Mal d'Egitto

Storielle, che fanno riflettere!

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hayaty
view post Posted on 4/6/2010, 00:03




Astuccio di Pronto Soccorso

Abbiamo tutti bisogno di un astuccio di Pronto Soccorso, il cui contenuto è il seguente:

- Un paio di occhiali,
- Un elastico,
- Un cerotto,
- Una matita,
- Un filo,
- Una gomma per cancellare,
- Un bacio al cioccolato,
- Una bustina di té.

Vi state chiedendo a che cosa servono tutti questi ingredienti?!!!

GLI OCCHIALI...
Sono per vedere e apprezzare le qualità della gente che ci circonda.

L’ELASTICO…
per ricordarsi di essere flessibile quando la gente o le cose non sono come vorremmo.

IL CEROTTO…
per guarire i sentimenti feriti, tanto i nostri quanto quelli degli altri.

LA MATITA…
per scrivere tutto il bene che ci capita quotidianamente (e Dio solo sa che c'è tanto da scrivere).

LA GOMMA DA CANCELLARE…
per ricordarsi che ognuno di noi commette errori e che abbiamo l'occasione di cancellarle.

IL FILO…
per legare le persone che sono realmente importanti nella nostra vita e che rischiamo di dimenticare.

IL BACIO AL CIOCCOLATO...
per ricordarci che ognuno di noi ha bisogno di un bacio, una carezza o una parole gentile ogni giorno.

E finalmente LA BUSTINA DI TE'…
perché alla fine della giornata possiamo riposare, rilassarsi e riflettere.
 
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O t t a
view post Posted on 27/6/2010, 22:39




LA MALATTIA PIU' GRAVE

Un giorno, a un luminare della medicina venne chiesto quale fosse la più grave malattia del secolo.
I presenti si aspettavano che dicesse il cancro o l'infarto.
Grande fu lo stupore generale quando lo scienziato rispose: "L'indifferenza!"
Tutti allora si guardarono negli occhi e ognuno si accorse di essere gravemente ammalato.
Infine gli domandarono quale ne fosse la cura.
E lo scienziato disse: "Accorgersene! "

(trovata in rete)

 
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Minea 313
view post Posted on 28/6/2010, 10:57




:sm225.gif: Troppo bella...e centratissima!
 
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O t t a
view post Posted on 3/7/2010, 18:04




image Il bruco e la montagna

Un piccolo bruco camminava verso la grande montagna. Molto vicino, sulla sua strada, c'era un grillo. "Dove vai??" gli chiese. Senza smettere di camminare, il bruco rispose: "Ieri sera ho fatto un sogno, sognai che ero sulla cima della montagna e da li potevo guardare tutta la valle. Mi è piaciuto quello che ho visto e cosi voglio realizzare il mio sogno. Sorpreso, il grillo disse mentre il bruco si allontanava: "Devi essere pazzo! Come farai ad arrivare fin là???? Tu, un piccolo bruco?? Per te, una pietra sarà una montagna, una piccola pozzanghera sarà un mare, e qualsiasi ramo sarà una barriera impossibile da oltrepassare." Ma il piccolo bruco era già lontano e non lo sentì. I suoi piccoli piedi non smettevano di muoversi.
Poi sentì la voce dello scarafaggio: "Dove vai con tanto sforzo?". Già un bel po' sudato, il piccolo bruco rispose: "Ieri sera ho fatto un sogno, sognai che ero sulla cima della montagna e da lì potevo guardare tutta la valle. Mi è piaciuto quello che ho visto e cosi voglio realizzare il mio sogno." Lo scarafaggio si mise a ridere, e disse: "Ma se neanche io con le mie grandi zampe comincerei un'impressa così difficile. E rimase steso per terra ridendo mentre il bruco continuava la sua strada.
Uguale successe col topo, il ragno, la rana e il fiore. Tutti gli consigliavano di smettere. "Non arriverai mai..!", gli dicevano. Ma il piccolo bruco continuo a camminare, perché dentro di sé sentiva che doveva farlo. Già stanco e senza forze, e sentendosi al punto di morire, decise di fermarsi a riposare e costruire, col suo ultimo sforzo, un posto per dormire quella notte. "Cosi mi sentirò meglio." disse. Ma morì.
Per giorni, gli animali si avvicinarono a vedere i suoi resti. Lì c'era l'animale più pazzo del mondo, che aveva costruito la sua tomba come un monumento alla mancanza di buon senso. Li c'era l'ultimo rifugio di uno che era morto per andare dietro ad un sogno.
Giorni dopo, una mattina nella quale il sole brillava in una maniera speciale, tutti gli animali si riunirono intorno a quello che era diventato un avviso per tutti loro. All'improvviso tutti restarono a bocca aperta: quel bocciolo grigiastro, comincio a rompersi e con meraviglia videro un paio di occhi e due antenne.........
A poco a poco, per dargli tempo di rimettersi da quell'impatto, apparvero due bellissime ali dai colori stupendi.
Era una farfalla!
Nessuno disse niente perché già sapevano cosa avrebbe fatto. Sarebbe volata in cima alla montagna a vedere da là su, tutta la valle. E cosi compiere il suo sogno.. il sogno per il quale era vissuto e s'era sforzato fino a morire ed era rinato per compierlo. Tutti s'erano sbagliati meno lui.


