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Supplement

by Goen, di Mari Okazaki

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    Letto oggi pomeriggio :heyhey:

    Devo dire che me lo sono sciroppata tutta d'un fiato come la protagonista ingoia giornate di lavoro senza requie (alla faccia della donna in carriera, qui non si dorme e difficilmente si mangia.. però si beve un sacco!)
    L'immagine della donna in carriera che ne risulta fuori è piuttosto negativa ma non per il tipo di donna che è rappresentato che è decisamente propositivo ( intelligente, rampante, disposta al sacrificio e comunque competente e capace nel proprio lavoro) ma per il tipo di vita che si ritrova a scegliere e desiderare, in un certo senso: un mondo dove le relazioni extra lavorative sono destinate al fallimento e dove l'unico vero conforto, supporto e relazione di amicizia o altro nasce e muore all'interno del gruppo di colleghi.
    In questo volume direi introduttivo si è capito che il concetto fondamentale è quello che in ufficio si deve far fronte comune a quella che è una battaglia in trincea :hero:

    Per ora i personaggi mi hanno tutti intrigato, sarà che poco si è detto ancora su di loro, ma decisamente è una serie che continuerò con interesse.

    L'edizione per me è buona, mi piace la carta che hanno usato: leggera e non troppo chiara. Potevano non perdersi per strada un paio di congiuntivi ma come traduzione mi pare buona. Poi chi l'ha già letto in altre lingue potrà notare differenze, se ci sono. Comunque l'acquisto vale imho :)

     
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  2. Paio81
     
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    Mha, io riponevo tante speranze in questa lettura ma ho fatto davvero fatica ad arrivare a fine volume. La narrazione è densa ma monotona in alcuni momenti e non mi è scattata la curiosità di vedere che fine faranno i personaggi o come evolveranno ed è un peccato perché anche quelli macchietta (la nuova best friend al lavoro, la vecchia zitella, ecc.) pur essendo basati su stereotipi trasmettono un certo realismo, ma è proprio la storia che non ha funzionato per me. La protagonista non è male e il suo male di vivere è stato per ora appena accennato visto che al momento sommerge tutte le emozioni nell'impegno lavorativo ma non mi sono neanche lontanamente immedesimato; ecco forse la riflessione che se potrebbe ricavare dall'analisi della protagonista potrebbe interessarmi abbastanza, almeno da prendere il secondo volume.

    CITAZIONE
    In questo volume direi introduttivo si è capito che il concetto fondamentale è quello che in ufficio si deve far fronte comune a quella che è una battaglia in trincea

    Io a dire il vero questo aspetto non l'ho colto per nulla. Ho trovato più interessante il fatto di come venga posto l'accento sull'individualità e sul fatto che ad esempio tutti si trovano in ufficio di domenica perché non hanno nulla da fare (o credono di non avere nulla da fare) al di fuori di esso o per paura di relazionarsi con sé stessi piuttosto che per spirito di cameratismo/supporto tra colleghi.

     
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  3. |Ric|
     
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    Ottimo primo volume!
    Una storia dal target molto adulto che segue la vita sentimentale e lavorativa della protagonista. L' autrice racconta la vita e i problemi di una donna giapponese come ne esistono tante, e lo fa con una sensibilità molto femminile (e da uomo ho trovato la cosa molto interessante!).
    Il ricco cast di comprimari (anche coloro che appaiono per poche vignette come ad esempio la collega di mezza-età) è ottimamente caratterizzato sia psicologicamente che graficamente. Lo stile dell' autrice (caratterizzato da figure longilinee e da linee sottili) è molto elegante, una vera gioia per gli occhi (basti guardare le splendide copertine!).
    L' edizione anche è molto buona: buona carta, buona rilegatura e buona sopraccoperta. Anche la parte grafica è molto ben curata (dalla copertina e dagli interni che presentano tutte le onomatopee adattate).
    Una serie al momento "promossissima" XD
     
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    CITAZIONE (Paio81 @ 3/4/2012, 21:42) 
    CITAZIONE
    In questo volume direi introduttivo si è capito che il concetto fondamentale è quello che in ufficio si deve far fronte comune a quella che è una battaglia in trincea

    Io a dire il vero questo aspetto non l'ho colto per nulla. Ho trovato più interessante il fatto di come venga posto l'accento sull'individualità e sul fatto che ad esempio tutti si trovano in ufficio di domenica perché non hanno nulla da fare (o credono di non avere nulla da fare) al di fuori di esso o per paura di relazionarsi con sé stessi piuttosto che per spirito di cameratismo/supporto tra colleghi.

