L'ALIMENTAZIONE E' LA CAUSA PRINCIPALE DELL'ARTRITE?

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  1. micheleliciakenya
     
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    Io ho un'artrite siero negativa da due anni ad entrambi i piedi,facendo mente locale capita che i dolori aumentano nei periodi in cui esagero nel mangiare porcherie (dolci, pane,pasta ecc)Quindi siccome credo che la mia artrite sia collegata al glutine é alla caseina allora vi chiedo se x avere la conferma devo andare dall'immunologo?
     
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    Alessandra

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    Benvenuto Michele. E' stato provato che alcuni farmaci possano infiammare di più ma da qui a dire che sono causa di artrite, credo che c'è ne passi. L'immunologo si occupa dei problemi legati al sangue e al discorso immunitario, non di alimentazione. Al massimo puoi farti prescrivere i test per le intollerante se ritieni che questo sia il problema ma lo può fare anche il medico di base.
     
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  3. Vanessa Maio
     
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    Dunque giusto per precisare e chiarire le idee a chi non conosce bene l'argomento glutine..
    l'intolleranza Al glutine è quasi totale per tutti, essendo le moderne farine iperglutinate( per aumentarne il volume), informazione data da una ricercatrice del reparto sperimentazione e ricerca gastroenterologica del s Eugenio di Roma durante un corso della regione Lazio, ed essendo il glutine una molecola di difficile digestione per il nostro corpo e quindi un eccesso per il nostro fisico risulta tossico. La celiachia è una malattia autoimmune, al pari dell'artrite reum. del lupus e altre. La celiachia predispone ad altre malattie autoimmuni( quando mi fu diagnosticata il medico predisse una predisposizione anche all'ar che ad oggi ho sviluppato, alla connettivite che invece ha mia mamma e a tutte quelle malattie causate cosiddette autoimmuni)
    non è l'immunologo ne il reumatologo il medico di riferimento, ma il gastroenterologo possibilmente specializzato in celiachia.
    i reumatologi si sentono troppo superiori per tenere in considerazione un disturbo una patologia sciocca come la celiachia!! (tanta conoscenza in cotanta ignoranza)
    la riduzione del glutine non può fare che bene al nostro corpo, mentre l'eliminazione totale per chi non è celiaco è molto negativa in quanto predispone a sviluppare il morbo celiaco. Il celiaco è solitamente intollerante al lattosio.
     
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  4. TigreReale
     
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    Ciao, da sette anni soffro di artrite reumatoide. Fin dall'inizio della mia malattia ho sempre cercato il maggior numero di informazioni che mi aiutassero a capire di più cosa fosse questo male e soprattutto ho cercato di capire se c'era qualcosa, al di là della medicina tradizionale che mi potesse aiutare a star meglio. Non essendo un medico e non avendo nessun laurea in medicina o simili, ho rivolto la mia attenzione a ciò che in qualche modo potevo capire anch'io e su cui potevo agire anch'io e cioè l'alimentazione.
    Dopo aver letto libri e articoli riguardanti questo tema, mi sono convinto che l'alimentazione è davvero importante per migliorare il nostro stato di salute, per prevenire.. ma anche per curare. Questo non vuol dire che penso che l'alimentazione sia un metodo alternativo, ma penso che forse dovrebbe andare ad integrare la medicina tradizionale per aiutare a rendere il nostro organismo più forte nella lotta contro questa malattia.
    Ora, non essendo comunque un'esperto nel settore alimentazione, ho deciso di seguire alcune regole prima di decidere di mangiare in un certo modo, per non rischiare di commettere troppi errori. Queste regole sono:

    primo: seguire approcci che riguardano l'intero nostro modo di alimentarci e non basati sull'assunzione di una singola sostanza o pozione.. (se è vero che siamo ciò che mangiamo.. allora siamo tutto ciò che mangiamo e non solo una radice di zenzero o un composto a base di curcuma..);

    secondo: se un certo principio è affermato da più punti di vista diversi, allora è più probabile che sia vero (ad esempio: mangiare tanta frutta e verdura non ho mai sentito dire che faccia male da nessuno.. neanche da tg2 salute :D );

    terzo: ognuno di noi è un individuo diverso dagli altri, con le sue proprie caratteristiche, per cui ciò che va bene per un altro non è detto che vada bene anche per noi, quindi la cosa migliore è testare su noi stessi se un certo tipo di alimento ci fa star meglio o peggio (ho letto talmente tante opinioni sull'eliminazione di questo e quell'alimento per la cura dell'artrite, che se le metto insieme tutte non mangerei più niente..);

