«Emo», il nuovo fenomeno adoescenziale

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~carlus
view post Posted on 25/10/2006, 21:13     +1   -1




«Emo», il nuovo fenomeno adoescenziale


Di difficile definizione, trova il suo collante in un genere musicale e in alcune community su Internet

Sottocultura? Forse. Misteriosa? Sicuramente, se persino il prestigioso Times, che gli dedica due pagine di inchiesta, fatica a capire e descrivere che cos’è.

Parliamo di «emo». Un fenomeno in origine musicale, ma che pare sia diventato ormai un'ondata culturale tra gli adolescenti, in Inghilterra e Stati Uniti all'inizio, e poi in tutto il mondo: ovviamente grazie a Internet. Che cos’è «emo»? Che cosa vuol dire? Se un non-adepto lontano qualche decennio (in termini di età) dai suoi epigoni vuole saperlo può per esempio cominciare dall’enciclopedia libera online wikipedia (sicuramente aggiornata in modo opportuno da qualche adolescente ben informato), e trovare questa definizione:

«Con il termine emo si contraddistingue un sottogenere della musica hardcore punk. Nella sua interpretazione originale, il termine emo fu utilizzato per descrivere la musica di Washington DC della metà degli anni '80 e le band associate ad essa. Negli anni successivi, fu coniato il termine emocore (abbreviazione di “emotional hardcore"), usato per descrivere altre scene musicali influenzate da quella di Washington. Il termine emo deriva dalla volontà della band di "emozionare" l'ascoltatore durante le proprie esibizioni».


CODICI CULTURALI - Soprattutto musica insomma. Almeno così parrebbe. Ma se si legge il «tentativo di inchiesta» di Michele Kirsch sul giornale inglese si capisce che la faccenda è un po’ più complessa («Nessuno mi risponde mai quando chiedo che cos’è emo»), e si evince che il termine indica qualcosa probabilmente di più sfuggente, fatto di atteggiamenti, convergenze virtuali, abbigliamento e, magari, antidepressivi.

Il modo di vestire, a leggere l'inchiesta potrrebbe essere vagamente evocativo della cultura punk, e «goth» (salvo smentite, come vedremo), e i gusti musicali e il «mood» dei ragazzi «emo» troverebbero il loro crocevia in comunità web, come quella ospitata da Myspace. Crocevia di testi e note ma anche di confessioni, segnate da accenti wherteriani, con spazio alle emo-zioni, senza censura per quelle tristi e con riferimenti più o meno espliciti al suicidio. Cosa che farebbe degli «emo» spesso il bersaglio di feroce scherno da parte di altri adolescenti.

Emblematica, a questo proposito, la storia di un ragazzo «emo» che avrebbe «postato» su Myspace un messaggio in cui annunciava il suo suicidio. Fatto poi che sarebbe stato confermato, e seguito da ondate di «post» di partecipazione e dolore da parte degli altri «emo», ma anche di acidissimi commenti dei «non-emo» della comunità virtuale, con toni del tipo: «Se gli piaceva quella musica spazzatura si è dato quello che si meritava». E con il forte dubbio che la storia stessa non fosse altro che uno scherzo (pare che il «suicida» si sia connesso il giorno dopo la sua «morte» per leggere i commenti al suo ipotetico gesto).

CONTROVERSIE - Insomma «emo-zioni» forti, ma anche controverse. Se tra molti giovani, infatti, la sottocultura «emo» pare sia ritenuta una «cosa da sfigati», o da «viziati che hanno tutto e che si creano dal nulla problemi enormi per farsi commiserare», secondo uno studio dell'Università del Michigan, «gli emoboy» sarebbero invece ragazzi considerati gentili e fedeli, affidabili e comprensivi, di cui le ragazze andrebbero pazze. Altro che «sfigati» insomma, casomai neo-maschi antitetici al modello «macho tenebroso ed egocentrico», capaci di scrivere poesie e di inviarle per posta (non via internet) e di anticipare i desideri della propria partner. Nuova specie di neo-romantico finto trascurato, con look a base di t-shirt vintage, jeans invecchiati e capelli spettinati.

