Mal d'Egitto

Le Piramidi

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hayaty
view post Posted on 31/3/2007, 18:36




Nuove rivelazioni sulla piramide di Cheope:
«Fu costruita dall'interno»

di Aristide Malnati

Galleria fotografica

Il mistero che da secoli costringe gli egittologi e gli ingegneri a essere vaghi sulla tecnica usata per costruire le piramidi (e in particolare la grande piramide di Cheope, a Ghiza) potrebbe aver trovato una soluzione grazie a studi impeccabili di un architetto francese e all'utilizzo di sistemi informatici di calcolo e di misurazione della costruzione in questione.

Jean-Pierre Houdin chiarisce – grazie alle avveniristiche risoluzioni di computer grafica cosiddette 'real time' 3 D di Dassault systèmes - come gli antichi egizi attorno al 2550 a. C. siano riusciti a innalzare quel mostro di ingegneria edile che è la piramide di Cheope; e parla con sicurezza della piramide come primo esempio di 'costruzione industriale'.
Le soluzioni 'real time' 3D hanno permesso ad Houdin di elaborare un teoria convincente, capace di illustrare in modo chiaro un processo di costruzione avvenuto in tre distinte fasi:
- l'utilizzo di una scala esterna per l'erezione dei primi 43 metri della piramide;
- l'impiego di una scala interna a spirale, che si snodava dietro le facce della grande piramide, per completare la costruzione;
- un ingegnoso sistema di contrappesi nella grande galleria, per sollevare a mo' di carrucola i blocchi, pesanti fino a 60 tonnellate, per la parte finale.

Vediamo nel dettaglio l'intero procedimento, che ha permesso di innalzare al cielo la più celebre delle sette meraviglie del mondo antico.
Lo studioso francese per 6 anni ha lavorato a tavolino grazie al programma informatico elaborato da Dassault Système, in un susseguirsi di calcoli e disegni geometrici: "E' la dimostrazione che oggi si può fare ricerca senza intraprendere scavi invasivi verso l'habitat archeologico. Solo infatti negli ultimi due anni Houdin ha verificato la sue teorie sul terreno", afferma Zahi Hawass, Direttore del Supremo Consilio delle Antichità in Egitto.
La prima conclusione sicura da parte dell'architetto transalpino è di per sé destinata a sollevare un polverone: è certo che la piramide non è orientata in base alla costellazione d'Orione, né come questa si presentava nel 2550 a. C., reale momento della sua costruzione, né tanto meno come Orione era disposta nel 10.500 a. C., data di una presunta costruzione ipotizzata da ufologi millenaristi privi di credibilità scientifica; i lati sono invece effettivamente orientati secondo i 4 punti cardinali. Passando all'aspetto ingegneristico, Houdin ha notato il ruolo centrale della camera del re, intorno alla quale ruota tutto il monumento: ci sarebbero stati così due progetti, la camera sepolcrale e il rivestimento. Nella prima fase si costruì la piramide fino alla base della camera del re posta a quota 43 metri, portando i blocchi con una rampa: "Ma nel farlo - dice Houdin - si fecero due camere temporanee, destinate ad accogliere Cheope in caso di morte prematura: la camera sotterranea, durante i primi 10 anni di costruzione e la camera della regina, attiva nei 7 successivi. Poi rimasero inutilizzate". Man mano che la costruzione proseguiva, la rampa diventava sempre più ripida e più lunga: per raggiungere quota 146 metri, l'altezza finale, sarebbe stata necessaria una pendenza proibitiva, sviluppata su una distanza troppo lunga: una follia!
Ecco l'idea geniale degli architetti: erigere prima la definitiva camera del re (da 43 a 76 metri), portando i blocchi necessari con una carrucola azionata da un sistema di contrappesi; e poi mantenere la struttura ricavata aperta su un lato per poterla usare, come base d'appoggio, per la salita dei blocchi per la parte superiore: in questo modo si arrivò a 140 metri su tre lati e in seguito si chiuse progressivamente il lato aperto, che mostrava lo spaccato della costruzione da quota 43 a quota 140 metri. Anche pyramidion fu costruito con carrucole a contrappeso, sostenute questa volta da impalcature in mattoni crudi: la più celebre tra le 7 meraviglie del mondo era pronta e toccava, dopo più di trent'anni di lavoro, 146 metri.

"Gli egizi avevano formidabili conoscenze di geometria, matematica, geologia e dunque solo un architetto può illuminarci sulle tecniche impiegate", scrive l'egittologo Zahi Hawass nella prefazione al libro di Houdin (Les secrets de la construction de la Grande Pyramide, Farid Atiya Press), mostrandosi convinto della validità del metodo impiegato e del fondamento dei risultati raggiunti...

