si può utilizzar un percorso alternativo che segue la costa, lungo la strada n° 320, fino al promontorio roccio di El jadida.

se avete intenzione di visitare questa località costiera, il periodo migliore è rappresentato dal trimestre gennaio-luglio-agosto, quando di giorno i valori massimi si posizionano intorno ai 26-28 °C e la temperatura delle acque oceaniche risale ai discreti valori si 22-23 °C, rendendole gradevoli per la balneazione.
In questo periodo le nubi e la pioggia sono merci rare, bisogna attendere il mese di ottobre prima di poter vedere piogge significative, che poi raggiungeranno i quantitativi massimi nel mese di dicembre.
In inverno le massime si posizionano sui 18 °C, tutto sommato valori miti e gradevoli, con valori analoghi anche per le acque dell'oceano che gli amanti della tavola da surf potranno sfidare con l'utilizzo di una muta.

Da vedere a El Jadida:

la piccola Medina (Mazagan) porta l'impronta di grande fascino dell'architettura portoghese, con le mura che racchiudono un dedalo di viuzze che si estendono su di una superfecie di poco più di mezzo chilometro quadrato.
E' sicuramente una Medina particolare quella di El Jadida, la più europea delle medine africane. Conosciuta anche con il nome di Citè Portugaise (la Città portoghese) presenta un ottimo stato di conservazione ed è imperdibile la passeggiata sulle sue mura, do dove si gode di scorci paseaggistici ed architettonici mozzafiato.

Uno dei luoghi in assoluto più fotografati è però la Cisterna Portoghese, che si visita a pagamento, ma è un luogo di una magia incredibile che non potrà deludervi: un serie di colonne semplici sostengono delle volte ad arcate, con un film d'acqua alla base che funge da specchio e amplifica con straordinarie riflessioni l'atmosfera catacombale del luogo.
Un apertura sul soffitto consente alla luce di entrare come un grande faretto, aggiungendo un fascino ulteriore all'ambientazione.
Fu usato come set cinematografico nel film Othello di Orson Wells.

Dalla cittadella portoghese si accede al porto della città attraverso la Porte de Mer.
Le spiagge intorno alla città sono molto belle: da segnalare El Haouzia dove si trova un relitto a crica 200 m dalla battigia. Poco distante oltre il Royal Golf Hotel El Jadida si trova la bella cittadina di Azemmour con una bella Kasbah fortificata.
Un altra notevole spiaggia si trova ad ovest del centro, dopo una serie di piane tidali rocciose. E' la spiaggia di Sidi Bouzid, che in estate risulta molto frequentata.



 
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falak
view post Posted on 18/10/2008, 13:54




Marrakech cosa vedere? Consigli utili al viaggiatore


Se avrete la fortuna di cominciare il vostro viaggio a Marrakech al tramonto, assisterete ad uno dei migliori spettacoli che questa città vi può offrire: sulle chiome immobili delle palme esploderanno i colori di un tramonto africano, la "Città rossa" saluterà il vostro arrivo con un incendio di colori.

La preziosa porta in legno traforato della Medersa Ben Youssef, un'antica scuola coranica che risale al sedicesimo secolo. Tutto l'edificio è decorato con mosaici, piastrelle e stucchi. La sala detta "delle dodici colonne", nel mausoleo dei sultani Saaditi. Qui dormono i discendenti del Profeta, i guerrieri venuti dal deserto. Questo monumento, costruito nel 1500, è considerato il capolavoro dell'arte marocchina. Nel 1600, il sultano Mulay Ismail, per cancellare iI ricordo dei suoi predecessori, lo fece murare, dato che non poteva osare di distruggerlo. Le tombe restarono così precluse per secoli interi allo sguardo dei visitatori, e furono riaperte soltanto nel 1917.

Una delle figure più tipiche del folklore marocchino: il venditore d'acqua, che indossa il caratteristico costume con il grande cappello di paglia ornato di fiocchi multicolori. Porta a tracolla l'otre di pelle di capra e le ciotole di ottone e una campanella per annunciarsi alla gente. Nota per il turista: bevete solo acqua imbottigliata, il nostro stomaco non è allenato all'acqua marocchina non depurata, pena passare la vacanza in bagno!

