Mal d'Egitto

Civiltà Egizia in Mostra, ...non solo musei

« Older   Newer »
  Share  
Cleopatra79
view post Posted on 30/12/2006, 16:59




Museo Archeologico di Bologna: gli appuntamenti di Natale
Inserito il 21-12-2006

Tutti al Museo per trascorrere la vigilia di Natale e il giorno di Santo Stefano fra le suggestioni dell’antico Egitto e i capolavori della più antica storia della nostra città.

Si comincia domenica 24 dicembre alle ore 11: per il ciclo Libera/CuriosaMENTE, l’egittologo Marco Mengoli proporrà al pubblico una visita guidata con introduzione multimediale sul tema Storia delle piramidi. I grandi sepolcri regali dei faraoni egiziani hanno da sempre suscitato curiosità e fascino, e attorno ad essi sono fiorite leggende e ipotesi fantastiche. Un’occasione per conoscere quanto a tutt’oggi la ricerca scientifica ha potuto ricostruire sull’evoluzione e la natura di questi straordinari monumenti.

Il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, doppio appuntamento: alle ore 11 l’archeologa Federica Guidi condurrà i visitatori attraverso le sale del museo alla scoperta dei capolavori più e meno noti delle collezioni del museo, dalla celebre Atena Lemnia ai rilievi delle tomba del faraone Horemheb, passando per oggetti meno noti ma preziosi sia per la loro bellezza che per il loro significato storico. Alle ore 16 sarà Anna Gamberini a guidare il pubblico sulle tracce della più antica storia della nostra città, seguendo le trasformazioni da villaggio a centro urbano e il succedersi dei diversi popoli che l’hanno abitata.

Orari di apertura del Museo: dal martedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 15, sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle ore 18.30. Chiuso tutti i lunedì feriali, Capodanno, 1° Maggio e Natale. Si ricorda che domenica 24 Dicembre il Museo chiuderà alle ore 14. Ingresso gratuito.

 
Top
Cleopatra79
view post Posted on 19/1/2007, 20:50




Mostra Multimediale: Egitto Arte e Mistero

Perugia. Dal 20 gennaio al 5 febbraio 2007 al CERP (Centro Espositivo Rocca Paolina) è visitabile la mostra multimediale su “Egitto Arte e Mistero”. Orari apertura: dal lunedì al sabato 10.30 – 13.30 e 14.30 – 19.30, la domenica 14.30 – 20.00.
Visite guidate gratuite ogni ora. Inaugurazione: Sabato 20 Gennaio, ore 17.00.
Ingresso libero.
Inoltre verranno organizzati vari appuntamenti (conferenze e incontri a tema), come da programma sotto specificato, ad ingresso libero.
Per informazioni tel. 338 4667224, e-mail [email protected].

Conferenze
Il Segreto delle Piramidi
Sabato 20 Gennaio, ore 17.30

Il Libro Egiziano dei Morti
Sabato 27 Gennaio, ore 17.30

Astronomia Egizia
Sabato 3 Febbraio, ore 17.30

Incontri a tema
La Scala Musicale Invenzione degli Egiziani
Lunedì 22 Gennaio, ore 17.30

L’Ankh o Chiave di Iside
Lunedì 29 Gennaio, ore 17.30

La Sfinge di Giza
Lunedì 5 Febbraio, ore 17.30


Fonte: Assisi On Line
 
Top
falak
view post Posted on 26/1/2007, 18:54




LE DONNE D'EGITTO IN MOSTRA A PALAZZO REALE


Il ruolo della donna nell’antica civiltà d'Egitto e i suoi antichi splendori illustrati in un percorso espositivo a Palazzo Reale dal 27 gennaio al 9 aprile. "Nefer" offre per la prima volta un profilo a tutto tondo della donna egizia nei diversi aspetti sociali e quotidiani attraverso l’esposizione di oltre 200 reperti archeologici di grande valore storico ed artistico, tra i quali spiccano vere opere d’arte che restituiscono ed esaltano la bellezza femminile dell’antico Egitto e tutto il suo misterioso fascino. Sono cinquanta le opere esposte per la prima volta al pubblico, tra le quali quindici sarcofagi del Museo Egizio di Torino.
Un percorso espositivo di oltre mille metri quadrati, allestito al piano nobile di Palazzo Reale, articolato in 10 sezioni che partendo dal femminile nel divino in cui il medesimo concetto egizio di ordine cosmico, armonia ed equilibrio è impersonato da una ‘dea’, cattura l’attenzione e lo sguardo del visitatore verso le meraviglie del passato.