    infine: fare le cose usando sempre la testa…

    Penso che se in questa mia ricerca avessi avuto anche il parere di un medico, beh, sarebbe stato sicuramente meglio, purtroppo, i dottori che mi hanno avuto in cura non ne sapevano granché neanche loro; è anche vero che non mi hanno neanche detto che curare l'alimentazione fosse sbagliato, solo non ne conoscevano abbastanza da poter dire se questo mi potesse aiutare nel migliorare i sintomi dell'artrite.
    Detto questo, ho pensato che comunque seguire dei sani principi di alimentazione non mi avrebbe fatto certo male; magari non avrebbe migliorato il mio stato di salute, ma neanche lo avrebbe peggiorato. E' così che ho deciso di intraprendere la dieta Kousmine, perché dopo aver letto i suoi libri mi sono detta che si trattava di una dieta equilibrata, i cui principi vengono spesso affermati anche da altre diete e da esperti nel settore (faccio presente che questo metodo non riguarda solo ciò che mangiamo, ma si basa anche su altri importanti pilastri e può fare utilizzo eventualmente anche di vaccini, di integratori.. ecc. Naturalmente per applicare tutto al dettaglio è indispensabile andare da un medico specialista.. io ho seguito solo i principi legati esclusivamente a ciò che mangiamo). Ho pensato quindi di descrivere quali sono questi principi, corredandoli con informazioni attinenti che ho raccolto in questi anni e con la mia personale esperienza. Questo non perché altre persone seguano alle lettera questi consigli (anche perché ricordo che non sono un'esperta di alimentazione ma una malata di artrite che ha letto qualche libro sull'argomento), ma perché spero che la mia esperienza e le informazioni che riporterò possano magari essere uno spunto per chi voglia saperne di più e fare delle ricerche per conto proprio.

    Maggiori informazioni riguardo a questo metodo si possono trovate nei siti kousmine e metodokousmine e nei seguenti libri: "Salvate il vostro corpo" e "Il metodo Kousmine".
    Ed ecco quali sono i principi Kousmine per una sana alimentazione che sto seguendo da due mesi, anche se non sempre alla lettera.

    Principi tratti dal metodo Kousmine per una sana alimentazione
    Mangiare frutta e verdura

    Questo principio non è citato espressamente , ma è implicito nel fatto che venga raccomandato di mangiare elevate quantità di questi alimenti: a pranzo verdura per almeno il 50% di ciò che mangiamo e a cena almeno per i 2/3. Di queste porzioni di verdura una parte deve essere cruda.
    Ho indicato per primo questo principio perché è quello che viene più spesso citato da più parti. Ultimamente mi sono accorto che anche in televisione, in trasmissioni riguardanti la salute, si parla sempre più spesso di consumare tanta frutta e verdura, perché alimenti ricche di fibre, di vitamine e di sali minerali.
    Personalmente non sono mai stato una gran consumatrice di frutta e verdura, quest'ultima poi non mi ha mai molto entusiasmato, per cui ho trovato una semplice soluzione per mangiarne un po' di più, e cioè farmi dei succhi di frutta e verdura utilizzando una centrifuga (che tra l'altro sono raccomandati dalla dieta come sostituti dei succhi di frutta industriali e delle bibite gassate).

    Spero che questi consigli sia utili ed apprezzati. ;)
     
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  5. Koffka
     
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    TigreReale, hai assolutamente ragione, non possiamo curare la malattia solo assumendo i farmaci oppure qualche integratore da solo - tutto deve essere nel complesso. Penso che tutte queste malattie autoimmuni porteranno la società ad un livello superiore nel senso dell'alimentazione e lo stile di vivere. Sempre più persone ne sono affetti e sempre più persone cercano di cambiare e di guarire anche con alimentazione giusta.
    Dalla mia parte ti consiglio di fare attenzione anche al latte pastorizzato, quello è già provato da tantissime persone, che aiuta alleggerire i sintomi (escludere i processi infiammatori nel intestino, così aiutando l'immunità di riprendersi, invece va bene lo yogurt naturale intero oppure kefir per sostenere la flora batterica intestinale), a qualcuno è risultato utile anche escludere glutine (il che non significa escludere cereali non contenenti il glutine!).
     
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  6. Koffka
     
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    Bellissimo articolo sull'alimentazione:

    Artrite: alimenti si e alimenti no

    By Agnese Tondelli on 25 maggio 2015

    Molte malattie, tra cui anche l’artrite, sono collegate a stati di infiammazione cronica. Alcune persone, ad esempio, riferiscono di avvertire maggiore dolore e rigidità muscolare quando consumano determinati cibi.

    La risposta infiammatoria è collegata con la funzione immunitaria del corpo, una parte della quale opera nel nostro apparato digerente. Pertanto, non è una sorpresa che, quando l’intestino è affaticato o non lavora bene, ci sia una sorta di effetto domino.

