Miguel Serrano, Un gigante dei nostri tempi

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Antonio Grego
icon12  view post Posted on 1/11/2005, 20:57 by: Antonio Grego




Ho conosciuto da poco il pensiero di quest'uomo e ne sono rimasto subito affascinato:
cileno, ex-ambasciatore, uno dei pochi (l'unico?) intellettuali al mondo a dichiararsi al giorno d'oggi fieramente nazionalsocialista e per questo sottoposto ad una gravissima forma di ostracismo, per cui ad esempio, in Italia e' stato pubblicato a malapena uno dei suoi oltre 50 libri.
Grande studioso di esoterismo e tradizionalismo, ma anche esploratore e avventuriero: viaggio' in India, Europa, Antartide, Tibet, alla ricerca di mitiche civilta' scomparse (atlantide, shamballah, agharti) e di sacerdoti e adepti di oscuri riti in via di sparizione.

Propongo di tenere questo topic sempre attivo con contributi, testi e frasi di questo grande uomo dei nostri tempi. smile.gif



Nato a Santiago del Cile, Miguel Serrano fu ambasciatore in India dal 1953 al 1962, nella ex-Iugoslavia dal 1962 al 1964, in Austria dal 1964 al 1970 e allo stesso tempo ambasciatore presso l' organizzazione dell' Energia Atomica di Vienna e l' Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNUDI).

Dal 1939 al 1945 fu editore e direttore della rivista La Nueva Edad. Tra il 1947 e il 1948 viaggiò in Antartide con il segreto obiettivo di raggiungere le Oasi di acqua temperata, prendendo parte alla seconda spedizione cilena sul continente ghiacciato, occasione nella quale l' Esercito Cileno dedicò il suo nome a una montagna, per essere stato l' unico esploratore civile ad avervi preso parte. Fu amico di molti yogin in India. Amico personale di Nehru, di Indira Gandhi e del Dalai Lama ( fu l' unico straniero a essere ricevuto
sull' Himalaya dopo che questi scappò dal Tibet).

Fece parte del "Circolo Ermetico" formato da C.J. Jung, che scrisse per lui il prologo a "Las visitas de la Reina de Saba" (l' unica prologo di Jung a un' opera puramente letteraria), e da Herman Hesse, nella cui casa nella Svizzera italiana, casa Camuzzi, visse per dieci anni, una volta abbandonata la diplomazia per continuare con le ricerche e la letteratura.

Ha investigato infaticabilmente sulle città segrete e incantate di Shamballah e Agartha e ancora continua la ricerca della Città dei Cesari nelle Ande, avendo proposto ad Hanna Reitsch, la famosa pilota del Terzo Reich, di tentare un volo per penentrare nella Terra Cava dal Polo Sud. Seguendo le orme di Otto Rahn ha visitato le rovine di Montsegur e le caverne del Sabarthe. Inoltre è stato amico dello studioso del Catarismo Rene Nelli, professore
all' Università di Tolosa, e di Ezra Pound, difatti è stato il promotore per la costruzione dell' unico edifico esistente al mondo dedicato a Pound, a Medinaceli (Soria) che fu inaugurato alla presenza di Olga Rudge, la moglie, e del principe veneziano Ivancici.

Attualmente Miguel Serrano vive in Cile continuando la sua mitica cerca nelle Ande.

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MIGUEL SERRANO, L' ULTIMO VEGGENTE
A cura di Alchemica
[ pubblicato su CAMELOT, periodico di approfondimento tradizionale,
numeri XXIV-XXV, Anno III, Novembre-Dicembre 2003 ]