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O t t a
view post Posted on 31/7/2010, 19:49




Un sorriso

Paolo, con la faccia triste e abbattuta, si ritrovò con la sua amica Carla in un bar per prendere un caffè.
Depresso, scaricò su di lei tutte le sue preoccupazioni...e il lavoro…e i soldi…e i rapporti con la sua ragazza…e la sua vocazione!
Tutto sembrava andar male nella sua vita.
Carla introdusse la mano nella borsa, prese un biglietto da 50 euro e gli disse:

“Vuoi questo biglietto?”

Paolo, un po' confuso, all'inizio le rispose:

“Certo Carla...sono 50 euro, chi non li vorrebbe?” Allora Carla prese il biglietto in una mano, lo strinse forte fino a farlo diventare una piccola pallina.
Mostrando la pallina accartocciata a Paolo, gli chiese un'altra volta:

“E adesso, lo vuoi ancora?”

“Carla, non so cosa intendi con questo, però continuano ad essere 50 euro. Certo che lo prenderò anche così, se me lo dai”.

Carla spiegò il biglietto, lo gettò al suolo e lo stropicciò ulteriormente con il piede, riprendendolo quindi sporco e segnato.

“Continui a volerlo?”

“Ascolta Carla, continuo a non capire dove vuoi arrivare, rimane comunque un biglietto da 50 euro, e finché non lo rompi, conserva il suo valore…”

“Paolo, devi sapere che anche se a volte qualcosa non esce come vuoi, anche se la vita ti piega o ti accartoccia, continui a essere tanto importante come lo sei stato sempre... Quello che devi chiederti è quanto vali in realtà, e non quanto puoi essere abbattuto in un particolare momento”.

Paolo si paralizzò guardando Carla senza dire una parola, mentre l'impatto del messaggio entrava profondamente nella sua testa.

Carla mise il biglietto spiegazzato di fianco a lui, sul tavolo, e con un sorriso complice disse: “Prendilo, ritiralo perché ti ricordi di questo momento quando ti senti male…però mi devi un biglietto nuovo da 50 euro per poterlo usare con il prossimo amico che ne abbia bisogno.”

Gli diede un bacio sulla guancia e si allontanò verso la porta.

Paolo tornò a guardare il biglietto, sorrise, lo guardò e con una nuova energia chiamò il cameriere per pagare il conto...

Quante volte dubitiamo del nostro valore?
Quante volte dubitiamo di quello che davvero meritiamo?
E quante volte dubitiamo di riuscire a conseguire questo qualcosa?
Possiamo riuscire a conseguirlo semplicemente se ce lo ripromettiamo?
Nessuno di noi ricorda i migliori di ieri. E gli applausi se ne vanno!
E i trofei si impolverano!I vincitori si dimenticano! Le persone che segnano la differenza nella tua vita
non sono quelle con le migliori credenziali,
con molti soldi, o i migliori premi...
Sono quelle che si preoccupano per te,
che si prendono cura di te,
quelle che ad ogni modo stanno con te.

 
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O t t a
view post Posted on 23/8/2010, 18:33