    L’artrite è un problema che affligge oltre 400mila persone in Italia. Si tratta di un’infiammazione delle articolazioni che genera disturbi invalidanti, tra cui: dolore, gonfiore, persino deformazione delle ossa.

    Secondo David Getoff, vice presidente della Price-Pottenger Nutrition Foundation e un nutrizionista clinico certificato, il consumo frequente degli allergeni alimentari più comuni può promuovere l’infiammazione che danneggia le articolazioni del nostro corpo.

    Non esiste una dieta specifica per chi soffre di artrite, tuttavia, ci sono degli alimenti che possono aiutare a prevenire e ridurre i sintomi e altri che, invece, possono peggiorare lo stato infiammatorio del corpo.

    In generale, bisogna tenere molto in considerazione le allergie e le intolleranze alimentari che possono peggiorare i disturbi di questa malattia. Gli alimenti più coinvolti sono di solito latticini, uova, cereali e in alcuni casi anche la soia. La riduzione di questi cibi, secondo schemi dietetici precisi, attenua molti sintomi e permette un recupero di funzionalità e di movimento a volte molto significativo.

    Una dieta sana, che tiene sotto controllo il quantitativo di grassi e colesterolo ingeriti, è il punto di partenza per combattere patologie complesse, come l’artrite reumatoide, o problemi molto diffusi, come l’artrosi.

    Tra gli alimenti che possono peggiorare lo stato infiammatorio delle articolazioni troviamo le carni rosse. Una dieta vegetariana, ad esempio, potrebbe prevenire la comparsa dell’artrite, a patto da garantire il giusto introito di calcio, selenio, vitamina B12 e vitamina D.

    Omega 3

    L’apporto di Omega 3 è essenziale per prevenire e ridurre l’infiammazione. Esistono diverse fonti di acidi grassi Omega 3, tra cui il pesce, in particolare salmone, sardine, acciughe e aringhe. Oltre a inserire nella propria alimentazione Omega 3, però, è essenziale bilanciare il rapporto con gli Omega 6. Nelle diete moderne, infatti, esiste spesso uno squilibrio tra questi due acidi grassi che va a favore degli Omega 6. Questi ultimi, infatti, vengono abbondantemente assimilati attraverso gli oli vegetali. Lo squilibrio porta ad aumentare le infiammazioni. Per questo, è bene cercare di favorire gli alimenti che contengono Omega 3, prediligendo oli vegetali come olio di cocco e olio d’oliva.

    Olio extravergine d’oliva

    L’olio extravergine d’oliva è una ricca fonte di polifenoli, in particolare il dihydroxyphenil ethanol (Dpe). Ha proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antitrombotiche ed è parte integrante della dieta mediterranea. Possiede innumerevoli vantaggi, tra cui quello di ridurre i rischi di cancro al colon, proprio grazie alle sue capacità antinfiammatorie di cui beneficia tutto il corpo, anche le articolazioni.

    Frutta e verdura ricche di antiossidanti

    Il consumo di cibi ricchi di antiossidanti è un altro modo per ridurre gli stati infiammatori del corpo. Sì allora al cibo colorato, visto che a ogni colore posseduto dalla frutta, corrisponde un particolare beneficio (potete approfondire l’argomento qui).

    Tra gli alimenti a più alto contenuto di antiossidanti troviamo:

    Bacche
    Broccoli
    Spinaci
    Carote
    Pomodori
    Meloni
    Papaia
    Uva
    E l’elenco è ancora lungo…

    I cereali integrali

    Secondo l’American Journal of Clinical Nutrition, i cereali integrali riducono i marcatori delle infiammazioni nel corpo, evitando un peggioramento dei sintomi dell’artrite. Mangiare cereali integrali, come farina d’avena, orzo, riso integrale, pasta integrale, è importante per le vostre articolazioni, ma anche per mantenere il vostro peso sotto controllo.

    Zenzero

    Lo zenzero è una spezia dalle infinite proprietà, tra cui quella di ridurre le infiammazioni. Secondo uno studio condotto qualche anno fa dall’Università di Copenaghen, lo zenzero potrebbe avere dei benefici diretti sul trattamento dell’artrite, mostrandosi più efficace dei farmaci cortisonici e dell’ibuprofene.

    Curcuma


    Se parliamo di antinfiammatori, non possiamo non nominare la curcuma. La curcumina, il principio attivo in essa contenuto, possiede diversi benefici per la salute, tra cui quello di fungere da antiossidante e antinfiammatorio. La curcuma è usata nella medicina tradizionale cinese (MTC) e nella medicina ayurvedica indiana per trattare l’artrite, diminuendone il dolore articolare, le infiammazioni e la rigidità ad essa collegate.

