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| Ciao finalmente dopo tanto volerlo sono riuscito ad entrare e cenare nella Hosteria del maiale a Corte Pallavicino L'ingresso sul ponte levatoio e il passaggio sotto l'arco d'ingresso ha sempre un che di magico il preludio alla corte con la sua architettura, con le sue sculture ed opere d'arte esposte. l'Hosteria è stata ricavata evidentemente dai locali adibiti a stalle, ben ristrutturata e conservata nelle particolarità architettoniche anche di pregio. il menu contenuto contiene piatti della tradizione tipico degli Spigaroli cultori della tradizione Parmasana della bassa vicino al Po riassumendo le impressioni due cene di fila, posso dire che le cose negative sono più delle positive Le positive : in primis SUA MAESTA' IL CULATELLO uno dei migliori da me assaggiati ( li ho assaggiati tutti di quella zona) veramente morbido in bocca scioglievole nonostante l'affettatura non proprio finissima, dolce al palato uno spettacolo, vale la pena andarci solo per quello Il vino Tamburen un rosato di loro produzione, si abbina perfettamente a tutti i salumi e agli altri piatti della zona. la Giardiniera e la salsa verde con l'uovo eccellenti. Lo strolghino quando c'è eccellente. I tortelli di erbetta: di formato insolito e molto più bianchi del normale, buoni. Note dolenti Trippa non male ma dose scarsa scarsa. Pane riscaldato. stico; si pensava alla portata normale inve è arrivato un po di stinco affettato e privo dell'intingolo. Dolci provati tre o 4 secondo me un po semplici, magari volutamente ma non all'altezza Prezzo diciamo che si sta sui 40 € quindi vi consigli di farci u giretto sicuramente per il culatello. G
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