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Labrys.
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Sembra che i frequenti terremoti che colpiscono da sempre il Giappone siano tra le cause del rischio di crollo dell'A-Bomb Dome, l'edificio lasciato a Hiroshima a monito dell'esplosione atomica:
Hiroshima (TMNews) - L'Atomic Bomb Dome il mausoleo che ricorda la distruzione di Hiroshima con la bomba atomica alla fine della seconda guerra mondiale, rischia di crollare. Per questo la struttura che è diventata Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO nel 1996, è stata ingabbiata da impalcature per controllare la stabilità soprattutto della cupola.I dirigenti della città di Hiroshima vogliono assicurarsi che il simbolo della pace eterna e della volontà di abolire le armi nucleari possa sopravvivere alle generazioni future. A minacciare la tenuta dell'edificio in cemento il passare del tempo ma anche i molti terremoti che colpiscono il Giappone.
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Torno su questo topic perchè oggi, 5 maggio, anche a causa di Fukushima e il terremoto, viene spento in Giappone l'ultimo reattore nucleare!
http://www.corriere.it/ambiente/12_maggio_...8cf758d5e.shtml. -
Lord Malekith86.
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Avevo letto un articolo relativo allo spegnimento dei reattori in Giappone un paio di mesi fa, non pensavo che già a maggio sarebbe stato disattivato anche l'ultimo (vabbé che non è l'Italia, sigh e lol).
Ci sono tante cose in ballo ma è un cambiamento epocale, perché anche se non è ancora una soluzione definitiva, dovrà perdurare per almeno 5-10 anni, anche in previsione degli eventi naturali eccezionali (che sono poi imprevedibili, ma statisticamente sono vicinissimi).
Sicuramente non sarà facile per l'economia della nazione affrontare questa scelta in una situazione già grave (il Giappone era in recessione fino a pochi mesi fa...).
Spero che questa scelta possa influenzare diverse altre nazioni.. -
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Questa scelta è stata davvero coraggiosa,ma ahimè dettata da un effettivo stato di astio contro una forma di energia che è assolutamente dannosa in caso di malfunzionamento/danno degli impianti.
Certo è che se si mettono ad andare a petrolio come noi non èche risolveranno i loro problemi, e il tutto scviola in quell'intricato mondo di affari internazionali che di certo l'energia nucleare non pone.
Io non sono assolutamente a favore di questo tipo di energia, ma mi rendo conto che oggigiorno parlare di convertire gli Stati ad una politica energetica più coerente con la salute dei propri cittadini è un discorso.. utopistico, quantomeno.
Spero sinceramente che il Giappone trovi un buon compromesso, ha molto da fare per rimettersi in sesto.. -
Lord Malekith86.
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Io non credo che possano passare al petrolio a cuor leggero, è un riparo fin troppo precario ed una scelta simile influenzerebbe negativamente l'intera economia mondiale, ma dapprima sarebbe un problema per lo stesso Giappone.
Sicuramente il petrolio potrebbe essere una soluzione temporanea per sopperire il nucleare, ma secondo me il paese inizierà a guardare seriamente verso altre forme d'energia.
Penso che per loro la soluzione più logica sarebbe l'eolica, oltre al potenziamento delle centrali idroelettriche che mi pare fossero già molto utilizzate (ma tipo meno della metà delle nucleari...)
Certo la cosa migliore sarebbe vedere il Giappone come esempio ecologico per tutto il resto del mondo, visto che non si tratta dell'ultimo staterello che non influenza nessuno.... -
.Certo la cosa migliore sarebbe vedere il Giappone come esempio ecologico per tutto il resto del mondo, visto che non si tratta dell'ultimo staterello che non influenza nessuno...
Concordo su questo.. e sinceramente spero che possa essere da sprone serio per uno sviluppo su vasta scala delle tecnologie legate alle energie rinnovabili, che ne avrebbero davvero bisogno, magari portando a soluzioni anche economicamente più abbordabili dalla massa.
Perchè a livello locale, per quel poco che vedo con i miei occhi, l'idea di energia rinnovabile = vantaggi soprattutto economici si sta facendo sempre più largo. Alla faccia dell'ecologia la gente guarda solo al proprio portafogli (giustamente). Non potendo guadagnare di più, vediamo di spendere di meno. E se magari non ci ammazziamo nel farlo è anche meglio
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