Poesie, Un thread in piú

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taurus1
view post Posted on 27/8/2009, 11:10




Mi sono innamorata
delle mie stesse ali d'angelo,
delle mie nari che succhiano la notte,
mi sono innamorata di me
e dei miei tormenti.
Un erpice che scava dentro le cose,
o forse fatta donzella
ho perso le mie sembianze.
Come sei nudo, amore,
nudo e senza difesa:
io sono la vera cetra
che ti colpisce nel petto
e ti da larga resa.



Perché t'amo e mi sfuggi,
pesce rosso di vita
umido dentro l'erba
palpitante nel sole?
Perché non ho parola
dura come la pietra
che ti ferisca a morte?
Così ti fermerei,
e potrei disegnarti
un arabesco sul cuore.





Perché mi dici cose fuggenti
che non sanno di vero,
perché inganni te stessa?
Il violino armonico che avevi dentro
si è rotto per sempre.
Inutile sperare...
Così spero che qualcuno
bussi alla porta,
e non solo il vento.




Nel cerchio di un pensiero
a volte mi riposo sognando
e lí sta il tuo peccato
perché mi entri nel corpo
e il corpo si appassiona
gridando di un'estasi che non è sua
altri giovani amanti diciamo
che sono presenti
nei tuoi baci nelle mie disattenzioni
infatti su di me hanno camminato
le ombre dei morti
di coloro che sono inceneriti
in un letto
e non hanno mai avuto niente.




Ribaciami amore è
solo ieri
che mi hai sfiorato la lingua
con il verbo del tuo violino,
acino d'uva il tuo fallo
che posi sul granbo migliore.
Rimani e ascolta
l'ultimo respiro di vita
che si libera dai miei capelli.




Spazio spazio io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita;
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch'io lanci un urlo inumano,
quell'urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.




Amai teneramente dei dolcissimi amanti
Senza che essi sapessero mai nulla.
E su questi intessei tele di ragno
E fui preda della mia stessa materia.
In me l’anima c’era della meretrice
Della santa della sanguinaria e dell’ipocrita.
Molti diedero al mio modo di vivere un nome
E fui soltanto un’isterica”.





Io sono folle, folle,
folle di amore per te.
Io gemo di tenerezza
perché sono folle, folle,
perché ti ho perduto.
Stamane il mattino era sì caldo
che a me dettava questa confusione,
ma io ero malata di tormento
ero malata di tua perdizione.


ALDA MERINI

Questa semina orrenda della ragione
questa positura d’amore
questo canto che ho dato a te
quando tu mi hai irrorata di pianto
io ho visto che le radici della semina
sono il dolore dell’uomo e il vanto della sua colpa
e mai sono stata tanto angelica e rarefatta e spirito
come quando ti ho dato l’acqua dei miei baci.
Indi ne sono morta invischiata
In questa palude gioiosa e nelle campagne
Dove c’è l’acqua del firmamento ideale
Io percorro innumerevoli stanze
E sono lieta di morire d’amore per te
Perché in te ritrovo l’acqua materna”
A.M.
 
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taurus1
view post Posted on 8/10/2009, 12:46




Troppo sciocco è piangere sopra un amore perduto, malvissuto e scostante, meglio l’acre vapore del vino indenne,meglio l’ubriacatura del genio, meglio si meglio l’indagine sorda delle scorrevolezze di vite.A.M.
 
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dalafne
view post Posted on 2/11/2009, 20:49




Allora poi siamo usciti, ci siamo sporcati con la terra, ci siamo cosparsi il volto e il corpo, perchè (...) eravamo vissuti al chiuso e al pulito, sognando di poter toccare le rose, l'erba. Usciti dal cancello non ci potevamo credere. Eravamo di nuovo liberi di vivere sporchi. E quando mi dicono che sono disordinata, e lo sono, non sanno che io ho visto il peggio e sono sopravvissuta.

Alda Merini
 
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taurus1
view post Posted on 6/8/2010, 14:25




questo 3rd deve essere sempre tra i primi!

Sono una piccola ape furibonda.
Mi piace cambiare di colore.
Mi piace cambiare di misura.
 
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taurus1
view post Posted on 7/9/2010, 10:11




caro amore bugiardo

caro amore infinito

circolo intorno a te

anello per ogni dito.
A.M
 
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taurus1
view post Posted on 18/10/2010, 09:02




Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie.
G.U.

Il carnato del cielo
sveglia oasi
al nomade d'amore .....
G.U.



...Vieni ti porterò
Alle colline d'oro.

L'ora costante, liberi d'età,
Nel suo perduto nimbo
Sarà nostro lenzuolo ....
 