    Per quanto riguarda il lavoro d'ufficio sono concorde, ma mi riferivo a come invece si cerchi di instaurare un rapporto non "di lavoro" tra colleghi anche se non si ha nulla in comune. La protagonista che si, ha forte spirito individualista e si, trova più soddisfazione nel suo lavoro che nella sua vita, ma nel momento stesso in cui la sua "vita" va a rotoli trova una rete di salvataggio estrema in colleghi che finora non aveva considerato. E la stessa cosa accade agli altri. Io notavo come il condividere un lavoro stressante e oggettivamente aberrante dal mio punto di vista (non dormire o dormire in ufficio e sacrificare tutto per un progetto) alla fine porti a condividerne il peso insieme a quello delle proprie frustrazioni con gli altri. Altri che magari non avresti scelto volontariamente come partner, ma che sono lì e vivono come te.
    Non sono amici, stenterei a definirli conoscenti, ma sono certamente "compagni di battaglione", se mi si passa il temine militare.

     
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  5. *Livio*
     
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    Ma infatti non è per nulla strano che tra "compagni di trincea" si sviluppino legami di solidarietà che somigliano molto alla simpatia o al senso di amicizia, confidenza.
    Io l'ho trovato un primo numero fenomenale. Finora è quanto di meglio da me mai letto di Mari Okazaki.
    E' una storia autentica e raccontata in maniera molto lucida, mi è sembrato la versione più intimista di Hataraki Man.
    Come soggetto, poi, è parecchio attuale. Proprio l'altro giorno leggevo di queste nuove donne in carriera, che spesso guadagnano più degli uomini e -vuoi per la loro forza economica, vuoi per la loro posizione professionale- hanno fatica ad avere una storia d'amore (fonte: Vanity Fair :-P ).
    Poi direi che leggerlo in italiano è stata una gran fortuna, con quella mole di testo mi sarei arreso dopo cinque pagine in qualsiasi altra lingua!
    Bei disegni, è la Okazaki nel pieno delle sue energie, e bello il racconto. Promette benissimo, non vedo l'ora di leggere il prossimo.
    Promossissimo!
     
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  6. Kiki
     
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    Anche a me il primo numero di "Supplement" è piaciuto molto, e ovviamente non vedo l'ora di leggere il secondo.

    I disegni sono divini (non conoscevo bene l'autrice e avero perso "Shibuya Love Hotel" che recuperero' al piu' presto) la storia è molto ben costruita poi mi hanno colpito molto le varie gag comiche che proprio non m'aspettavo mi hanno fatto sorridere piu' di una volta.
    I colleghi sono uno spasso, il lavoro della protagonista è spiegato davvero molto bene e leggendo solo il primo numero ho imparato tantissimi cose in proposito, che prima ovviamente ignoravo.

    Anche l'edizione GOEN non si smentisce....Insomma can't wait for Supplement 2.
     
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    Avevo già letto qualcosa di Mari Okazaki e mi era piaciuto moltissimo, ma il primo numeri di Supplement (che non avevo mai letto) non mi ha convinta proprio del tutto. I disegni sono stupendi come la costruzione delle tavole ma
    la storia mi ha saputo di già visto, la protagonista ingenua, insicura, che sta con un uomo poco interessante e scialbo, e che poi quando lo lascia, scopre nuovi amici ed è contesa da sue uomini; l'atmosfera è bella ma mentre leggevo mi sono ritrovata ad indovinare gran parte degli avvenimenti che sarebbero accaduti

    comprerò il secondo volume sicuramente, ma spero che la storia mi sembri meno noiosa (gusti miei naturalmente ^_-)
     
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    A me è piaciuto. Delle sue vicende sentimentali non me ne frega nulla, trovo più interessanti l'ambiente lavorativo e i rapporti interpersonali, soprattutto tra le donne. Gli uomini alla fine sembrano visti tutti come possibili fidanzati coi loro caratteri standard mentre le donne sono approfondite meglio perché hanno una funzione diversa nella storia. Non è la prima volta che lo noto.

    Quando si son presentati di domenica però non l'ho intesa come "gente che non ha altro da fare" ma come gente che vuole avanzare e quindi va a lavorare persino di domenica per finire il progetto e guadagnarci. L'incipit è simile a Tokyo Style però l'ex fidanzato lì mi sembrava migliore per quanto non è detto che questo sia scialbo e da buttare, è solo la protagonista che si è stufata e lo vede così :P Però non credo che lo rivedremo per come s'è evoluta la storia.
     