Visita al suk dei tintori, nella Medina di Marrakech, con il vivacissimo spettacolo delle matasse di lana multicolori esposte ad asciugare. Il lavoro dei tintori marocchini si svolge con procedimenti primitivi, tramandati di secolo in secolo nelle famiglie, senza innovazioni o varianti. I suk sono situati a nord della grande piazza Djema-el-Fnaa. Artigiani e commercianti sono raggruppati secondo i mestieri, in anguste botteghe che si affacciano sul fittissimo intrico delle stradine, costantemente affollate. In tutte le ore del giorno la vita vi si svolge con un'animazione instancabile.
E' consigliabile prendere una guida ufficiale per non smarrirsi nel dedalo di stradine e viuzze tutte uguali. Verrete anche contattati da guide improvvisate, ma non cadete in questa tentazione: il costo più basso verrà ampiamente vanificato dalle innumerevoli soste nei negozi degli amici e parenti della finta guida che, alla fine, vi renderanno del tutto impossibile la visita della Medina.

Il palazzo di El Glaoui, ex-pascià di Marrakech. Questa favolosa residenza, con i suoi giardini e i suoi padiglioni tra il verde, è di costruzione "recente", ma riassume tutti i motivi tradizionali dell'arte islamica. In particolare la colossale porta d'ingresso in legno di cedro, traforata con minuziosità da orafo. I saloni hanno i soffitti dello stesso legno, dal quale emana un sottile profumo, e le pareti sono ricoperte di piastrelle policrome. La decorazione si ispira a una serie di vivaci motivi geometrici.

Il pascià di Marrakech, è stato l'ultimo grande feudatario marocchino. Regnava su numerose tribù di agricoltori e di nomadi, e le sue poderose Kasbah (castelli) controllavano le principali vie carovaniere che collegano il Nord con il Sud attraverso il massiccio montuoso dell'Alto Atlante. Negli anni della lotta per l'indipendenza del Marocco, EI Glaoui si schierò al fìanco dei francesi contro iI sultano, divenuto poi re Maometto V padre del sovrano Hassan Il. Lo Stato marocchino confiscò poi le vastissime proprietà di EI Glaoui.

Una "fantasia" di cavalieri berberi, spettacolo ormai raro nel Marocco moderno.

Gli antichi ruderi della città, quasi sommersi dalla ricchissima vegetazione. Le mura di Marrakech, la Città è circondata da una cinta di tredici chilometri, fatta di mura d'argilla disseccata, alte 8 metri e fiancheggiate - da massicce torri. Queste fortificazioni, erette verso il 1130, sono state in parte smantellate nel corso di successivi assedi, e più volte ricostruite. Il colore che assumono al tramonto ha valso a Marrakech il nome di "città rossa".

Il minareto della Koutoubia, un gioiello d'arte della dinastia almohade, che regnò nel dodicesimo e nel tredicesimo secolo. La snella torre di settanta metri domina la piazza Djema-el-Fnaa, sempre brulicante di folla intorno alle bancarelle dei venditori ambulanti, anche di sera al lume di torce fumose e di lampade a petrolìo.

Il pittoresco mercato settimanale che si svolge presso Bab-Khemis (la "Porta del Giovedì"). Qui affluiscono in gran numero i compratori di cammelli, provenienti dai villaggi montagnosi dell' Atlante e dalle zone del deserto.

Gli occhi delle donne marocchine, sapientemente truccati e messi in risalto da uno più noti simboli dell'antico Marocco tradizionalista: lo haik, il leggero velo dietro il quale le donne celano iI volto. Questi veli tendono ormai a scomparire. Le donne del Marocco infatti preferiscono vestirsi all'europea.

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Vacanze in Marocco: Casablanca e Rabat



Se il riferimento cinematografico l’ha resa immortale, e continua a circondarla di un fascino straordinario che sfocia quasi nella leggenda, Casablanca è oggi la città più grande dell’Africa dopo la metropoli del Cairo ed è il nodo vitale dell’economia del Marocco, di cui rispecchia ovviamente tutti i contrasti e le numerose contraddizioni. Per il turista che arriva fin qui, lo shock iniziale puà essere davvero pesante
Con un porto fra i più grandi e moderni del continente, con gli ampi viali e la celebre “Corniche” sul mare che sembrano tagliarla a fette, Casablanca ha un aspetto più che mai vivo e moderno e presenta svariati motivi di interesse per il visitatore.