    Vitamina C

    Anche il potere antiossidante della vitamina C è un ottimo alleato nella battaglia contro l’artrite. Buone fonti di questa vitamina sono:

    Peperoni
    Arance
    Mango
    Fragole
    Kiwi
    Broccoli

    Gli alimenti da evitare

    Come abbiamo detto in precedenza, esistono degli alimenti da evitare che possono peggiorare lo stato infiammatorio del nostro corpo e, di conseguenza, delle nostre articolazioni. Tra questi c’è sicuramente lo zucchero raffinato, ma anche gli acidi grassi trans, molto comuni negli alimenti trasformati.
    Cautela anche nel consumo di latte e carne rossa che possono aumentare gli stati infiammatori.
    Sale e sodio spesso si consumano senza nemmeno rendersene conto. Esagerare può portare un aumento della pressione sanguigna e vari rischi.
     
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  7. stefanoge8
     
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    QUOTE (stefano.s64 @ 28/7/2012, 10:38) 
    Ciao

    Io spero che non passi mai questo messaggio perchè sarebbe estremamente sbagliato. Legare una malattia come l'Artrite e/o ad una patologia autoimmune al fatto che tutto dipenda da una sbagliata alimentazione è pazzesco.

    Esistono forme legate ad intolleranze alimentari, ma sono poche e limitate. Il resto è tutta fantascienza.
    Esiste un medico che vedo ogni tanto sui canali privati e non faccio il nome, che lega l'alimentazione al tipo di gruppo sanguigno che hai e se non segui i suoi consigli sei soggetto a malattie ed altro ancora.
    Poi vai a vedere e vende i suoi prodotti "naturali" ai banchi dei vari mercati... la cosa non vi fa pensare???

    Un abbraccio

    Stefano

    Ciao Stefano,

    siamo omonimi.
    Io trovo fantascientifico negare a priori come stai facendo tu, tra l'altro negando anche ad altri la possibilità di guarire, scongiurando ogni successo prima ancora di tentare.
    Io mi sono iscritto APPOSTA in questo forum per far conoscere la mia PERSONALE esperienza.
    Per fartela breve ti dico che a me non ha venduto niente nessuno, mentre i menzionatissimi specialisti mi hanno "sottratto" ben 16000€ in quasi tre anni, a colpi di 100, 150 ed anche 300€ a visita perchè ero disperato.


    Sperando di fare cosa gradita copio qui quello che ho scritto nella mia presentazione, ti chiedo di leggerla attentamente e fino in fondo.
    Aggiungo solo questo, anche stasera ho fatto 2km di corsa e sono andati meglio di ieri.


    Buongiorno a tutti,

    mi chiamo Stefano, scrivo dalla provincia di Genova e tra qualche giorno compirò 29 anni.
    Mi iscrivo al forum, che leggo però senza mai intervenire da molto tempo, per raccontarvi la mia storia, nella speranza che la mia personale esperienza possa servire ad aiutare qualcuno.

    Vi prego di leggere tutto quanto, so che potrebbe risultare noioso, ma sono arrivato al mio stato attuale solo collegando uno ad uno tutti i fattori della mia storia.

    Premessa

    Partiamo dal principio, penso l'unico modo per delineare un quadro il più possibile completo.
    Sono sempre stato un tipo sportivo, non sono molto alto, ma il mio fisico è sempre stato asciutto ed atletico, ho praticato pugilato a livello agonistico per 4 anni dall'età di 16anni, poi ho via via ridotto l'impegno sportivo a causa del lavoro che nel tempo si è fatto per me sempre più impegnativo.
    Sempre all'età di 16 anni, ho cominciato, come molti ragazzi, ad affiancare agli studi un lavoro serale, come portapizze in un locale della mia città, attività che ho svolto per ben 7 anni, addirittura aprendo con successo una mia pizzeria a soli 22 anni.
    Dopo questa breve avventura con il mio locale, ho lasciato il mondo della ristorazione per cambiare settore, acquistando una quota in una piccola azienda di trasporti genovese, il lavoro era frenetico, stressante e mi costringeva a pasti di "fortuna" nei ritagli di tempo tra una consegna e l'altra.