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  9. Fren
     
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    Io non riesco bene a capire... nel senso che condivido tutte le osservazioni positive fatte finora: disegni meravigliosi, trama non scontata e densa di spunti di riflessione non banali, senza considerare la facilità di immedesimazione in svariate situazioni e/o personaggi... però sono rimasta freddissima e assolutamente non coinvolta. Per quanto, davvero, le vicende e gli ambienti e le riflessioni in cui potevo riconoscermi fossero millemila.
    Insomma, ho fatto davvero fatica a finire il volume. Senza però riuscire a spiegarmi il motivo di questa "demotivazione": sulla carta, trovo solo pregi! Boh, provo senz'altro i volumi successivi, questa serie deve piacermi :lol:

    Ah, solo una cosa: è il primo albo della Goen che prendo, e avevo letto su internet un sacco di Osanna per le loro edizioni... ma per me siamo ancora ben lontani dallo spodestare dal primo posto la Magic Press! Decisamente qualche refuso di troppo e pure a 0,05 centesimi in più (lol)
    E soprattutto, forse era il mio volumetto ad essere nato sbagliato (o sono io che ho naso/gola troppo sensibboli!) ma se ho dovuto mollare e leggerlo a più riprese era anche per la tossicità della puzza chimicosa dell'inchiostro! Terribile O_o
     
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  10. Kiki
     
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    CITAZIONE (Fren @ 27/4/2012, 10:48) 
    Io non riesco bene a capire... nel senso che condivido tutte le osservazioni positive fatte finora: disegni meravigliosi, trama non scontata e densa di spunti di riflessione non banali, senza considerare la facilità di immedesimazione in svariate situazioni e/o personaggi... però sono rimasta freddissima e assolutamente non coinvolta. Per quanto, davvero, le vicende e gli ambienti e le riflessioni in cui potevo riconoscermi fossero millemila.
    Insomma, ho fatto davvero fatica a finire il volume. Senza però riuscire a spiegarmi il motivo di questa "demotivazione": sulla carta, trovo solo pregi! Boh, provo senz'altro i volumi successivi, questa serie deve piacermi :lol:

    Ah, solo una cosa: è il primo albo della Goen che prendo, e avevo letto su internet un sacco di Osanna per le loro edizioni... ma per me siamo ancora ben lontani dallo spodestare dal primo posto la Magic Press! Decisamente qualche refuso di troppo e pure a 0,05 centesimi in più (lol)
    E soprattutto, forse era il mio volumetto ad essere nato sbagliato (o sono io che ho naso/gola troppo sensibboli!) ma se ho dovuto mollare e leggerlo a più riprese era anche per la tossicità della puzza chimicosa dell'inchiostro! Terribile O_o

    Io non ho avuto problemi di "puzza d'inchiostro"...credo sia un problema isolato del tuo volume.

    Certo l'edizioni Goen non sono come quelle della Magic Press, pero' considerando che è una casa editrice praticamente appena nata, le sue ed. sono molto SUPERIORI a tante altre case editrici molto piu' famose e "anziane".

    Comunque alle persone a cui non è piaciuto molto il primo volume, consiglio vivamente di prendere almeno il secondo e non interromperlo subito...Ovviamente è solo un mio consiglio :mhuaua:
     
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  11. *Livio*
     
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    CITAZIONE (Fren @ 27/4/2012, 10:48) 
    Io non riesco bene a capire... nel senso che condivido tutte le osservazioni positive fatte finora: disegni meravigliosi, trama non scontata e densa di spunti di riflessione non banali, senza considerare la facilità di immedesimazione in svariate situazioni e/o personaggi... però sono rimasta freddissima e assolutamente non coinvolta. Per quanto, davvero, le vicende e gli ambienti e le riflessioni in cui potevo riconoscermi fossero millemila.
    Insomma, ho fatto davvero fatica a finire il volume. Senza però riuscire a spiegarmi il motivo di questa "demotivazione": sulla carta, trovo solo pregi! Boh, provo senz'altro i volumi successivi, questa serie deve piacermi :lol:

    Ah, solo una cosa: è il primo albo della Goen che prendo, e avevo letto su internet un sacco di Osanna per le loro edizioni... ma per me siamo ancora ben lontani dallo spodestare dal primo posto la Magic Press! Decisamente qualche refuso di troppo e pure a 0,05 centesimi in più (lol)
    E soprattutto, forse era il mio volumetto ad essere nato sbagliato (o sono io che ho naso/gola troppo sensibboli!) ma se ho dovuto mollare e leggerlo a più riprese era anche per la tossicità della puzza chimicosa dell'inchiostro! Terribile O_o

