IL PALAZZO DELLE LANCE

dimora del clan Tsumuji

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  1. Shinken Takatsui
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    Basta!

    Shinken guardò il guardiano del Gate. Tutto aveva un limite ma Shinken non resisteva più, Mataza stava superando quel limite concesso dalla pazienza del ninja dai capelli blu. Il suo volto si fece serio e i suoi occhi cremisi scrutarono il guardiano. La mano destra di Shinken si spostò sull'elsa della sua Wakizashi fino ad estrarla lentamente. Poi socchiuse leggermente gli occhi...

    - Sei uno sciocco! Sai per caso quel'è la posizione di Oto in questo momento? Credo proprio di no e per questo ORA verrai con me e verrà anche Nizuka o giuro su Orochimaru che ti uccido e demolisco questo stupido palazzo. Questa volta sono paziente calcolando che stai alzando la voce con il tuo capo, potrei ucciderti in un mezzo secondo, ricordalo... ORA SEGUITEMI TUTTI E DUE. -
     
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  2. GÄþr¥³±WôRLd©
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    Al fianco del sommo Shinken si presentò una seconda figura. Nei suoi occhi comparve cattiveria e decisione. Stava osservando Mataza con disgusto. Lo aveva capito dal primo momento che non era all'altezza e ne aveva avuta la conferma. Gli era bastato poco per capire come stava la situazione e il suo amico Shinken non ebbe neanche bisogno di spiegare nulla. Gabry si era presentato in suo supporto pur sapendo che non ne avrebbe avuto bisogno. Ma era un fatto di principio, doveva esserci e guardare in faccia il soggetto.

    - Spero tu ti renda conto della situazione in cui ti sei trovato, segui gli ordini di Shinken senza opporre resistenza o ne potresti pagare le conseguenza. Siamo intransigenti e questo dovresti saperlo. E con te dovrà esserci quella specie di ninja, nessuno di voi si sta mostrando all'altezza del titolo che vi hanno dato...

    Gabry disse poche parole precise rivolte a Mataza. Si era messo da solo in un pessima condizione.
     
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  3. Mataza
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    Altri piani

    Dopo le mie parole ne susseguirono altre ancora più adirate a autoritarie, minacce e ordini accompagnati dall'elsa della spada che si alzava lentamente.........
    Dopo la sua minaccia pensai concretamente ad uno scontro, Shinken stava ostentando una forza che non aveva, per quanto potente non avrebbe potuto sconfiggere me e i due ninja a me vicini, non da solo.......


    §.........uccidermi?........non hai che da provarci.........§

    Un'altra entrata mi fece però cambiare idea, dopo il padrone era arrivato anche lo scodinzolante compagno, che, aprofittando della situazione non si trattenne da pronunciare frasi patetiche, almeno quanto lui.........
    Ormai la prospettiva di uno scontro diventava impossibile, non restava altro da fare che seguire Shinken.


    -Fratello, seguimi.

    Dopo queste parole i due Tsumuji seguirono Shinken, la cosa più divertente era che nessuno era a conoscenza dei miei piani e dei futuri sviluppi del clan...........
     
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  4. MiuJin
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    OT/ Sia ben chiaro che stò interpretando il PG, se esprimo un giudizio negativo su uno di voi, non è niente di personale, spero non vi offendiate/ot

    Stavo giusto iniziando a capire cosa succedeva dalle parole di shinken. A quanto pareva, voleva che il mio Sensei lo seguisse, non sapevo dove. Sembrava estremamente irritato, ma anche il Sensei Mataza non era da meno. Dopo le parole del Ninja daicapelli blu, mi staccai dalla parete alla quale ero appoggiato, e cercai lo sguardo di Mataza-sensei per comunicargli il mio appoggio.

    §Se la tensione esplode, molto dipenderà dalla forza del Ninja senza coprifronte. Chissà chi è? Shinken gli ha intimato di seguirlo, ma non sembra più disposto a farlo di Mataza-Sensei. Se è dalla nostra, in 3 dovremmo riuscire a sconfiggere quell'arrogante Shinobi, anche se volesse ricorrere alla violenza come quella wazaki fa supporre.§

    Ma un arrivo inaspettato stravolse l'equilibrio della situazione: un nuovo ninja arrivò, fissando con disgusto Mataza, e senza degnare me della minima attenzione

    § ...eheheh...igniorarmi deve essere un usanza locale che non conosco. Strano che la presenza di un estraneo non li infastidisca, quantomeno. Mah, forse mi considerano neutrale...sbagliano...ho giurato a Mataza-sensei la mia fedeltà, e fino a quando non si sarà vendicato, lo appoggerò e combatterò per lui. Tanto più che questi due non mi sembrano esattamente delle brave persone, non credo che combattere contro di loro mi infastidirebbe...eheheh... §

    Dopo le parole del nuovo arrivato, Mataza-Sensei chiamòl'altro ninja e si appropinquò a seguire Mataza .
    Mi accorsi con un attimo di ritardo, mi resi conto che il Sensei aveva chiamato il ninja...

    §FRATELLO???!!! pensavo che il fratello di Mataza fosse un foglioso, cosa diavolo ci fa qui? §

    Mentre il mio Maestro mi passava accanto, gli comunicai con lo sguardo, di nuovo la mia approvazione, ma contemporaneamente lo fermai per un braccio e gli sussurrai, in modo che solo lui mi sentisse:

    - Ora deve seguire costoro, ma quando avrà finito...se sarà ancora vivo...credo di aver diritto a qualche spiegazione, se quello che è successo riguarda il clan...io le ho pomesso la mia fedeltà per compiere la sua vendetta, e penso che la seguirò, ma devo sapere cosa è successo qui prima di decidere definitivamente...§

     
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  5. Shinken Takatsui
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    Infine...