Questa mattina l’assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi ha presentato la kermesse. "Oggi inauguriamo una mostra dal respiro internazionale, una meravigliosa esposizione sulla vita quotidiana della donna nell’Antico Egitto, una pagina di storia nella museografia egizia, proposta in un percorso espositivo di grande bellezza", ha detto l’assessore alla Cultura.

"La mostra fa parte di un insieme unitario di iniziative nate come contorno figurativo alla prima dell’Aida di Zeffirelli – ha aggiunto Vittorio Sgarbi. - Questo percorso si è articolato in diversi appuntamenti: l’esposizione a Palazzo Reale della Mummia di Narni e dei costumi di scena ideati da Lila de Nobili per l’Aida di Zeffirelli del 1963, e la mostra "la Bellezza femminile nell’Antico Egitto", un’esposizione didascalica sulle tecniche produttive dei farmaci e dei prodotti cosmetici inventati dagli egizi e ancora validi oggi".
In programma a Palazzo Reale, l’esposizione approfondisce in dieci sezioni tematiche il ruolo della donna nell’antica civiltà egizia.

Ingresso: € 8 intero, € 6 ridotto € 5 scuole
Agevolazioni speciali: per chi desidera visitare entrambe le mostre "Nefer. La donna nell’Antico Egitto" e "la bellezza femminile nell’Antico Egitto" è prevista una riduzione del biglietto singolo da 8 a 6 euro (quindi 12 euro per entrambe le mostre). Per chi ha già diritto al biglietto ridotto di 6 euro, è prevista un’ulteriore riduzione a 4,5 euro (9 euro per entrambe le mostre). •

Orari: lunedì, ore 14.30/19.30
martedì – domenica, ore 9.30/19.30
giovedì, ore 9.30/22.30

Per informazioni: 02/875672
02/29010404

fonte:Milano on-line
 
Top
Cleopatra79
view post Posted on 26/1/2007, 20:50




piccolo appunto ....

Pasqua senza mostre, «tagliati» i Faraoni
lunedì 22 gennaio 2007

(...) la mostra «Nefer. La donna nell’Antico Egitto», che si inaugura venerdì, infatti dovrà chiudere il 2 aprile, e non il 9 come da accordi iniziali, per lasciare spazio a «Camere con vista» che aprirà i battenti il 18 aprile, in corrispondenza del Salone del Mobile.(...)

Fonte: Il Giornale
 
Top
Cleopatra79
view post Posted on 6/2/2007, 01:30




Conferenze egittologiche dell'ACME a Torino

23 gen 2007


Dal mese di gennaio al Centro Congressi dell'Unione Industriale il consueto ciclo di conferenze egittologiche organizzato dall'ACME (Associazione Amici Collaboratori del Museo Egizio di Torino).


-A partire dal mese di gennaio ha avuto inizio al Centro Congressi dell'Unione Industriale il consueto ciclo annuale di conferenze organizzato dall'ACME (Associazione Amici Collaboratori del Museo Egizio di Torino).

