Simpatizzante Hokuto
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| CAPITOLO 16 “ IL RITORNO DELLA TRASMIGRAZIONE DELL’ANIMA”.
Osservando Ken riverso al suolo, Zeno fece per andarsene. Non si avvicinò neanche per controllare che l’avversario fosse già morto. Sapeva che se non lo fosse già stato, sarebbe stata solo questione di tempo. I buchi provocati dai suoi aghi non erano normali. Avrebbero continuato a far fuoriuscire la linfa vitale lentamente fino a condurre alla morte per dissanguamento. Compiuti pochi passi in direzione opposta rispetto al corpo di Ken, il Maestro Shura venne attirato da qualcosa. Il braccio destro di Kenshiro iniziò a muoversi, facendogli da spinta sul terreno, tanto da riuscire a farlo rialzare in piedi. Dai fori presenti sul suo corpo continuava a sgorgare sangue ma gli occhi di Ken erano tutt’altro che privi di vitalità e spirito combattivo. Sputato un rivolo di sangue dalla bocca, il Maestro di Hokuto iniziò a concentrarsi la sua aurea di colore azzurro iniziò a espandersi. A causa dello sforzo Ken urlò “WAHAAAAAAAAA”. Immediatamente i suoi muscoli si gonfiarono al massimo facendo letteralmente esplodere il giubbotto e la maglietta che ricoprivano la parte superiore del corpo. A seguito della dilatazione muscolare, i fori causati dalla tecnica di Zeno si richiusero. “Non può essere…” Disse scioccato Zeno. “Prima che ti ammazzi, dimmi una cosa Zeno. Perché non mi hai ucciso mentre ero piombato nello stato di trance causato dalla tua illusione?” Chiese il successore della Divina Scuola. “Non sei solo straordinariamente forte fisicamente e mentalmente, sei anche dotato di un grandissimo spirito di osservazione. Bene, per sfruttare al massimo i miei poteri mentali attraverso la lettura del tuo inconscio, ho necessità di entrare in un profondo stato di concentrazione che mi impone di dedicarmi esclusivamente a quello. Anche io come il mio avversario sono inerme durante quella fase. Per questo ho stimolato i centri nervosi dell’ipnosi degli abitanti del villaggio facendoli cadere in stato catatonico per un paio di ore. Nel loro caso, si tratta di menti deboli, non necessitano di monitoraggio continuo da parte mia. Una volta colpiti, cadono in stato ipnotico, dal quale si risveglieranno da sol tra qualche orai.”. Rispose il Maestro Shura. Ken si mosse in avanti di un passo verso il suo avversario… “Tuttavia, Kenshiro, non credere di avermi sconfitto solo perché sei riuscito a resistere ai miei aghi…Ancora devi comprendere di cosa è capace l’arte da combattimento più antica del mondo…” Disse Zeno mostrando la sua aurea. Ken fece altrettanto e tutto l’ambiente circostante venne invaso da bagliori azzurri e verde scuro. "Il combattimento finisce qui!" gridò Ken lanciandosi frontalmente contro Zeno, che reagì scatenando, dapprima le proprie onde celebrali che furono evitate e successivamente, ancora una volta, i propri aghi.
