Ho trovato un recente video amatoriale con buona qualità di immagini.
Buona visione!Video
Caricato da CLAUDIOM1100 in data 03/feb/2012
°° By CLAUDIO MORTINI °° All'estremo sud dell'Egitto si trova Assuan, un tempo fiorente mercato, oggi cittadina con più di 200.000 abitanti e meta turistica di grande richiamo.
Situata alle porte di quella che un tempo era la Bassa Nubia (ora inglobata nel grande bacino del Lago Nasser, creato dalla diga sul Nilo). Durante l'epoca persiana, aveva raggiunto una notevole importanza ed è ripetutamente citata nei testi dei papiri aramaici di Elefantina. Scarse vestigia dell'antica Assuan si vedono nella parte sud della città moderna, attorno al tempio tolemaico di Iside.
La Grande Diga, completata nel 1964, è un progetto gigantesco rivolto a controllare il flusso del Nilo e il suo corso che, nel passato, causavano alluvioni sulle messi o carestie. Lunga oltre tre chilometri e alta 110 metri, ha creato il Lago Nasser, lungo 480 chilometri, ha una capacità di 157 miliardi di metri cubi.
Il Tempio di Iside è un complesso di templi che sorgeva sull'isola di Philae sul Nilo in Egitto, poi smantellato e trasferito sulla vicina isola di Agilika.
L'isola era la frontiera meridionale del regno egizio pertanto i Faraoni vi dislocarono una guarnigione militare; come fecero poi sia i Macedoni che i Romani. oltre ad essere un importante scalo commerciale fra l'Egitto e la Nubia, poiché essendo le cataratte spesso impraticabili, le merci erano costrette a viaggiare via terra: nel loro viaggio verso sud esse venivano sbarcate a Philae e reimbarcate ad Assuan, una volta superato il dislivello della cateratta, mentre l'opposto avveniva per il viaggio da sud a nord.
Poiché, secondo la tradizione, era ritenuta uno dei luoghi di sepoltura di Osiride, l'isola di Philae era sacra sia per gli egiziani che per i nubiani. Il primo edificio sacro, di cui rimangono solo poche fondamenta, risale infatti al faraone nubiano Taharqa. Era ritenuto sacrilego avvicinarvisi per chiunque non fosse un sacerdote (per questa ragione era chiamata anche l'inavvicinabile). Sorsero alcuni templi sull'isola nell'arco di circa tre secoli che si andarono ad affiancare al Tempio di Iside, dedicati alle divinità, Horus e Hathor tanto che nel II secolo a.C. Philae era divenuta uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio dell'antico Egitto tanto che i sacerdoti dovettero chiedere l'intervento del sovrano Tolomeo VIII perché ponesse un freno alla situazione.
Nel 1902 venne completata la diga di Assuan e molti monumenti antichi, fra cui Philae, rischiavano di essere sommersi dalle acque del Nilo. La diga venne alzata per due volte, fra il 1907 e il 1912 e fra il 1929 e il 1933, il che causò la quasi scomparsa dell'isola di Philae: i templi restavano fuori dall'acqua solo quando le chiuse erano aperte, fra luglio ed ottobre. Benché gli edifici fossero molto resistenti e non corressero alcun pericolo, la vegetazione dell'isola e i colori dei bassorilievi dei templi, conservatisi quasi integri per millenni, vennero spazzati via dalle acque del Nilo. Ben presto inoltre i mattoni dei templi si incrostarono del limo portato dal grande fiume.
Negli anni sessanta l'UNESCO decise di spostare la maggior parte dei monumenti in pericolo in luoghi più sicuri. Il complesso di templi di Philae fu cinto da una diga che permise al tempio di riemergere dalle acque, quindi dopo essere stato smontato fu spostato, mattone per mattone, ad Agilkia, a 550 metri di distanza, dove si trova ancora oggi. Il progetto, portato a termine dall'impresa italiana Condotte-Mazzi Estero[4] e finanziato dal Governo italiano, richiese 3 anni di lavoro. I lavori iniziarono nel 1977 e si conclusero l'11 marzo 1980.