-Gli argomenti degli incontri sono squisitamente egittologici e vedono come relatori studiosi italiani e stranieri: nel primo incontro, intitolato Tra Menfi ed Ebla, svoltosi l'8 gennaio, M. G. Biga ha parlato dei rapporti tra l'Egitto e l'antica Siria alla luce degli scavi italiani in corso ad Ebla, l'attuale Tell Mardikh. Nel 1975 vi sono stati scoperti degli archivi reali contenenti oltre 17.000 tavolette d'argilla con iscrizioni cuneiformi risalenti al periodo tra il 2500 e il 2200 a.C. Da tali documenti è possibile emerge Ebla quale importante nodo commerciale oltre che come potenza internazionale nel mondo allora conosciuto. Sono testimoniati inoltre contatti con l'Egitto fin dalle epoche più antiche: in una delle sepolture eblaite infatti venne rinvenuta una mazza da guerra egizia recante il nome di Hetepibra, nono re della XIII dinastia egiziana che regnò per un breve periodo (1770-1760 a.C.), nonché frammenti di figurine in avorio di divinità egizie, quali Hathor, Sobek e Amon.

-La seconda conferenza, Quando un tebano moriva, si terrà il 5 febbraio e relatrice sarà S. Malabaila che parlerà dei riti di sepoltura dell'Egitto nel Nuovo Regno, ovvero nel periodo compreso tra il 1550 e il 1070 a.C., epoca in cui i faraoni, i membri della corte e i funzionari si facevano inumare nella falesia sulla riva occidentale del Nilo, all'altezza dell'odierna città di Luxor. La concezione del regno dei morti degli antichi Egiziani è conosciuta soprattutto dalle tombe reali che si trovano nella Valle dei Re, una desolata valle dietro Deir el-Bahri. Le tombe private invece sono concentrate in parecchie aree della sponda occidentale tra cui Dra Abu el-Naga, Deir el-Bahri e Deir el-Medina. In totale sono state recensite ufficialmente dall'ente di tutela delle antichità egiziane, il Supreme Council of Antiquities, ben 414 tombe.


-Il 5 marzo A. Bongioanni parlerà della stessa zona, ma da un altro punto di vista, in una conferenza dal titolo L'area templare di Karnak: sulla sponda orientale del fiume si trova un vasto agglomerato di templi, cappelle e altri edifici che occupano una superficie di circa 1,5 km per almeno 0, 8 km. Era il principale centro di culto della triade tebana (Amon, Mut e Khonsu) e ospitava anche numerose altre divinità. Il sito archeologico, delimitato da resti di muri in mattoni che recingevano le aree dei templi, comprendeva la cinta del tempio di Amon, quella che appartiene a Montu, il dio locale originario dell'area tebana, e la cinta di Mut, collegata a quella di Amon da un viale di sfingi con la testa di ariete.
I resti più antichi del tempio di Amon risalgono a Sesostri I (1971-1926 a.C.), sovrano della XII dinastia, ma l'area fu rimaneggiata, ampliata e restaurata per secoli da vari faraoni fino all'età tolemaica (332 a.C.-30 a.C).


-L'argomento della conferenza del 2 aprile, tenuta da M. Bommas, è Le Trasfigurazioni, intendendo con questo termine un fenomeno noto della religione egiziana antica, in particolare nel pensiero funerario che concepisce il defunto come "trasfigurato", dopo aver superato il giudizio del dio Osiride, e trasformato in un akh, un essere risplendente e benefico per i vivi. Come spirito trasfigurato il morto poteva partecipare al ciclo solare ed unirsi agli dei. Questo risultato però non era affatto scontato perché la vita ultraterrena era piena di pericoli che potevano essere evitati ricorrendo alla magia.


-L'ultimo incontro del ciclo è quello tenuto da R. Bozzoli e intitolato Faraoni libici, nubiani e asiatici. L'antico Egitto nel I millennio (1070-525 a.C.). Il titolo allude alla circostanza che nel I millennio a.C. l'Egitto fu governato da dinastie in cui l'elemento straniero era prevalente: il primo re della XXII dinastia, Sheshonq I, apparteneva a una famiglia libica di Bubasti (Tell Basta) che era emersa almeno una generazione prima di conquistare il trono. Ma tutto il periodo fu caratterizzato da una commistione di etnie diverse e dall'intensificarsi di scambi commerciali e culturali con i paesi limitrofi. Ripresero i contatti con Biblo, tradizionale sbocco commerciale dell'Egitto sulla costa fenicia e furono mantenuti per parecchie generazioni. L'ultima fase vide poi mezzo secolo di governo di faraoni di origine nubiana sul paese e l'invasione assira da parte di Assurbanipal tra il 663 e il 657 a.C.

