| [05/06/2004]
[ Montepaschi tricolore, lo scudo è nostro!! ]
MONTEPASCHI SIENA-SKIPPER BOLOGNA 92-63
MONTEPASCHI: Stefanov, Zukauskas, Rovai, Vukcevic, Vanterpool, Galanda, Thornton, Andersen, Chiacig, Kakiouzis, Ghezzi, Sambugaro. All: Carlo Recalcati.
SKIPPER: Mottola, Basile, Mancinelli, Belinelli, Smodis, Mujezinovic, Pozzecco, Vujanic, Van den Spiegel, Lorbek, Prato, Delfino. All: Jasmin Repesa.
ARBITRI: Cazzaro (Ve), Lamonica (Pe), Paternic̣ (En).
La Montepaschi Siena è campione d’Italia.Trionfo annunciato (92-63 il punteggio finale) dopo un playoff contraddistinto dal percorso netto di 9 vittorie e 0 sconfitte, e trionfo che manda in visibilio la più piccola città italiana ad aver vinto un tricolore. Si chiude col taglio della retina, con una marea biancoverde che straripa in campo, con giocatori e coach sollevati al cielo da una folla estasiata: la Serie A Tim Cup è della Montepaschi Siena, non ce n’è per nessuno ed è giusto che sia coś, pur garantendo alla Skipper l’onore delle armi per una partita rimessa quasi in piedi ad inizio ripresa con Delfino. Poi solo Mens Sana Basket, nonostante il brutto infortunio a Stefanov metta i brividi: c’è Vanterpool, comunque, a farne le veci, e poi ci sono Andersen e Thornton, gli uomini in più di un pomeriggio che passa alla storia.
La cornice, e non potrebbe essere altrimenti, è di quelle che mettono i brividi addosso. Palasport pieno un’ora e mezza prima della palla a due, rumore assordante che sembra sfondare il muro del suono, effetto cromatico tutto (o quasi) biancoverde. Recalcati lancia nei cinque Stefanov, Thornton, Zukauskas, Galanda e Andersen, Repesa che risponde con Vujanic, Basile, Delfino, Mottola e la novità Van den Spiegel: su uno dei primi possessi, Basile manda ko Thornton con un colpo sulla mano infortunata ormai da diversi mesi, Bootsy deve coś uscire lasciando spazio a Vanterpool.
Per vedere un canestro devono peṛ passare quasi 2’. E’ Delfino ad imbucare il pallone ed a mostrare quei muscoli che la Fortitudo pare voler mettere sul parquet per allungare la serie: Skipper avanti 0-5 prima che Andersen interrompa dopo 4’ l’astinenza di una Siena contratta come mai in precedenza. Il canguro ha l’argento vivo addosso, mette dentro 12 dei primi 16 punti biancoverdi rimediando al momentaneo forfait di Thornton (fuori 3’ per una mazzata, voluta ma non cattiva, almeno nelle intenzioni, di Basile) ed ai problemi degli esterni di casa: l’ottimo abbrivio di Bologna sembra peṛ infrangersi con il passare dei minuti, quando la difesa di casa cresce come sa e fissa sul 18-14 il punteggio a fine primo quarto. Repesa muta atteggiamento e uomini: prova Smodis per rimediare ai 3 falli di un nervosissimo Van den Spiegel, Mujezinovic e anche i due dioscuri Belinelli-Mancinelli ma cị che sostanzialmente manca alla Skipper sembra essere la lucidità iniziale in attacco.
Il metronomo Stefanov, messo a riposo per qualche minuto dal Charlie, si ripresenta con due triple consecutive ad inizio secondo periodo. Gli fa eco poco dopo Thornton. E’ il momento dello strappo per la Mens Sana Basket: minuto 13°, punteggio 31-19 con due liberi di Vukcevic mentre dall’altra parte tocca al solo Delfino provare qualche abbozzo di reazione. A 5’ dall’intervallo lungo, Chiacig inizia a timbrare il cartellino rovesciando in canestro l’ottima linea di fondo presa battendo sul primo passo Mujezinovic, poi arriva un altro timbro, quello di Zukauskas dai 6,25: siamo 38-24, con Kakiouzis magari non prolifico ma straripante in difesa ed a rimbalzo su di uno Smodis che deve usare tanto olio di gomito per tenere in vita il confronto col greco. All’intervallo si va sul 44-35, con Vujanic che ne mette due dalla lunetta per ridurre il gap dei suoi.
Il tempo per applaudire i premi a Recalcati, miglior coach dell’anno, e Basile, miglior giocatore, poi si riparte e Delfino mette dentro i punti dell’immediato riavvicinamento Fortitudo, tornata a –3 (46-43) dopo appena 2’ di ripresa. La Montepaschi muove il tabellino solo dalla lunetta ma è soprattutto l’intensità difensiva della Skipper ad essere cresciuta, nonostante Van den Spiegel arrivi al quarto fallo con un banale contatto in attacco su Galanda. Tutto, in un batter d’occhi, sembra girare contro Siena, che vede Stefanov dover uscire per infortunio. Allo scoperto esce peṛ il cuore della Mens Sana Basket: le firme sono di Galanda (tripla) e Thornton (schiacciata dopo un recupero di Andersen) e valgono il nuovo +10 (53-43) che rianima i biancoverdi di Recalcati. A pilotare la cabina di regia è Vanterpool, che prova a liberare Thornton dalle grinfie di una difesa durissima e indovina per due volte il 2+1 che, assieme al ciuff pesante di Bootsy, ricaccia indietro (66-52) la Fortitudo al 28’. Per chiudere il terzo periodo, Recalcati getta nella mischia anche il “tedesco” Sambugaro ma è sempre Thornton a trovare la soluzione giusta da fuori, che manda le contendenti all’ultimo stop sul 71-53.
Eccolo Sambugaro, la butta dentro a modo suo, da lontano. E Thornton gli fa eco: siamo 79-55 e mancano ancora 8’ da giocare. Ma la Skipper non ne ha più, le saltano i nervi. Per Siena, invece, inizia la notte più lunga della propria storia cestistica.
Matteo Tasso
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