    Shinken guardò con la coda dell'occhio Gabry che era infine arrivato. Naturalmente anche se quei tre piccoli ninja si fossero scatenati Shinken avrebbe avuto la vita facile; Mataza sarebbe morto sul colpo prendendo improvvisamente fuoco se solo avesse provato a colpire con l'intenzione di uccidere Shinken per via del contratto dei Feidaikin, e gli altri due sarebbero sicuramente morti o finiti con qualche arto in meno se solamente avessero provato a reagire. Probabilmente Mataza avrebbe perso qualcosa, qualcosa di molto importante per lui ed il suo clan...

    - Questo palazzo verrà DA ORA sgombrato. Deciderò solamente dopo se demolirlo o lasciare che voi inetti possiate abitarvi dentro. -


    Shinken fissò anche il terzo ninja, lo conosceva perchè era stato un suo allievo durante il suo corso per gli studenti e conosceva quasi tutto di lui poichè era un'abitante di Oto. Kyasashin desiderava sangue ma Shinken lo trattenne, solamente poi sarebbe stato sparso e sarebbe stato sangue di un cittadino di Oto. La legge era dura, sopratutto ad Oto...

    Il ninja dai capelli blu mise le mani dentro una sua tasca e mise le manette a Nizuka. Il ninja di Konoha non poté nemmeno ribellarsi poichè Shinken si mosse ad una velocità che nemmeno venne visto dai due piccoli Studenti che erano presenti; tutto grazie ad una quantità di chakra nemmeno eccessiva... Poi si portò dietro Mataza e Nizuka, verso il Neko Senzai

     
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  6. Mataza
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    L'addio



    Dopo la riunione alla " Yuuyake Bara no Sumire", la sala da the di Oto, io, Mataza Tsumuji ero rientrato al palazzo delle lance sprangandone il portone........
    Dall'esterno si potevano sentire continui, frenetici ed esasperati colpi, all'interno un giovane esausto e grondante di sudore imbracciava una lancia e continuava a colpire con furiose stoccata le pareti della sua dimora.........
    Ogni volta che il freddo acciaio affondava con violenza nelle lignee pareti la confusione aumentava, domande.........altre domande.........ancora domande..........gli avvenimenti appena trascorsi mi avevano scosso in maniera irreversibile e non sapevo cosa fare.......
    Iniziai a colpire il muro con maggior violenza mentre lottavo, lottavo come mai avevo lottato prima d'ora, mai con tanta furia, mai con tanta rassegnazione.........il mio avversario questa volta ero io..........


    COSA DEVO FARE??????????????.................parla padre!!!!!!!!!!...........cosa?......COSA???????...........ho giurato di ucciderti e di vendicarmi........vendicarmi.........vendicarmi di ciò che sono diventato............solo per colpa tua.......per colpa dei tuoi errori............PERCHE' NON HAI LASCIATO TUTTO COM'ERAAAAA??????........perchè mi ha voluto sempre più forte...........perchè hai spinto quel maledetto insetto a perseguitarmi?????????..........PERCHE' NON TI SEI ACCORTO DI NULLA??????????........perchè poi non mi hai lasciato ucciderlo..........PERCHE? HAI PROVATO A UCCIDERMI??????????........................................................................uh uh uh...........ho giurato di ucciderti e lo farò.........

    Dopo pochi attimi le stoccate finirono.........i ricordi attenagliarono la mia mente........."la via della lancia è una solo........tutte le altre tecniche sono incomplete.........tienila stretta.......anticipa l'avversario.......controlla la respirazione.........ricorda tutto questo e vincerai........abbandonala e firmerai la tua condanna........."
    Che ironia, tutti questi pensieri mi attenagliavano nel momento meno opportuno, come un immagine, l'unica immagine felice che riesco a ricordare, quasi unidici anni fa......gli allenamenti con te........

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    Il villaggio di Oto, quella che ormai consideravo una casa, il villaggio per cui ho sputato sangue e da cui esigevo altrettanto.............
    Un piccolo insignificante insetto........un insetto che nonostante la sua forza latente e i suoi ideali preferisce obbedire alle imposizioni di Konoha, scioco covo di buoni sentimenti posti sotto un'irrealizzabile utopia.........
    Poi gli avvenimenti di quei giorni, mi rendevo piano piano conto che non valevo nulla difronte a sciocchi e arroganti ninja che governavano il villaggio.......sciocche pedine troppo sicure del loro posto per provare a lottare..........sarei forse diventato una di loro????????


    PERCHE'?????????............perchè mi avete tradito.......perchè..........Orochimaru sama, voi mi avete donato un potere che nessun'altro mi aveva neppure mostrato..........non posso abbandonarvi.......non posso andare.........VENDETTA.........NO!...........non posso abbandonare il suono..........non posso..........

    Lasciai cadere la lancia e mi inginocchiai premendomi il palmo sinistro sul collo, propio sopra il sigillo maledetto........quel fuunjutsu mi stava divorando l'anima.......non potevo sottrarmi.....non potevo.......non potevo nemmeno dimenticare il clan Tsumuji e la mia ambizione.....non potevo permettere ad un legame testimoniato da un segno nero di sopravvalicare un legame sigillato da litri di odio e sangue.......

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    Mi morsi il labbro con forza assaporando il dolore e il sapore del sangue che si versava........
    non avevo ancora deciso, forze contrastanti si agitavano nella mia mente, mi alzai in piedi, con la mano destra riafferrai bruscamente una delle lance appese alla parete, con la sinistra presi in mano il contratto dei fedakin, li fissai per qualche attimo poi..................
    Nel freddo acciaio della lama si riflesse il mio volto con la cicatrice che lo segnava.........la decisione era ormai presa, lanciai il contratto verso la parete..........


    AAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!

