|
|
| |
Buongiorno a tutti, mi presento:sono Francesca, ho 45 anni, e purtroppo da alcuni mesi anch'io sto affrontando il percorso diagnostico per un disturbo reumatologico. Prima di questo gennaio, non ho mai avuto sintomi riconducibili ad una malattia autoimmune.A novembre 2023 ho avuto un episodio di lombosciatalgia acuta, ad insorgenza improvvisa ed estremamente dolorosa, ma riconducibile a compressione del nervo.A dicembre ho avuto il COVID, negativizzandomi a fine mese.Una settimana dopo la guarigione, a seguito di una passeggiata, ho sentito un po' di fastidio al ginocchio dx, che è aumentato nei giorni seguenti.Due settimane dopo, il ginocchio si è gonfiato e ho dovuto usare le stampelle per lungo tempo.Nel frattempo, ho effettuato diverse visite ortopediche con artrocentesi, svolto RM e RX, dalle quali non emergeva danno meccanico alcuno, ma abbondante versamento.A fine marzo, eseguo esame ematico (ves, pcer leggermente aumentate, resto negativo) e visita reumatologica; la dott.ssa, diagnostica una entesoatrite alla quale ancora non sa dare una specificità e mi prescrive terapia di cortisone e metatrexato, che ho iniziato da 5 settimane, nonché esami microbiologici per ureoplasma e clamidia (negativi) e tipizzazione dell'allele b27.I dolori, purtroppo, sono però aumentati e si sono diffusi alla schiena e, da un paio di giorni alle spalle.Vagamente fastidiosi i talloni e l'altro ginocchio. Non sto a descrivere il mio stato d'animo, depresso e disperato per questo fulmine a ciel sereno. Volevo prima di tutto ringraziarvi per i contenuti di questo forum e la gentilezza con cui vi sostenete a vicenda.Vorrei, inoltre, chiedere se qualcuno abbia sviluppato una condizione simile post COVID e, sebbene sappia in cuore mio che è estremamente improbabile, se possa ancora sperare in un artrite reattiva al virus, potenzialmente risolvibile.
|
|
.
Offline
Contacts
Web