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La ricezione dell' opera di Miguel Serrano qui in Italia si trova ancora in uno stato embrionale. Pochi sono coloro che hanno avuto modo di approcciarsi ai libri dello scrittore cileno, la maggior parte dei quali non sono ancora stati tradotti dallo spagnolo 1 e quei testi che circolano liberamente nella rete, hanno dato modo di essere malcompresi più di una volta. Ciò è dovuto sicuramente alla problematicità di certi assunti dello scrittore che nel mondo odierno, data la stretta osservanza del "politically correct", possono giungere a sembrare vere e proprie eresie.
Uno dei pochi libri usciti in Italia, edito dalle Edizioni Mediterranee, in cui è dedicato un intero paragrafo a Miguel Serrano è "Il Mito Polare" di Joscelyn Godwin. L' analisi del pensiero di Serrano che ci viene data è purtroppo, per quanto non esageratamente faziosa, tuttavia striminzita e parziale. Qui di seguito cercheremo di fornire un' introduzione all' opera di Miguel Serrano, auspicando che possa, ad un tempo, porre delle chiare premesse per la comprensione di certi contenuti "forti" del suo messaggio e dare degli utili spunti a coloro che desiderino approfondire per proprio conto, seguendo questo cammino poco battuto.

Uno dei punti che conviene affrontare preliminarmente è il rapporto che intercorre tra il pensiero di Serrano e la corrente "tradizionalista" che ha avuto uno dei suoi massimi rappresentanti in René Guénon e in Italia, Julius Evola.
Diciamo subito che lo stesso Serrano rifiuta di porsi sotto le sue insegne, giacchè per lui "tradizione" e "tradizionalismo" sono termini ambigui, che possono indicare ambiti e posizioni ideologiche radicalmente differenti quando non constrastanti. Leggiamo alcune sue stesse parole in merito alla questione tratte dal libro "El Cordon Dorado":

[...] con quel tipo di tradizionalismo e neotradizionalismo verbalista guenoniano, che si è appropriato di termini magici e sacrali che appartengono all' Aurea Catena, come 'iperboreo', 'Solare', 'Tantrico', etc., e che iniziano a perder prestigio, volgarizzandosi per il loro ripetuto uso. Gli stessi termini di 'tradizionalista' e 'tradizionalismo' mi sono repellenti per ciò che hanno in sè di ambiguo e confuso. I Carlisti cattolici spagnoli, ad esempio, si definiscono 'tradizionalisti' e si nominano così anche i politici conservatori del mio paese, gli ispanisti. Tutto ciò non è l' Aurea Catena, non ha alcuna relazione con
l' Hitlerismo Esoterico essenzialmente, con quel grandioso intento di mutazione dell' uomo e di questa terra,
di recupero dell' Età Solare, [...] 2

Come ben si vede c' è una forta polemica in particolare nei confronti dell' autorità di Guénon. Tuttavia, nonostante questa presa di posizione, non possiamo considerare lo scrittore cileno estraneo alle tematiche e ai problemi che lo studio della Tradizione comporta, anzi, partendo proprio dal nucleo di questa sua critica possiamo tentare di ridefinire certi concetti
nell' ambito che ci interessa, concetti e parole che il passare del tempo e la divulgazione testuale possono aver cristallizzato in vuote formule stereotipe, non più vive e quindi non più efficaci. Serrano, sotto vari profili, è certo più vicino a Julius Evola che non a Guènon e come questi tende a fare dell' esoterismo e della politica un campo comune. Sia chiaro, parliamo di politica con la "P" maiuscola, ossia intesa secondo "La Repubblica" di Platone e secondo una concezione dell' Azione umana come atto che, non disgiunto dalla visione trascendentale degli archetipi divini, può trasfigurare la realtà portandola sul piano del Mito.

Nei libri di Serrano non si troverà mai una metafisica pura staccata dall' uomo, uno spirito senza una materia sulla quale esso agisce costantemente, un confine netto infine che divida il primo dalla seconda, perchè, come si evince dalle concezioni tantriche alle quali l' autore si rifà prevalentemente, spirito e materia non sono che due aspetti coeterni e complementari di
un' unica realtà divina. A dir la verità Serrano non si pone minimamente il problema di citare a sostegno della sua personalissima visione della storia le tradizioni spirituali e i campi di conoscenza più disparati: dallo gnosticismo alla filosofia indiana Samkhya, dal druidismo ai templari, dal resoconto di Platone su Atlantide fino agli studi moderni sulle origini degli Inca e sulla preistoria del continente sudamericano. Tutto questo per approdare a una sua sintesi visionaria che vede in Hitler e nel Terzo Reich, l' ultimo anello di quell' Aurea Catena (che è appunto oggetto del libro "El Cordon Dorado") di grandi iniziati che si perde nella notte dei tempi.