Il Sole 24 Ore
 
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hayaty
view post Posted on 21/4/2007, 12:51




EGITTO: PIRAMIDI FUORI DAL CONCORSO PER LE NUOVE 7 MERAVIGLIE DEL MONDO

Il Cairo, 20 apr. - (Aki) - Accogliendo la richiesta delle autorita' egiziane da oggi le Piramidi di Giza sono ufficialmente escluse dal concorso "New 7 wonders", che si propone di scegliere le nuove 'sette meraviglie' del mondo moderno tramite il voto di migliaia di internauti. Infatti, sul sito dell'organizzazione (www.new7wonders.com), si puo' leggere come "dopo attenta considerazione, la fondazione abbia designato le Piramidi di Giza - l'unica delle 7 meraviglie del mondo arrivata fino ai nostri giorni - candidate 'ad honorem'''. Le gigantesche costruzioni dell'eta' dei Faraoni non potranno, dunque, essere votate ai fini del concorso". Il sito spiega, inoltre, che "la decisione è stata presa considerando i punti di vista del Supremo Consiglio delle Antichità e il Ministero della Cultura egiziani".
La partecipazione delle Piramidi al concorso aveva generato problemi fin dall'annuncio della loro candidatura. Zahi Hawass, direttore del Supremo Consiglio per le antichità d'Egitto, aveva bocciato la competizione fin dal principio, dichiarando che "sottoporre le Piramidi a un voto popolare è una sciocchezza, vista la loro indubbia importanza storica ed archeologica".
Hawas, inoltre,aveva diretto parole di fuoco contro il produttore canadese Bernard Weber, organizzatore della gara, dicendo di non poter accettare che "ad uno storico greco, che aveva scelto le 7 meraviglie dell'antichità si sovrapponga il proprietario di un'agenzia turistica". Tra i 21 monumenti finalisti in gara per il titolo, che sarà annunciato il 7 luglio prossimo a Lisbona, la tour Eiffel, l'Acropoli, il Taj Mahal e la Grande Muraglia.

AKI
 
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falak
view post Posted on 6/1/2008, 22:41




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La piramide di Cheope

Giza, la piana dei misteri

di Tiziana Bianca

Le piramidi della piana di Giza sono, da tempo, divenute il simbolo dell’antico Egitto. Secondo le antiche fonti, furono costruite per custodire e tramandare l’insieme delle conoscenze astronomiche, matematiche e geografiche in possesso del popolo egiziano.

Tra di esse la più nota è senza alcun dubbio quella fatta costruire dal Faraone Cheope, che sin dall’epoca alessandrina venne considerata la prima fra le Sette Meraviglie del mondo.

E’ il monumento più famoso e studiato al mondo, eppure intorno a tale costruzione i misteri e gli interrogativi continuano a superare le certezze.

Riportiamo le sorprendenti misure della Piramide di Cheope: è la più grande di tutte, ha una base di 230 metri per lato, raggiunge un’altezza di 146 metri (oggi 137); è costituita da 2.300.000 blocchi dal peso medio che varia dalle due alle quindici tonnellate.

La quantità di pietre nella Grande Piramide è tale che è stato calcolato che la sua temperatura interna è costantemente uguale alla temperatura media terrestre, ossia 68 gradi farhenheit.

In relazione alle misure dei lati il margine di errore è dello 0.1%; anche i quattro angoli sono incredibilmente vicini alla perfezione dei 90 gradi.

Le quattro facce della piramide sono allineate con i quattro punti cardinali, con uno spostamento di soli tre minuti per grado, pari allo 0,0015%, precisamente la metà di quanto ottenuto dagli architetti che hanno progettato e realizzato l’osservatorio astronomico di Parigi.

Ne I problemi delle Piramidi d’Egitto scriveva J. Laner: “Dal punto di vista astronomico è indubbia la grande cura nell'orientamento ... Dal punto di vista matematico lo studio delle piramidi, e specialmente della Grande Piramide, mostra proprietà geometriche notevoli oltre a rapporti numerici che meritano attenzione”.

Cheope volle costruire una sorta di “centro del mondo”, perché la costruzione è all’incrocio tra il meridiano e il parallelo che coprono la maggior parte di terra emersa, quindi al centro esatto della massa terrestre.

Si è inoltre scoperto che le pareti non sono perfettamente lisce ma impercettibilmente convesse. La curvatura che se ne ricava corrisponde al valore in gradi della curvatura terrestre.

Secondo alcuni, considerate queste coincidenze, la piramide di Cheope sarebbe una rappresentazione in scala 1 a 43.200 della Terra.

Dunque ci sono misure, e coincidenze che caratterizzano questa costruzione e che sono, in realtà, una prova del fatto che qui nulla è lasciato al caso, ma ha un significato ben preciso.

Il suo peso moltiplicato per un miliardo di miliardi è uguale al peso della Terra, e nel 1800 John Taylor scoprì che dividendo il perimetro per il doppio dell’altezza si ottiene 3,14 ossia il valore del pi greco.

Dunque tutti questi dati vogliono dimostrare come la Grande Piramide fu realizzata sulla base di conoscenze molto avanzate.

Gli egittologi attribuiscono tale piramide al faraone Cheope (2575 - 2467 a.C) sulla base di una serie di geroglifici rinvenuti all’interno, e sulla testimonianza di Erodoto, lo storico greco, che vide i monumenti nel V secolo a.C., ossia duemila anni dopo la loro costruzione.

Uno dei misteri che assilla gli studiosi riguarda la costruzione della piramide: come è stato possibile issare a certe altezze massi di svariate tonnellate?