    Con quanta forza avevo in corpo affondai la lancia nella parete penetrandola completamente insieme al contratto, uno sciocco pezzo di carta che ormai non significava più nulla............la rinascità era prossima.........il vecchio io riposava con quel contratto............
    Ripresi la mia lancia dal pavimento e, dopo essermela assicurata alla schiena me ne andai con indosso il nero mantello, l'uniforme dei guardiani di Oto non si posava più su di me.......avrebbe avuto un nuovo padrone.............
     
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  7. sick_sid
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    One step back and Close

    Quando una persona viene al mondo è inerme,incapace di badare a sè stessa e dipendente in tutto e per tutto dai propri cari,che lo proteggono e lo provvedono alle sue necessità primarie;secondo questo principio tutti gli esseri umani nascono così,con pari diritti e doveri,ovunque e in qualsiasi tempo.

    Purtroppo queste basilari nozioni sulla vita sono sconosciute al destino,che ha riservato al giovane Shinobi una sorte tutt'altro che rosea.

    Un giorno,un bel giorno soleggiato tipico dell'inizio della primavera lo aveva accolto in un mondo che ai suoi occhi di bambino era accogliente e caldo.
    In quei primi tre anni di vita conobbe suo padre,un falegname,un gran lavoratore,paziente e sempre calmo,e sua madre,sempre affancendata con i lavori dell'umile casa in cui vivevano,nel loro umile villaggio popolato giusto da qualche famiglia allargata.Ebbe il tempo di conoscere i suoi cugini,i suoi zii,i suoi amici d'infanzia,i parenti più anziani.Conobbe l'amore della famiglia.Conobbe la felicità,una felicità che non avrebbe mai più provato nel corso della sua breve esistenza.

    Non c'era il sole quel giorno,anzi,stava piovendo.Sua madre diceva che quando pioveva il cielo stava piangendo per un grave peccato che stava per essere commesso.
    Il primo a morire fu suo padre,assieme ai suoi zii.Senti la porta sbattere,le urla degli uomini di casa che combattevano con foga contro gli aggressori,poi l'assordante silenzio della morte che scendeva su di loro,un silenzio spezzato degli urli della madre e delle donne di casa,spento subito dopo dalle lame di quelli di cui ora riusciva a distinugere le forme.
    Figure nere incappucciate,dotate di maschere di animali,silenziosi come serpenti e altrettanto micidiali.L'avrebbero trovato sicuramente,se non fosse stato per un ordine imparitito da quello che pareva il capo all'ultimo momento a farli riuscire all'esterno,dove assieme alla pioggia si mescolava il sangue dei suoi concittadini,le loro urla e i loro rantoli di dolore convergevano in una buca nel terreno,che agli occhi dell'infante giungeva come la bocca dell'inferno.Ma non urlò,non pianse e non si disperò,perchè da quell'istante capì che sarebbe dovuto diventare un uomo in fretta,e gli uomini non piangono.

    Da quel fatidico giorno il piccolo Youkai cambio nome e cognome per non essere rintracciato dagli assassini del suo villaggio,e visse come la maggior parte dei suoi coetanei senza famiglia nella città principale del paese del Suono di espedienti e piccoli furti,fino a potersi permettere un accenno ai rudimenti del combattimento da un vecchio ex-Ninja avvinnazzato,che a suon di pugni gli insegnò a nutrisri della sua stessa rabbia per cacciare i morsi della fame,e ad alimentare il suo demone interiore per diventare sempre più forte.

    § Yuzu-san,perchè dici che devo alimentare il mio demone? §

    § perchè tutti noi nel profondo del nostro cuore abiamo un demone che chiede di uscire...E' il demone del rancore,che puo' essere tanto il tuo più fidato alleato quanto il più meschino dei tuoi nemici...E ora va' a comprarmi una bottiglia di sakè,piccolo ingrato! §


    Grazie a questo demone superò le più rosee aspettative di vita per un piccolo vagabondo riottoso e si era aggrappato alla vita riuscendo a rientrare nei rigidi standard dell'accademia Ninja del suo paese

    Da qui in poi la sua vita sembra prendere una buona piega,riesce a trovare la sua direzione,gli si parano davanti nuovi orizzonti,cambia nuovamente nome ed entra a far parte di un Clan guidato da un pazzo squilibrato...Ovvero la cosa che più di tutte si avvicinava ad una famiglia.

    Ma il fato bussa nuovamente alla sua porta,rivelando ancora una volta le sue qualità di salvatore e carnefice,e in casa Tsumuji scoppia un tumulto che lo vede coinvolto come favoreggiatore di due traditori del Suono ed è costretto ancora una volta ad abbandonare il calore(seppur debole)della sua normalità,per darsi alla fuga,solo e senza aiuti.

    Il Destino ha uno strano modo di porsi come ostacolo e allo stesso tempo come via di fuga,di schiaffeggiarlo e poi tendergli una mano,e per l'ennesima volta si trova senza radici nè futuro,con l'unica compagnia del suo demone rabbioso che chiedeva solo di poter uscire




    -...E' inutile a questo punto guardarsi indietro....anche se non ho più un posto dove andare....-

    Aveva radunato i suoi miseri averi in un semplice sacco di iuta,vestito con una semplice maglietta nera e con dei pantaloni in tela verde,un filo di cuoio stretto sul collo e il coprifronte attorno alla coscia sinistra:
    Un normalissimo adolescente,magro e pallido,con i capelli scarmigliati e neri e dei piccoli occhi sempre ridotti a fessure intente a scrutare il cuore delle persone che con tanta ingenua follia gli si paravano davanti


    -...So che questo non è il posto dove posso rimanere-

    Sacco in spalla,un piede avanti e via sempre dritto,oltre la soglia del Palazzo delle lancie,oltre un capitolo della sua esistenza definitivamente chiuso

    SPOILER (click to view)
    OT/ so che questo topic non dovrebbe esistere per il semplice fatto che il Palazzo delle lance è chiuso,ma mi serviva per riportare a nuova vita il mio vecchio Pg,quindi per favore,lasciatelo ç_ç ci ho messo un po' a scriverlo ç_ç


    Edited by sick_sid - 16/7/2006, 14:24
     
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  8. *_Alexander_*
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    \\OT Mataza mi ha detto di postare qui per entrare a far parte del clan °° OT//

    ~Chapter I~
    L’Arrivo Al Palazzo

    Camminare, camminare, camminare… erano oramai ore che il giovane Alexander camminava. Si stava annoiando. Un certo Mataza Tsumuji lo aveva invitato a far parte del suo clan, e dunque il ninja si accingeva a raggiungere il Quartier Generale del clan per divenirne membro ufficiale.