Sede delle conferenze:
Centro Congressi dell'Unione industriale
Via Fanti 17 - Torino

Informazioni:
ACME Associazione Amici Collaboratori del Museo Egizio di Torino
c/o Museo Egizio
Via Accademia delle Scienze 6
Tel. 011-5617877/5617776 (mer h. 16.00-18.00; sab h. 10.00-12.00)

Programma:
Lunedì 8 gennaio ore 18.00
M.G. Biga
Tra Menfi ed Ebla

Lunedì 5 febbraio ore 18.00
S. Malabaila
Quando un tebano moriva

Lunedì 5 marzo ore 18.00
A. Bongioanni
L'area templare di Karnak

Lunedì 2 aprile ore 18.00
M. Bommas
Le Trasfigurazioni

Lunedì 7 maggio
R. Bozzoli
Faraoni libici, nubiani e asiatici. L'antico Egitto nel I millennio (1070-525 a.C.)


Fonte: Traspi
 
Top
Cleopatra79
view post Posted on 17/2/2007, 17:27




Ancora sulla mostra al palazzo reale a milano..ma si può sapè quando finisce image


Nefer e la donna nell’Antico Egitto
Milano, in mostra a Palazzo Reale


image
Milano ospita nella prestigiosa sede di Palazzo Reale, la grande mostra “Nefer e la donna nell’antico Egitto”. L’esposizione propone fino al 25 marzo un viaggio affascinante alla scoperta dell’universo femminile in questa antica civiltà, rivelandone la sua straordinaria modernità: la donna egizia era infatti colta, emancipata; signora della casa, ma anche donna manager, considerata alla pari dell’uomo come una vera “donna in carriera”.


La mostra offre un profilo a tutto tondo della donna dell’antico Egitto nei suoi diversi aspetti sociali e quotidiani attraverso l’esposizione di oltre 200 reperti archeologici di grande valore storico ed artistico, che esaltano la bellezza femminile e tutto il suo misterioso fascino.

Dodici musei italiani ed internazionali hanno aderito all’iniziativa realizzando un percorso affascinante e in gran parte inedito. Importante l’intervento della Soprintendenza e della Fondazione al Museo Egizio di Torino, che per la prima volta, espone una cinquantina di reperti inediti provenienti dai depositi vastissimi e sconosciuti al grande pubblico. Tra gli altri sono assolutamente imperdibili venti sarcofagi di grande valore artistico e archeologico, quindici dei quali esposti per la prima volta.

Il tema della donna egizia e della sua vita quotidiana è poco conosciuto dal grande pubblico, pur essendo un argomento affascinante per i suoi risvolti sociali, storici e politici. Argomenti che ne fanno un interessante spunto di riflessione per la valutazione storica delle conquiste sociali al femminile. La donna egizia era regina, sacerdotessa, moglie e madre. In ogni caso una figura emancipata e moderna. Primario il suo ruolo nella società dell’epoca: proprietaria di beni e di terre, aveva un notevole potere temporale ed esercitava funzioni di controllo politico. Ma non per questo perdeva il suo ruolo di eterna seduttrice, secondo il canone della bellezza egizia: una donna snella, dalle membra minute, ma con i fianchi ampi, i seni rotondi e piccoli. Una figura femminile di primo piano che anche nell’ambito della vita privata e del focolare domestico era in grado di esercitare il suo fascino, in particolare attraverso l’uso di monili e gioielli, in un raffinato gioco di ori e pietre preziose con particolare cura alla composizione e al gusto cromatico.