Le Stelle Marine

Una tempesta terribile si abbatté sul mare. Lame affilate di vento gelido trafiggevano l'acqua e la sollevavano in ondate gigantesche che si abbattevano sulla spiaggia come colpi di maglio, o come vomeri d'acciaio aravano il fondo marino scaraventando le piccole bestiole del fondo, i crostacei e i piccoli molluschi, a decine di metri dal bordo del mare.
Quando la tempesta passò, rapida come era arrivata, l'acqua si placò e si ritirò. Ora la spiaggia era una distesa di fango in cui si contorcevano nell'agonia migliaia e migliaia di stelle marine. Erano tante che la spiaggia sembrava colorata di rosa.
Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa. Arrivarono anche delle troupe televisive per filmare lo strano fenomeno. Le stelle marine erano quasi immobili. Stavano morendo.
Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c'era anche un bambino che fissava con gli occhi pieni di tristezza le piccole stelle di mare. Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente.
All'improvviso, il bambino lasciò la mano del papà, si tolse le scarpe e le calze e corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse con le piccole mani tre piccole stelle del mare e, sempre correndo, le portò nell'acqua. Poi tornò indietro e ripeté l'operazione.
Dalla balaustrata di cemento, un uomo lo chiamò.
"Ma che fai, ragazzino?".
"Ributto in mare le stelle marine. Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia" rispose il bambino senza smettere di correre.
"Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte. Sono troppe!" gridò l'uomo.
"E questo succede su centinaia di altre spiagge lungo la costa! Non puoi cambiare le cose!".
Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un'altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: "Ho cambiato le cose per questa qui".
L'uomo rimase un attimo in silenzio, poi si chinò, si tolse scarpe e calze e scese in spiaggia. Cominciò a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua. Un istante dopo scesero due ragazze ed erano in quattro a buttare stelle marine nell'acqua. Qualche minuto dopo erano in cinquanta, poi cento, duecento, migliaia di persone che buttavano stelle di mare nell'acqua.
Così furono salvate tutte.

Per cambiare il mondo basterebbe che qualcuno, anche piccolo, avesse il coraggio di incominciare.

(Bruno Ferrero: A volte basta un raggio di sole)
 
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O t t a
view post Posted on 30/9/2010, 17:28




La favola del Porcospino.

Durante l'era glaciale, molti animali morivano a causa del freddo.

I porcospini, percependo la situazione, decisero di unirsi in gruppi, così si coprivano e si proteggevano vicendevolmente, però le spine di ognuno ferivano i compagni più vicini, giustamente quelli che offrivano più caldo.
Per quel motivo alcuni decisero di allontanarsi dagli altri ma cominciarono di nuovo a morire congelati.
A quel punto o sparivano dalla Terra o accettavano le spine dei compagni.
Con saggezza, decisero di tornare a stare insieme.
Impararono così a convivere con le piccole ferite che la relazione con un simile molto prossimo può causare, poiché la cosa più importante era il caldo dell'altro.
E così sopravvissero.



Morale della favola

La migliore relazione non è quella che unisce persone perfette, è quella dove ognuno impara a convivere coi difetti degli altri, ad ammirare le sue qualità ed ad avere bisogno sempre del suo fianco.
 
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O t t a
view post Posted on 27/10/2010, 16:51




...
Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo.
Ci teniamo tutti a essere accettati, ma dovete credere che i vostri pensieri siano unici e vostri, anche se ad altri sembrano impopolari, anche se il gregge dice:” Non è beeee”.

Come ha detto Frost : “Due strade trovai nel bosco e io, io scelsi quella meno battuta. Ed è per questo che sono diverso”.
Solo nei sogni gli uomini sono davvero liberi: è da sempre così e così sarà per sempre.
Cogli l’attimo, cogli la rosa quand’è il momento: perché il poeta usa questi versi? Perché siamo cibo per i vermi, ragazzi. Perché, strano a dirsi, ognuno di noi in questa stanza un giorno smetterà di respirare, diventerà freddo e morirà.

Adesso avvicinatevi tutti, e guardate questi visi del passato: li avete visti mille volte, ma non credo gli abbiate mai guardati. Non sono molto diversi da voi, vero? Stesso taglio dei capelli, pieni di ormoni come voi, e invincibili, come vi sentite voi. Il mondo è la loro ostrica, pensano di essere destinati a grandi cose, come molti di voi.

I loro occhi sono pieni di speranza: proprio come i vostri. Avranno atteso finché non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale? Perché, vedete, questi ragazzi ora sono concime per i fiori. Ma se ascoltate con attenzione, li sentirete bisbigliare il loro monito. Coraggio, accostatevi! Ascoltate! Sentite? Carpe diem, cogliete l’attimo, ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita!

Dal film "l'Attimo fuggente"

Leggendo il passo, ho ricevuto un po' di carica. Auguro a tutti di saper cogliere l'attimo.
 
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O t t a
view post Posted on 14/11/2010, 21:22




AGGIUSTARE IL MONDO

Un bambino ed il suo papà erano seduti sul treno.
Il viaggio sarebbe durato un’ora circa. Il padre si siede comodamente e si mette a leggere una rivista per distrarsi.

