| Chi è questa donna? Di lei sappiamo solo pochi frammenti di vita che il regista puntigliosamente ci mostra improvvisamente: disastrosa, dolorosa, e questo si capisce negli occhi profondi e intensissimi della sua protagonista (una straordinaria Ksenya Rappoport). Tutto il film è un susseguirsi di ansie e paure, si dubita di tutto e di tutti. Confusione e disagio, regia frenetica, immagini veloci e spesso incomprensibili, rendono questo film inusuale ma spettacolare. Una storia che incomincia col dubbio e con il terrore e finisce con la dolcezza. Il maggior pregio di questo film, fra tanti, è di far capire tutto il contrario di tutto, chi è la vittima? O chi è il carnefice? Violenza, terrore, ma anche amore, sono gli elementi principali che fanno di questo film un gioiello del cinema italiano. La regia di Tornatore è precisa e tagliente come un coltello, turba le sensazioni di noi spettatori e ci stupisce, ci intimorisce. Le musiche sono angoscianti, piene di tensione e sei sempre li, che infilzi le unghie nella poltrona, un noir stilisticamente perfetto: nessuna banalità, nessuna scena superflua, la struttura della storia è originale e il suo svilupparsi è spiazzante. Il finale è struggente e commovente, e di sicuro da un film del genere non ti aspetti una conclusione così. Ed invece sorprende, come tutti gli altri minuti, secondi, del film. Una sorpresa bellissima ed emozionante.
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