    ~ Ma dove mi trovo…dove sarà questo maledetto posto! ~

    E un’altra ora passò. Sembrava quasi che Alexander stesse girando attorno al palazzo.
    E se invece fosse stata un’illusione? Se fosse stato un modo per mettere alla prova il giovane?

    ~ Ho capito…bene caro il mio Mataza, non riuscirai ad ingannarmi così… ~

    Dunqe il Ninja aumentò la sua velocità ed iniziò una corsa che lo portò al di fuori del centro abitato di Oto.
    Si ritrovò dunque esattamente davanti al palazzo. Era molto bello, devo aggiungere. L’aspetto spettrale e la lancia spezzata davanti ad esso gli davano quel certo non-so-che di meraviglioso. Il cancello era aperto. Spalancato.

    ~ Io entro… ~

    Dentro c’erano solo due stanze: Una molto grande, con i muri completamente color grigio su cui erano poste lance di qualsiasi tipo, probabilmente per allenamenti e cose varie; L’altra invece Alexander non andò a visitarla.
     
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  9. Mataza
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    Rising



    Ero tornato a casa, una nuova era per il clan era quindi iniziata, nuovi e vecchi seguaci si erano rifugiati sotto la mia ala e il mio potere sarebbe velocemente aumentato.....
    Mentre stavo ancora pensando al futuro un giovane ninja fece ingresso alla porta, senza fretta uscii dalla mia stanza fermandomi a pochi passi da luic con i capelli sul viso e gli occhi chiusi mormorando lievemente.....



    Chi sei e cosa ti spinge in questo luogo...........

     
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  10. Eigi Eisuke Akino Tsumuji
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    End?

    Dopo quell'attacco e la successiva difesa appena dopo il saluto rivolto al capoclan l'addestramento venne sospeso per un impegno improrogabile di Mataza, infatti questi si recò a Castelvania per uno scontro alla pari con l'attuale reggente dell'accademia, ma non ne tornò intero. La sua permanenza al di fuori di Oto durò molto più del previsto, costringendo i gli shinobi non del villaggio a far ritorno al proprio paese di origine per sbrigare le questioni burocratiche, ma al quanto pareva questo fù un problema solo di Eigi tra i presenti alla prima missiva. Tornato dalla residenza del vampiro, il Kabane si occupò di inviare una missiva ad ogni Tsumuji dell'accademia richiamandoli a raccolta per una questione di vitale importanza, stabilendo una data precisa. Eigi appena ricevuta la lettera, avendo rinnovato il permesso di uscita gia da un po', non perse tempo e si recò al dojo senza rispettare la data, forse gli sarebbe costata la morte, ma un parente è pur sempre un parente. Raccolse tutta la sua roba nel dojo di Suna, prese il mantello e si mise in viaggio valicando il gate senza troppi convenevoli.
    [...]
    Arrivò ad Oto in tre giorni di viaggio tra deserto e luoghi ostili del paese del Suono, era sfibrato davanti alle porte, ma non si fermò a riposare, in fondo aveva solo un giorno di anticipo sugli altri, e facendosi autorizzare all'ingresso dal guardiano poco simpatico della volta precedente, si recò di corsa alla palestra a chiedere cosa fosse successo. Entrato nel doo assistè ad una scena che mai avrebbe voluto o pensato di vedere recandosi li, un Mataza sfibrato e accasciato sul pavimento di quel tetro e malsano luogo. Lo tsumuji raccontò tutto al sabbioso.
    §Dunque è questo quel che è accaduto...§
    L'Akino venne delegato per aprire l'allegro meeting e di presentarsi come rappresentante del capo, che non voleva mostrarsi in quelle condizioni davanti a tutti i suoi seguaci, il patto era uno, non far parola sul suo stato d'animo, ma limitarsi alla sola narrazione dgli avvenimenti in modo oggettivo.
    [...]
    Venne il giorno prefissato, e con qualche ora di anticipo sull'alba di Oto il ninja di Suna si svegliò recandosi nella palestra del dojo, Il mantello poggiato sul una di quelle lance presenti in quel posto, il corpo di Shiraku era sparito e questa volta ci sarebbero stati i suoi cugini al suo posto, ma aveva prontamente dimenticato il biglietto che doveva consegnare loro, quindi ancora per poco non avrebbero saputo nulla dell'accaduto, ammesso che Mataza non ne avesse parlato in altra sede.
    [...]
    Passarono le ore,il sole sorse e man mano che si faceva alto nel cielo arrivavano i ragazzi ai quali faceva segno di mettersi comodi in attesa che ci fossero tutti, lo sguardo basso e vuoto, la lancia infilata nella terra alla sua destra, per quella occasione aveva con se la Yari Tsumuji, la meravigliosa lancia a tre punte, abbastanza pesante per un energia gialla, ma molto piu resistente rispetto a quel giocattolo per bambini datogli in armeria.
    [...]
    Quando tutti sarebbero sati li si sarebbe alzato ostentando la sua altezza, a cui teneva testa solo Akashi, che curiosamente aveva acquisito il cognome Mikawa.
    -Salve a tutti... Pregherei di presentarvi e di mettervi in riga davanti a me, so che molto probabilmente non mi rispetterete e vi chiediate perchè dovreste farlo, ma sono qui in sostituzione di Mataza, quindi se non ascolterete me non ascolterete lui... Prima di presentarvi vi dirò perchè sono qui... A seguito dello scontro con Ayato, Mataza è stato sconfitto, e il prezzo della sconfitta in uno scontro alla morte come ben saprete è sempre il più alto... Non è stato ucciso, ma non potrà più esercitare la professione di ninja a tempo indeterminato a causa della frattura del tantien per mano del kage... Sono dunque qui per chiedervi...-
    Un attimo di pausa, una mano alla fronte mentre abbassava il capo muovendolo a destra e a sinistra di pochi millimetri, movimento quasi impercettibile, se non per il ciuffo di capelli che si mosse leggermente.
    -In poche parole.... Mataza non sarà più la guida che era, il clan non sarà più lo stesso, ma non scomparirà... Chi non ha l'assoluta fermezza di essergli utile anima e corpo se ne vada ora, chi ancora ci crede rimanga-