Il misticismo di una buona componente delle sue opere è evidente e risiede senza dubbio nell' influsso dell' Idealismo Magico, di quello che più che un sistema filosofico è una sensibilità innata, Idealismo Magico che ha trovato in Novalis un suo primo cantore, in Evola un chiaro teorico e in Serrano un abile artigiano. Per essere più chiari diremo che mentre la maggior parte degli esponenti del pensiero tradizionale utilizza un approccio in gran parte di natura storica o filosofica per poter trattare di un Sapere che nella sua interezza è letteralmente incomunicabile, e travalica la mera logica razionale, Serrano inceve utilizza un approccio "poetico" e "mitologico". Per questo non è tutto sommato sbagliato definirlo come uno scrittore di racconti
d' Immaginazione, a patto naturalmente di dare a quest' ultima parola una connotazione più profonda. Immaginazione difatti contiene la radice "mag" che è la stessa della parola "Magia", secondo quanto abbiamo detto fin qui non è forse il potere di un' immaginazione esaltata ciò che può incidere sulla stessa realtà e annullare i confini che la dividono dal mondo delle pure Idee?

Lo stile di scrittura di Serrano è fatto di continui lirismi, di improvvise allucinanti intuizioni che stravolgono la normale prospettiva, vi sono termini-chiave che svolgono quasi la funzione di un mantra, vere e proprie parole-simbolo sembrano venir utilizzate per smuovere le idee-forza che risiedono negli strati più profondi della nostra psiche e a tratti ci sembrano risvegliare ricordi antichissimi, archetipi primordiali. Tale è il potere di un linguaggio dal fascino magnetico. Un' altra utile citazione dello scrittore al riguardo è questa:

[...] Come sempre accade, sono gli antichi che ci facilitano il cammino. Essi impiegano un linguaggio simbolico, poetico, di una poesia cosmica, che viene captato da altri centri nell' uomo, altri cerebri, o da parti del cervello che ancora non sono sviluppate, o che si atrofizzarono per mancanza di uso. Vi sono vari cerebri nell' uomo, nel suo corpo fisico e al di fuori di esso. I miei libri anche riattivano questi altri cerebri e devono essere captati oltre la pura razionalità. [...] 3






Tra le considerazioni che ne "Il Mito Polare" Godwin dedica al nostro scrittore, una ci pare in particolar modo valida ed interessante, quella che egli fa accostando l' opera del cileno a quella di JRR Tolkien. Dimostrando di saper superare il profondo dissenso ideologico che inevitabilmente procura un fervente ammiratore del nazionalsocialismo, Godwin va piuttosto a fondo e nella lettura dell' opera maggiore di Serrano, "Adolf Hitler, el Ultimo Avatãra", gli riconosce di aver saputo tratteggiare efficacemente un grande ed epico affresco mitologico. Qual è però il grande discrimine tra Tolkien e Serrano? Che mentre il professore di Oxford utilizzando la sua personale erudizione e ben conscio del potere evocativo delle antiche saghe, ambienta i suoi bellissimi libri in un mondo fantastico, arcaico e leggendario, mantenendo così sempre un netto confine tra la sua immaginazione e la realtà dell' Inghilterra del XX secolo, Serrano invece cala la stessa simbolica e archetipica visione dell' eterna lotta tra Bene e Male, sul nostro pianeta, nel nostro mondo; attraverso una revisione totale dei millenni e dei secoli passati ci porta a guardare con il suo occhio da veggente uno degli eventi più tragici della nostra storia recente: La II Guerra Mondiale.

