CAPITOLO 16 – IL DONO CELESTE
Al di là del mare l'anziano Rihaku provava a prendere sonno. Era ospite del nuovo palazzo Imperiale e nella sua grande e austera camera soffiava un vento portatore di presagi di sventura.
Non era in grado di capire. Il ki nel mondo aveva subito dei cambiamenti. Il firmamento era in tumulto.
Che anche Kenshiro dopo Falco avesse trovato la morte nella terra degli Shura? Chissà se Lynn era già stata tratta in salvo. I pensieri si accavallavano nella sua mente mentre di giorno era intento a tenere a bada la giovane gemella di Lynn nonché l'IMPERATRICE: Luise.
Assieme a molti adepti dell'ex Scuola di Gento e dell'armata imperiale; assieme ai suoi seguaci di Nanto e alcuni membri dell'armata di Hokuto aveva avuto modo di iniziare la ricostruzione della città Imperiale mentre Burt era partito con il grosso dell'esercito per aiutare KENSHIRO. La notizia della morte del successore di Gento lo aveva sconvolto nel profondo.
Quella sera più di tutte. Finché il corpo non si arrese e tirò su le coperte fresche. Un sonno leggero ma ristoratore lo prese. Poi un rumore secco lo fece sobbalzare di scatto. Aprì gli occhi a fatica e scorse la figura di una giovane donna, forse il fantasma della figlia forse no... Era Lynn che lo veniva a trovare nel sonno? Una giovane donna identica a Luise e che ne indossava il diadema imperiale lo stava fissando glaciale. Luise di norma aveva gli occhi aperti ma spenti dalla cecità. A RIHAKU parve invece di essere scrutato, di essere visto da quegli occhi ora vispi. Ci vedeva bene e lo fissava con quelle strane pupille rosso fuoco. Con un lento incedere si avvicinava al suo letto e iniziò a capire di essere in pericolo... Alzò la voce
“Luise? Luise tu ci vedi? Ma come...”
Messosi a sedere sul suo letto dopo aver alzato il busto, si rese conto solo ora che quella ragazza emanava una strana aura. Qualcosa di mai avvertito neanche al cospetto di grandi Maestri di Hokuto e di Gento. Era forse un incubo particolarmente reale?
La risposta la ebbe mentre Luise lo azzittì coprendogli la bocca con una sola mano “SHHHHHHHHH!”
Provò a divincolarsi ma non ci riuscì. Le forze gli vennero meno senza riuscire a richiamare lo spirito combattivo da GOSHASEI del mare. Provò ad alzare le mani e vide le sue vene come annerite e rinsecchite. Il suo spirito combattivo fluiva dal suo corpo e veniva assorbito dalla giovane imperatrice.
“Devi rendere il pugno sacro al firmamento, vecchio millantatore!”
Era come se la voce di Luise la sentisse dentro di sé, nel suo cervello. Per un attimo ebbe modo di comprendere tutto. Perfino il vero motivo di questa eterna guerra fra arti assassine. Comprese ogni cosa ed ebbe come soddisfazione nel lasciarsi andare. Parve come sotto l'effetto del morso di un animale velenoso. Finì tremolante a rendere l'anima mentre una mano della giovane a mò di spada lo trafisse dritto allo sterno. Quel colpo gli diede la morte ma non lasciò lacerazioni.
Rihaku morì sereno, dalla sua mente scomparve pure l'angoscia per l'impresa imminente di Kenshiro il salvatore. Era come se fosse stato salvato lui stesso. Ancora di più era sereno perché da gran stratega aveva previsto anche questo.
Il mattino seguente gli uomini che accorsero videro solo un livido nero sul suo petto e credettero al fatto che il vecchio fosse morto nel sonno.
Tuttavia quella notte passò come la notte della strage di GENTO. I pochi ufficiali addestrati da FALCO rimasti nella città imperiale vennero trovati morti nelle stesse condizioni di RIHAKU, Luise fu abile ad accusare alcune spie degli Shura e organizzò una seconda spedizione verso la terra dei Rasho.