La mostra è stata realizzata dalla Fondazione DNArt di Milano in coproduzione con Palazzo Reale di Milano, grazie al sostegno scientifico della Soprintendenza per le Antichità Egizie del Piemonte e alla Fondazione del Museo delle Antichità egizie di Torino e alla collaborazione dei Musei Egizi di Vienna, Monaco, Berlino, Firenze, Bologna e Roma.

image

Nefer. La donna nell’antico Egitto
Fino al 25 marzo 2007
Milano, Palazzo Reale, Piazza Del Duomo 12
Orari: lunedì dalle 14.30 alle 19.30; da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30, il giovedì dalle 9.30 alle 22.30. Ingresso € 8 intero, € 6 ridotto. I
nformazioni: 02 29010404. Catalogo Federico Motta Editore, a cura di Elvira D’Amicone e Elena Fontanella, pp. 288, € 45.

Fonte: TgCom
 
Top
hayaty
view post Posted on 25/2/2007, 01:38




Una mostra fotografica sui tesori dell'Egitto

22 Feb 2007 ore 12:41

“40 milioni di anni fa in Egitto i Basilosauri nel deserto di Wadi El – Rayan”

esposizione fotografica e documentaria

Isola del Gran Sasso, Polo Culturale del Parco, 23 febbraio – 24 marzo 2007

Ad Isola del Gran Sasso, una grande esposizione fotografica testimonierà da domani, venerdì 23 febbraio, i tesori di storia naturale ed archeologia custoditi sotto le sabbie dell’area protetta di Wadi El-Rayan. L’esposizione, dal titolo “40 milioni di anni fa in Egitto – i Basilosauri nel deserto di Wadi El-Hitan”, sarà inaugurata alle ore 18.00 nei locali del Polo Culturale del Parco, dove resterà aperta fino al 24 marzo 2007. E’ una mostra-evento che costituirà una preziosa occasione di scoperta di un Egitto ancora sconosciuto e una grande opportunità formativa per le scuole, destinatarie di specifici percorsi di visita.

Antefatto della mostra è la partnership internazionale di cui il Parco abruzzese si è fatto promotore e che ha coinvolto la IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), l’UNESCO e la Cooperazione Internazionale del Ministero degli Affari Esteri Italiano. Una partnership che inoltre, aiutata dalle fruttuose relazioni che legano da tempo la Presidenza dell’Ente all’Ambasciatore italiano al Cairo, Antonio Badini, ha condotto alla stipula, nell’aprile del 2004, a Mediterre, la Fiera dei Parchi del Mediterraneo che si svolge ad Otranto, di un protocollo d’intesa di gemellaggio con il Ministero dell’Ambiente egiziano, con l’obiettivo di sperimentare la validità del modello di intervento infrastrutturale del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga nel parco di Wadi El-Rayan, e segnatamente nella “Valle delle Balene” (Wadi El-Hitan), sito che per l’importanza dei reperti fossili che custodisce è stato dichiarato - unico in Egitto - patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.

Si tratta di un’area di eccezionale valore storico-naturalistico, situata nella regione del Fayoum, una delle più belle e fertili d’Egitto, nel cui perimetro sono stati riportati alla luce, dal fondale oceanico della Tetide primordiale, gli scheletri fossili di più di 400 esemplari di Basilosaurus Isis, progenitore carnivoro delle balene, risalente al tardo Eocene, più di 40 milioni di anni fa. Prossimo al Wadi El-Hitan, si trova il sito archeologico della città tolemaica di Medinet Madi, che rimanda fino a noi i resti dell’unico tempio del Medio Regno che si sia conservato, dedicato a Sobek, il coccodrillo, e a Renetutet, la dea delle messi.

A tali meraviglie di natura e cultura, la mostra affianca quelle del paesaggio e della sorprendente biodiversità di fauna e flora che le copiose falde acquifere del Fayoum mantengono in vita, determinando una grande varietà di ecosistemi che vanno da quello desertico a quello dei bacini lacustri, dalle formazioni rocciose alle oasi, dalle dune alle sorgenti d’acque sulfuree.