A tal proposito due sono le teorie più accreditate: la prima secondo cui i blocchi di calcare, mediante un impasto, sarebbero stati realizzati in loco (ma allora come spiegare i blocchi in granito all’interno?), la seconda ha ipotizzato l’uso di un sistema basato sulle traversine.

In conclusione l’unico dato oggettivo è che gli antichi egizi, senza le nostre attuali tecnologie, sono riusciti a realizzare un’opera che suscita ancora oggi ammirazione e che pone domande alle quali non siamo in grado di fornire una risposta sicura.

domenica 6 gennaio 2008

ilreporter





 
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hayaty
view post Posted on 15/3/2008, 15:03




Piramide di Cheope: la verità sulla costruzione
di Aristide Malnati

13 MARZO 2008


Il più intricato enigma legato al complesso mondo dell'Antico Egitto potrebbe essere prossimo a una soluzione, grazie alle ricerche certosine di Diego Baratono, egittologo attivo all'Università di Torino.

Baratono in anni di studi ha dato vita a teorie convincenti e puntualmente verificate sul campo, riguardanti la costruzione della grande piramide di Cheope e di quelle attigue di Chefren e Micerino, sulla piana di Gizah (periferia occidentale del Cairo). Il luminare torinese è riuscito, con appropriati rilevamenti sul terreno, a provare l'esistenza all'epoca della costruzione delle tre piramidi (IV Dinastia, attorno al 2550 a. C.) di un terrapieno, da lui denominato ‘terzo livello della piana di Gizah'; una sorta di altura ben al di sopra del piano calpestato, che costituì il livello d'appoggio delle piramidi e dunque la base di lavoro, dove gli operai trasportarono i blocchi per la futura struttura.

Come venne di fatto costruita la piramide?
Gli enormi blocchi furono innalzati sulla sommità del terrapieno mediante l'utilizzo di slitte o di traversine in legno, capaci di far scorrere massi di elevato tonnellaggio e da lì vennero prima calati "in situ" e poi sistemati con traiettoria sempre più orizzontale.
Una volta che la nuova costruzione raggiunse il livello del terrapieno gli ingegneri egizi iniziarono a dar corpo all'imponente camera mortuaria e ai condotti, quasi tutti ad essa collegati; la piramide di Cheope fu poi completata utilizzando la camera del re come base d'appoggio per la parte terminale e per il ‘pyramidion': in questa fase finale gli operai verosimilmente utilizzarono le strutture sottostanti come punto d'appoggio per innalzare il materiale utilizzato per il vertice: in questa non agevole operazione si utilizzò un sistema di carrucole, che scorreva su un fianco della parte già eretta, ultimato solo alla fine.

Nella fase conclusiva le teorie di Baratono riprendono e completano l'ipotesi in passato avanzata da Jean-Pierre Houdin e verificata con simulazioni in 3D al computer.
La nuova tesi è anche la conferma di quanto ipotizzato da un altro celebre egittologo, Michel Valloggia, direttore dello scavo nell'area della piramide di Gedefra ad Abu Rawash (a nord di Gizah): Valloggia nel corso delle più recenti campagne di scavo ha osservato e poi verificato con prospezioni in altri siti come la scelta del terreno, su cui erigere una piramide di notevoli dimensioni, fosse determinata dalla stabilità del terreno stesso e dalla possibilità di portare i pesanti blocchi con il maggior agio possibile (magari appunto sfruttando terrapieni attigui).

Le tracce della presenza di un terrapieno a Gizah sono state riscontrate da Baratono e dalla sua équipe con sofisticati sistemi di accertamento e consentono di postulare l'esistenza a tutto l'Antico Regno di una sorta di collina di ampie dimensioni, elemento nodale per il buon esito di quell'epica impresa ingegneristica. Insomma un progresso importante nel campo dell'egittologia, che ha il pregio di basarsi su elementi evidenti e di non ricorrere a strampalate supposizioni esoteriche o astronomiche.

Il Sole 24 Ore
 
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falak
view post Posted on 25/4/2008, 18:03




Gli Egiziani inventarono il Cemento 2.000 anni prima dei Romani ? Una nuova incredibile teoria scientifica sulla costruzione delle Piramidi.


Una teoria come questa è destinata a mettere a rumore l'intera comunità scientifica archeologica internazionale.

Se infatti si dimostrasse che gli Egiziani conoscevano il cemento e che lo usarono 2.000 anni prima dei Romani, sarebbe un vero e proprio shock che costringerebbe a riscrivere la storia dell'architettura daccapo.

Ma leggiamo per intero l'articolo scritto da Marco Bardazzi, per l'Ansa:

Una piccola piramide e' sorta a migliaia di chilometri dal Nilo, negli asettici laboratori del Mit di Boston, e fara' irritare egiziani ed egittologi di mezzo mondo. Un team di ricercatori americani l'ha costruita per provare una teoria scomoda: quella secondo la quale il cemento fu usato in Egitto duemila anni prima dei romani ed e' il segreto delle gigantesche tombe dei faraoni.

