Chi era? Un grandissimo uomo, psichiatra e insegnante di recitazione all'actor studio, che teneva un seminario di teatro delle emozioni all'università di Roma
http://www.dass.uniroma1.it/didattica/atti...aglio.asp?id=92Il teatro spontaneo delle emozioni è una specie di teatro terapia, variante dello psicodramma. E’ uno strumento semplice di immediato e facile intervento che consente alle persone coinvolte una visione delle proprie capacità e la possibilità di potenziarle superando inibizioni, paure, insicurezze, conflitti. Attraverso la spontanea interpretazione teatrale e l’immedesimazione nell’azione scenica e nei personaggi via via interpretati si consente al fruitore dei corsi di esprimere tutte le sue emozioni senza i limiti quotidianamente imposti e in modo liberatorio.
Attraverso tale percorso della drammatizzazione teatrale, tra il gioco d’impegno culturale, sociale e psicologico, la persona apprende a relazionare con sé, con le sue paure e i suoi tabù rafforzando così una ricostruzione del proprio io e migliorando o riscoprendo le relazioni con i familiari, gli amici, i colleghi di lavoro, la società in generale.
Il potenziale dell’essere umano è in diretto rapporto con l’abilità cognitiva e terapeutica della persona che lo guida.io lo frequentavo molti anni fa , per passione visto che la mia facoltà era tutt'altra e diverse volte ho avuto l'onore di improvvisare con l'anziano professore ( era vicino ai 90 anche ALLORA!) ; poi lasciai: ero troppo narcisista e troppo arrabbiato, troppo ripiegato su me stesso per apprezzare il vero valore di quello strano laboratorio .
Ci tornai per caso solo di recente e fui molto sorpreso di ritrovare il prof fare le cose di 11 anni fa , ancora lucidissimo , nonostante fosse ormai centenario.
Quelle lezioni erano stupende io sentivo un pungiglione acuto di dolore al rimpianto di avere mollato e perso tutti questi anni.
La spina è diventata una ferita quando , per caso, sono venuto a sapere che il professore è scomparso giovedi.
Con la mente ritorno alla lezione di mercoledi: l'ultima ..che ho visto quasi per caso perchè avevo appuntamento con una persona ma poi non ci siamo trovati.
Il prof era lucidissimo e pieno di energia, tanto da duettare con una ragazza nell'ormai classico :"Mary che c'è" per poi finire con un discorso che , a ripensarci ora, mi suonava come un modo per "fissare" nell'eternità quel momento.
Nessuno conosce questo forum , tranne qualche animaletto ma sarebbe un vero miracolo se , fra i tanti ragazzi che frequentavano quelle lezioni , qualcuno avesse voglia di ricordarlo anche qui.
Addio Ferruccio e grazie di tutto.