La verve dell'IMPERATRICE non sorprese i piu' che di fatto non l'avevano mai conosciuta prima di allora.
Kenshiro arrivò sul campo di battaglia e fissò da lontano quel DEMONE che un tempo chiamava fratello. Non riusciva a capacitarsi di quante trame diaboliche avesse ordito alle sue spalle. Quanto infimo era stato. Vile e spietato aveva bluffato anche durante il loro scontro finale.
Ken fece per appoggiare Ork a terra. “Non preoccuparti Kenshiro penso di cavarmela... Ora devi liberare queste terre!”
Raoul comprese quello che era successo nel luogo sacro della stele. Si rattristò per Ork e si compiacque per la sicura fine di Sunagumo e gli altri uomini. <<povero stolto ha solo rinviato l'inevitabile>>. Così Raoul venne incontro a Ken che per tutta risposta sprigionò la sua devastante potenza. La sua aura era ora immensa, Raoul fu quasi costretto a fare un passo indietro tanto era il vento del rinnovato spirito combattivo del successore di Hokuto.
Fra sé e sé Raoul pensò << E' diventato davvero potente! >>
Si avvicinò ancora e Kenshiro gli piazzò un destro micidiale sul muso. SBAAMMMMMMM!!! Raoul si porto le mani al volto sanguinante. Il naso sprizzava come una fontanella. Non aveva neanche visto il colpo.
Senza curarsi troppo del danno subito incalzò il fratello.
“E' evidente che non sei felice di sapermi vivo fratellino? Ma ora che sai tutto e hai avuto accesso all'ultimo segreto capirai... ”
Ken strinse il pugno e minaccioso promise battaglia al suo avversario.
“Non ho nulla da dirti. Tu sei un demone che ha vissuto sulle mie spalle e ha infangato l'HOKUTO SHINKEN! Sei un Orco che comprende solo i pugni!” Poi prese una pausa mentre caricava il pugno destro e prendeva una posizione di attacco decisa poi soggiunse con voce rauca dalla rabbia “Ti tempesterò di pugni!”
Bene! Pensò Raoul. C'era poco da spiegare. Partì subito con uno dei migliori colpi del SOKE.
SEYMO DANRETSU! Sferrò decine e decine di colpi tutti facilmente parati da Kenshiro che controbattè subito piazzandogli un pugno sul petto. SBAAAAAMMMMM!!!
Raoul sanguinava già abbondantemente e Kenshiro dovette passarsi la mano sull'addome pe toccare il sangue vivo che ne sgorgava. Un taglio netto e profondo che gli era stato inflitto quasi senza accorgersene. Era di certo frutto del JOUMA KOSHO. Erano tecniche terribili apprese da Raoul ma ora Kenshiro ne conosceva le contromosse. Sapeva come contrastare ogni singolo colpo del fratello.
I due eserciti di Shura che si stavano combattendo sotto il clangore delle proprie spade, quasi si fermarono per osservare quello scontro fra Maestri, alcuni di loro vennero uccisi da tanto spirito combattivo che ne scaturiva. Nella calca della battaglia persero la vita parecchi osservatori increduli.
Kenshiro decise quindi di andare in Musou tensei ma tramite l'Anryu Tenha Raoul lo bloccò. Due grandi tecniche a confronto. Ken perse il vantaggio. I ruoli si invertirono ed accadde lo stesso. Questa volta fu Kenshiro a bloccare l'avanzata di Raoul. I due si sfidarono con due potentissime Tensho honretsu, due violentissimi raggi di ki sparati l'uno contro l'altro che li fecero rovinare a terra entrambi.
Fortemente provati ma mai domi.
Raoul tentò un nuovo affondo : “MILLE MANI DEL SUONO DIABOLICOOOOO!!!”