All’intenzione documentaria l’esposizione somma, infine, l’obiettivo di rendere testimonianza della significativa opera di infrastrutturazione e consulenza tecnico-professionale svolta dall’Ente Parco attraverso quattro missioni in loco e un’assistenza a distanza, soprattutto finanziaria, volta ad individuare le soluzioni meno impattanti per un progetto sostenibile di promozione turistica.

Un’assistenza il cui valore è ampiamente riconosciuto con l’esposizione del logo del Parco del Gran Sasso in tutta la segnaletica, nei dépliant e nei materiali divulgativi dell’area protetta, ma che ha permesso alla direzione del Wadi El-Rayan di dichiarare: «Sig. Mazzitti…è con gratitudine che l’Area Protetta di Wadi El-Rayan Le riconosce il generoso sostegno professionale, tecnico e finanziario ottenuto dal gemellaggio con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga…Oggi, finalmente, grazie al suo contributo, il sito di Wadi El-Hitan, è pronto ad accogliere i suoi primi turisti».

Info: 0862 6052205- 6052249 - Ufficio Stampa 0862 6052249 – 339 4920875


www.tuttoabruzzo.it
 
Top
falak
view post Posted on 27/2/2007, 20:08




Mostra fotografica "ABYDOS EGITTO"

27 Febbraio 2007

Al Palazzo del turismo a Jesolo dal 03 Marzo al 09 Aprile

image

Una importante mostra dedicata al sito archeologico di Abydos, in Egitto. Abydos è un santuario di cui si sta scomprendo la sempre maggiore importanza per la storia dell'antico Egitto. Per l'occasione sono esposte gigantografie su tela, stampe su pannelli fotografici, e alcuni calchi di stele concesse dal Museo Egizio di Firenze. Il Sindaco della Città di Jesolo inaugura la mostra alla presenza del Ministro della Cultura Egiziana, dell'Ambasciatore Egiziano e del Direttore dell'Accademia d'Egitto di Roma. Paolo Renier, il fotografo che ha realizzato le immagini esposte ha studiato alla Scuola d’Arti Grafiche della Fondazione Cini di Venezia con Luigi Fumanelli e Bruno Monguzzi.

La mostra è aperta al pubblico dal 3 marzo al 9 aprile dalle ore 16.00 alle 21.00 nei giorni di Venerdì, Sabato, Domenica e Festivi con possibilità di prenotazione per visite guidate con l’autore.

PALAZZO DEL TURISMO
piazza Brescia - Jesolo (VE)
info:0421359142
www.jesolo.it

fonte:www.2night.it


 
Top
Cleopatra79
view post Posted on 17/3/2007, 16:53




Nefer non si prolunga La mostra va a Torino

I faraoni fanno valigie e scatoloni e si preparano a traslocare. Uno straordinario successo quello di «Nefer, la donna nell’antico Egitto» che ha totalizzato 1.200 presenze in media al giorno per un totale di 40mila biglietti staccati in solo 45 giorni, che andrà confluire nelle casse dell’amministrazione di Torino.

Dopo le polemiche tra l’assessore alla cultura Vittorio Sgarbi e la fondazione culturale DNArt, organizzatrice della mostra in stretta collaborazione con la Fondazione Museo Egizio di Torino, prima per la data di chiusura dell’esposizione a Palazzo Reale poi sulle biglietterie e sul costo dei biglietti, gli organizzatori hanno deciso di interrompere le trattative per prorogare la mostra fino al 9 aprile e chiudere il capitolo Milano, almeno per un po’.

La mostra, che si è attestata prima nella classifica nazionale per il numero di visitatori, chiuderà il 25 marzo, come stabilito dall’assessorato, per inaugurare in pompa magna a Torino già il 5 aprile, ospitata gratuitamente a palazzo Cavour fino al 1° luglio. Non sarà solo Torino a beneficiare di quella che il direttore del Kunsthistorisches Museum di Vienna, Wilfred Seiple, ha definito «la più bella mostra sulla donna nell’antico Egitto degli ultimi vent’anni», perché Nefer «ha già visto in concreto l’interesse di importanti capitali europee - come racconta Riccardo Bertollini, presidente della fondazione DNArt - tra cui Barcellona, Vienna, Bruxelles, puntando a raggiungere per il 2008 anche san Pietroburgo e New York».