    Edited by Eigi Eisuke Akino Tsumuji - 19/1/2007, 21:45
     
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  11. Sou Tamahome Kishuku
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    NoW CoMe BaCK



    Dopo un più che vasto periodo di assenza dal clan, decise di far ritorno alle origini di una salda amicizia che fù. Di certo non poteva immaginare cosa sarebbe accaduto in quel lungo lasso di tempo a distanza dagli Tsumuji, non aveva ricevuto notizie, nè tantomeno ne aveva fornite sul suo resoconto, i motivi di quel distanziamento erano ancora oscuri a tutti, forse persino allo Tsumuji stesso. Ma ora, come una miccia accesa che va alla carica esplosiva, così il giovane Sou faceva rientro ad Oto, quel villaggio dove aveva trovato un minimo di accoglienza, e dove si erano stanziati gli Tsumuji dopo il trasferimento da Kiri. Dal posto sconosciuto ove era momentaneamente, prese subito il cammino verso Oto, con l'ausilio della notte nessuno l'avrebbe visto, non era una notte tranquilla, il tramonto era rosso come il sangue, brutti presentimenti assalivano i suoi pensieri come delle prede da sbranare, affrettando il passo si addentrò in svariate foreste, guadando innumerevoli fiumi, tre giorni e tre notti senza sosta percorrendo a ritroso il cammino precedentemente compiuto.

    Bene, avverto delle persone, penso che ormai manchi poco ad Oto.


    Arrivato ad ormai poche centinaia di metri da Oto, incontrò un mercante in continuo spostamento che intralciava la sua via, niente di pericoloso, pensò, si fece sulla destra e continuò il suo cammino, fino a che, appena di fronte al vecchio, non venne bloccato dalle parole di quella persona, domande sul suo conto, e domande su del suo clan, e soprattutto se il suo clan fossero gli Tsumuji. Rispondendo affermativamente il vecchio lo mise al corrente delle acque in piena tempesta che ora stava passando il clan, fece accenno anche al capoclan Mataza, e di ciò che era accaduto durante un combattimento contro Ayato.

    Ayato...Ayato...dove ho già sentito questo nome...aspetta...non sarà stato mica a Kiri?


    Un flashback lo riportò con la mente ad un episodio accaduto qualche mese prima a Kiri, prima che lui se ne andasse da quel villaggio. Ricorda immagini sbiadite, di un grosso lupo, una casa piuttosto malridotta, e di altre tre persone, Mataza, Hayate e il giovane Haku. Come una flashata gli occhi gli si spalancarono, il ricordo di quel cane lo smosse del tutto, ringraziò il vecchio e corse subito a velocità elevata verso Oto. In quegli otto minuti si precipitò al suo villaggio, sempre con il coprifronte di Konoha rigato al collo e quello di Oto con il segno rosso sulla spalla. Giungendo nel momento esatto in qui il sole si fece visibile diede rapidi sguardi intorno, in cerca di faccie amiche, ricordando al suo ingresso ad Oto le uniche due persone conosciute al villaggio, Kayle e Shiraku Tsumuji, due fratelli di clan, sguardi a destra e manca, ma nulla.

    Dove saranno finiti tut...ehi...ma quello è il tridente di Mataza...la Yari Tsumuji...cosa ci farà con quella persona accanto, sarà forse lui? Meglio andare a vedere...


    Tranquillamente camminò per riprendere fiato dalla corsa appena sostenuta, pochi passi e si addentrò in uno spiazzo, avvicinandosi sempre di più alla losca figura seduta su una roccia con la lancia accanto. Gli ultimi solenni passi, le gambe non potevano distanziarsi troppo tra loro dato il mantello lungo che indossava, ma poi infine si mise di fronte a colui che era seduto lì, come in sua attesa, non era nè Mataza nè qualcun'altro di conosciuto, quindi decise di far luce su di lui rivolgendogli parola.

    Tanto per sapere...come hai fatto ad avere quella lancia? Teoricamente ci sono due possibilità...o hai finito il lavoro di Ayato o...sei anche te uno Tsumuji. Sapresti cortesemente dirmi dove posso trovare Kayle e Shiraku Tsumuji, nel caso tu fossi uno Tsumuji?


    Parole filtravano dal collo alto del mantello, parole ben chiare e decise, probabilmente non avrebbe potuto finire Mataza così facilmente, anche se non aveva più l'uso del chakra, era comunque un abile lottatore e aveva tutto il clan a proteggerlo. In attesa della risposta, man mano cominciarono a fluire altri ninja, di diversi villaggi, come infatti era quello seduto, un sabbioso. Pochi attimi più in là il giovane di Suna cominciò un breve discorso, non si trattava altro di un resoconto delle cose appena accadute, ma anche di una richiesta ben precisa, a cui lui, non avrebbe potuto tirarsi indietro, non avrebbe mai tradito, colui che era stata una guida nei momenti difficili, tradirlo sarebbe ancora più grave di ucciderlo. Quindi con voce quasi rabbuiata disse la sua ultima frase per il momento.