"Sono in svantaggio sulla distanza, se voglio batterlo devo avvicinarmi a lui!" pensò Ken, e nello stesso momento sollevò il braccio sinistro circondato dalla propria aura per intercettare i colpi del nemico. "Non basterà !" esclamò Zeno intensificando l'assalto, ma Ken continuò a correre verso di lui, schivando la maggior parte dei colpi e parando i restanti. Quando ormai era solo a pochi metri dal nemico, il Maestro di Hokuto si tuffò in avanti e, atterrando sulle mani, le usò per darsi la spinta e sferrare un calcio verso il petto dell’avversario. A tale gesto, Zeno tradì un attimo di stupore, ma poi rispose prontamente evitando il calcio con un semplice spostamento laterale, e reagendo a sua volta con un colpo diretto alla base della nuca scoperta di Ken. Ancora a mezz'aria, Kenshiro diede un colpo di reni ed eseguì una giravolta laterale, che lo spostò abbastanza da far infrangere l'attacco di Zeno sull’attaccatura della spalla e da permettergli di toccare di nuovo terra. Immediatamente, approfittò del fatto che Zeno fosse sbilanciato in avanti per sferrare un pugno dal basso verso l'alto, ma anche stavolta l’avversario lo evitò con rapidità. "Troppo lento" gli disse, e contemporaneamente colpì il Maestro di Hokuto con il palmo della mano carico di potentissima energia spirituale all'addome. Ken sputò sangue e cercò di indietreggiare, ma Zeno lo bloccò afferrandogli la spalla con la mano libera, poi concentrò un'enorme energia nel pugno e generò una violenta esplosione, che scaraventò Ken contro le mura di uno dei palazzi. Schizzi di sangue volarono via e Ken, colpito in pieno a distanza ravvicinatissima, sbattè duramente la schiena contro il muro dell’edificio, per poi ricadere a terra.
Con la vista annebbiata dal dolore, cercò di rialzarsi, ma Zeno fu subito su di lui e lo afferrò dalla gola, sollevandolo in aria. "Ancora non capisci Kenshiro? La superiorità delle tecniche dell’Ordine Shura non può essere messa in discussione.”. Oramai in debito d'ossigeno, Ken iniziò a sentire le forze che l'abbandonavano. Solo una tecnica segreta avrebbe probabilmente potuto spezzare la stretta di Zeno, ma in quella posizione non sarebbe mai riuscito ad imprimerle la forza necessaria. Consapevole che ben presto le forze lo avrebbero lasciato del tutto, Ken tentò una mossa disperata e, facendo leva sulla presa stessa del Zeno, piegò gli addominali e tentò di colpire i punti di pressione posti sulle spalle dell’avversario con i due diti indici, sferrando, al contempo, un violento calcio verso il suo viso. Sfortunatamente per lui, neanche questo tentativo andò a segno, Zeno, pochi secondi prima che Ken maturasse quest’intenzione lasciò la presa e, conseguentemente spostò la testa abbastanza da far andare a vuoto il colpo. Senza alcun preavviso, l’aura verde attorno a lui esplose con una violenza tremenda, investendo in pieno Ken mentre l'energia lo scagliava contro una delle pareti degli edifici, che andò in pezzi per la potenza dell'impatto. Per due volte Ken aveva cercato di rimettersi in piedi dopo l'attacco subito da Zeno, e per due volte le gambe avevano vacillato, facendolo crollare di nuovo, sotto lo sguardo impietoso dell’avversario. Finalmente, al terzo tentativo, il Maestro di Hokuto riuscì nell'impresa e fronteggiò di nuovo il nemico. "Ha una forza tremenda ma non immensa… C’è dell’altro che non riesco ad avere chiaro… ma in qualche modo devo batterlo…”.