    Primi sintomi

    Siamo a marzo 2013, comincio ad avveritre alcuni attacchi di sciatalgia alla gamba sx, prendo alla necessità una bustina di oki per fare fronte alla giornata di lavoro, pensando che finalmente a giugno (sfruttando l'occasione di una operazione al setto nasale) avrei avuto un pò di riposo, in modo da dare respiro alla mia schiena, costretta a circa 9 ore di guida (e molti kg di pacchi) al giorno, ormai da quasi 3 anni.
    Nei mesi seguenti però, gli attacchi di sciatalgia, si fanno sempre più pesanti e costanti, fino ad arrivare al punto di dover prendere FANS tutti i gironi.
    Finalmente arriva il 10 giugno, giorno dell'operazione al naso che eseguo nell'ospedale San Camillo di Forte dei Marmi (tengo a precisare che almeno questa operazione ha avuto un totale successo :D )
    Dopo 2gg di degenza torno a casa, sempre con la mia sciatica sx, ma con il riposo e gli anti infiammatori post intervento, sembrerebbe migliorare fino a scomparire.

    Evoluzione e panico per la prima volta

    Arriva il 30 di giugno, sono passati 20gg dalla mia operazione, mi sento molto bene finalmente, il mio naso libero dopo anni di tormenti mi lascia finalmente respirare in pace, anche la gamba sembra stare perfettamente, tanto che quel giorno riesco anche a fare una breve corsetta sotto casa.
    Durante queste due settimane di convalescenza però, mi contatta una persona, cliente di lavoro della mia fidanzata ed attuale compagna, ha una pizzeria da lasciare in gestione e m i chiede se sono interessato. Pensando alla pesantezza del lavoro che stavo svlgendo da ormai 3 anni, decido di cogliere l'occasione e rimettermi in gioco, che sia forse il modo di far riprende la mia schiena e scongiurare gli attacchi tremendi di sciatalgia?
    Purtroppo non è così, esattamente il 1 luglio, il primo gg con la nuova attività, vengo svegliato da dolori sciatici lancinanti, erano le 6 del mattino. Cerco di alzarmi dal letto per prendere un oki o qualsiasi cosa potesse alleviarmi il dolore, così forte da farmi venire la nausea..

    Evoluzione e panico per la seconda volta

    Comincio gli esami di routine, medico di base che incolpa gli sforzi e lo stress subito dei miei dolori, non credendo all'intensità del mio malessere mi prescrive un RM lombo-sacrale a 6 mesi di sistanza.
    Nessun problema, il giorno stesso prenoto privatamente per il gg seguente. Esito della RM totalmente negativo, non ho ernie, non ho schiacciamenti.
    Preso dallo sconforto, dopo più di un mese con invalidante zoppia, torno dal medico che mi liquida dicendomi che sono stressato e che devo andare a nuotare.
    Nel frattempo (sempre privatamente) contatto un fisioterapista e comincio un trattamento di ben 3 mesi, assolutamente INUTILE.
    Al contempo ancora mi reco da: ortopedico, fisiatra, neurologo. I primi due non sanno cosa dirmi e mi guardano attoniti, la fisiatra mi consiglia di continuare la fisioterapia e di andare a nuotare.

    INCREDIBILMENTE

    Il neurologo, dopo 8 MINUTI di visita, rifiutandosi di guardare RM e RX (che nel frattempo avevo effettuato) mi dice sicuro:
    "Lei è fibromialgico" e mi prescrive una bella paginetta di psico farmaci, tra cui il Lyrica. Ovviamente non mi spiega niente a riguardo, mi chiede il suo compenso e mi manda via.
    Io non credo ad una sola parola, anche perchè la stessa cosa era stata detta a mia mamma per anni, ma quella è un'altra storia della quale magari scriverò in seguito.

    Ulteriore evoluzione e panico per la terza volta

    Preso sempre oiù dallo sconforto ma deciso più che mai a non arrendermi, comincio a studiare qualsiasi cosa potesse riguardare i miei sintomi, così mi imbatto nella SACROILEITE e, purtroppo, a tutti i suoi annessi.
    Preso coscenza di quello che poteva riguardarmi, prenoto una visita da uno stimato reumatologo della mia zona.
    Non mi prescrive niente, ne esami, ne cure, mi dice soltamente che non ho malattie reumatiche e che guardando la risonanza si intravede uno schiacciamento di L5/S1 e questo spiegava i miei sintomi.
    Per maggiore sicurezza mi rimanda dal neurologo per leggere meglio la risonanza.
    Nel frattempo il dolore era così insopportabile che solo punture inframuscolari mi davano un leggero sollievo, ma per non più di 6/8 ore, a volte capitava che nella notte dovessi chiamare la guardia medica a causa dell fitte lancinanti che mi paralizzavano nel letto.