Kenshiro si sollevò in aria e sferrò i CENTO PUGNI LACERANTI DI HOKUTO IN VOLO... Raoul sogghignò
< Combattiamo anche per Toki!>
Raoul sferrò la Musou Inatsu, un colpo inconscio, un calcio all'indietro intento a colpire KENSHIRO che riuscì comunque ad evitare. KENSHIRO mise quindi parzialmente a segno i suoi CENTO COLPI AL VOLO
“WA-TA-TA-TA-TA-TA-TA-TA- WAA..... ARGH...”
Il corpo di Raoul si ritirò un momento prima di subire il colpo di grazia. Raoul indietreggiò tenendosi il torace e cedette poggiando rovinosamente un ginocchio a terra. STHUD!!! Osservò fiero il fratellino. Stava perdendo. La stele era riuscita a sbloccare tutto il potere sopito di Kenshiro.
Questo scontro aveva già raggiunto vette mai toccate nei precedenti.
Ken lo indicò minaccioso con l'indice della mano destra: “Alzati bastardo! Hai solo rimandato la tua fine!”
Visto il vantaggio Lo sguardo di Ken cedette per un attimo al desiderio di rintracciare Lynn.
Dietro Raoul si ergeva un piccolo rialzo di terra e pietra sul quale era stato legato ad un palo Burt. Quel giovane era ferito gravemente e imbavagliato, vittima del corpo speciale delle amazzoni. In mezzo alla calca e alla battaglia fra i due eserciti anche Burt aveva avuto grosse difficoltà.
Ken quasi d'istinto corse verso Burt per salvarlo, ma incrociò gli occhi scarlatti della giovane Lynn. La giovane donna impugnava ora una balestra e fece per colpirlo col suo dardo. Mentre incredulo Kenshiro pronunciò il nome di Lynn essa pareva non riconoscerlo. Raoul afferrò con due dita il dardo scoccato dalla giovane pur restando in ginocchio e dandole le spalle.
Poi si voltò verso di lei “Lasciatelo a me!”
Lynn piegò la sua testa come a voler scrutare Raoul nel profondo del cuore e quasi inanimata caricò un secondo dardo ruotandosi verso la sua sinistra. Ken non fece in tempo a gridare con la mano protesa verso di lei “Nooooooo... Lynn!” che un dardo si conficcò nell'occhio di Ork rimasto qualche decina di metri più indietro. Arghhhh!!! Il giovane venne come folgorato da quel dardo ricoperto da quello strano spirito combattivo rosso.
Ken si precipitò a soccorrere Ork e le vene di questi divennero nere, un'emorragia inarrestabile faceva fluire il sangue dalla sua bocca impedendogli di parlare. Ken provò a premergli alcuni tsubo per attutirne il dolore ma non ebbero effetto. La pelle del giovane divenne bianca. Il suo spirito fu prosciugato e morì fra dolori atroci. “Fa... Il sacrificio... Bluarghhhh... Fai che il sacrificio di Falco non sia vano...”
Lynn si voltò ora sulla su destra e iniziò a scoccare dardi a volontà contro l'Armata di Hokuto e di Gento. Concentrò il suo fuoco solo su alcuni uomini, quelli che possedevano un qualche spirito combattivo.
Raoul osservò la scena senza fare una piega. Si tolse la polvere di dosso e provò a tergersi il sangue grondante dalle braccia. Riprese le forze e la posizione in piedi. Aspettava con pazienza che Kenshiro lo caricasse di nuovo.
E non dovette attendere molto, con rinnovato vigore KENSHIRO si scagliò contro di lui e lo colpì ripetutamente. WA-TA-TA-TA-TA-TA-TA-TA-TA-TA-TA-TA-TA-TA!!!
Raoul non si scompose e incassò quasi tutti i colpi... Poi sorrise e digrignando i denti lo apostrofò
“Illuso! Questi colpi non possono uccidere il GRANDE RE DEL PUGNO! Sai bene che non avevo altra scelta!...”
Ken iinferocito sferrò un ennesimo colpo ma Raoul sparì dalla sua vista. KAMEEEE RYUKENNNN!!!