"Intendi continuare a combattere ? non hai ancora capito che è tutto inutile ?! E sia, prendi ancora i miei Aghi!" esclamò Zeno, scatenando ancora una volta la sua terribile pioggia di colpi. Ken però si aspettava questa mossa e spiccò un balzo laterale, lasciando abbattere gli strali sulla parete alle sue spalle. "Conosco i tuoi colpi e posso prevedere le tue mosse, so come evitarli, adesso conoscerai la vera potenza della Divina Scuola di Hokuto!" gridò Ken saettando contro il nemico. Colpo dei 100 pugni distruttivi di Hokuto urlò nel lanciare il potente colpo che tante vittorie in passato gli aveva dato. Le centinaia di pugni saettarono a elevatissima velocità contro Zeno, che sembrò restare immobile ad attenderli senza sollevare alcuna difesa. Ken si stava accorgendo di come nessuno dei colpi da lui scagliati avesse centrato il bersaglio. Infatti il potente attacco in parte andò a vuoto, in parte si infranse sulla parete dell’edifico posto alle spalle di Zeno, aprendo enormi crepe nel grigio cemento. "No… non l'ho mancato, si è spostato non appena ho caricato il colpo, ma come avrà fatto a intuirne la traiettoria di ogni singolo pugno… ?!" pensò Ken, ma prima che potesse cercare una spiegazione, Zeno gli apparve accanto, gli appoggiò la mano sul petto e scatenò un'altra esplosione di energia. Incapace di difendersi, Ken venne lanciato in aria per poi precipitare al suolo a peso morto. Immediatamente rialzatosi, Ken fissò il suo avversario. “Ahahahah Kenshiro sei spacciato. Ti ho osservato nel tuo duello con Caio, ero lì con Doros. Considerata la tua età e le tue conoscenze è impossibile che tu possa diventare più forte. E se questo è il livello massimo che hai raggiunto non hai speranze. Guardati. Mentre tu sei ridotto ai minimi termini, io non sono mai stato sfiorato dai tuoi colpi. La mia potenza è ben superiore a quella di Caio e alla tua.”. La mano destra di Zeno iniziò a brillare di luce verdastra, “ti taglierò la testa Ken” immediatamente si trovò davanti al maestro di Hokuto con il braccio destro allargato al massimo per scaricare un fendente. Ken cercò di spiazzare l’avversario, spostandosi rapidamente a sinistra per evitare il colpo e contrattaccare, ma, incredibilmente Zeno lo colpì proprio seguendo il suo movimento, aprendogli un enorme taglio sulla schiena. Ken, voltandosi di scatto, urlò “di nuovo, UAUATATATATATATATAT” . A una distanza così ravvicinata Zeno non aveva altra possibilità che difendersi, e invece sorprendentemente rimase immobile, come rassegnato a subire il colpo. Quando l'energia dei Cento Pugni di Hokuto fu su di lui però accadde l'impossibile: lo Shura iniziò ad eseguire movimenti appena percettibili, ma sufficienti da permettergli di evitare i colpi del nemico. "E' incredibile ! Sta schivando tutti i miei colpi! No… non li sta schivando… li sta anticipando !" comprese Ken con gli occhi sbarrati, e infatti Zeno sembrava prevedere dove ciascun pugno avrebbe colpito, e si muoveva di conseguenza.
Completamente sbalordito, Ken non prestò neanche attenzione al gesto successivo dell’avversario, che con un movimento del braccio scatenò contro di lui una scarica di energia elettrica molto simile a quella che aveva subito da Abel. I fulmini lo raggiunsero in pieno, facendolo ricadere al suolo sanguinante.
Soddisfatto, Zeno interruppe l'attacco e gli si avvicinò. "Un'altra prova della mia superiorità, spero che tu ora ti sia convinto !"
"Ho capito finalmente…A quanto pare il Mondo è pieno di sorprese, sembri addirittura più potente di Caio. Ma non lo sei…avrei dovuto prestare più attenzione sia alle tue parole che a quelle di Doros… ….tu… puoi leggere nell’altrui mente…è così che hai schivato tutti i miei colpi finora…" sussurrò Ken, con in bocca il sapore del sangue.