    Un altro colpo di scena

    Dopo 4 mesi di sciatalgia alla gamba sx, tutti i miei sintomi scompaiono in una notte e si trasferiscono alla gamba dx.
    Preso dal terrore costituito dal non sapere cosa avessi, ma al tempo stesso confortato dall'aver scongiurato patologie gravi, nelle mie ricerche e confronti con persone sofferenti, scopro che il problema potrebbe avere un origine posturale, forse a causa delle mie gambe storte? Oppure della mia lordosi lombare pronunciata?
    Così decido di prenotare a Chiasso, in un famoso centro che si occupa di riallineare la 1a vertebra cervicale, dal quale disallineamentom potrebbero dipendere molte patologie.
    16 luglio (se non sbaglio gg), erano trascorsi circa 13 mesi dall'inizio delle mie sofferenze, arrivo a Chiasso e, inconsapevole del trattamento, mi sottopongo al riallineamento della 1a vertebra cervicale.
    Mi controllano e arriva subito la diagnosi: La vertebra è spostata e bisogna riallinearla!
    Me lo aspettavo, più che altro per mancanza di fiducia, così non perdendo la speranza proseguo con il trattamento.
    Questa cosa dura in tutto 1 e 1/4, con mia grandissima sorpresa mi rialzo dal lettino e (documentato da foto con puntatori laser) vedo che ho guadagnato 2cm in altezza e un pò di simmetria posturale.
    Così esco dalla clinica e distrutto dai miei dolori torno a casa.

    Finalmente una svolta

    Sono passati 3 atroci gg dal trattamento, durante i quali i miei sintomi si sono fatti ancora più terribili, però la mattina del 4 gg qualcosa è cambiato, finalmente posso mettere il piede a terra, il dolore è ancora tanto, ma posso appoggiare il piede.
    Sono troppo felice, penso di aver trovato la soluzione dei miei mali!!!

    I sintomi migliorano ma

    Purtroppo però, nonostante il miglioramento dei miei sintomi, che hanno eliminato la sciatalgia e la rigidità del piede, rimane sempre una fitta molto forte a livello del gluteo a fianco del sacro, ogni singolo passo che faccio o singolo giorno.
    Non riesco a sopportare oltre, continuo ad andare a lavorare, faccio poco ma tiro avanti.
    A settembre, mi sveglio una mattina con un nuovo preoccupante sintomo (almeno per me).. Un blocco tremendo a centro schiena, ora che sono più documentato posso dirvi che è precisamente a livello della giunzione dorso/lomare, cioè D12/L1.
    Non mi rassegno ancora e sotto consiglio di conoscenti mi rivolgo ad un (ovviamente stimato) chiropratico.
    Mi sottopongo alla bellezza di 18 sedute, tutte eseguite da vestito e di corsa, pagate a peso d'oro.
    Nessun miglioramento, anzi..

    Colpo di scena

    Sempre più convinto di u n errore di diagnosi, prenoto una visita da uno dei più stimati Reumatologi di Genova, vice primario di un famoso ospedale. Tale professore dopo una veloce visita (effettuata da due giovani praticanti) mi dice:
    Mah, lei potrebbe avere come no una patologia reumatica, prenda FANS per 45gg e mi faccia sapere.
    Non vi dico il mio pensiero, tanto più continuando a leggere su qualsiasi sito di reumatologia che prima si diagnostica e cura la malattia, più possibilità ci sono di guarire.
    Comunque sia prendo il farmaco (non ricordo il nome) e inizio la cura.
    Sempre privatamente decido di prenotare una RM completa alla colonna, tutte le analisi del sangue complete e l'esame di estrazione genomica per controllare i vari alleli HLA.
    I riusltati:
    Sangue, tutto negativo
    RM, presenza di edema a livello D10 e D12
    HLA, positivo per B13 (artite psoriasica) B27 (spondilite anchilosante/atrite reattiva)

    Arriva la diagnosi

    Con questi esami in mano cambio reumatologo, questa volta sono stufo di aspettare e costringo il mio medico a segnarmi una visita ospedaliera con urgenza. La ottengo!
    Mi reco all'ospedale di Recco (città famosa per la sua focaccia al formaggio), dove la dottoressa di turno, dopo avermi fatto elencare i sintomi e guardato gli esami esordisce con:
    "Lei è affetto da spondilite psoriasica, si prepari ad una vita di inferno perchè non ne guarirà mai!" (Giuro che non sto inventando)
    E poi passa a spiegarmi che io ho ben due tipi di artrite e se le cure che mi prescriverà avranno effetto, forse potrò ottenere una vita discreta.

    Continuo a non arrendermi

    Per carattere non mi arrendo mai, ho sempre fatto fronte a molte difficoltà, purtroppo anche familiari.
    Così inizio a fare ricerche in OGNI LINGUA su Google, concentrandomi sulle storie di guarigione, pensavo che dovesse esistere un modo per guarire.
    Con mio grande stupore, arrivo a diversi siti americani e canadesi che hanno in comune una sola cosa.. ALIMENTAZIONE!!!
    Non posso crederci e continuo a documentarmi ed approfondire l'argomento, arrivando poi a decidere di sperimentare un regime specifico.