«Chiudiamo questa bella avventura - è il commento di Elena Fontanella, che insieme a Elvira Amicone ha curato l’esposizione che si snoda attraverso 200 reperti archeologici, di cui 50 inediti - con il successo dei visitatori che ci ha premiato. La mostra è stata molto apprezzata anche dalle scuole; sono tremila, infatti, gli studenti che ci hanno visitato e che continueranno a visitarci a Torino, città che si prepara con questa mostra, che aprirà prima della Pasqua, a inaugurare una felice stagione di eventi». Milano abbandonata quindi? «No questo è un arrivederci - risponde la curatrice Fontanella -, torneremo il 20 settembre al Museo di Storia Contemporanea con un progetto che avrà di nuovo le donne come protagoniste».

La mostra, infatti, si presentava al pubblico come un racconto storico al femminile. Mille metri quadrati di esposizione che analizza la condizione della donna dal punto di vista politico, sociale, storico e giuridico.

«Siamo molto soddisfatti del successo di Nefer - continua il presidente Bertollini - anche se mi dispiace andare via lasciando alle spalle uno strascico di polemiche, che potevano essere tranquillamente evitate».



di Marta Bravi - giovedì 15 marzo 2007
Fonte: Il Giornale
 
Top
falak
view post Posted on 24/3/2007, 13:23




Ultimo aggiornamento (spero) da Palazzo Reale...

DUE MOSTRE A PREZZO RIDOTTO: KANDISKY E LA BELLEZZA FEMMINILE NELL'ANTICO EGITTO

venerdi' 23 Marzo 2007 17.44

Da Palazzo Reale buone notizie per i visitatori. Due mostre a prezzo ridotto. Le Mostre "Kandinsky e l’Astrattismo in Italia" e "La Bellezza Femminile nell’Antico Egitto" a 13,50 euro, anziché 17 euro, per chi vedrà le due mostre lo stesso giorno. Coloro che, invece, volessero vedere la seconda mostra in un giorno diverso, potranno usufruire di una piccola riduzione. In questo caso basterà mostrare il biglietto della prima Mostra. Un risparmio un po’ più contenuto, ma ugualmente gradito. Lo hanno deciso Palazzo Reale, il Centro Studi Aboca Museum e la Fondazione Antonio Mazzotta.


Per ulteriori informazioni uffici stampa:
- "La Bellezza Femminile nell’Antico Egitto" aperta fino al 9 aprile
tel. 02/36561176
[email protected]

- "Kandinsky e l’Astrattismo in Italia" aperta fino al 24 giugno
tel. 02/8055803
[email protected]

fonte:milano-on line
 
Top
CiaxXx
view post Posted on 24/3/2007, 16:35




c'è qualche malato che va a vedere nefer? image
 
Top
hayaty
view post Posted on 25/3/2007, 15:54




Fathi Hassan - Il tempo del vento
a cura di Gloria Gradassi

image

Galleria d’arte Genus
Via M.Curzi, 29/B
San Benedetto del Tronto (AP)
Tel. 0735/594532 Cell. 347/0690183
e-mail: [email protected]
web: http://www.galleriagenus.it