Inutile ripetere a fianco di chi si schieri idealmente lo scrittore. Inutile anche voler giudicare la sua difesa ad oltranza del Terzo Reich se non si conoscono i contenuti e gli argomenti presenti nei suoi libri che alimentano questa esaltazione che lo porta a teorizzare l' origine non completamente umana di Hitler e la sua funzione "avatarica", gia così chiaramente presentita da Savitri Devi. Ci basti dire a questo riguardo che quest' ultima e Miguel Serrano sono stati gli unici pensatori ad aver approcciato la multiforme e oscura galassia del cosiddetto "nazismo esoterico" in termini apologetici ossia dal punto di vista dei vinti e non dei vincitori, e in questo loro intento sono sicuramente riusciti a porre un contraltare necessario alle infide insinuazioni di tanti studi sull' argomento, a partire da "Il Mattino dei Maghi" 4, affinchè potessero emergere i significati autentici che presiedettero alla nascita e allo sviluppo del movimento hitleriano.

Si discute spesso ed è controverso presso i nostri ambienti di studio se il fenomeno del nazionalsocialismo possa in qualche modo essere ricondotto a una sorta di "ortodossia tradizionale" e quanto in esso, sotto l' influsso inevitabile dei tempi moderni, sia invece da rigettare senza esitazioni. Noi vogliamo ricordare, approcciando questo problema, quanto Evola diceva in "Rivolta contro il Mondo Moderno" riferendosi alle civiltà del passato, ossia su come esse, per quanto riguarda almeno i tempi storici, furono tutte un' approssimazione, più o meno efficace, ad un "modello metafisico". Che esse quindi, inevitabilmente soggette al cambiamento situandosi pur sempre sul piano del divenire, potessero presentare anche molti caratteri spuri e contigenti che non avevano nulla a che fare con il loro nucleo trascendente ed eterno.

Ecco, ora ci piace credere, e comunque abbiamo ampie ragioni per farlo, che Serrano sia riuscito mirabilmente ad estrapolare dal regime di Hitler i suoi caratteri più profondi ed autentici, cosa questa che ancora risulta motivo di affanno per generazioni di storici che propongono le più svariate tesi per illustrare la genesi del nazismo e che si adoperano utilizzando i canoni culturali dell' umanità corrente. Ci piace credere che sia stato in grado "alchemicamente" di separare il "sottile" dallo "spesso" per portare alla luce del sole i significati metafisici di quanto è avvenuto in Europa il secolo scorso, le cui radici, secondo la nostra visione più ampia, non nascono nei decenni immediatamente precedenti come vorrebbero gli studi più prosaici di un dotto Nicholas Goodrick-Clarke 5 che ci parla diffusamente dell' elemento volkish del nazionalsocialismo, ma affondano in profondità, millenni interi prima, in una protostoria sconosciuta, nella leggendaria Iperborea il cui mito ci siamo più volte soffermati, e più volte ancora ci soffermeremo, ad illustrare.

Molto ci sarebbe da dire al riguardo ma ci rendiamo conto che non è questo il luogo adatto e che solo tramite un' attenta lettura degli stessi testi ognuno si potrà formare idee più chiare. Proprio per questo fin dalla nascita di Alchemica ci siamo impegnati a tradurre il materiale in lingua spagnola che abbiamo in nostro possesso confidando nel futuro in una possibile edizione italiana delle opere dello scrittore cileno di cui di seguito forniamo un' ampia bibliografia.

Per concludere questa breve introduzione citeremo un ultimo passo, più esteso dei precedenti perchè molto significativo:

[...] La verità di tutto ciò la vedo nell' incarnazione di un Archetipo, considerato più nel senso platonico che in quello junghiano, dove si è 'psicologizzato' qualcosa d' origine abbastanza estranea ed 'autonoma'. Come diretti e sospinti da una forza irresistibile, i miti s' incanalano sempre nella direzione 'iperborea', per così dire, si dirigono verso i poli e alla resurrezione o ringiovanimento 'apollineo' dell' eroe solare. La 'resurrezione' di Hitler assume questa direzione polare e sotterranea nuovamente. Le 'oasi' antartiche vanno ad incarnare l' Archetipo del Mandala e anche quello di un Centro ideale di totalità, di divinità, di 'calore in mezzo ai ghiacci'. Un Centro inubicabile. Gli OVNI 6 compiono o incarnano la medesima verità.