    La paleo dieta

    Arrivato a questo punto, deciso più che mai a voler guarire, al tempo stesso dubbioso sugli effetti, ma spaventato anche dalle controindicazioni delle cure che la dottoressa avrebbe volutto prescrivermi non appena terminato il ciclo di fans, mi armo di buona volontà ed agisco così:

    PRIMA DI COMINCIARE VOGLIO SOTTOLINEARE NUOVAMENTE CHE QUESTA E' SOLO LA MIA PERSONALE ESPERIENZA E NON VOGLIO IN ALCUN MODO TRAVIARE NESSUNO A PRENDERE INIZIATIVE SE NON PER SUA VOLONTA'

    Interrompo subito l'assunzione di FANS e nel contempo decido di smettere di mangiare la mia amata pizza (pasto quotidiano per me fino a quel momento) e di passare alla paleo, che prevede il seguente regime:

    -eliminazione di tutti i cibi raffinati e trasformati
    -eliminazione di tutti gli zuccheri complessi (derivati del grano in ogni forma)
    -eliminazione totale dei latticini
    -introduzione gioraliera (ovviamente a rotazione) di pesce, carne rossa, carne bianca, uova e verdure.

    E' consigliato seguire strettamente questo regime per un minimo di 30gg, ma più si segue e meglio è.
    C'è anche un regime alimentare più restrittivo, chiamato "Protocollo Paleolitico Autoimmune" che però io non ho seguito inizialmente.

    Evoluzione

    Seguo senza sgarrare il regime per ben 75 gg durante i quali, finalmente, riesco a vivere senza nessun aiuto di FANS e medicinali di alcun tipo. Al termine di questo periodo decido di mangiare una pizza per festeggiare.
    E' quel giorno stesso che capisco di essere altamente intollerante a una cosa che ho magiato praticamente quotidianamente per quasi 12anni, per poi capire che la stessa cosa mi succede con un semplice piatto di pasta o con la brioche a colazione.

    Ulteriori aggiornamenti

    Nonostante il mio impegno con la dieta e tutti i miglioramenti che ho avuto nell'ultimo anno, continuo a fare accertamenti sul perchè continui a sentire dolore ileo sacrale, in questo momento al lato sx.
    Ebbene, dopo tantissimi specialisti consultati, quasi tre anni di sofferenze, incredibili (almeno per me) scoperte sull'alimentazione e su me stesso, scopro che le mie sacroiliache sono anche infiammate a livello meccanico e che nelle settimane a seguire da oggi, dovrò sottopormi ad alcune infiltrazioni radioguidate (ospedale di Pavia) e vede come va.

    Epilogo

    Oggi posso dire di avere riacquistato finalmente l'uso del mio corpo, posso camminare, lavorare e ieri pomeriggio, a distanza di circa 2 anni e 1/2 da quell'ultima corsetta del 30 giugno 2013, ho per la prima volta corso, per ben 2km (poi mi ha mollato il fiato :blink: )
    e questo senza dover assumere niente che assomigli ad una pastiglia, una siringa o a un terapista manuale.

    Ringraziamenti

    Rimgrazio tutti quelli che sono arrivati a leggere fino qui, nella speranza di poter essere d'aiuto anche ad una sola persona, se così fosse, è valsa la pena stare così male e aver speso di tasca mia (molte visite le ho tralasciate altrimenti non finivo più di scrivere) la bellezza di 16.000€, avete capito bene sedicimila!!!

    Spero che nessuno pensi che ho scritto tutto ciò per screditare qualcuno o per meri fini personali, perchè io realmente esisto, lavoro e vivo vicino Genova e sono a disposizione di chiunque abbia bisogno di un confronto o di un consiglio.
    Per rispetto del forum non ho messo alcun link verso tutti i siti e le letture che mi hanno aiutato in questo percorso, ma se mi sarà consentito li inserirò in seguito.

    A presto,

    Stefano
     
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    Alessandra

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    Azzano Decimo (PN)

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    Benvenuto Stefano,
    personalmente ritengo che ci sono forme e forme di artrite. Sarò ripetitiva ma una buona alimentazione giova a tutti ma non fà i miracoli. Io nonostante non mangi dolci e pochi grassi, niente carne, uova, salumi e latticini, sono in ipercolesterolemia e pre-diabete. Manco troppa frutta posso mangiare!!
    Cmq sono contenta per te e spero che i dolori che hai possano rimanere così limitati e localizzati per molto tempo.
    Un abbraccio.
     