Era un colpo che neanche la stele gli aveva svelato. Raoul aveva appreso praticamente tutti i kenpo e tutte le innovazioni del mondo. Questa volta finì Kenshiro in ginocchio colpito sullo sterno.
Sput! Ken sputò un fiotto di sangue!
Voltandosi riprese i pugni e la posizione di guardia promettendo ulteriori scontri al fratello maggiore.
“Raoul non hai onore! Hai ucciso FALCO per scatenare quest'inferno!”
“Ha! Ha! Ha! Da che pulpito viene la predica? Tu... Tu sei la reincarnazione del fondatore! L'uomo che rubò il sacro pugno al cielo! E' ora di riconsegnarlo fratellino!...”
Ken chiuse gli occhi nel rinnegare quanto Raoul diceva ma ormai sapeva che era tutto vero.
Riprese le forze e richiamò a sé la sua aura mentre Raoul continuò a inveire contro di lui con le lacrime agli occhi...
“Pensaci bene! E' da quando sei nato che non fai altro che eliminare MAESTRI DEL PUGNO SACRO. E' il tuo destino... Lo è sempre stato. Ha! Ha! Eri tu il DEMONE che io volevo essere... “
Ken non contestò né rispose alla provocazione di Raoul, poi il successore di Hokuto soggiunse fiero e convinto.
“PREPARATI A MORIRE : “COLPO DEL DRAGONE AZZURRO DI HOKUTO!”
Dopo una lunga preparazione Kenshiro prese una posizione conosciuta anche da RAOUL. Era il colpo d'attacco più complesso dell'HOKUTO SHINKEN, il non plus ultra delle tecniche marziali.
Raoul accettò lo scontro e sogghignò felice. Era il colpo finale!
Ken si staccò da terra e parve volare verso il cielo oscurato dalle nuvole nere che troneggiavano sul campo di battaglia. Sotto l'unico raggio di luce, timido e debole che si faceva spazio fra di esse anche RAOUL lo raggiunse in volo. “COLPO DEL DRAGONE AZZURRO DI HOKUTO!”
I due con i loro movimenti disegnarono due draghi in cielo! Come due nuvole nitide.
La sfida delle sfide stava per risolversi con un unico colpo. Anche Lynn osservò la scena dal basso ma con noncuranza.
Ken sferrò una serie di colpi in aria, i due si fronteggiavano come fluttuanti e in stallo. Finché il pugno sinistro di Ken non fece breccia nella guardia di Raoul e si conficcò nel pettorale destro del fratello. STHUDDDDDD!!! SCASHHHHHHHHH!!! Un secondo pugno perforò l'altro pettorale di Raoul che strabuzzò gli occhi dal dolore. BLUARGHHHHHHHHHHHHHHH!!! Sputò un fiotto di sangue denso e violaceo. Le pupille si strinsero ma resistette. E mentre Ken lo osservava con lo sguardo del vincitore indurì il suo corpo in maniera tale da impedire a Kenshiro di richiamare le sue braccia. Con i pugni incastrati nel corpo di Raoul fin oltre i polsi dovette subìre il colpo dell'avversario.
“Ha!Ha! Ci siamo KENSHIROOOOOOO!!! KENTO SHADAAAAAANNNNN!!!”
Ken sudò freddo e per un attimo temette il doppio Ko ma Raoul passò la sua mano destra a mò di spada sulle braccia del successore che sentì solo un dolore strano. Quasi un impulso elettrico che ne scuoteva il sistema nervoso.
Un attimo dopo i due precipitarono a terra. Ken pensò di avere vinto ma quel colpo lo conosceva anche lui. Era il KENTO SHADAN! Era il colpo che il fondatore dello Shinken ideò per sigillare il pugno di un uomo di eguale forza ma indegno di utilizzare le arti sacre. Lui stesso non pensò neanche per un attimo di usarlo contro Raoul. Quel mostro non meritava il sigillo del pugno ma la morte!