Gli scienziati dei materiali del Massachusetts Institute of Technology sono convinti che la teoria tradizionale sulla costruzione delle piramidi, quella che racconta di giganteschi blocchi di pietra trascinati da migliaia di schiavi, sia solo parte della storia. Una percentuale consistente dei blocchi, pari al 10 o 20%, potrebbe in realta' essere stata realizzata con colate di un cemento ricavato da materiali locali, impastato fino a ottenere un primitivo calcestruzzo. Il tutto secoli prima che i romani dimostrassero le doti del cemento innalzando edifici come il Pantheon.

La teoria era circolata gia' negli anni Ottanta e aveva sollevato reazioni furiose da parte di archeologi ed esperti di ingegneria antica, in larga parte convinti che le piramidi di Giza siano interamente realizzate con blocchi provenienti da cave di pietra. Gli scienziati del Mit sembrano destinati ad andare incontro allo stesso trattamento, a giudicare dalla prima reazione che il quotidiano Boston Globe ha raccolto da un portavoce di Zahi Hawass, il capo del Consiglio superiore delle antichita' al Cairo e il custode dei tesori dell'antico Egitto:

"E' un'idea estremamente stupida - ha detto il portavoce -, le piramidi sono fatte di blocchi di calcare di cava e indicare che possa trattarsi di qualcos'altro e' un' idiozia e un insulto".

Parole che non sembrano scoraggiare gli ingegneri americani, che a Cambridge, nella sede del Mit, hanno gia' costruito una minipiramide di 280 blocchi (un modellino, rispetto ai 2,3 milioni di blocchi della Grande Piramide di Giza), usando un particolare calcestruzzo. "E' possibile - ha detto Linn Hobbs, professore di scienza dei materiali al Mit, che guida il progetto - che gli egiziani abbiano usato meno sudore e piu' intelligenza. E' possibile che ci abbiano lasciato in eredita' non solo monumenti e mummie misteriosi, ma che abbiano inventato il cemento 2000 anni prima che i romani cominciassero a usarlo per i loro edifici".

Gli studiosi del Mit lavorano alla ricerca insieme a un team di Filadelfia e all'ingegnere chimico francese Joseph Davidovits che per primo vent'anni fa lancio' l'idea. Il calcestruzzo prodotto nei laboratori del Mit e' fatto con materiali che si ritiene fossero disponibili lungo il Nilo. In particolare, i blocchi sono stati realizzati con colate di un mix fatto di calcare frantumato, tenuto insieme da un collante a base di argilla, silice e di soda, un sale naturale presente nel deserto che gli egiziani usavano per i processi di mummificazione.

Analisi di frammenti delle piramidi fatte con raggi X, microscopio e soluzioni chimiche indicano, secondo gli studiosi americani, che ci sono indizi a favore della tesi che alcuni blocchi siano il prodotto di colate, non di attivita' di cava.

Ma il team avra' vita dura a convincere un ambiente accademico dove intere carriere sono state costruite sul presupposto che le piramidi siano composte da blocchi di pietra. Michael Barsoum, un ingegnere della Drexel University di Filadelfia che partecipa allo studio, fu assalito verbalmente da ogni parte del mondo quando, nel 2006, sostenne che parti dei blocchi di una piramide di Giza sono microstrutturalmente diversi da blocchi di calcare e potrebbero essere il prodotto di colate. "Mi trattarono come se avessi sostenuto che le piramidi sono state tagliate con il laser", ha ricordato Barsoum.

Nella stessa Boston, lo scetticismo per la ricerca del Mit si e' gia' fatto sentire. "I blocchi provenivano da cave e furono trascinati sul posto, non ci sono indizi per sostenere il contrario", ha sentenziato Kathryn Bard, egittologa della Boston University.

23 Aprile 2008

mysterium.blogosfere
 
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hayaty
view post Posted on 25/6/2008, 22:45




La Barca Solare del Faraone

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24 Giugno 2008

E’ considerata come la nave a fasciame più antica del mondo e fu scoperta nel 1954 sul lato meridionale della Piramide di Cheope. Questa piramide, la più conosciuta, detta anche Grande Piramide, è una delle sette meraviglie del mondo ed è una delle più grandi opere realizzate dall’uomo e fu eretta dal faraone Cheope della IV dinastia (2575-2467 a.C). L’antica imbarcazione trovata vicino alla piramide fu trovata scomposta in 1224 pezzi e nonostante il legno avesse quasi 5000 anni era in buono stato di conservazione grazie alla particolarità del clima che nella zona si presenta molto asciutto.
Con una tale quantità di pezzi la pazienza dei restauratori è stata messa a dura prova. Per ricostruire l’imbarcazione ci sono voluti più di 10 anni. L’opera di ricostruzione è terminata nel 1967. I risultati di tale paziente operazione sono stati veramente eccezionali ed hanno portato alla ricomposizione di una barca di 43 metri di lunghezza e 6 di larghezza. La barca ora è esposta in un apposito museo allestito presso la Grande Piramide.
Non si ha ancora un’idea precisa circa il possibile uso di questa barca anche se è accreditata l’ipotesi che si tratti di una delle cosiddette barche solari e cioè una di quelle imbarcazioni che nella antico Egitto dovevano servire a trasportare l’anima del faraone nel suo viaggio ultraterreno. Ma non si capisce,allora, perché la barca vene venne fatta a pezzi prima di essere sepolta e perché vicino a questa barca ve ne fosse una simile ma più piccola.