    Essendo uno dei primi Tsumuji arruolati da Mataza, di certo non mi tiro indietro, qualunque siano le condizionji del capoclan, sempre capoclan resta e sempre tale lo considereò, quindi, puoi contare su di me...resterò uno Tsumuji sino alla morte.


    Detto ciò, si avvicinò a quella che era la pietra su cui lo Tsumuji di Suna, e si appoggiò ad essa con la schiena.
     
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  12. Yami Kaguya
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    Another Tsumuji, is end



    L'addestramento fu sospeso. Tutti se ne andarono, tornando alle proprie case. Io, rimasi a osservare il corpo di quello che ormai consideravo l'unico fratello che potessi mai avere.Si era suicidato. Il motivo che aveva dato, non era sufficiente. Era stata una morte inutile, e se quella lettera ne era il motivo, allora non riuscivo a comprenderlo.Dopo parecchio. Me ne andai, dovevo riflettere, da solo come sempre.Ma mentre me ne stavo nella mia solitudine, fissando il cielo nero della notte, arrivò una lettera, da parte di Mataza. Riunione immediata, tutti al palazzo delle lance. E' tornato. due parole. Null'altro pensai, il suicidio di Shiraku era sufficiente a farmi passare la voglia di formulare pensieri, o di fare altro. Ma un ordine era un ordine, se voleva vederci tutti, allora avrei fatto bene a muovermi.Mi alzai in piedi, e iniziai a saltare da un tetto all'alto del villaggio, correndo verso casa.

    [...]


    Il palazzo si stagliò di fronte a me, anche se illuminato dal sole che aveva iniziato il suo cammino, era tetro come sempre. Era parecchio che non ci tornavo. Entrai, pensando a dove potesse essere il mio capo-clan. Ma appena lo feci, sentii guai. Proprio perchè non c'era nulla. L'aura che mi incuteva timore e rispetto non c'era. Quello mi svegliò dal mio stato catatonico, facendomi alzare la guardia e destando la mia attenzione. Avanzai ancora, vedendo che c'era già qualcuno. Un ragazzo seduto a terra, che mi fece cenno di accomodarmi. Vicino a lui, stava un arma che mi mozzò il fiato. La Yari Tsumuji. Quella lancia era il simbolo del capo-clan, che l’avesse lui, presagiva solo male. Nonostante il suo cenno, non mi sedetti, non prima di avergli parlato.Lo conoscevo, era Eigi.


    Eigi, cos'è successo?Dimmelo.

    Nessun movimento, solo ancora quel cenno.

    EIGI!

    Si limitò a farmi di nuovo cenno di mettermi a sedere.
    Quella lancia era vicina a lui, qualunque fosse il suo significato, Mataza doveva avergliela data. Avrei aspettato, il clan era tutt'altro che completo, probabilmente doveva parlarci. Una volta tolta l'attenzione dall'Akino, notai che non eravamo soli. Un altro era giunto prima di me, era Sou. Gli feci un cenno di saluto, avvicinandomi e dandogli un colpo amichevole sulla spalla, prima di sedermi addossato al muro, aspettando che tutto il clan si riunisse.Eravamo lì per un motivo, e più passava il tempo, più il mio umore si faceva tetro.

    [...]



    Uno dopo l'altro, tutti si riunirono in quel Dojo.Facce perlopiù conosciute, alcune no. Due ragazzi, nuove reclute probabilmente, ma non li guardai per più di un secondo.La mia attenzione andava tutta a Eigi, che continuava ad attendere in silenzio che tutti fossero presenti.Arrivato l'ultimo, scese il silenzio.Eravamo pronti ad ascoltare i motivi di quella convocazione.
    Eigi prese parola, e sebbene il suo discorso fosse breve, gli istanti successivi sembrarono eterni.
    CITAZIONE
    -Salve a tutti... Pregherei di presentarvi e di mettervi in riga davanti a me, so che molto probabilmente non mi rispetterete e vi chiediate perchè dovreste farlo, ma sono qui in sostituzione di Mataza, quindi se non ascolterete me non ascolterete lui... Prima di presentarvi vi dirò perchè sono qui... A seguito dello scontro con Ayato, Mataza è stato sconfitto, e il prezzo della sconfitta in uno scontro alla morte come ben saprete è sempre il più alto... Non è stato ucciso, ma non potrà più esercitare la professione di ninja a tempo indeterminato a causa della frattura del tantien per mano del kage... Sono dunque qui per chiedervi...-
    -In poche parole.... Mataza non sarà più la guida che era, il clan non sarà più lo stesso, ma non scomparirà... Chi non ha l'assoluta fermezza di essergli utile anima e corpo se ne vada ora, chi ancora ci crede rimanga-

