Berenice: l'ultimo EgittoQuando G.B. Belzoni la scoprì nel 1818 non doveva essere poi molto diversa da oggi: mare e deserto, un luogo disabitato che stando alle testimonianze antiche doveva aver conosciuto un periodo di vita frenetica, per le miniere, i commerci e il porto
Nelle carte del Belzoni era Sinus Immundus, il golfo immondo, per gli scogli e le pietre, da cui si salpava per la mitica terra di Punt e che oggi è meta di appassionati di immersioni e viaggiatori in cerca di tranquillità.
Sede di una base militare e navale egiziana, con un piccolo aeroporto, solo fino a pochissimi anni fa era interdetta ai turisti.
Le due ore di strada da Marsa Alam sono un viaggio nel tempo, come se la sabbia e non l'uomo di fosse ripresa tutto. Non c'è traccia della Berenice di Belzoni, del tempio di Serapide e delle necropoli che aveva scoperto.
Solo spiagge cristalline, mangrovie, fondali vergini, baie incontaminate.
Deserto e mare. L'Egitto di Sharm el-Sheik, Hurgada e della stessa Marsa Alam è davvero lontano.
Centinaia di chilometri di costa intatta, davanti alla quale si apre una barriera immersa in acque trasparenti e calde, con coralli popolati da migliaia di pesci.
Tartarughe, delfini, murene, pesci pagliaccio, pesci napoleone, pesci palla e barracuda.
Un paradiso per appassionati di snorkeling e diving, ma non solo perché venti costanti tutto l'anno la rendono una meta ideale anche per fare surf e kitesurf
Pochissime le strutture ricettive, per lo più eco-lodge. Non ci sono locali e discoteche. Le regine dello spettacolo la sera sono le stelle, brillanti come non mai.
Verso Nord e Marsa Alam, il tratto che collega Berenice ad Hamata è parte del parco nazionale di Wadi el Gemal
Oltre cento chilometri di costa incontaminata
Nato nel 2003 il parco di Wadi el Gemal ospita una grande diversità di habitat e rappresenta un ecosistema terrestre e marino unico e caratteristico della costa del Mar Rosso, abitata dai pastori nomadi Ababd, uno dei quattro gruppi dei Beja
Vicino a Berenice i fondali di Zabargad e Rocky Island offrono immersioni indimenticabili. A Zabargad (nella foto) c'è un'ampia laguna dalla spiaggia bianchissima e dalle verdi acque: qui gli antichi estraevano olivine pensando che fossero topazi
A Sud-Ovest c'è St. John, altra meta ambita per le immersioni, un reef di affioramenti corallini in cui non è infrequente avvistare squali longimano
Shalatin, sede del mercato dei cammelli, è l'ultimo avamposto meridionale prima del Sudan.
viaggi.libero.itEdited by Minea 313 - 19/1/2011, 22:14