Mare In Italy
 
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falak
view post Posted on 26/8/2008, 13:26




Egitto: piano per la sicurezza delle piramidi a Giza

Presso la piana di Giza, in Egitto, ci si appresta a modernizzare ed a revisionare la sicurezza del sito, con nuove telecamere e sensori ad infrarossi.

I monumenti possono anche essere gloriosi, ma la visita delle celebri Piramidi di Giza in Egitto è stata a lungo un incubo, con gli ambulanti che assillavano offrendo le escursioni con i cammelli e la pressione continua dei venditori di “souvenir faraonici” che braccavano inesorabilmente i turisti ad ogni svolta.

Ma ora questa folla di mercanti invadenti è del tutto scomparsa da quando, questo lunedì, è stata avviata la prima fase di un progetto elaborato per modernizzare il sito e renderlo più “tourist-friendly”, e cioè amico dei turisti: la piana di Giza verrà completata di telecamere di sicurezza e con 19 chilometri di recinto con sensori a infrarossi che cingeranno l’intero sito.

"Fino adesso è stata praticamente uno zoo", così ha dichiarato Zahi Hawass, il capo archeologo egiziano, che ha poi soggiunto: "Ora stiamo finalmente proteggendo sia i turisti che gli antichi monumenti."

Le tre piramidi di Giza erano state infatti insolitamente aperte per lungo tempo all’accesso libero del pubblico, cosa davvero non comune per dei monumenti così importanti, vecchi di oltre 5.000 anni. Ad esempio altri siti di storici di fama mondiale come l’Acropoli di Atene, il Muro occidentale di Gerusalemme e il Colosseo di Roma presentano da anni un accesso limitato a pagamento, e quindi più sicuro, e tutta la circolazione dei visitatori è controllata da sistemi di sorveglianza.

15 Agosto 2008

ilturista
 
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Mohamedina
view post Posted on 24/9/2008, 14:58






Visitare le piramidi d'Egitto a Giza, le cose da sapere

Non credo si possa organizzare un viaggio in Egitto, senza una visita alle piramidi di Giza e la sfinge. Quando gli antichi Greci le definirono una delle sette meraviglie del mondo, le tre grandi piramidi d'Egitto avevano già oltre venti secoli. Oggi, delle altre sei meraviglie elencate dai greci, rimane poco o nulla; ma le piramidi, vecchie di quasi cinquemila anni, continuano ad essere il monumento più celebrato della Terra. Fin dall'antichità si fecero molte ipotesi sul loro scopo: si disse che erano i granai costruiti da Giuseppe per il popolo ebreo al tempo dei Faraoni, oppure nascondigli di tesori, luoghi di culto, osservatori astronomici.
Oggi si ritiene' con certezza che fossero grandiose tombe di re. Gli archeologi hanno individuato in Egitto circa 130 piramidi, la maggior parte delle quali, però, sono soltanto pile di pietra, che hanno perso ogni contorno.
Quelle di cui conosciamo il nome sono 24, e le più importanti si trovano sulla riva sinistra del Nilo, fra la punta del Delta e l'oasi di Fayuum.

Quale è il perido migliore visitare le piramidi?
Tenendo conto del caldo estivo che può raggiungere valori molto elevati, è sconsigliabile venire da metà giugno fino alla fine d'agosto. quando le temperature diurne superano i 35 °C e talvolta la soglia dei 40 gradi centigradi. Se proprio dovete ultilizzare questo perido è indispensabile visitare la piana di Giza nelle prime ore del mattino.
In inverno le temperature sono perfette, ma c'è qualche possibilità di incontrare nubi e temperature fresche al mattino presto. Forse è allora meglio visitare le piramidi in primavera ed autunno, con temperature gradevoli, tempo perfetto e forse meno affollamento di turisti se evitate il periodo che corrisponde alle nostre vacanzi pasquali.

Come arrivare alle piramidi di Giza?
Anche se la destinazione del vostro viaggio è il mare, come per esempio Sharm el Sheik, Hurgada o le altre località del Mar Rosso, è sempre possibile aderire a delle escursioni che per via aerea vi condurranno nella piana di Giza, davanti ad una scenografia grandiosa che non potrà lasciarvi indifferenti.
Se invece il vostro obiettivo diretto è proprio il complesso archeologico di Giza è conveniente allora volare direttamente sul Cairo e da qui raggiungere il sito che si trova ad ovest della città, affacciandosi sul deserto del Sahara: lo spettacolo meraviglioso delle grandi piramidi si offre al viaggiatore a 15 chilometri dal Cairo, vicino a Gizeh (Giza): qui, su un pianoro ondulato che si stacca come un bastione dalla catena dei monti libici, si ergono lè tre superbe piramidi di Chefren, Cheope e Micerino e la maestà possente della Sfinge

Cosa vedere alle piramidi di Giza?
La mirabile terrazza delle sepolture regali, livellata dalla mano dell'uomo, misura 1500 metri da nord a sud e 2000 da ovest a est, e ha un'altezza media di 40 metri sopra il livello della valle. Le piramidi commemorano i re della quarta dinastia egizia (2650-2500 a. C.. Esse appaiono come colossali strutture di pietra dalla base quadrata e dalle facce triangolari che si uniscono al vertice: tale struttura pare fosse il simbolo del dio-sole degli Egizi. Erodoto ricorda la crudeltà del Faraone Cheope che, trovandosi privo di mezzi, per poter completare la propria piramide vendette la figlia.