Questo libro s' incentra sul tema di questa ambiguità suprema, proiettata dalla Legge Ermetica. 'Ciò che è sopra così è sotto, ciò che è dentro così è fuori'. In modo che nulla sarà impossibile, dovendosi incarnare l' Archetipo, il Simbolo, 'nei cieli più alti come nei più profondi inferi'. "Perchè un albero raggiunga con la sua cima il cielo, dovrà toccare con le sue radici
l' inferno", diceva Nietzsche.

Così, ogni cosa è possibile, perchè l' Archetipo si ripete in tutta la creazione, si riproduce, rivestendosi di materia. A priori, nulla può essere negato, nè certamente la possibilità reale della 'terra cava', nè la sopravvivenza materiale di Hitler, nè gli OVNI. Perchè esse tutte sono verità archetipiche.

Ed è in questa prospettiva che dovranno comprendersi la maggioranza delle credenze e dottrine che sono riprodotte in questo lavoro, in uno spirito di altro simbolismo, all' interno dell' inevitabile dualità delle rarefatte sfere archetipiche, da dove emana il loro irresistibile potere plasmante, la loro forza di possessione e di realizzazione terrestre. La loro Volontà di Potenza, la loro Magia, il loro Significato. 7

A nostro giudizio queste poche righe rappresentano una delle chiavi interpretative con le quali crediamo sia d' obbligo affrontare l' opera di questo grandissimo autore. In fondo come vedete è lui stesso a darcela esplicitamente, ma a volte può darsi che immersi nella lettura, tra la rievocazione di una battaglia delle SS sul fronte russo e quella del mondo perduto dei Giganti dell' Antico Sole ci si dimentichi di essa e della sapienza che sottintende.

Può darsi che si rientri improvvisamente nella nostra mente duale, e che torni tiranna a farsi sentire la "piccola ragione" che sempre vuole porre dei limiti tra il nostro mondo quotidiano e quell' altro mondo infinito che giace, immutato, nel sogno della nostra coscienza divina.


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1 - Oltre naturalmente alle traduzioni in lingua inglese che comunque coprono una piccolissima parte della produzione letteraria di Serrano l' unico edizione italiana di un suo libro che siamo riusciti a rintracciare è la seguente: Il Circolo Ermetico - Roma, Astrolabio, 1976.

2 - Nostra traduzione da El Cordón Dorado. Hitlerismo Esotérico - Colombia, Editorial Solar, 2° edizione gennaio 2003, pag. 114-115.

3 - Nostra traduzione da Manú, Por el Hombre que vendrá - Colombia, Editorial Solar, Cosmogonia Hitleriana, pag. 49.

4 - Il Mattino dei Maghi: Introduzione al realismo fantastico - Louis Pauwels e Jacques Bergier - Milano, Mondadori, 1997.

5 - Consigliamo comunque uno dei suoi libri, molto accurato nelle fonti, come uno degli studi migliori sull' argomento:
Le radici occulte del nazismo - SugarCo Edizioni.

6 - OVNI è la sigla che sta per Oggetto Volante Non Identificato.

7 - Nostra traduzione da El Cordón Dorado. Hitlerismo Esotérico - Colombia, Editorial Solar, 2° edizione gennaio 2003, pag.29-30.


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BIBLIOGRAFIA DI MIGUEL SERRANO


Antología del Verdadero Cuento en Chile.
Santiago de Chile, Gutenberg, 1938.

Un Discurso de la América del Sur,
Santiago de Chile, Gutenberg, 1939.