Fra questi, la centralissima piazza Mohammed V, incorniciata da sontuosi hotel e vero e proprio cuore della città, il Palazzo reale e la nuovissima moschea Hassan II, la più grande del mondo, capace di contenere al suo interno oltre ventimila fedeli e all’esterno altri ottantamila. Metropoli animata e cosmopolita, Casablanca non delude gli amanti della vita mondana e offre un gran numero di ristoranti, locali notturni, cinema e discoteche. Da Casablanca una comoda autostrada conduce alla Capitale del Marocco, la splendida Rabat.

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Casablanca



Città imperiale e capitale del regno, dominata da un’atmosfera che ispira calma, bellezza e serenità, Rabat sorge sull’Atlantico lungo la riva sinistra dell’estuario del fiume Bou Regreg. Costellata da alberi e fiori, monumenti romani e cartaginesi, è una città moderna e ordinata che nello stesso tempo è riuscita a preservare le sue antiche e nobili tradizioni, tipiche delle città imperiali marocchine.

Fra i luoghi di maggior interesse, il Palazzo Reale circondato da una muraglia interrotta da tre grandi entrate e al cui interno sorge la moschea Ahl-Fas, la Cellah, ricca di testimonianze romane,e la moschea di Merinida con il suo minareto, la torre Hassan, alta 44 metri. Grazie alla grande passione per il golf del defunto re Hassan II, la città ospita anche uno dei campi più belli del mondo, il Dar Es Salam.

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Medina di Rabat

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Mura di Rabat

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Torre di Hassan




 
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falak
view post Posted on 24/10/2008, 19:30




La Kasbah fortificata di Ait Benhaddou, nel cuore dell'Atlante


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Grande è il fascino di questa straordinaria costruzione di fango ed argilla, e la deviazione lungo la strada che collega Marrakech a Ouarzazate è assolutamente d'obbligo, pena il non poter ammirare uno degli esempi mirabili di Kasbah fortificata, tanto magnifica da essere stata ultilizzata come set cinematografico più volte e da essere inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO fin dal 1987.

Per arrivare a Ait Benhaddou si deve percorre la strada spettacolare che collega Marrakech a Ouarzazate e cioè la N9 che culmina con il passo di Tizi-n-Tichka a 2260 m d'altitudine.
Da qui si inizia la lunga discesa che porta fino ad Ouarzazate.
Scendendo lungo la strada N9 si presentano a questo punto due alternative: o piegare a sinistra poco dopo il passo in direzione di Telouet, che merita sicuramente la visita, e poi proseguire lungo la strada sterrata e malandata (consigliato un fuoristrada 4x4) per Anguelz ounila e che poi arriva attraverso panorami spettacolari alla Kasbah de Tamdaght e fino ad Ait Benhaddou, oppure proseguire sulla strada asfaltata N9 fino a Tazentout e da qui deviare verso Ait Benhaddou raggiungendola in pochi minuti da sud. Ait Benhaddou rimane a circa 30 km a nord di Ouarzazate.

La zona di Ait Benhaddou è caratterizzata da un clima desertico e caldo, e quindi il periodo migliore per visitare l'area è sicuramente la primavera o l'autunno. In primavera la strada che proviene dal passo di Tizi n'Tichka risulta molto più spettacolare per le cime dell'Atlante che sono ancora coperte dalla neve, in autunno la magia è data dalla luce più radente che accende i colori rossastri delle rocce e disegna ombre fantastiche nei canyons.
In estate il caldo diventa torrido, è facile superare massime intorno ai 35 °C fino a punte di oltre 40 gradi centigradi, causando problemi alla visita della Kasbah, specialmente durante le ore centrali della giornata.
In inverno la forte escursione termica rende molto pungenti le ore del primo mattino e consiglia di avere un abbigliamanto a multi stratom in modo di poterlo vagliare al cambiamento termico lungo il corso della giornata. Le precipitazioni a Ait Benhaddou sono scarse un po' lungo tutto il corso dell'anno.

Cosa vedere e cosa fare a Ait Benhaddou ?

L'arrivo a Ait Benhaddou è da lasciare senza respiro. Lo scenario è sicuramente uno dei più spettacolari dell'Atlante marocchino, un fiume ghiaioso separa il parcheggio da questo complesso di case fortificate del colore del fango che s'addossano come fossero un grande presepe in modo confuso, ma spettacolare, sulla collina. E' davvero straordinario esplorare questa magica kasbah fortificata, ed è facile che alla fine il numero di foto che cattureranno la vostra attenzione sarà decisamente cospicuo.

