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Novità editoriali

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mediterraneoforpeace.it
view post Posted on 2/1/2006, 13:16 by: mediterraneoforpeace.it
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Segnalo una bella novità delle edizioni tabulafati:

Il cuore di Sarah affronta un argomento che sempre più spesso coinvolge
l’opinione pubblica: il tragico tema dei trapianti di organi e il sospetto di
abusi e di traffici illeciti. La letteratura e il cinema, da tempo, hanno
trattato l’argomento, sottraendolo alle cronache, alle corsie ospedaliere e alle
aule dei tribunali, per dilatarne i contenuti e immaginarne le implicazioni più
spaventose. Tutti ricorderanno Coma profondo (1978) di Michael Crichton,
in cui i corpi, destinati al trapianto d’organi, erano tenuti in vita
artificialmente, fino al recentissimo The Island (2005) di Michael Bay,
dove cloni di persone facoltose sono creati appositamente (e costretti a vivere
nel sottosuolo) per fornire “pezzi di ricambio” originali, senza problemi di
rigetto.
Fantascienza, si dirà, ma con inquietanti anticipazioni di un mondo futuribile,
che potrebbe improvvisamente manifestarsi proprio dietro l’angolo di casa: la
crudeltà umana, l’egoismo e la corruzione sono già qui, abbondantemente
diffusi, senza bisogno di cercarli altrove.


Maria Pia Trozzi, autrice esordiente ma di solido mestiere e di grande tenuta
sulla lunga distanza (verrebbe da pensare ai romanzieri dell’Ottocento),
rassicura il lettore in merito alle sue reali intenzioni: il ritmo è pacato,
quasi da “slow food”; da assaporare con calma, seduti in un luogo tranquillo,
senza distrazioni, dove lasciar emergere le figure fantasmatiche dei
personaggi, il loro intrecciarsi, le tragedie personali, i sentimenti e le
paure, con la loro avvolgente presenza. Concedendo tutto il tempo di osservare
e meditare, lasciarsi trasportare e coinvolgere, con un’attenzione insolita
all’uso puntuale delle parole, che ha il pregio di trascinare il lettore dentro
la storia e tenerlo inchiodato alla pagina come in un classico “hard-boiled”
del tempo passato.
L’Autrice non tralascia i particolari, anzi, li evidenzia con una descrizione
accurata, che ha la minuziosità dell’obiettivo della macchina da presa. Si
sofferma sulle immagini, le scruta, si avvicina con misurate zoomate sui primi
piani, sui dettagli, anche quelli che possono apparire di poco conto, ma che
invece si dimostrano essenziali per creare l’atmosfera, suggerire sfumature,
sensazioni, intuizioni. Fare quello che l’occhio attento dell’osservatore
noterebbe in un contesto reale, ma con maggiore intenzionalità: la parola si
sostituisce alla telecamera, traduce le immagini in segni sensibili, è la
fascinazione di una tecnologia antica (la scrittura) che la straordinaria
capacità dell’Autrice riesce a far emergere dalla pagina.





Edizioni Tabula fati


 
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