De Libertate

In difesa del Palio

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Rebbu
view post Posted on 15/6/2004, 18:16




l'articolo che vi scrivo qua sotto p stato prima pubblicato sul giornalino del mio Liceo e poi su quello della Tartuca!

http://www.tartuca.it/murellapdf/mur2_2004.pdf

qui c'è il link per scaricare il giornale, è a pag 14 se vi interessa

Scrivo questo articolo per chiarire alcune cose che sono state dette nel corso delle lezioni del Gruppo1: i diritti degli animali. I rappresentanti della LAV hanno detto tante cose giustissime, ma purtroppo, come sempre, e i senesi lo sanno bene, sono caduti su un argomento che mi sta molto a cuore: Il Palio di Siena, o meglio, come l’hanno chiamato loro, una manifestazione obsoleta. Scrivo perché non sono potuto essere presente a tutte le lezioni del gruppo e quindi soltanto nella giornata di Martedì ho potuto difendere questa magnifica tradizione di fronte a coloro che assorti ascoltavano la rappresentante della LAV. Se si parla degli altri Palii allora hanno ragione, ma leggete cosa dice un sito a piena difesa dei cavalli, www.proequo.it: “I palii e le corse paesane sull'asfalto sono manifestazioni equestri rozze, nelle quali la violenza si manifesta più palese, perché prive di quella raffinatezza tecnica che caratterizza gli sport equestri ufficiali. Vengono contrabbandate come tradizioni, il che, tranne che a Siena, è piuttosto discutibile. Purtroppo, il più delle volte, il grosso pubblico non si rende conto di quello che vede. Ciò non toglie, però, che esse vengano contestate apertamente da diverse associazioni di animalisti le quali, non per cattiva volontà, ma per mancanza di cognizioni tecniche, dimenticano di contestare le corse negli ippodromi o gli sport equestri che sopra abbiamo descritto, dove avviene una violenza ancora maggiore, ma ben celata da una apparente raffinatezza. Succede così che un cavallo morto nel Palio a Siena suscita grande scalpore, mentre due cavalli morti lo stesso giorno in un ippodromo per congestione polmonare, durante una corsa, passano…in cavalleria” Hanno mai visitato questo sito i signori della LAV? Le mie orecchie hanno sentito dire che al Palio (l’unico con la P maiuscola, l’unico che non è folklore) muoiono ogni anno almeno 2 cavalli. Tutto questo è scorretto. E’ giusto mettere le cose in chiaro. Quest’anno purtroppo nel corso del Palio del 16 agosto hanno corso 2 cavalli che non avrebbero dovuto correre, e purtroppo è successo quello che poi tutti hanno sentito, ma voglio far sapere a tutti che i senesi di fronte a questo avvenimento sono intervenuti prontamente contro quei veterinari che hanno permesso a questi cavalli di correre. E’ importante anche sottolineare che a questi 2 cavalli (Alghero e Big Big per la cronaca) non sono occorsi incidenti durante la corsa, non sono caduti, nè si sono “sfracellati”, si sono semplicemente fermati perché non riuscivano a correre, non erano in grado. La Piazza del Campo, il luogo dove si corre il Palio, è uno dei circuiti più sicuri che possano esserci in circolazione, e non sto esagerando. Il Comune di Siena negli ultimi anni ha apportato alcune regolamentazioni, il tufo (la terra) è costantemente controllata con apparecchi all’avanguardia per saggiarne l’umidità e quindi la scivolosità, alla curva di San Martino sono presenti materassi testati per la Formula 1, i purosangue non possono più correre perché hanno le zampe troppo sottili e adesso corrono solo mezzosangue. Da quando esiste tutto questo non è più avvenuto nessun incidente, le cifre che la LAV vi ha fornite sono false. La LAV, l’ho detto in classe e lo ripeto, usa il Palio solo per farsi pubblicità, il Palio è un evento di grande risonanza, tutti ne hanno sentito parlare… male… e per loro è