LE EMO-GIRLS - E le ragazze «emo»? Come vestono? Ufficialmente con maglioni di lana larghi oppure strettissimi, magliette un po' «andate» e pantaloni di velluto e scarpe da ginanstica rovinate.
Ma se pensate di aver capito una volta per tutte i codici dell'abbigliamento «emo», basta che diate un'occhiata a questo post scovato su una community italiana per poter socraticamente concludere che «non si sa un bel nulla».

“… qui a Roma è arrivata una moda emo piuttosto devastante. Ci sono gli hardcorers/grindcorers vestiti da emo-kids con risultati tipo -ahah guarda com'è fighetto quello! poi mentre il fighetto in questione ti si avvicina con fare minaccioso noti i muscoli e i tatuaggi sopra questi. E ci sono anche i giovani holden vestiti da emo-kids e quelli per fortuna si possono prendere in giro che di solito sono fragili e fini come il loro tormentato animo!"

RISERBO - Un bel ginepraio. Tutto sarebbe più facile se gli «emo» ribattessero e chiarissero con le loro argomentazioni. Se solo facessero «outing»....«Ma è difficile che un emo si dichiari» si legge ancora sul Times, «anche se qualcuno è orgoglioso di esserlo».
Tuttavia, anche se la faccenda rimane misteriosa, vale probabilmente la pena anche che chi è oltre gli "anta" ne prenda almeno atto, soprattutto se si è genitore di qualche adolescente.
Non foss'altro perché «emo» sta per emo-zione, ma è anche la radice greca della parola «sangue» e, sebbene questi neo-romantici, a dispetto di accenti melanconici e predilezione per gli antidepressivi non appaiano davvero autodistruttivi, meglio essere informati.

MUSICA - Per concludere, e cercare di fare un po' d'ordine, forse è il caso, alla fine, di tornare a mettere la musica al centro, come vero collante di questo fenomeno culturale, mantenendo però l'umiltà di chi sa che magari non potrà proprio capire.
Una prova? Basta leggere quest'altro post, scovato su un'altra community italiana, che commenta la definzione di «emo» che abbiamo riportato sopra da wikipedia:

“…non l'ho scritto io, ma qualcuno che si è impegnato sul serio per farvi capire quale siano il vero significato e le origini dell'Emo core.Quindi, vi prego, non continuate ad andare in giro a definirvi emo solo perché avete una maglietta … o un ciuffo spiaccicato su un lato della fronte,perché potreste offendere quelli che nell'Emo ci credono veramente e non solo adesso che è una moda e si è così facilmente sputtanato”.


Chiaro? No. Insomma la materia «scotta». Meglio non esporsi oltre. Così si evita qualche figuraccia e non si offende nessuno (absit ironia verbis).

07 luglio 2006

Fonte Corriere
 
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°Lady Fiend°
view post Posted on 29/10/2006, 13:30     +1   -1




image
 
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hrs
view post Posted on 29/10/2006, 14:09     +1   -1




nn c'ho capito un bel niente... nn è ke me lo potresti riassumere in lingua italiana? :D
 
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green182
view post Posted on 17/11/2006, 18:55     +1   -1




In poke parole:emo=tokio hotel
digita questo nome su internet (cerca x lo + le imma)e capisci subito!
 
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queen of the dark
view post Posted on 20/11/2006, 14:32     +1   -1




io di quest'emo nn ho capito un tubo!nn ci sn due persone ke mi dicono la stessa cosa...chiaramente nessuno sa cos'è l'emo e forse nn ne esiste ancora una definizione precisa...so soltanto ke il gruppo emo più famoso sn i my chemical romance...ggiusto x farsi una vaga idea
 
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martygd4e
view post Posted on 20/11/2006, 22:04     +1   -1




ank io c'ho cpito poco....
:wacko:
 
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hrs
view post Posted on 21/11/2006, 20:26     +1   -1




ahh... allora gli emo mi stanno antipatici...
 
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~carlus
view post Posted on 21/11/2006, 20:39     +1   -1




non ho capito neanche io!
 
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7 replies since 25/10/2006, 21:13   106 views
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