“Opinioni di un clown”, titolo originale “Ansichten eines Clowns”
Autore: Heinrich Böll
Editore (casa editrice): Mondadori
trama: il romanzo si sviluppa in una serata, nella quale Hans Schnier si ritrova finalmente a casa sua, nella sua città natale Bonn, dove ben poco ha abitato e che a parer suo ben poco conosce, poiché ha trascorso gli ultimi cinque anni della sua vita da una città all’altra della sua nazione. In queste ore ripensa alla sua vita e alle persone che ha conosciuto durante essa. Hans ha un “crollo psicologico”, che lo porta al suo declino artistico, ha dunque una crisi esistenziale e professionale, dovuto all’abbandono della sua amata. Così, Hans, fra un sorso di cognac, telefonate ed incontri, esprime le sue “opinioni”: racconta i giorni e le ragioni della sua rovina e della sua sofferenza; parla del suo passato sentimentale, del passato della sua famiglia e della sua nazione, dei giorni del regime nazista, dell’isolamento e dell’abbandono di quei pochi che facevano parte della minoranza degli oppositori al nazismo (fra cui anche il padre di Maria, il vecchio Derkum). Hans, durante la serie di incontri e telefonate, cerca di trovare soldi, e soprattutto informazioni su dove si potesse trovare la sua amata.
Lo sto leggendo per la scuola... inizialmente, prima di leggerlo, avevo qualche pregiudizio a riguardo ( un uomo che si rompe la gamba e rimane a pensare per tutto il libro... madò che palle..), però, adesso che lo sto leggendo, lo trovo molto interessante. Qualcuno l'ha già letto?