Tecnicamente, Ait Benhaddou è un ksar, un raggruppamento di kasbas collettive (case famiglia), di altri edifici e zone comuni all'interno di mura difensive. Le mura sono rafforzate da torri angolari, ciascune con mattoni di fango ed elaborate decorazioni a zig-zag a forma di porta. Gli edifici all'interno comprendono una moschea, piccoli castelli, case modeste, stalle, granai e silos. Tutti sono collegati da un dedalo di tortuose e strette stradine.

Ait Benhaddou anche se potrebbe apparire a prima essere una città fantasma, ha ancora circa 700 abitanti. E circa 130.000 sono i turisti che visitano il paese ogni anno. E 'difficile dire se vengono ad ammirare l'architettura o a camminare attraverso il "set" di un film. Forse entrambe le cose!

La bellezza del luogo è infatti testimoniata dall'intensa produzione cinematografica che ha utilizzato questo straordinario fondale desertico: Lawrence of Arabia" diretto da David Lean apre la serie nel 1962. Poi venne il turno del "Jesù di Nazareth" (1977), diretto da Franco Zeffirelli; "Il gioiello del Nilo" (1985), di Lewis Teague; "Il lume dell'intelletto" (1987), di John Glen; "L'Ultima tentazione di Cristo" (1988), di Martin Scorsese; "Il Tè nel deserto" (1990), di Bernardo Bertolucci; "Kundun" (1997), di Martin Scorsese; e "La Mummia" (1999), di Stephen Sommers. In tempi più recenti segnaliamo "Il Gladiatore" (2000), diretto da Ridley Scott, e "Alexander" (2004), opera di Oliver Stone.

 
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Mohamedina
view post Posted on 29/1/2009, 15:04




Romantico Febbraio all'hotel Dar Darma di Marrakech


Dar Darma, esclusivo palazzo risalente al XVIII secolo situato nel cuore della Medina di Marrakech, celebra tutti gli innamorati dedicando loro una speciale proposta di soggiorno valida per tutto il mese di febbraio 2009 con tariffe scontate del 10%.

Dal 1 al 28 Febbraio 2009 a tutte le coppie, Dar Darma offrirà, a scelta, una delle seguenti offerte: un gommage nell’hammam privato del palazzo per un rigenerante momento di benessere; o un ingresso per due ai Giardini di Majorelle che racchiude al suo interno numerose specie di piante provenienti dai cinque continenti; o due paia di babouches, le tipiche calzature marocchine, in regalo o ancora una cena a lume di candela per due nella propria suite o sulle terrazze (bevande escluse).

Recentemente restaurato, Dar Darma accoglie i suoi ospiti in un’atmosfera di charme dove lo stile e le architetture tipicamente marocchine, si fondono elegantemente con l’arredo contemporaneo dei suoi ampi spazi. Le nuove aree lounge, affacciate su di un tradizionale patio, si compongono di un Salotto Marocchino con cornici intarsiate alle pareti, il Salone del Camino arricchito appunto dalla presenza di un grande camino e da comode sedute, e la Sala delle Arcate con parete in boiserie.

Privacy e intimità contraddistinguono le quattro suite e i due appartamenti, personalizzati nei colori e nell’arredamento: la Suite Orange e gli Appartamenti Blu e Rosso, così chiamati per le tonalità di ciascun ambiente; le due nuove Suite Patio, luminose e in stile minimal chic e la nuova Suite degli Specchi con parete di specchi. La cucina è un altro vanto di Dar Darma che è sapientemente interpretata dalla cuoca della maison attraverso invitanti ricette tradizionali. Per il completo relax degli ospiti le terrazze con salotti ombreggiati e piscina per rinfrescarsi e, su richiesta, l’hammam privato.

Pacchetto Febbraio Romantico*
Pernottamento in Suite Patio, Suite Orange e Suite degli Specchi, ognuna con camera doppia e salotto, con a scelta:

- un gommage nell’hammam privato del palazzo
- un ingresso per due ai giardini Majorelle
- due paia di babouches, le calzature marocchine, in regalo
- una cena a lume di candela per due nella propria suite o sulle terrazze (bevande escluse)

Tariffe per notte per suite scontate del 10%:
- da € 207,00 dall’1 all’8 febbraio 2009
- da € 234,00 dal 9 al 28 febbraio 2009

Quote comprensive di:
- prima colazione, assistenza del personale, trasferimenti da/per l’aeroporto
- la quota non comprende il 10% di tasse locali e t.p.t.

*Si richiede soggiorno minimo di 2 notti


Fonte: Dar Darma, Marrakech


 
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