Simpatizzante Hokuto
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| CAPITOLO 32 “KEN CONTRO RAIN”.
Kenshiro lasciò indietro Virgil, Bart e Ryu e si apprestò a entrare all’interno della prima cinta muraria della Capitale Imperiale. In pochi secondi arrivò al piazzale ove si era consumato il confronto, a senso unico, tra Rain e Veler.
“Eccolo! E’ lui Kenshiro! Ha sconfitto Oran e Bersek.”. Esclamò Dante alla vista del Maestro di Hokuto.
“Stà indietro Dante. Kenshiro sarà il mio avversario.”. Disse Rain.
“Così tu saresti Rain, il terzo Guardiano Shura.”. Constatò Ken.
“Esattamente, mentre tu sei colui che ci inflitto perdite così pesanti. Kenshiro Kasumi, 64° successore della Divina Scuola di Hokuto.”. Rain, di rimando.
Ken osservò attentamente il nemico. Le sensazioni che gli provocò la vista del’avversario furono perfettamente coincidenti con quelle avute da Veler. Non sembrava un uomo malvagio, il viso e lo sguardo facevano, sicuramente, trasparire cieca sicurezza, tuttavia alcuna traccia di arroganza era rinvenibile. Inoltre, ben più importante, Ken ebbe la conferma della veridicità dei racconti di Ryhaku e Ruso. I lineamenti non lasciavano dubbi, costui era un membro della Famiglia Imperiale.
“Kenshiro, ho saputo che sei stato massacrato da Diago. Hai già conosciuto la potenza dei Guardiani Shura, eppure ti presenti comunque dinanzi a me. O sei particolarmente coraggioso, oppure sei un folle.”. Disse Rain.
“Sono stato sconfitto, è vero. Tuttavia, non perdo mai due volte contro lo stesso avversario. A breve rivedrai il tuo amico Diago all’altro mondo e lui potrà confermartelo.”.
“Credo che sarai tu a vederlo prima di me. Ho una missione. Dopo aver sconfitto te, dovrò trovare Diago e ucciderlo.”.
“Mmm? Perché mai?”.
“Dopo averti sconfitto, ha deciso di agire di testa propria. Tradendo la fiducia che nostro padre, l’uomo che ci ha accolto e cresciuto quando le nostre famiglie ci avevano abbandonato, aveva riposto in noi.”. Rispose Rain.
“Costui, come Zeno, sembra mostrare della vera riconoscenza nei confronti del vecchio Maestro Shura.”. Pensò Ken.
“Ora basta parlare Kenshiro.” Esclamò Rain espandendo la propria aura di colore viola scuro.
Kenshiro fece altrimenti e tutto l’ambiente circostante venne inondato dalle aure dei due combattenti che, raggiunto il parossismo, poi scomparvero.
Fu Rain il primo ad attaccare. Messosi in posizione d’attacco verso Ken, scomparve nel nulla, lasciando solamente una scarica elettrica dietro di sé. Ricomparve alle spalle del Maestro di Hokuto. Sul torace di Ken si aprì un immenso taglio orizzontale dal quale iniziarono a fuoriuscire flotti di sangue.
“E’ velocissimo… neppure Sauzer, neppure Ron erano paragonabili…” Pensò Ken tra sè e sè.
Tutti i soldati presenti, Veler e persino Dante rimasero di ghiaccio.
“E’ questa la vera forza di un Guardiano Shura… Era ovvio che non avessi alcuna possibilità di batterlo…” mormorò il Generale d’Argento rimessosi faticosamente in piedi con l’ausilio dell’unico braccio rimastogli.
“Allora Kenshiro? Cosa te ne pare? La mia velocità è pari a quella del fulmine. Se hai perso contro Diago per ragioni esclusivamente di potenza, con me perderai per ragioni di velocità. Sei finito.”. Disse Rain. Tuttavia, proprio in quel momento, si rese conto di come una piccola ferita si fosse aperta all’altezza della tempia e di come un rivolo di sangue stesse scendendo sulla propria guancia destra.
Ken si strappò di dosso la maglietta e si rivolse all’avversario “Non è finita, sei molto più veloce, ma la tua difesa presenta dei punti deboli. Neppure tu riesci a schivare i miei colpi.”. Rispose il Maestro di Hokuto.
"Conosciamo entrambi le ragioni che ci hanno portati fin qui: tu sei venuto per distruggere quello che è il sogno di mio padre. Non sprecar dunque il tuo fiato ma affrontami, come ci si aspetta da un guerriero!" rispose imperturbabile Rain.
"Vedo che sei un tipo di poche parole, proprio come me, ed è dote che apprezzo in chi combatte. Avrei preferito non trovarla in un nemico, ma visto che non mi lasci alternativa, sarà battaglia. Preparati, perchè ora conoscerai le tecniche Segrete della Divina Scuola di Hokuto”. gridò Ken, chiudendo gli occhi e sollevando il braccio destro con un movimento fulmineo, che generò un singolo raggio di energia, veloce come la luce.
Incredibilmente però, Rain non sollevò la guardia per difendersi, si limitò ad un impercettibile movimento laterale, sufficiente a permettergli di schivare l'attacco del Maestro di Hokuto, che si limitò a sfiorarlo.
