| Dopo aver letto passivamente i vari messaggi del forum eccomi a dare anche il mio contributo! Siamo tornati martedì 11.07 da El Alamein e nel corso della settimana abbiamo fatto tre escursioni: Marsa Matrhou, Siwa e El Alamein. Delle tre quella all'oasi di Siwa è sicuramente la più singolare. Si parte praticamente all'alba. L'interminabile strada in pullman (per fortuna climatizzato) è allucinante: una striscia d'asfalto circondata da sabbia e poco altro. A circa metà del tragitto abbiamo fatto una sosta in quello che la guida ha definito ... "l'autogrill"! Definirlo autogrill è come definire yacht una scialuppa di salvataggio. Lo dico in senso ironico beninteso, non in senso dispregiativo. Questo posto è poco più di una capanna, con un porticato con sedie e tavolini dove i beduini, gli unici clienti a parte noi, bevono the e mangiano non so cosa. All'interno si possono acquistare bevande e qualche biscotto (il succo al mango è veramente buono!!) ... e naturalmente in una baracca vicino ci sono i servizi igienici. Devo ammettere che dopo i commenti dei miei compagni di viaggio non ho avuto il coraggio di entrare, quindi ometto. All'arrivo le prime visite riguardano la montagna dei morti (una serie di tombe scavate nella montagna dagli antichi egizi e in parte riutilizzate dai romani, con dipinti e qualche mummia. Nulla a che vedere con la valle dei re, ma comunque da vedere!) e il tempio dell'oracolo divenuto famoso perchè a lui si rivolse Alessandro Magno per vedere convalidata la sua posizione in Egitto (da questa costruzione parzialmente in rovina si gode un paesaggio mozzafiato sul lago salato). Entrambe le mete, come pure la città distrutta che abbiamo visitato a fine giornata, sono immerse in un'atmosfera irreale: villaggi beduini d'altri tempi con bimbi che giocano sulle stradine sterrate, asinelli che trainano carretti, donne completamente velate, vecchi seduti fuori dalle case e tutti che guardavano noi a bordo delle nostre "moderne" jeep, incuriositi almeno quanto lo eravamo noi nei loro confronti. In questo contesto il Siwa Shila Resort sembra un'oasi nell'oasi. Finalmente servizi igienici che sembrano tali (l'aspetto igienico è purtoppo una cosa alla quale faccio fatica a rinunciare!), aria condizionata e cibo gradevole e soprattutto un'accoglienza davvero eccellente. Dopo il pranzo c'è il tempo per riposarsi un poco ai bordi della piscina e di visitare il piccolo bazar interno alla struttura (le cartoline sono molto meglio di quelle del villaggio Albaclub!). Dopo alcune ore si risale sulle jeep per la parte più emozionante dell'escursione: il tour tra le dune del deserto del sahara. Gli autisti, tutti ragazzi del posto, sgonfiano i pneumatici delle vetture e per noi questo è già antipasto di emozioni. Non so se consiglierei ai deboli di cuore questa parte....non capisco come riescano a guidare su quel "mare di sabbia". L'escursione prevede diverse soste per toccare con mano la dorata sabbia del deserto, per scattare le fotografie di rito e per fare il bagno il due laghetti: uno di acqua calda (loro dicono termale) e uno fantastico di acqua fresca, circondato da cannetti e immerso tra le dune. Uno spettacolo assoluto. Per finire non ci siamo fatti mancare nemmeno la vista del tramonto sul deserto... cosa desiderare di più? Per le altre due escursioni sarò molto più breve: la città bianca (Marsa Matrhou) è molto particolare perchè pur dando l'idea di una città modernizzata (strade in asfalto, macchine e molti turisti ma solo egiziani) ha conservato la genuinità del posto non ancora "attaccato" dal turismo estero: si passeggia tranquillamente nei mercati locali e tra i negozi cittadini assieme agli egiziani, si fanno acquisti carini a prezzi contenuti e si attira anche qui la curiosità di tutti. La spiaggia di Cleopatra è veramente bella, probabilmente il mare migliore di tutta la costa ma non c'è tempo per approfittarne. La visita ad El Alamein mi ha scioccato per due aspetti: l'arretratezza del villaggio vecchio della "città" (il fatto che qui il giro tra la gente, i negozi e le macellerie sulle cui porte d'ingresso sono appese pecore appena macellate possa essere fatto solo con la guardia armata al nostro fianco non è incoraggiante. Sicuramente un atmosfera molto diversa da quella di Marsa Matrhou!) e i mausolei dedicati ai caduti della seconda guerra mondiale. In particolare quello italiano mi ha colpito molto, entri e ti prende un groppo alla gola che ti blocca ogni parola nel cuore. Forse creare un'escursione anche per la città nuova di El Alamein non sarebbe male: la guida dice che è veramente molto bella e ricca di vita. Chiaramente è abitata praticamente solo da turisti locali. Ultima nota per l'escursione alla depressione di Quattara: è momentaneamente sospesa perchè pare che abbiano scoperto un campo minato nelle zone oggetto della visita! Questo è tutto. Spero di essere stata d'aiuto e non essre stata troppo logorroica. Buon viaggio tutti!
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