Ad un certo punto il bambino lo interrompe e domanda: “Cos’è quello, papà?”.
L’uomo si volta per vedere quello che gli aveva indicato il bambino e risponde: “E’ una fattoria.”
Incomincia di nuovo a leggere quando il bambino gli domanda un’altra volta: “Quando arriveremo, papà?”. Il padre gli risponde che manca ancora molto.

Aveva di nuovo cominciato a leggere la sua rivista quando un’altra domanda del bambino lo interrompe e così per tantissime altre volte.
Il padre disperato cerca la maniera di distrarre il bambino.

Vede sulla rivista che stava leggendo la figura del mappamondo, la rompe in molti pezzetti e li da al figlio invitandolo a ricostruire la figura del mappamondo.
Così si siede felice sul suo sedile convinto che il bambino sarebbe stato occupato per tutto il resto del viaggio.

Aveva appena cominciato a leggere di nuovo la sua rivista quando il bambino esclama: “HO TERMINATO”. “Impossibile! Non posso crederci!
Come hai potuto ricostruire il mondo in così poco tempo?”
Però il mappamondo era stato ricostruito perfettamente. Allora il padre gli domanda di nuovo: “Come hai potuto ricostruire il mondo così rapidamente?”

Il bambino risponde: “Non mi sono fissato sul mondo.... dietro al foglio c’era la figura di un uomo, HO RICOSTRUITO L’UOMO E IL MONDO SI E’ AGGIUSTATO DA SOLO !!!!”.


Il mondo sarà aggiustato solo quando gli uomini saranno aggiustati ossia, saranno leali ed onesti.
 
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O t t a
view post Posted on 17/11/2010, 01:40




Due amici inseparabili

Il piccolo Giovanni (detto Gio lo zoppo) e Tommaso erano arrivati all'istituto per bambini senza famiglia lo stesso giorno, pochi mesi dopo la nascita. Le volontarie erano molto buone con loro, un po' meno i bambini della scuola pubblica che frequentavano.
Erano crudeli spesso con il timido Giovanni, ma Tommaso sapeva metterli a posto, perché era un bambino robusto e intelligente: il più bravo a scuola e il più svelto in cortile. Era Tommaso che aiutava Giovanni, gli stava sempre vicino. Lo consolava quando aveva paura, lo aspettava durante le passeggiate, giocava con lui perché non sentisse la malinconia del suo handicap, lo faceva ridere raccontandogli le storie buffe.
All'istituto venivano spesso le coppie che facevano conoscenza con i bambini e li portavano fuori a mangiare in vista di una possibile adozione. Nessuno, però, si interessava a Giovanni e Tommaso e tutti inventavano sempre una scusa.
Lo aveva fatto solo due volte il dottor Arturo e sua moglie Anna.
Una domenica, il dottor Arturo chiamò Tommaso e lo guardò negli occhi: "Sei un bambino veramente in gamba! Ti piacerebbe venire a vivere con noi? Saresti in affidamento per un po', ma noi ti vorremmo adottare. Come un vero figlio. Che ne dici?". Tommaso rimase senza parole. Avere una mamma e un papà, come tutti! "Oh, oh s-s-sì, signore!", mormorò. Improvvisamente la gioia svanì dai suoi occhi. Se Tommaso se ne andava, chi si sarebbe preso cura del piccolo e zoppo Giovanni? "lo... vi ringrazio tanto, signore" disse. "Ma non posso venire, signore!". E prima che il dottore scorgesse le sue lacrime, corse via.
Poco dopo, il dottore lo venne a cercare con una delle volontarie.
Tommaso stava aiutando Giovanni a infilarsi la scarpa speciale.
Il dottore lanciò uno sguardo penetrante a Tommaso: "È per lui che non hai voluto venire a stare con noi, figliolo?".
"Beh, si..." disse sottovoce Tommaso, "io... io sono tutto quello che lui ha..." rispose il bambino.

Anche tu puoi essere per qualcuno "tutto quello che ha".