"Hai capito finalmente. Il potere della mente si destò in me fin da bambino. Un dono di Dio che io ho saputo elevare al massimo livello. Ho sempre saputo perfettamente che tecnica avresti utilizzato e dove avresti diretto i tuoi colpi. Non immaginavo che avresti retto così tanto da capire. Sei incredibilmente forte. Probabilmente, sei più forte anche di me, ma se non riesci a colpire l’avversario la tua forza è inutile.” A queste parole, Ken rimase in silenzio per qualche secondo, poi la verità si fece strada nella sua mente e disse allibito "Ma… allora…". Ken si rialzò e chiuse gli occhi. “Ti stai arrendendo vedo… Bene, crepa Kenshiro” Urlo Zeno con la mano destra carica di aura verde diretta verso il cuore dell’avversario. In quel momento, gli ochhi di Kenshiro si illuminarono e la sua sostanza scomparve. Un lungo e profondo taglio si aprì lungo la guancia sinistra di Zeno. “No… Questa è…” penso il Maestro Shura. “Trasmigrazione dell’Anima, questa è la tecnica finale della Divina Scuola di Hokuto. Sei il terzo uomo che mi costringe a ricorrervi.”. Disse Kenshiro. Zeno si ritrovò circondato da immagini del proprio avversario. Completamente spaesato, il Maestro Shura venne colpito a ripetizione dalle immagini di Kneshiro che, ad attacco concluso, si riunirono nel suo corpo reale. Scaraventato in cielo grondante sangue, per i colpi ricevuti, Zeno precipitò malamente al suolo. La cotta e i bracciali caddero in mille pezzi mentre il suo bellissimo viso era ridotto a una maschera di sangue. “Un colpo fortunato” disse Zeno rimettendosi in piedi. Lo Shura iniziò a bombardare l’avversario di fasci di aura, ma Ken ricorse nuovamente alla Trasmigrazione dell’anima, i colpi portati dal maestro di Hokuto tempestarono nuovamente Zeno che finì nuovamente a terra. “Perché… PERCHE’ NON RIESCO PIU’ A LEGGERE NELLA TUA MENTE???” Gridò Zeno!!! “E’ grazie alla Trasmigrazione dell’anima. Questa tecnica della Divina Scuola consente l’annullamento totale della propria sostanza. Corpo, spirito e mente diventano il NULLA e nell’universo non c’è niente più potente del nulla. In quello stato io non esisto, non esiste il mio corpo e neppure la mia mente. Come potresti vedere in qualcosa che non esiste? Sei stato un grande avversario, Zeno. Ma concentrandoti troppo sui poteri della mente hai inevitabilmente tralasciato il combattimento reale. Se fossi stato un guerriero da campo di battaglia saresti riuscito a finirmi prima che intuissi il tuo segreto. Denudato della tua armatura di invincibilità non sei che un uomo normale.” Disse Kenshiro. “Uh uh uh… bene.. allora uccidimi cane di Hokuto…” “Prima voglio sapere perché mi avete seguito così a lungo… Perché siete rimasti nell’ombra… Cosa prevedeva il vostro piano?” “La tua famiglia, quei miserabili di Nanto e gli Imperiali, anni fa relegarono il nostro ordine nell’anonimato. Benchè le vostre tecniche derivassero dalla nostra Scuola, come i figli ingrati rinnegano i padri, voi rinnegaste noi. Per 2.000 anni fummo dimenticati e vituperati. Abbiamo seguito le tue imprese, lo scontro con Raul e Sauzer, il tuo ritorno e la caduta dell’Impero, ti abbiamo seguito fino sull’isola dei demoni. Sapevamo che un’alleanza delle tre scuole maggiori sarebbe stata estremamente pericolosa e impossibile da battere. Avremmo scommesso su Raul o Caio, ma, contro ogni previsione, alla fine sei rimasto solo tu. Non solo hai sconfitto tuo fratello ma anche Sauzer, l’Impero Celeste, completando, addirittura, il Rito del Dono Celeste con la morte di Caio. Certo, un prezzo era stato pagato. La fine delle tre scuole maggiori. Eri rimasto solo, abbiamo aspettato quel momento per attaccare.”