La Epoca Más Oscura.
Santiago de Chile, Zig-Zag, 1941.

La Antártica y Otros Mitos.
Santiago de Chile, Zig-Zag, 1948.

Ni por Mar ni por Tierra.
Santiago de Chile, Ed. Nascimento, 1950.
Buenos Aires, Kier, 1979.

Quién Llama en los Hielos..
Santiago de Chile, Ed. Nascimento, 1957.
Barcelona, Ed. Planeta, 1974.

Las Visitas de la Reina de Saba (con Prólogo de C.G. Jung).
Bombay, India, Publishing House 1960.
Santiago de Chile, Ed. Nascimento, 1960.
Buenos Aires, Kier (Dos ediciones), 1970, 1979.
London, Routledge and Kegan Paul, 1972.
New York, Harper and Row, 1973.
Freiburg, Aurum Verlag, 1980.

Los Misterios.
Nueva Delhi, India, 1960.

La Serpiente del Paraíso.
Santiago de Chile, Ed. Nascimento, 1963.
Buenos Aires, Kier (Dos ediciones).
London, Rider and Co., 1963.
London, Routledge and Kegan Paul, 1972.
New York, Harper and Row, 1972.
Nueva Delhi, India, Vikas Publishing House, 1975.
Tokyo, Hirakawa Schuppan Sha, 1984.

El Círculo Hermético
(Conversaciones, Correspondencia y Recuerdos de Hermann Hesse y C.G. Jung).
Santiago de Chile, Zig-Zag, 1965.
Buenos Aires, Kraft, 1968.
Buenos Aires, Kier (Tres ediciones).
Santiago, Eds. Nueva Universidad, 1974.
London, Routledge and Kegan Paul, 1966.
New York, Shoken Books (Más de 20 ediciones).
Zürich, Rasher Verlag, 1968.
Roma, Astrolabio, 1976.
Sâo Paulo, Editora Brasiliense, 1970.
Rotterdam, Lemniscaat, 1975.
Thehran, Irán, 1983.
Tokyo, Hirakawa Schuppan Sha, 1984.
Hay ediciones en persa y en griego.

La Flor Inexistente.
Londres, Routledge and Kegan Paul, 1969 (En castellano).
London, Routledge and Kegan Paul, 1969, 1968 (En inglés).
New York, Harper Colophon Books, 1972.
Basel, Sphinx Verlag, 1984.

ELELLA. Libro del Amor Mágico.
Buenos Aires, Kier, 1973 (Dos ediciones).
Santiago, Ediciones Nueva Universidad, 1974.
London, Routledge and Kegan Paul, 1973.
New York, Harper and Row, 1972.
Basel, Sphink Verlag, 1982.
Hay edición en persa.

Triología de la Búsqueda en el Mundo Exterior.
Santiago, Ed. Nascimento, 1974.

Nietzsche y el Eterno Retorno.
Santiago, Eds. Nueva Universidad, 1974.

El Cordón Dorado. Hitlerismo Esotérico.
Santiago de Chile, Edicioneself, 1978.
L. Cárcamo, Editor, Madrid, 1984.
Colombia, Editorial Solar, 1985.

Nietzsche y la Danza de Siva.
Santiago de Chile, Edicioneself, 1980.

Adolf Hitler, el Ultimo Avatãra.
Santiago de Chile, Ed. La Nueva Edad, 1982.
Colombia, Editorial Solar 1983.

Nos. Libro de la Resurrección.
Buenos Aires, Kier, 1980.
London, Routledge and Kegan Paul, 1984.

El Ciclo Racial Chileno.
Santiago, 1982. Distribución privada.

Nacionalsocialismo, Unica Solución para los Países de América del Sur.
Santiago, Alfabeta, 1986.
Colombia, Editorial Solar, 1987.

La Resurrección del Héroe.
Santiago, Alfabeta, 1986. Colombia, Editorial Solar, 1987.

Manú, Por el Hombre que vendrá.
Todo el Astro. Editorial KRONOS. Año H.

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