La grande avventura delle piramidi ha dato l'impronta a tutta la civiltà egiziana. Quando un nuovo Faraone saliva al trono, il suo primo pensiero era quello di costruirsi una tomba grandiosa. Il luogo veniva scelto a ovest del Nilo perché, secondo le credenze egiziane, le case dei morti dovevano essere collocate a occidente, là dove tramonta il sole. Le sepolture regali venivano edificate nel deserto, al sicuro dalle inondazioni del Nilo, ma non troppo distanti dal fiume perché i milioni di blocchi di pietra necessari ad erigerle giungevano da lontane regioni, trasportati da barconi che seguivano la corrente.
Il lavoro di costruzione, che durava decenni, veniva compiuto con estremo rigore scientifico, come è provato dai papiri matematici che si conservano al Museo Britannico, e rappresentava un capolavoro di architettura, di geometria e di astronomia. Le quattro facce della piramide di Cheope sono orientate verso i punti cardinali con precisione stupefacente.
Più recentemente ci si è accorti che le 3 piramidi sono orientate come la cintura della costellazione di Orione e con il Nilo che risulterebbe la proeizione della Via Lattea, il "fiume" del cielo, da qui il concetto di tombe "star gate" che cioè dovevano servire al viaggio del Faraone tra le stelle.

Le piramidi (che in egiziano si chiamavano "mer"; si ignora da dove sia derivato il sostantivo greco piramis, da cui ha preso il nome la figura geometrica) ebbero origine dalle mastabe, sepolture rettangolari di mattoni e pietre. Fu l'architetto della tomba reale di Sakkara che ebbe l'ambiziosa idea di sovrapporre sei mastabe in modo che esse, erigendosi verticalmente per una sessantina di metri, venissero restringendosi verso il vertice. Era nata la piramide. Più tardi, nella piramide di Oahshur a sud di Sakkara, si provò per la prima volta a utilizzare la pietra per edificare i colossali gradini. La piramide di Sakkara, che risale circa al 2815 a. C. fu la prima costruzione interamente in pietra e il prototipo delle grandi piramidi.

Oggi le piramidi di Cheope, di Chefren e di Micerino, dominano l'alto piano di Gizeh ai margini del deserto. Gli architetti si preoccupavano di renderne difficile l'accesso, per impedire le scorrerie dei predoni. L'interno di queste costruzioni era edificato con cura rigorosa perché gli Egizi ritenevano che senza una dimora degna di loro i re defunti non potessero aspirare all'immortalità. La camera sepolcrale non si trovava all'interno della piramide, ma veniva scavata nel suolo esattamente sotto il centro di essa. Vi si accedeva per mezzo di un cubicolo strettissimo: dopo la cerimonia funebre, l'entrata veniva sbarrata con enormi massi di pietra. Ciò non impedì ai ladri, durante i secoli, di violare ripetutamente le tombe e di impadronirsi delle favolose ricchezze dei sovranoi, figli del dio Sole.

Il Faraone Micerino fu considerato un uomo pio e giusto, mentre Cheope e Chefren erano crudeli tiranni. Nella sua camera tombale venne scoperto un superbo sarcofago, che andò perduto quando la nave che lo trasportava in Inghilterra naufragò sulle coste spagnole.

La piramide di Chefren è alta 136 metri e ciascuna delle sue facce misura alla base 210 metri, il volume è di oltre un milione e mezzo di metri cubi.
La si riconosce facilmente anche a distanza per i I suo caratteristico "cappuccio": il rivestimento originario di pietra levigata è infatti rimasto intatto solo alla sommità. Sulla faccia settentrionale si aprono due ingressi, da ciascuno dei quali inizia un corridoio inclinato lungo circa 30 metri. I due corridoi confluiscono poi In uno solo, che conduce ad una stanza scavata nella roccia: qui, nel 1818, l'archeologo Selzoni scoprì un grande sarcofago di granito rosso. Ma la sepoltura di Chefren era già stata violata nel 1200 dal sultano Alì Mohammed, successore del famoso Saladino.

La Sfinge, situata a oriente della piramide di Chefren, rappresenta un leone dalla testa umana: il dio Harmakis, personificazione del Sole. Essa ha sempre incantato i viaggiatori per "imponenza delle proporzioni e l'enigma dell'aspetto. Lunga 57 metri e alta 20, è intagliata nella roccia: la larghezza massima del volto è di 4 metri. Sul capo reca l'acconciatura regale e sulla fronte "ureo, il cobra sacro.
In origine era barbuta e la sua barba, trovata fra le sabbie, è ora al Museo Britannico. Anche il naso della statua è stato sgretolato dai venti e dalle sabbie che periodicamente sommergono il monumento.