Data di apertura domenica 18 marzo 2007
Data di chiusura sabato 21 aprile 2007


Fathi Hassan espone una selezione di suoi lavori recenti alla Galleria Genus, mostra personale curata da Gloria Gradassi. La mostra si compone di tele di varie dimensioni che, in un’elegante alternanza di colori chiari e scuri, stesi su superfici fatte di delicati passaggi cromatici tono su tono, rappresentano una sintesi del suo percorso linguistico.
I famosi contenitori, le foglie, le scritture, gli animali, appaiono come figure leggere in un mondo arabescato. Una fluidità d’immagine e materia, che simula il flusso del pensiero. Pensiero, parola e figura sono, nel linguaggio di Fathi un magma unico, quasi indiviso e primitivo.
Fathi porta con se la propria storia, le sue origini africane, la luce accecante e le ombre nette ed enigmatiche della cultura egiziana.
Il carattere e l’andamento decorativo della scrittura araba, sono impiegate da Fathi come originale possibilità del figurare; la scrittura è parola, la parola significato, dunque immagine mentale e prima ancora pensiero. La figura più che del suo significato è portatrice di una leggerezza che si coglie in ogni lavoro: ombra sulle superfici monocrome, si delinea sulla tela in abili passaggi da una materia all’altra. Fathi Hassan fonde materiali, ricordi, le sue radici figurative e culturali in un fare armonioso e leggero, smaterializzando ogni elemento e fondendolo in immagini semplici e cariche di forza ancestrale.
La mostra presso la Galleria Genus resterà aperta fino al 21 aprile.

Fathi Hassan (Akky) di origine Nubiana, (Egitto e Sudan), nasce a Il Cairo nel 1957, vive e lavora in Italia dal 1979. La famiglia originaria del sud dell’Egitto e precisamente di Toscka, città della regione nubiana pesantemente colpita dalle inondazioni del Nilo durante gli anni ’60, è denominata fin dall’antico Egitto Kekhia, vanta tra gli ascendenti nobili guerrieri ed agricoltori divenuti capi-villagio. E’ cresciuto in una famiglia matriarcale, organizzazione domestica molto comune nella tradizione nubiana.
Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli dove si è diplomato nel 1984.
Durante gli studi è entrato in contatto con il gruppo teatrale “Falso Movimento”, maturando un’esperienza di attore e collaboratore nello spettacolo teatrale “Otello”. Negli stessi anni, ha conosciuto alcuni intellettuali partenopei, tra cui Lucio Amelio, Filiberto Menna e Mario Martone , divenuti ben presto amici e sostenitori della sua arte.
Nel 1989 ha ottenuto dal Ministero della Cultura egiziano un importante riconoscimento per la sua attività artistica; E’ stato chiamato a rappresentare l’Africa alla Biennale di Venezia “Aperto ‘88” e ha esposto il suo lavoro in numerose gallerie internazionali.

Fonte: Teknemedia
 
Top
falak
view post Posted on 2/4/2007, 19:17




EGITTO Arte e mistero
Mostra documentaria - artistica
di Alessandro Benassai

image

AREZZO - Mercoledì 4 aprile alle 17,30 aprirà a Palazzo Chianini Vincenzi, in via Cesalpino 15, la mostra "EGITTO Arte e mistero" realizzata dall'Associazione Archeosofica, in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune di Arezzo e con il patrocinio della Regione Toscana.
L'esposizione, che rimarrà aperta fino al 29 aprile, è una mostra documentaria - artistica di Alessandro Benassai, presidente nazionale dell'Associazione Archeosofica, sulla grande civiltà che si sviluppò fin dal IV millennio a.C. lungo le sponde del Nilo: la sua arte e la sua scienza che ci affascinano a distanza di così tanto tempo. Grazie a questa mostra verranno indagati i significati che si celano dietro le pitture, le sculture, i simboli e saranno presentate le ultime scoperte sul modulo costruttivo delle grandi piramidi che ancora oggi dominano Il Cairo dalla piana di Giza.
Dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19,30. Ingresso libero.

02/04/2007 14.49

Fonte: Arezzoweb
 
Top
Roohe
view post Posted on 2/4/2007, 22:21





Organizziamo un tour ad Arezzo? Che ne dici?

Boosa
 
Top
falak
view post Posted on 3/4/2007, 20:19




Eh....quasi quasi..image
 
Top
151 replies since 8/10/2005, 17:38   10361 views
  Share