    Sì, è vero: i refusi li ho notati anche io ed anche io trovo che l'inchiostro (o la carta?) puzzino. Ma l'edizione è innegabilmente molto molto bella. Poi vabbe', tu fai il paragone Magic press... lì crollano tutti al confronto. O quasi: se iniziassero a fare adattamento grafico *fatto bene* (niente font e niente robaccioni coprenti) allora se ne può parlare.
    Ma tornando a Supplement... è vero che non è un fumetto che coinvolga empaticamente il lettore. E' un fumetto, per ora, più "cerebrale" (passami il termine). La protagonista cogita di brutto ed è fin troppo consapevole della sua situazione. Nella sua freddezza, nella sua lucidità, pare osservare la propria vita dietro uno schermo senza poter (voler?) cambiarla. In un suo sogno, lei aveva le ali ma non ha volato... è un fumetto molto pensato, ragionato, anche amaro nella consapevolezza della propria vita, delle proprie scelte, e nell'impossibilità di poterle cambiare. E Minami è una che "viaggia da sola". "Meno male che ho il lavoro!"
    Ecco perché lo associo ad una versione più amara ed intimista di Hataraki Man.
    Anche io ho la curiosità di osservarne gli sviluppi. Certo che, se il tono restasse questo, a me non dispiacerebbe affatto.
    "Io sono costruita intorno a diverse priorità, e quella di piacere agli uomini non è tra queste."
     
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  12. Fren
     
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    CITAZIONE (*Livio* @ 27/4/2012, 12:22) 
    è un fumetto molto pensato, ragionato, anche amaro nella consapevolezza della propria vita, delle proprie scelte, e nell'impossibilità di poterle cambiare. E Minami è una che "viaggia da sola". "Meno male che ho il lavoro!"
    Ecco perché lo associo ad una versione più amara ed intimista di Hataraki Man.
    Anche io ho la curiosità di osservarne gli sviluppi. Certo che, se il tono restasse questo, a me non dispiacerebbe affatto.

    Ma neanche a me! O meglio... uff, davvero, non riesco a spiegarmi perché mi sia sentita così poco interessata. Non penso che il problema fosse la cerebralità o l’eccessiva freddezza/rimuginosità della protagonista (passami, tu, i termini!) perché, davvero, non era un eufemismo quando ho affermato di trovare una valangata di situazioni in cui potrei facilmente immedesimarmi e/o comprendere. Ma una valangata, letteralmente.

    Uscire di casa tutte le mattine con l’impressione di dover affrontare una lotta perché, anche nella routine più ripetitiva, non vieni più valutato solo per l’impegno.
    Avere dei momenti in cui consideri il lavoro come una consolazione, perché ti fornisce una ragione per muoverti e ti tiene occupato. Talmente occupato che ti accorgi distrattamente del passare delle stagioni lungo il percorso casa-lavoro - ottio quanto mi ci ritrovo in questa cosa!
    Così come mi ritrovo nella sensazione di non ritrovarsi nel futuro che ci si immaginava da piccoli. Nell’impressione di aver trascinato per inerzia situazioni in cui non ci si sentiva più emotivamente coinvolti ma sai com’è, la nostalgia, e poi scardinare lo status quo... senza considerare il fatto di non riuscire a capacitarsi di come una cosa, inizialmente importante, sia scivolata così, fino a diventare... indifferente?
    E sentire un bisogno talmente forte di trovare una valvola di sfogo, qualsiasi, che ci si ritrova ad aggrapparsi alla prima persona che ci fa dimenticare, anche solo per un istante, quanto ci si sente inadeguati. Un consolarsi a vicenda, perché nei momenti di debolezza, è bello sentire addosso il peso di una persona, sentirsi importanti per qualcuno. Qualcuno qualsiasi, è un imprinting, non è fondamentale essere pienamente consapevoli di quali sono i sentimenti e le emozioni in ballo, non è questo il punto: il punto è aver trovato una bombola d’ossigeno per potersi così immergere sempre più a fondo, immergersi in noi stessi, in quella che dovrebbe essere la vita di ogni giorno, e trovare così un motivo per cui ridere tutti i giorni. E accontentarsi di questo qualcuno che sappia consolare, non metterci con le spalle al muro, perché non è questo quello che riusciremmo ad affrontare ora.