. Disse Zeno. “Ma tutto questo perché?” Chiese Kenshiro. “Perché??? Osi pure chiedermelo. Come se non bastasse quello che avete fatto al mio Ordine, voi Scuole Maggiori avete distrutto il Mondo. Non siete state in grado di evitare la Guerra Nucleare. L’Imperatore si era dimostrato un debole e voi con lui. Tra le innumerevoli vite che avete sulla coscienza c’è quella della mia famiglia. Ti ho già detto che mi accorsi sin da bambino dei miei poteri mentali. Nel periodo immediatamente successivo alla Guerra nucleare vivevo in un piccolo villaggio fluviale a migliaia di chilometri da qui. Vivevo con mio padre e mia sorella, mio madre era morta durante la guerra. Mio padre mi mise in guardia sui miei poteri, con la regressione sociale che vi era stata a cagione della guerra, le mie facoltà sarebbero potuti essere scambiate per stregoneria. Purtroppo non riuscivo ancora a controllarli adeguatamente… rispondevano alle mie sensazioni inconsce, e così un giorno, inavvertitamente, spostai un secchio d’acqua con la mente. La gente se ne accorse subito… accusò me, mio padre e mia sorella di stregoneria… Eravamo troppo terrorizzati per difenderci, venimmo subito catturati e condannati al rogo. Vidi mia sorella e mio padre bruciare vivi accanto a me. Li vidi venire avvolti dalle fiamme gridando il mio nome. Quando sentii il loro grido, persi il controllo. Il mio potere esplose, spegnendo il rogo e liberandomi, ma ormai era troppo tardi per salvarli. Fui costretto a tuffarmi nel fiume per scappare, ed andai via trscinato dalla corrente per giorni e giorni, aggrappato solo ad un piccolo tronco d'albero in balia delle correnti, senza nè cibo nè acqua, troppo debole e sconvolto per potermi salvare con i miei poteri. Fu allora, quando ormai mi ero rassegnata a una morte certa, che il mio maestro apparve dinanzi a me.. .Senza dir niente, mi sollevò in braccio, prendendomi con se e portandomi al suo tempio, dove i suoi servitori mi curarono e nutrirono. Durante il periodo della convalescenza mi venne a trovare quasi quotidianamente, accertandosi delle mie condizioni. Alla fine, quando ebbi ripreso le forze mi raccontò la vera storia del mondo e si offrì di addestrarmi nell’apprendimento delle tecniche Shura per realizzare la missione di salvare il mondo che Hokuto, Nanto, Gento e l’Impero avevano distrutto. Accettai’ e divenuto Maestro, iniziai’ a sviluppare al massimo il mio dono. La mia mente .” “Hokuto non ha nessuna responsabilità nella distruzione nucleare e nella morte della tua famiglia. E’ stata la follia dell’uomo che ha fatto bruciare il mondo nelle fiamme nucleari” Disse Kenshiro. “Davvero??? Sei un ingenuo Kenshiro. Pensi che il vecchio Ryhaku ti abbia detto davvero tutto? Uh uh uh… io morirò qui ma la nostra missione continuerà… Addio Kenshiroooooooooo” Gridò Zeno. Ken rimase scioccato da queste dichiarazioni. Il Maestro Shura si infiammo come una torcia di fiamme verdi e si gettò contro Ken. Il Maestro di Hokuto lo colpì in pieno petto con il proprio prugno destro coperto dal guanto di Ain, l’impatto fu tremendo, la pelle la gabbia toracica di Zeno andarono in pezzi e il braccio di Ken, dopo aver spaccato in due anche la spina dorsale, uscì dalla schiena dell’avversario. Le pupille del Maestro Shura divennero vitree. Immediatamente dopo tutti gli abitanti del villaggio si destarono dal loro stato di trance, compresa Aily che si rese conto di trovarsi in bilico su una trave a decine di metri da terra. Ripresa coscienza la ragazza ebbe un sussulto di terrore che la portò a precipitare, ma Ken la afferrò prima che impattasse a terra. “Ken” disse Aily prima di svenire. Il giorno successivo il villaggio era tornato alla normalità. La notizia della sconfitta di Zeno viaggiava verso il castello imperiale stretta alla zampa di un piccione, tuttavia Ken era pensieroso, ma una voce lo richiamò alla realtà “Ken, Mamiya si trova al palazzo imperiale con Louise?” Domandò Aily “Si, Aily, con Louise e con… RYHAKU…”. Rispose Ken adombrandosi.
Edited by cicciodigao - 11/4/2020, 11:26
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