 
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Mohamedina
view post Posted on 24/9/2008, 16:18





Visita alle piramidi di Giza


Giza, tappa obbligatoria di ogni soggiorno al Cairo, è situata sulla riva sinistra del Nilo, dove sorgono maestose le tre Piramidi (costruite per fungere da tombe reali). Uniche, altissime e imponenti si stagliano nel cielo azzurro: Cheope, Chefren e Micerino. L’atmosfera è sospesa, si respira una strana quiete, il tempo sembra fermarsi, si è come attratti dall’armonia misteriosa di queste costruzioni. Sovrastata dalle Piramidi, alle spalle appare imponente la Sfinge. L’intero sito archeologico è considerato una delle Sette Meraviglie del mondo. I tre monumenti sono disposti diagonalmente,ma in modo che nessuno copra il sole agli altri due. Per 3000 lunghi anni l’interno della piramide di Cheope è rimasto inviolato.

Fu solo nel 820 d.C. che una spedizione archeologica riuscì finalmente ad individuarne l’entrata. All’interno, anche il corridoio ascendente era stato chiuso e nascosto attraverso l’utilizzo di blocchi di granito. Dopo aver aperto un varco attorno ad essi, la spedizione raggiunse la Camera del Re solo per scoprire che il sarcofago del faraone era vuoto. Ancora oggi nessuno può sapere con esattezza quale fosse la reale destinazione della Grande Piramide, a parte il fatto di essere il prodotto di numerosi e precisi calcoli matematico-astronomici. Una delle ipotesi più suggestive ma forse più inverosimile è quella secondo cui le piramidi, in particolare quella di Cheope, furono erette da creature provenienti da altri pianeti. Forse esseri simili a Dei conferirono i loro poteri ai primi esseri umani perchè costruissero grandi monumenti. Sulla superfice di Marte, nell'area di Cydonia, sono stati osservati i profili di oggetti simili alle piramidi ed un viso simile a quello della Sfinge.

Le tre piramidi di Giza non erano soltanto luoghi di sepoltura, cioè tombe, fatti costruire dal faraone Cheope, dal figlio e dal nipote circa 4600 anni fa. Gli esperti pensano che l'apertura della camera funeraria del faraone dentro la grande piramide fosse allineata con la stella Sirio così che la sua anima potesse volar via attraverso l'apertura per raggiungere l’aldilà, dove sarebbe diventato un Dio. La cosa pare confermata dalla presenza di stretti canali che si dipartono dalla suddetta camera in direzione delle stelle. Il modo in cui le piramidi sono raggruppate rimarrà un'enigma apparentemente irrisolvibile che costituisce tutt’oggi un grande mistero.

 
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Mohamedina
view post Posted on 22/10/2008, 17:36





Dahshur


Nel sito di Dashur, si alzano due grandi piramidi : la piramide romboidale di Snefru (il padre di Cheope) e la piramide rossa dello stesso Snefru.
La piramide romboidale di Snefruimage

piramide di snefruÈ la più grande della località, detta anche a doppia pendenza, la seconda costruita da Snefru, il padre di Cheope della IVe dinastia. È realmente particolare, non è una piramide classica con la doppia pendenza dei suoi lati. Il fondo della costruzione comincia con una pendenza iniziale di 54°, ma è ridotta a 43° sulla parte superiore. In realtà un primo progetto era quasi completato inizialmente, con una base più piccola ed una pendenza di circa 58°. Per rendere la costruzione più imponente, una costruzione più ampia doveva avvolgere la prima con una pendenza a 54°, ma probabilmente a causa di problemi di stabilità generati dal giunto imperfetto delle due massonerie, la pendenza fu fortemente ridotta, e la costruzione completata allora meno accuratamente.
La sua altezza è di 105 metri, mentre sarebbe stata di 128 metri senza l'ultimo cambiamento di pendenza.

È anche la piramide meglio conservata, avendo conservato la maggior parte del suo rivestimento esterno di calcare. Dentro, ci sono due camere funerarie, due entrate vi conducono con corridoi distinti. Questa sistemazione è un prototipo della struttura interna della piramide di Cheope a Giza.
La piramide rossaimage

Snefru probabilmente insoddisfatto della sua realizzazione precedente, forse a causa di una mancanza di stabilità della costruzione, realizzò un'altra piramide sul sito di Dahshur, il terzo che comandò, e che sceglie per sepoltura. A causa del colore delle sue pietre, è chiamata anche la "piramide rossa". Questa volta, la pendenza della pendenza corrisponde al più debole della piramide precedente, la sua altezza era all'origine di 104 metri.
Altri monumenti in Dahshur

Altre piramidi si trovano a Dahshur, delle XII e XIII dinastie, ma si sono fortemente abbassate, poiché all'epoca non erano più costruite con blocchi di graniti.