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  9. stefanoge8
     
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    Ciao tarantola,

    Grazie per il benvenuto.
    Forse però non hai letto bene la mia storia, il mio problema non era la carne, che tra l'altro non mangiavo mai, ma i cereali e tutti i derivati, per intenderci qualsiasi cosa fatta con farina e ancor peggio con l'aggiunta di lievito.
    Se ti informi bene, il diabete è provocato da queste sostanze, che è risaputo (anche se salate al gusto) sono bombe di zuccheri raffinati.
    Questo non lo dico io, ma ci sono centinaia di ricerche scientifiche ben documentate.
    E questo senza ancora parlare di intolleranze alimentari rapportate all'aumento fa permeabilità intestinale.
    È forse un caso che la maggior parte dei malati artritici soffra di disturbi intestinali più o meno gravi?
     
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    Alessandra

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    Azzano Decimo (PN)

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    Stefano, ognuno è diverso e io ad esempio sono intollerante ai latticini oltre a vari problemi. Personalmente mangio molto pesce e a volte pasta ma mai in modo esagerato. Spesso la sostituisco con il riso. Non credo siano le 3 volte alla settimana che mangio pasta a farmi venire il diabete onestamente!
     
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  11. stefanoge8
     
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    Ciao tarantola,

    a rischio di risultare antipatico (ma credimi lo faccio solo perché avendo sofferto in maniera devastante, capisco bene chi soffre) ti prego di documentarti bene.
    Mi spiego, un pasto (uno solamente) a base di pasta inibisce il consumo di grassi per circa 10gg, quindi capisci bene che consumare tre piatti di pasta alla settimana porta ad un accumulo di grassi che alla lunga risulta dannoso, mentre favorisce il consumo di zuccheri complessi che invece risulta dannoso sempre, anche nell'immediato.
    Io personalmente, ho sofferto moltissimo nei primi 15gg di dieta, con veri effetti di astinenza, per poi recuperare negli immediati gg seguenti. Specifico inoltre, che dopo la seconda settimana ho eliminato la leggera psoriasi che avevo alle dita e recuperato un'energia generale che pensavo ormai persa per sempre. E credimi, di grassi ne mangio moltissimi, mentre di zuccheri pochi e comunque derivanti solo dai carboidrati della verdura e della frutta.

    Secondo me questo è un discorso da approfondire, tanto più che non ha alcun effetti che collaterale e può essere gratuitamente consultato da chiunque abbia la pazienza di leggere.

    Se lo trovate opportuno, posso pubblicare i link degli articoli che mi hanno letteralmente cambiato la vita.
     
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    Alessandra

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    Azzano Decimo (PN)

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    Onestamente, ritengo ognuno sia libero di fare ciò che vuole. Rispetto la tua idea, prego di rispettare anche la mia.
     
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  13. stefanoge8
     
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    se sono qui a scrivere è appunto perché ho rispetto della salute altrui e mi piacerebbe poter dare una mano in quanto io sono passato da un invalidità totale a una situazione di benessere al 90% rispetto a quando ancora non avevo sintomi.
    Poi cerca di capire che quanto ho descritto sopra NON è una mia idea,a bensì un dato di fatto.
    Di certo capisco che è molto più comodo non impegnarsi in un cambiamento ma ingurgitare pillole e farsi bucare da siringhe una volta ogni tot ore o gironi.
    Se vorrai scambiare qualche idea io rimango a disposizione (TUA E DI CHIUNQUE ALTRO), se vuoi posso anche darti i miei contatti in privato, contrariamente ti dirò, tieniti pure i dolori se pensi che sia meglio vivere così.
     
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    Alessandra

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    Azzano Decimo (PN)

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    Prego di utilizzare la dovuta educazione che tutti utilizziamo in questo forum. Poi curati come vuoi ma non permetterti di giudicarmi.
    Grazie. Saluti.
     
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  15. stefanoge8
     
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    Non ho parole..
    Mi dici dove sono stato maleducato???
    Quello ch vedo io è che ogni volta che una persona dichiara di essere migliorata o guarita con l'alimentazione, gli amministratori di questo forum, intervengono per screditarne l'efficacia e la veridicità.
    E la cosa incredibile è che non avete nemmeno provato (o almeno lo spero)!!!

    Io spero vivamente che qualcuno leggendo questa discussione si documenti e inizi un percorso di vera guarigione.

    Comunque io non ti giudico e se leggi con attenzione non c'è alcuna parola nei miei messaggi che esprima un giudizio, questo a riprova del voler screditare chi prova a parlare di guarigione senza medicinali..
    Incredibile..
     
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39 replies since 27/7/2012, 14:06   9829 views
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