    Mataza aveva affrontato uno scontro alla morte. L'aveva pagato con il suo chakra, e quello che comportava.Era diventato un semplice umano.La sua carriera di ninja era segnata.Rimasi in silenzio, la mente vuota e quasi incapace di articolare pensieri. Ma sentite le ultime parole di Eigi, mi alzai, portandomi di fronte a lui, e fissandolo negli occhi dopo essermi seduto.
    Kayle, nato nel clan Kaguya, adottato dal clan Tsumuji.
    Una presentazione inutile, e senza senso.Ma non mi andava di fare casini per delle sciocchezze, perciò eseguii le richieste dell'Akino.
    Mataza mi ha salvato la vita, e preso con sé. Non dirò mai addio al mio cognome.
    Non serviva altro. Quel palazzo era la mia casa, gli Tsumuji il mio clan. Non avevo, un altro posto dove andare.
    Anche gli altri si presentarono, dando le loro risposte.
    Quante parole inutili...e pensare che non hai fatto altro che insegnarmi a non parlare più del necessario, Mataza.
    La domanda se restare o no interessava anche a me.Ma le presentazioni no, le ritebevo inutili.Poi, mi resi conto che i due nuovi non conoscevano nessuno. Perciò, non mostrai il mio disinteresse, mentre riascoltavo le persone presentarsi.Ci fu comunque una novità. Ora Akashi si fregiava del cognome Mikawa. Strano, non sapevo appartenesse al suono come famiglia.
    Tornai subito però a concentrarmi sulla faccenda attuale, aspettando che Eigi dicesse di cos’altro voleva parlarci.Se era solo per quello la riunione, bastava la lettera. Così, aspettai paziente, al momento non avevo fretta.In tutto quel tempo, stetti zitto, pensando a cosa sarebbe successo da lì in poi. Il clan non sarebbe scomparso. Ma se fosse vero o no, solo il tempo poteva deciderlo.
     
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  13. Shidan Tsumuji
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    FOREVER WITH YOU


    Shidan si recò al palazzo per la prima volta in vita sua...ricevuta quella lettera in cuor suo nn si aspettava ottime notizie...e poilui non conosceva nessuno solo Mataza che lo aveva portato nel clan....colui che tanto ammirava....entrato a palazzo la prima cosa ad abbagliarlo fu la lancia di mataza così splendenti non ne aveva mai viste poi sentì le parole di Eigi e....

    §non ci posso credere che sia successo veramente...non ci voglio credere..non può esser così...

    il ragazzo si riprese un attimo la notizia di mataza lo aveva turbato un momento poi si accorse che oltre a lui e ad Eigi erano già presenti altri due Tsumuji....successivamente sentì queste altre parole......

    CITAZIONE
    -In poche parole.... Mataza non sarà più la guida che era, il clan non sarà più lo stesso, ma non scomparirà... Chi non ha l'assoluta fermezza di essergli utile anima e corpo se ne vada ora, chi ancora ci crede rimanga-

    "voi probabilmente non mi conosciete io mi chiamo Shidan Tsumuji sono da poco entrato nel clan grazie a Mataza e anche se sono nuovo e non vi conosco io giuro eterna fedeltà al clan anche se Mataza è insostituibile credo che senza di lui riuscuremo ad andare avanti e dobbiamo farlo con orgoglio io sarò con voi con il clan per sempre..."

    il ragazzo finito di parlare si mise in attesa con ansia ancora preoccupato...anzi sembrava fosse molto agitato...questa notizia non se la sarebbe mai aspettata così si mise ad aspettare la risposta degli altri componenti del clan sulla propria entrata nel clan e sulla notizia di mataza.............
     
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  14. Tetsuhito
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    Good Bye.



    Era tempo di entrare, quel palazzo, sempre visto da lontano, mai da dentro. L'unica cosa che doveva fare ora, era entrare e parlare da se, sperando che nessuno lo fermasse.
    Lentamente entrò, facendo attenzione a dove metteva i piedi, appena entrato si guardò attorno, c'era qualcuno, persone che non conosceva, erano forse Tsumuji?Non sapendo cosa fare, si appoggiò con le spalle al muro, sentendo ciò che dovevano fare, sapeva che c'era una riunione, ma pensava che ci fosse stato anche Mataza. Uno di loro, vicino alla famosa Lancia "Yari Tsumuji", iniziò a parlare, Tetsuhito non sapeva il suo nome, ma non importava, almeno così sembrava. Parlò per qualche minuto, dicendo ciò che accadde a Mataza, che ora non poteva piu essere un Ninja, a causa della Frattura al Tentien per mano di un Kage, di nome Ayato. Tetsuhito non sapeva chi fosse l'altro, ma ora il problema non era chi era quel "Kage", ma che cosa si doveva fare. Sarà la fine degli Tsumuji?
    Tetsuhito non sapeva cosa fare, il Clan non sarebbe scomparso, ma non poteva mica mettere in pericolo la sua vita e quella della sorella, non aveva paura di morire, ma aveva paura che potesse accadere qualcosa alla sorella, non voleva vedere un'altro suo parente morire.
    Però se si fosse rivoltato contro gli Tsumuji, la sorella sarebbe tirata in ballo, una cosa poteva farla, sperando che lo ascoltassero tutti, senza trattarlo come un Traditore del Clan. Ad un certo punto, un'altro Ragazzo parlò con colui che aveva la lancia... Un nome usci dalla sua bocca... Shiraku Tsumuji.
    Conosceva bene quel nome, suo cugino Shiraku.
    Si prensetò anche un'altro Ragazzo, Kayle, era anche lui come il cugino un Ex Kaguya.
    Poi sbucò un'altro Tsumuji, Shindan Tsumuji, anche lui avrebbe continuato la sua vita portando quel conognome, solo uno avrebbe cambiato la sua vita, Tetsuhito.


    « Humm, voi non mi conoscete, almeno penso, e io non conosco voi, su questo non c'è dubbio.
    Mi presento, sono Tetsuhito Tsumuji, scappato da Kiri da bambino, a causa di mio cugino, Shiraku Tsumuji Ex Kaguya. Non voglio dire nulla ora, ho due parole per quel ragazzo che ha detto "dove posso trovare Kayle e Shiraku Tsumuji...?" Beh, mio cugino è morto, si è levato la vita. Comunque, non siamo qui a parlare di mio cugino, ma di Mataza e di noi. Io, vorrei restare, ma me ne andrò a Kiri, dove sono nato. Non me ne andrò da Traditore, se volete chiamarmi così, fate pure, ma non voglio essere riconosciuto come "Traditore". So che quello che vi sto per dire sembrerà uno scherzo, però è vero. Vorrei diventare un Kaguya, ciò che mio cugino non è diventato. Ora per non coinvolgere qualcun'altro, vorrei parlare con te "Eigi", almeno penso ti chiami così. »


    Il giovane si avvicinò al ragazzo, per parlargli in privato, senza coinvolgere qualcun'altro, che conosceva per bene.
    Si avvicinò a lui, e a voce bassa iniziò a parlargli, senza farsi sentire dagli altri membri del clan.