(fonte non specificata)
 
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O t t a
view post Posted on 17/1/2011, 18:26




Come si mantiene un'amicizia

Una madre e suo figlio stanno camminando sulla spiaggia.
Ad un certo punto il bambino dice: "Mamma come si fa a mantenere un’amicizia?"
La madre guarda il figlio sorridendo e poi gli dice: "Raccogli un po’di sabbia."
Il ragazzo si china e raccoglie una manciata di sabbia finissima.
La madre allora, sempre sorridendo: "Ora stringi il pugno…"
Il ragazzo stringe la mano attorno alla sabbia e vede che, più stringe, più la sabbia gli esce dalla mano
"Mamma, la sabbia se ne scappa…"
"Lo so, caro… Ora tieni la mano completamente aperta…"
Il ragazzo ubbidisce, ma una folata di vento porta via parte della rimanente.
"Anche così non riesco a tenerla…"
E la madre, sempre sorridendo:
"Adesso raccogline un altro po’, e tienila con la mano aperta a cucchiaio…
così.. abbastanza chiusa per custodire, e abbastanza aperta per la libertà".
Il ragazzo riprova, e questa volta la sabbia non sfugge dalla mano, ed è protetta dal vento.
"Ecco come far durare un’amicizia…"
 
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O t t a
view post Posted on 27/1/2011, 11:54




IL TEMPO

Per scoprire il valore di un anno, chiedilo a uno
studente che e' stato bocciato all'esame finale.

Per scoprire il valore di un mese, chiedilo a una
madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto.

Per scoprire il valore di una settimana, chiedilo
all'editore di una rivista settimanale.

Per scoprire il valore di un'ora, chiedila agli
innamorati che stanno aspettando di vedersi.

Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo a
qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l'aereo.

Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo a
qualcuno che è sopravvissuto a un incidente.

Per scoprire il valore di un millisecondo, chiedilo
ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'argento.
Il tempo non aspetta nessuno.

Raccogli ogni momento che ti rimane,
perché ha un grande valore.
 
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O t t a
view post Posted on 22/2/2011, 00:11




Chi sono io?


Chi sono io?
Chiese un giovane a un maestro di spiritualità
Sei quello che pensi!
Rispose il saggio.
Te lo spiego con una breve storia:

Un giorno, dalle mura di una città, al tramonto si videro dell persone che si abbracciavano, sulla linea dell'orizzonte.
"Sono un papà e una mamma".
Pensò una bambina innocente.
"Sono due amanti".
Pensò un uomo dal cuore torbido.
"Sono due amici che s'incontrano dopo molti anni".
Pensò un uomo solo.
"Sono due mercanti che hanno concluso un buon affare".
Pensò un uomo avido di denaro.
"É un uomo che abbraccia un figlio di ritorno dalla guerra".
Pensò una donna dall'animo tenero.
"É una figlia che abbraccia il padre di ritorno da un viaggio".
Pensò un uomo addolorato per la morte di una figlia.
"Sono due innamorati".
Pensò una fanciulla che sognava l'amore.
"Sono due uomini che lottano all'ultimo sangue".
Pensò un assassino.
"Chissà perché si abbracciano".
Pensò un uomo dal cuore arido.
"Che bello vedere due persone che si abbracciano!"
Pensò un uomo di Dio.

Ogni pensiero, concluse il maestro, rivela quello che sei.
Esamina di frequente i tuoi pensieri: possono rivelarti molte più cose su di te, di qualsiasi maestro!

Edited by O t t a - 22/2/2011, 09:59
 
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O t t a
view post Posted on 5/3/2011, 17:46




Come il mare

Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito.
"Non ce la faccio più! Questa vita mi è insopportabile".
Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo, dicendo: "Queste sono le tue sofferenze". Tutta l'acqua del bicchiere si intorbidì e s'insudiciò.
Il maestro la buttò via.
Il maestro prese un'altra manciata di cenere, identica alla precedente, la fece vedere all'uomo, poi si affacciò alla finestra e la buttò nel mare.
La cenere si disperse in un attimo e il mare rimase esattamente come prima.
"Vedi?" spiegò il maestro "ogni giorno devi decidere se essere un bicchiere d'acqua o il mare".
 
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O t t a
view post Posted on 7/3/2011, 21:01




L’IMPORTANZA DELL’ASCOLTO

Molti anni fa, in Cina, vivevano due amici. Uno era molto bravo a suonare l’arpa. L’altro era dotatissimo nella rara arte di saper ascoltare. Quando il primo suonava o cantava di una montagna, il secondo diceva: “Vedo la montagna come se l’avessimo davanti”. Quando il primo suonava a proposito di un ruscello, colui che ascoltava prorompeva: “Sento scorrere l’acqua fra le pietre”. Ma un brutto giorno, quello che ascoltava si ammalò e morì. Il primo amico tagliò le corde della sua arpa e non suonò mai più. Esistiamo veramente se qualcuno ci ascolta.
Il dono più grande che possiamo fare ad una persona é di ascoltarla “veramente”.
 
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46 replies since 19/2/2006, 15:25   489 views
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