"L'ha evitato…" mormorò Ken a denti stretti, ma il Guardiano non gli diede modo di analizzare ulteriormente la cosa. Con un balzo si librò in aria, ruotando su se stesso e dirigendosi contro il Maestro di Hokuto con un calcio. Senza farsi prendere alla sprovvista, Ken parò l'offensiva incrociando le braccia, resistendo senza problemi, e cercando di approfittare dell'attimo in cui l'avversario era sbilanciato per sferrare un pugno ravvicinato col destro. Con un colpo di reni però, Rain riuscì a spostarsi all'ultimo momento, mandando a vuoto anche questo tentativo e atterrando perfettamente in piedi, a pochi passi di distanza.
Immediatamente, Ken fu su di lui, scatenando una tempesta di pugni con entrambe le mani e continuando sempre ad avanzare, nella speranza di trovare un varco nella guardia di Rain, che in realtà non aveva neppure sollevato le difese, ma si limitava a indietreggiare e a schivare uno ad uno tutti i colpi, incurante della loro velocità. "E' molto rapido, ma non potrà reggere questo ritmo per sempre…" pensò Ken, cercando di mettere alle strette l'avversario.
Ad un tratto, Rain decise di cambiare strategia e, roteando sui piedi, compì una piroetta, portandosi di fianco a Ken e sferrando un attacco a spazzare con il dorso del braccio, diretto alla tempia del guerriero. Grazie a riflessi affinati in mille battaglie però, il Maestro di Hokuto si chinò di scatto, e nel contempo spostò tutto il proprio peso sulla gamba destra, sollevando la sinistra in un calcio mirato al viso del Guardiano. Tale tentativo andò a vuoto, perchè Rain riuscì a schivarlo piegando la schiena all'indietro, ma nel far ciò non potè evitare di perdere di vista il nemico per un attimo, permettendo a Ken di centrarlo al fianco con un pugno, che lo spinse indietro strappandogli un grugnito. Nonostante il colpo diretto però, il Guardiano non aveva subito danni gravi. Fu proprio in quel momento che Ryu, Virgil e Bart arrivarono sul luogo dello scontro.
"L'ho colpito in pieno ma non ho ottenuto grandi risultati. Non solo la sua velocità, anche la sua resistenza fisica è grande.”. Analizzò l'eroe, concentrando le sue forze nel pugno destro e sferrando un triplice attacco, dirigendo i colpi al volto, al torace e all'addome del nemico. Con sua enorme sorpresa però, Rain li parò tutti con un unico movimento del braccio, senza sforzo particolare.
Poco importa, non potrai evitare i colpi in eterno, mi costringi a fare a pezzi il tuo corpo! Se un pugno non basta, allora ti frantumerò con una delle tecniche più potenti della Divina Scuola. Onda della Mano violenta di Hokuto!!! gridò l'eroe, generando una mortale onda di energia dalla potenza dirompente. Immensamente superiore a quella di Ryu. Per la prima volta, l'espressione di Rain parve cambiare leggermente, e il guerriero si mosse rapidissimo per cercare di evitare l’energia che assumeva i tratti di un fiume in piena.
"Una tecnica davvero potente! Se mi colpisse non ne uscirei di certo indenne. Ma per tua sfortuna la mia velocità è oltre il sovraumano, è divina.!”.
"Devo ammettere però che mi hai sorpreso, a guardarti non ti giudicavo così forte! Abel, Doros e Zeno non avrebbero mai potuto avere ragione di te. Come la Squadra Assassina d’Elite, del resto. In segno del mio rispetto, ora anch'io ti mostrerò la mia tecnica segreta." Affermò improvvisamente, prima che Ken potesse lanciare una seconda scarica di aura. Con un gesto fulmineo, Rain sollevò il braccio come a fendere l'aria, gridando “Fendente del Fulmine Rotante delle Arcane Vie Shura!!!".
Rain iniziò a correre a velocità elevatissima intorno a Ken che si ritrovò al centro di un cerchio i cui bordi erano delimitati dai fulmini generati dall’aura viola dell’avversario. Più girava intorno all’avversario, più la sua velocità aumentava, dopo qualche secondo, per Ken divenne impossibile distinguerlo. All’improvviso, il cerchio di luce sparì e in meno di un decimo di secondo Ken venne colpito in pieno da un lampo. Per la violenza dell'impatto, l'eroe venne spinto duramente indietro, di diversi metri, riportando dei profondi tagli su tutto il corpo. Ma non cedette.
"Uh?! Hai resistito alla mia tecnica segreta senza nemmeno un graffio!" commentò in tono meravigliato.
"Non sei l'unico ad essere dotato di resistenza. Sono sopravvissuto a campi di battaglia con uomini ben più forti di me!” Esclamò Ken trionfante, per poi mostrare la propria aura e gridare "E ora è tempo di porre fine a questo scontro!".
"Vuoi tentare di nuovo una tecnica che si è già mostrata inefficace? Ormai dovresti aver capito che so come evitarla!" ribattè Rain, nell'accorgersi che il Maestro di Hokuto era nella posa che preludeva a un attacco spirituale. A queste parole però, Ken sorrise.