    :nfg: ok, la smetto, prometto. E' che, davvero, di spunti di riflessione ne ho trovati a bizzeffe, e sono tutte riflessioni e situazioni in cui io ci sguazzo eh. Eppure durante la lettura ero totalmente indifferente e non ho nessuna smania di avere i numeri successivi. Che comprerò, non mi è neanche passata per l’anticamera del cervello l’idea di mollare qui e ora eh.
    Vabuh, è uno dei miei soliti commenti idiotici e sconclusionati, ma visto che di solito non riesco mai a frequentare il forum perché quello che compro lo leggo sempre dopo averli lasciati macerare per dei mesi sulla libreria, questa volta che mi sono ritagliata il tempo di leggere in tempo volevo approfittarne e passare di qua! Quindi perdonatemi le mie contraddizioni e le mie scemunaggini varie.

    Ah a proposito di scemunaggini :lol:
    CITAZIONE (Kiki @ 27/4/2012, 11:25) 
    Io non ho avuto problemi di "puzza d'inchiostro"...credo sia un problema isolato del tuo volume.

    Visto che non c’era nessuno, ho snasato gli altri volumi che c’erano in fumetteria XD puzzano tutti, quindi non è un problema isolato del mio volume, sarà un problema del mio olfatto!
     
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  13. Kiki
     
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    Fren mi sa allora che pure il mio olfatto ha qualche problema XD O semplicemente la mia copia non *puzza* XD

    Comunque si, anche se il primo numero ne tuo caso non ti ha proprio fatto fare i salti di gioia, ti consiglio davvero di continuare a comprare almeno il volume 2 ...e lo so rompo e rompo ma devo assolutamente mandare avanti la "causa" Josei in Italia ;)
     
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  14. kurotsuki
     
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    L'ho letto questa settimana e sono rimasta soddisfattissima di questo acquisto.
    I disegni sono stupendi, amo i dettagli e lo stile della mangaka, sono piuttosto realistici per un manga e originali. Quello che mi ha colpito di più è appunto la trama e la caratterizzazione dei personaggi. Fujii è una donna qualsiasi, non ha alcuna specialità, non ha niente che la renda favolosa o diversa dagli altri, è solo una persona che va avanti nella sua vita con tutto quello che ha, rimane coinvolta da vicende sentimentali come tutti e ne esce distrutta come succede a tutti quanti nella vita. Mi piace proprio per questo, perché a differenza della solita eroina da manga che per forza deve avere qualcosa che la renda speciale, Fujii potrebbe essere chiunque, potrei vedermi in lei così come potrebbe qualunque altra donna ed è una cosa che per quanto mi riguarda trasmette molta familiarità al lettore. Ho trovato la narrazione dei fatti molto scorrevole e i discorsi molto semplici da seguire. Solitamente, i manga che descrivono quotidianità sono alla lunga noiosi, ma per quanto riguarda il primo volume non ho sentito affatto questo peso, mi è sembrato che l'autrice sapesse destreggiarsi bene con il genere e mi piace il modo in cui racconta anche solamente i pensieri della protagonista, come ha impostato il rapporto tra donne e donne/uomini, nell'ambiente del lavoro così come fuori. Questo è il primo manga della Okazaki che leggo e sono contenta di aver seguito il consiglio di acquistarlo (: Non vedo l'ora che la Goen annunci altri volumi e mi consola sapere che è terminato in Giappone, così non dovrò aspettare anni per leggere la fine di una serie : D
     
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  15. *Livio*
     
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    Chi ha già letto il secondo volume di Supplement?
    A me è piaciuto da matti, ancora più del primo. La maglia di relazioni tra i personaggi -accennata appena nel primo numero- si infittisce ed assume nuove sfumature. Mi pare che, se questi personaggi sono estremamente verosimili e realistici, i rapporti tra di loro lo siano ancora di più.
    La storia, insomma, sta prendendo sempre più corpo e mi ha appassionato moltissimo: non vedo l'ora di sbranare il prossimo volumetto!
    Come al solito, bellissimi i disegni: certe tavole sono delle splendide illustrazioni, lasciano a bocca aperta! Alcune scene in questo volume, poi, raccontate senza l'ausilio dei testi, erano da mozzare il fiato.
    Un grandissimo fumetto, finora, uno tra i migliori in giro... mi auguro che nessuno se lo stia perdendo. E vorrei sapere le impressioni dei "perplessi" alla luce del secondo round!
     
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48 replies since 4/10/2011, 21:12   3769 views
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