Ken si rialzò per primo ma dolorante notò di avere una caviglia in disordine. Mai aveva sofferto tanto per un danno così banale. Si sentì come svuotato.
A Raoul rimasero solo le forze delle braccia per mettersi in ginocchio, nella stessa posizione in cui si sta davanti al Maestro nel dojo. Le braccia grondanti di sangue lungo i fianchi a mostrare un petto perforato in due punti ma non trapassato.
Raoul guardò Kenshiro fiero e felice. “HO COMPIUTO IL TUO DESTINO FRATELLINO! TI HO SALVATO!”
STHUDDDDDD!!! Crollò definitivamente a terra. Infine soggiunse piangendo “PER... PER COLPA DELLA MIA AMBIZIONE sono stato maledetto dal DIO DEL COMBATTIMENTO... Ma ti ho salvato! Nostro padre e Toki mi accoglieranno fra loro adesso!”
Ken non comprese subito quelle parole ma vide Lynn procedere verso di lui e Burt agitarsi seppur legato e inerme. Burt alzò la voce seppur imbavagliato, voleva avvisarlo di tenere alta la guardia e il successore lo avrebbe fatto ma gli mancavano le forze. Lynn si avvicinò minacciosa quando i suoi occhi si spensero nello stesso istante in cui Raoul spirò. La sua aura svanì e quasi svenne fra le braccia di Kenshiro. “Lynnnnn!!!”
L'amazzone minacciosa divenne di nuovo una fragile fanciulla.
Dall'altra parte del mare accadde lo stesso a Luise che crollò in porto intenta a organizzare una spedizione verso quelle terre.
I due eserciti si fermarono e Burt venne liberato da alcuni dei suoi uomini.
Burt e Ken si abbracciarono e non furono sollevati finché non videro la giovane donna riprendersi. Ken si avvicinò quindi al corpo esanime di Raoul e lo portò verso RE NERO per rendere omaggio all'uomo che sigillandogli il pugno gli aveva fatto salva la vita.
Kenshiro congedatosi da Han fece ritorno per le sue terre e salutati Lynn e Burt ormai liberi da ogni condizione e dolore si avviò verso quello che sapeva essere il villaggio di Mamiya. Lì vi trovò la donna che tanto somigliava alla sua amata Julia.
In quei giorni i due parlarono spesso di quanto accaduto e Mamiya fu anche più felice dello stesso Kenshiro per il dono ricevuto. Ora Ken era solo un uomo libero di amare le persone a lui care.
Non aveva più obblighi né doveri verso la società. Passava le sue giornate a coltivare i campi e istruire i ragazzi di quel villaggio per poi prendersi cura della sua donna. Erano felici.
Tuttavia parlavano spesso di quanto accaduto e Ken spiegò a Mamiya molti particolari. La primogenita donna in casa imperiale era di per sé un segno di sventura, ancora di più lo erano due gemelle.La leggenda diceva che Il DIO del combattimento ACALA avrebbe ripreso il DONO CELESTE proprio tramite due gemelle di stirpe imperiale. Falco l'unico dotato dell'aura d'oro come discendente dell'imperatore compì il gran rifiuto e spaccò il cielo in due.
Ora il suo sacrificio... Quello di Raoul e di tanti altri aveva reso il mondo senza PUGNI SACRI, un mondo di pace ma senza una guida.
Mamiya portò quindi Kenshiro in un villaggio lì vicino. “Rihaku mi consigliò di vegliare su di loro”.
Arrivati ad una capanna Kenshiro scorse la compagna di FALCO che allattava un bimbo. Ken prese dalle sue tasche un medaglione. Era il medaglione del padre del bambino. Quello che Ork gli consegnò nella terra degli Shura. Glielo mise attorno al collo e il bimbo venne pervaso da un alone d'oro. KENSHIRO sorrise felice.
FINE
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Sappiate che nel raccontarvi la storia devo scegliere le scene giuste. Ne mancano almeno due.