un’occasione ghiottissima di farsi sentire. Perché non fanno così tanto rumore per ciò che avviene negli ippodromi? Le condizioni dei cavalli alle corse in tali circuiti non è nemmeno lontanamente paragonabile a ciò che avviene al Palio, eppure le cifre sulle morti negli ippodromi io non le ho mai sentite uscire dalla bocca di un animalista, volete un esempio? La maggioranza dei cavalli da corsa inizia la propria carriera a due anni (al Palio possono correre solo dopo i 5), prima, cioè, di aver raggiunto la maturità e prima che il sistema muscolo-scheletrico sia completamente sviluppato per potere sopportare il notevole sforzo della corsa. Ne consegue un gran numero di lesioni. Per partecipare alle corse dei due anni, peraltro, i puledri devono iniziare il loro allenamento intorno ai diciotto mesi. In Italia circa il 30% di essi non arriverà a disputare neppure la prima corsa per le gravi lesioni riportate durante questo periodo di allenamento. Il 40% di quelli che affronteranno il primo anno di corse non proseguirà la carriera perché poco veloce o lesionato.. Tornando alla LAV, quest’estate è avvenuto il colmo: come vi ho detto negli ultimi anni non avevano più avuto occasione di attaccare il Palio perché di incidenti non ne erano più avvenuti, alla vigilia del Palio di Agosto allora venne fuori che i cavalli soffrivano perché a Siena era troppo caldo… ridicolo. Il Palio, e sono consapevole che avrete difficoltà a capirmi, è la vita di Siena. E’ qualcosa che non si può descrivere, è nel DNA di un senese l’appartenenza alla Contrada, l’amore per il Palio, l’amore per il cavallo che del Palio è protagonista. La LAV non sa di cosa sta parlando quando parla di Palio, non parla del pensionario per cavalli vicino a Siena o di Zullina, cavallina che ebbe un incidente in corsa, che fu salvata e che la primavera scorsa è diventata mamma: parla di doping, parla di condizione innaturale dei cavalli a correre nella Piazza. Il doping è narrato nelle leggende del Palio anni ’40, ma non esiste più, i veterinari (quando non sono affidabili come quelli di quest’anno) controllano il sangue ai cavalli prima di ogni prova. Mi viene da ridere poi quando si dice che un cavallo al Palio soffre. Potrei narrarvi un sacco di episodi che testimoniano la falsità delle parole della LAV, come quelli di Re Artù, di Panezio, di Urbino… ma vi limiterò a dirvi che Folco, cavallo plurivittorioso degli anni 30, un giorno scappò dalla sua stalla nelle campagne senesi per andare a Siena nella stalla della Tartuca, dove aveva appena vinto il Palio… secondo voi soffriva a correre il Palio? Mi hanno detto che il palio è divertimento. Divertimento lo sarà per i turisti che a Siena infatti non vogliono, ma per i senesi non lo è di certo. Chiedetelo a un senese se al Palio si diverte, ma siate pronti a scappare… il Palio è gioia immensa qualora si vinca, ma nell’attesa o nella sconfitta, è tutt’altro. E’ la vita di Siena. Mi sto dilungando, e quindi chiudo questa mia apologia, spero solo che dopo tutte queste parole abbiate più chiara la verità sul Palio, e che abbiate capito quanto la signora della LAV, ahimè, si sbagliasse.
 
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giubi
view post Posted on 15/6/2004, 18:23




hai fatto bene!!!!
ora vado a visitare il sito!
 
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giubi
view post Posted on 15/6/2004, 18:25




guardatop...
via, ho visto le foto e ho dato un'occhiata all'articolo del teatrino
 
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Loré
view post Posted on 15/6/2004, 18:25




giusto, tesi corretta e ben esposta, mi piace!
 
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3 replies since 15/6/2004, 18:16   75 views
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