 
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Ras Mohamed
view post Posted on 26/10/2008, 13:01




Durante la nostra crociera, abbiamo avuto occasione di visitare la "Piramide Rossa", dopo una bella scalinata fino a 35 metri, si trova l'ingresso alla piramide, un buco di 1 metro per 1 metro che scende fino a 65 metri,(si scende a retromarcia!) veramente un po' stretto e con pochissima aria a disposizione, ma per l'Egitto si fa questo ed altro!!!!!!
Arrivati in fondo ci si trova in una prima camera, poi si attraversa un basso cunicolo per arrivare in un'altra camera uguale, si sale poi qualche metro per entrare nell'ultima camera dove riposava il corpo del faraone.
Tutte le camere sono a forma di piramide piuttosto affusolata, e veramente pochissima aria per respirare.La nostra saggia guida ci ha consigliato di fare il tragitto interno respirando solo col naso e non parlare per risparmiare ossigeno,l'odore di ammoniaca è molto forte ma tutto sopportabile,non spaventatevi è tutto fattibile ,faticosa la discesa e la risalita ma con calma si fa tutto!!
Veramente sconsigliato per chi soffre anche poco di claustrofobia!!!




Edited by Ras Mohamed - 26/10/2008, 14:21
 
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Minea 313
view post Posted on 28/10/2008, 13:46




Complimenti per le esclusive foto!!!

Vedendole ora ho capito il perchè la visita a questa piramide si è rivelata un evento molto faticoso anche se bellissimo!
 
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Ras Mohamed
view post Posted on 28/10/2008, 20:26




Devo confessare che a metà discesa ho avuto qualche attimo di panico e stavo per tornare indietro!!!
Ma la voglia di provare l'emozione di essere all'interno più profondo di una piramide mi ha dato la forza di resistere. Non è stato facile, anche peschè soffro di asma allergica, e il respirare dentro la piramide è molto simile ad un attacco di asma abbastanza forte!
 
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free1966
view post Posted on 30/10/2008, 09:40




CITAZIONE (Ras Mohamed @ 26/10/2008, 13:01)
Durante la nostra crociera, abbiamo avuto occasione di visitare la "Piramide Rossa", dopo una bella scalinata fino a 35 metri, si trova l'ingresso alla piramide, un buco di 1 metro per 1 metro che scende fino a 65 metri,(si scende a retromarcia!) veramente un po' stretto e con pochissima aria a disposizione, ma per l'Egitto si fa questo ed altro!!!!!!
Arrivati in fondo ci si trova in una prima camera, poi si attraversa un basso cunicolo per arrivare in un'altra camera uguale, si sale poi qualche metro per entrare nell'ultima camera dove riposava il corpo del faraone.
Tutte le camere sono a forma di piramide piuttosto affusolata, e veramente pochissima aria per respirare.La nostra saggia guida ci ha consigliato di fare il tragitto interno respirando solo col naso e non parlare per risparmiare ossigeno,l'odore di ammoniaca è molto forte ma tutto sopportabile,non spaventatevi è tutto fattibile ,faticosa la discesa e la risalita ma con calma si fa tutto!!

come ho già detto, complimenti ma... volevo chiedere.... alla fine della salita ti danno anche una bombola d'ossigeno :lol:
xè se dovessi farla non so come me la caverei, mi ci vorrebbe l'intera giornata :ridere:
 
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hayaty
view post Posted on 12/3/2009, 23:33




Ricercatore: costellazione Orione rappresenta il faraone
Antiche civiltà si sforzavano di riprodurre il cielo sulla terra

Roma, 11 mar. (Apcom)
- La costellazione di Orione venne identificata dagli antichi Egizi con il Faraone, che a sua volta incarna il principio piramidale. Lo afferma Vasile Droj, ricercatore transdisciplinare di Roma, secondo cui la relazione tra la costellazione celeste e il faraone terrestre sarebbe stata trasferita in un immenso "celestogramma" poi riprodotto sulla terra nel complesso piramidale di Giza.

Secondo Droj, in uno studio pubblicato sulla rivista Fenix, nella distribuzione degli astri della costellazione di Orione vi sarebbe anche un preciso riferimento alla piramide di Cheope. Mediante un'analisi comparativa, il ricercatore mostra come nelle cerimonie ufficiali il faraone fosse sempre munito di una gonna geometrizzata simboleggiante la piramide di Cheope, con i suoi inconfondibili 52 gradi di pendenza.

Tra tutte le costellazioni zoomorfe della volta celeste, gli egizi scelsero proprio tale costellazione "umana" come simbolo e entità protettrice dell'Egitto, ancor prima dei tempi dinastici: perciò Orione mostra il faraone sia nella sua veste guerriera, quella degli inizi, della fondazione dello stato, sia e soprattutto in quella ieratica, che per migliaia di anni lasciò una indelebile impronta sulla loro società.

Gli egizi e altre antiche civiltà, sostiene Droj, osservavano il cielo secondo una loro particolare interpretazione matematico-geometrica della distribuzione delle stelle sul firmamento celeste, che poi riproducevano sulla terra seguendo i medesimi schemi per erigere i loro edifici sacri. In tal modo, creavano una "saldatura" fra il mondo inferiore e quello superiore. Studiare a fondo questo particolare criterio, afferma sempre Droj, aiuterebbe a risolvere molti interrogativi sulle civiltà del remoto passato.


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30 replies since 31/3/2007, 18:36   3044 views
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