    « Mi devi fare un favore, mia sorella Nawari Tsumuji, non deve seguirmi, non voglio che gli accadda qualcosa di brutto, non me lo permetterei mai, ma non credo che con me non trovi guai. Me ne andrò il prima possibile per farvi contenti, ma vi prego di proteggere mia sorella. Ti chiedo questo come ultimo desiderio prima di andarmene. »


    Dopo ciò, attese una risposta dal ragazzo, sperando accettasse.
     
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  15. Nawari Tsumuji
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    Eravamo stati convoncati al palazzo delle lance, base degli Tsumuji. Arrivai come al solito in leggero ritardo, subito dopo Tetsuhito. C'erano persone tese, in ansia di ascoltare un capo che non era Mataza, ma un ragazzo magro e dai capelli neri e disordinati. Il suo viso era serio.
    Mi misi affianco a Tetsuhito, prendendogli la mano, avevo... paura, e uno strano presentimento mi stava facendo tremare l'anima.

    Quel ragazzo di cui tutti attendevano la parola impugnava una lancia bellissima, a tre punte... Non doveva forse essere del capo?

    Parlò, disse di presentarci.
    Mi avvicinai di qualche passo a quel ragazzo che pareva sovrastare noi, tanto era alto, e parlai:


    "Sono Nawari Tsumuji, sorella del qui presente Tetsuhito Tsumuji e cugina del deceduto Shiraku Tsumuji. Sono qui per ascoltarla."

    Provai ad accennare un sorriso, ma la serietà del volto del ragazzo me lo tolse dal viso, incutendomi una certa ansia che probabilmente caratterizzava l'umore della maggior parte dei presenti.

    Disse che Mataza era uscito male dal suo ultimo scontro contro Ayato, l'Hokage di Konoha, che gli aveva fratturato il Tantien, riducendolo a un sopravvissuto.

    Rimasi a bocca aperta, senza sapere come reagire.
    Mataza. Mataza il capo. Mataza il sensei. Come aveva potuto farsi battere? E quanto poteva essere forte questo Ayato?

    Il ragazzo, Eigi, disse che Mataza sarebbe comunque rimasto il capo del Clan, ma l'avvenimento avrebbe comunque cambiato radicalmente tutto, quindi chi voleva andarsene avrebbe potuto farlo in quel momento.
    Tutti dissero, per motivi vari e validi, di voler rimanere con il loro capo, come sembrava scontato anche a me, ma Tetsuhito non disse nulla, rimase in silenzio quei pochi istanti che bastarono per farmi correre un brivido nella schiena, poi parlò.


    CITAZIONE
    « Humm, voi non mi conoscete, almeno penso, e io non conosco voi, su questo non c'è dubbio.
    Mi presento, sono Tetsuhito Tsumuji, scappato da Kiri da bambino, a causa di mio cugino, Shiraku Tsumuji Ex Kaguya. Non voglio dire nulla ora, ho due parole per quel ragazzo che ha detto "dove posso trovare Kayle e Shiraku Tsumuji...?" Beh, mio cugino è morto, si è levato la vita. Comunque, non siamo qui a parlare di mio cugino, ma di Mataza e di noi. Io, vorrei restare, ma me ne andrò a Kiri, dove sono nato. Non me ne andrò da Traditore, se volete chiamarmi così, fate pure, ma non voglio essere riconosciuto come "Traditore". So che quello che vi sto per dire sembrerà uno scherzo, però è vero. Vorrei diventare un Kaguya, ciò che mio cugino non è diventato. Ora per non coinvolgere qualcun'altro, vorrei parlare con te "Eigi", almeno penso ti chiami così. »

    $Fratellino... Perchè vuoi tornare a Kiri? Ma soprattutto... perchè parli al singolare? Cosa vorresti fare?$

    Tremavo come una foglia, mi sentivo come se stessi cadendo in un pozzo senza fondo, sospesa tra un sentimento e una realtà.

    Tetsuhito andò a parlare con Eigi, e io li seguii nascondendomi dietro a una colonna, e lì sentii le parole di mio fratello, della mia metà, che pronunciavano lentamente parole che mi laceravano dentro, le ultime cose che avrei voluto sentire.

    Uscii dal mio "nascondiglio".


    "Vuoi..Lasciarmi..Qui?"

    Lacrime bollenti mi stavano solcando il viso, occhi vuoti lo scrutavano, pugni chiusi e tremanti stavano ai miei fianchi, quasi a darmi la forza di non cadere a terra.

    Eigi non aveva ancora risposto a mio fratello. Non gliene lasciai il tempo.

    Corsi da Tetsuhito e mi buttai tra le sue braccia, riempendolo di pugni sul petto.


    "Cosa vuoi fare? Cosa DIAVOLO vuoi fare? Come puoi solo pensare di lasciarmi da sola? Ce lo siamo promessi tanto tempo fa, non puoi lasciarmi! Verrò con te, non mi interessa se comporterà rischiare la mia vita! Me lo hai.. Promesso..."

    Non riuscivo neppure più a parlare, volevo svegliarmi da quell'incubo dove Mataza era quasi paralizzato e la mia ragione di vita mi voleva abbandonare a uno sconosciuto dall'aria tetra.


    ...Svegliarmi...



    Edited by Nawari Tsumuji - 22/1/2007, 18:02
     
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