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sissa1
view post Posted on 23/11/2017, 14:21




Bisogna essere felici di nulla,
magari di una goccia d’acqua
oppure di un filo di vento.
Di un animaletto che si posa sul tuo braccio
o del profumo che viene dal giardino.
Bisogna camminare su questa terra
con le braccia tese verso qualcosa che verrà
e avere occhi sereni per tutte le incertezze del destino.
Bisogna saper contare le stelle,
amare tutti i palpiti del cielo
e ricordarsi sempre di chi ci vuole bene.
Solo così il tempo passerà senza rimpianti
e un giorno potremo raccontare
di aver avuto tanto dalla vita.
Manolo Alvarez



Se io avessi una botteguccia

Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere sai cosa?
La speranza.
“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.
Gianni Rodari

Edited by sissa1 - 23/11/2017, 17:59
 
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sissa1
view post Posted on 23/11/2017, 18:19




“Il desiderio”

Non è che la vita vada come tu te la immagini.
Fa la sua strada.
E tu la tua.
Io non è che volevo essere felice, questo no.
Volevo… salvarmi, ecco: salvarmi.
Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri.
Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti.
No.
Sono i desideri che salvano.
Sono l’unica cosa vera.
Tu stai con loro, e ti salverai.
Però troppo tardi l’ho capito.
Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile:
e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male.
E’ lì che salta tutto, non c’è verso di scappare,
più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci.
Non se ne esce.
Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare.
Con tutta la forza che avevo.
Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare.

Oceano Mare Alessandro Baricco




"Svuota la tua mente
Sii senza forma
Senza limiti, come l’acqua
Se metti dell’acqua in una tazza, l’acqua diviene tazza
Se la metti in una bottiglia, diventa la bottiglia
In una teiera, diventa la teiera
L’acqua può fluire o spezzare
Sii come acqua, amico mio"

Bruce Lee





Io non l'ho detto ancora al mio giardino
Per non perdermi d'animo.
E non mi sento ancora tanto forte
Da rivelarlo all'ape.
Non ne farò parola nella strada,
Perfino le botteghe stupirebbero ch'io
Timida ed ignorante come sono,
Abbia l'audacia di morire.
Non devono saperlo le colline
Dove tanto ho vagato,
Né posso dire ai miei boschi diletti
Il giorno dell'addio.

Emily Dickinson





Nel silenzio degli alberi, c'è ancora l'agitarsi dei rami, mossi dal vento...
Nel silenzio delle acque c'è ancora il rumore delle onde o il cantare della corrente che attraversa le pietre...
Nel silenzio dei cieli, c'è ancora il palpitare delle stelle che portano messaggi.
Impara che non basta tacere per raggiungere il silenzio...
Fino a quando le preoccupazioni ti agitano, non sei ancora penetrato nell'area del grande silenzio.
E lì, solamente lì, si ascolta la voce di Dio!

Helder Camara
 
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sissa1
view post Posted on 23/11/2017, 18:48




Sensazione

Nelle sere d'estate andrò per i sentieri,
pizzicato dal grano, pestando i fili d'erba;
ne sentirò, sognante, il fresco sotto i piedi.
E al vento lascerò bagnare la mia testa.
Non dirò più parole, non farò più pensieri:
ma un amore infinito mi salirà nel petto,
e andrò molto lontano, sarò come uno zingaro,
come con una donna per i campi contento

(A. Rimbaud )




"Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano
che paura, che voglia che ti porti lontano"

Fabrizio De Andrè Primavera
 
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sissa1
view post Posted on 24/11/2017, 09:21




Sulla morte, senza esagerare

Non si intende di scherzi,
stelle, ponti,
tessitura, miniere, lavoro dei campi,
costruzione di navi e cottura di dolci.
Quando conversiamo del domani
intromette la sua ultima parola
a sproposito.
Non sa fare neppure ciò
che attiene al suo mestiere:
né scavare una fossa,
né mettere insieme una bara
né rassettare il disordine che lascia.
Occupata a uccidere,
lo fa in modo maldestro,
senza metodo né abilità.
Come se con ognuno di noi stesse imparando.
Vada per i trionfi,
ma quante disfatte,
colpi a vuoto
e tentativi ripetuti da capo!
A volte le manca la forza
di far cadere una mosca in volo.
Più d’un bruco
la batte in velocità.
Tutti quei bulbi, baccelli,
antenne, pinne, trachee,
piumaggi nunziali e pelame invernale
testimoniano i ritardi
nel suo gravoso lavoro.
La cattiva volontà non basta
e anche il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni
è, almeno finora, insufficiente.
I cuori battono nelle uova.
Crescono gli scheletri dei neonati.
Dai semi spuntano le prime due foglioline,
e spesso anche grandi alberi all’orizzonte.
Chi ne afferma l’onnipotenza,
egli stesso è la prova vivente
che essa onnipotente non è.
Non c’è vita
che almeno per un attimo
non sia stata immortale.
La morte
è sempre in ritardo di quell’attimo.
Invano scuote la maniglia
d’una porta invisibile.
A nessuno può sottrarre
il tempo raggiunto.

Wislawa Szymborska
 
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1374 replies since 17/1/2004, 22:28   20260 views
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