"Ti sbagli! Stavolta la tecnica con cui ti attaccherò non è mia. E’ di Caio, uno dei miei migliori avversari. Il mio attacco non giungerò dall'aria, ma da sotto terra!! Corrente Distruttiva sotterranea!!!" urlò, affondando il pugno, carico di energia nel suolo. Prima ancora che Rain potesse capire cosa stava succedendo, la potente energia emerse sotto di lui, costringendolo a saltare in aria per evitarla.
"Ha lanciato il suo attacco sottoterra, dove non sarei stato in grado di vederlo in tempo per evitarlo! Costui è decisamente avvezzo alla battaglia… abile e forte! Inoltre sembra che la battaglia con Diago l’abbia ulteriormente migliorato. Oppure c’è dell’altro?”. Riflettè Rain.
Stavolta però, Rain fu più rapido di lui "Non credere di aver già vinto!!! Fendente del Fulmine Rotante delle Arcane Vie Shura!” urlò, generando un nuovo cerchio di luce girando intorno a Ken.
"Mmm.. di nuovo… pensò il Maestro di Hokuto, badando solo a proteggersi il viso e il torace. Tuttavia accadde qualcosa, due enormi squarci si aprirono sulla schiena di Ken, il quale cadde in terra a faccia in giù.
“Uh uh uh… Non hai considerato una cosa Ken. Girando intorno a te e non essendo ancora abituato alla mia velocità, una parte del tuo corpo sarà sempre sguarnita. La mia tecnica non ha punti deboli. E’ vero, sei incredibilmente veloce anche tu ed è per questo che sino ad adesso ho ritenuto inutile leggerti nel pensiero. Il tempo di decifrare i tuoi pensieri mi sarebbe insufficiente per parare i tuoi attacchi. Tuttavia, io lo sono di più.
Con in testa riversa al suolo, Ken si preparò a tornare all'attacco, ma in quel momento, con immenso stupore, avvertì una dolorosa fitta al costato, e nello stesso istante vide il proprio sangue scarlatto schizzare verso l'esterno, per poi scorrere in sottili rivoli sul lato della cinturina e bagnare l'erba al suolo come rugiada vermiglia.
"Come può essere…?!" balbettò, tastando subito il fianco con la mano "Eppure mi ha colpito solo sulla schiena.”.
"Ti sei affidato troppo alla tua presunzione. L'eccessiva sicurezza ti ha tradito. Eri convinto che i due squarci che hai sulla schiena fossero conseguenza di tue fendenti portati con le due braccia.”.
"Spiegati!" lo incitò Ken.
"E sia, te lo dirò, giusto per farti rendere conto di quanta differenza ci sia tra noi. In ogni caso, non puoi porvi rimedio in alcun modo. Sono talmente veloce che con la sola mano destra sono riuscito ad aprire quei due squarci. La sinistra aveva come obiettivo il tuo costato esterno.”.
“E’ impossibile…” mormorò Ken
"Il taglio della mia lama non ha eguali, potrebbe tranciare persino un granello di sabbia! Ma puoi anche non credermi se vuoi, molto presto tutto ciò non avrà più importanza!!" gridò Rain, sferrando un nuovo fendente che taglio l’aria e la terra e che Ken riuscì a evitare di un soffio.
“Virgil, dì la verità, mio zio può vincere?” Chiese Ryu al proprio nuvo alleato.
“Difficile dirlo, Rain, dei tre Guardiani è considerato il meno potente, tuttavia è, comunque, fortissimo. Ken è stato ridotto alla più totale impotenza da Diago, io l’ho visto. Tuttavia…”.
“Tuttavia cosa?”
“Ken sembra molto più forte rispetto al duello con Diago. Deve avere scoperto qualcosa durante i giorni d’assenza. Non so se può vincere.”.
Reagendo immediatamente, Ken balzò in aria lanciandosi contro l’avversario, tuttavia una sfera di fuoco gli passò a pochi centimetri facendogli perdere la concentrazione. Sentì una voce riecheggiare nell’aria “Adesso Lord Rain, approfittittate del momento e uccidetelo!”. A parlare era stato Dante.
“Maledetto verme!!!” Gli urlò Veler
“Bastardo!!” Gli si rivolse Ryu.
Tuttavia, accadde qualcosa di non previsto. Rain, compiendo un balzo all’indietro, fermò il proprio attacco.
“Dante!!!! Chi ti ha ordinato di intervenire? Se ci provi un’altra volta, sarai tu il prossimo a morire.”. Urlò Rain al proprio sottoposto.
“Ma mio signore…” In maniera ossequiosa lo Shura dai capelli rossi.
“Non osare intervenire mai più. Voglio combttere lealmente contro quest’uomo.”. Esclamò Rain.
Tutti i presenti rimasero di stucco.
“Kenshiro, come mai continui a risparmiarti? Stai conservando le forze per prenderti la rivincita contro Diago? Avanti! Mostrami quello che sai fare! Oppure a quella rivincità non arriverai mai.”. Disse Rain osservando l’avversario.
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