De Libertate

I Filosofi

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Liam_Jargo
view post Posted on 6/5/2007, 15:05




la mia seconda opera a cui mi sono molto affezionato.

I Filosofi

Preludio

La conoscenza è sempre stata la più grande ambizione dell’uomo, fin dai tempi di Adamo che combatté contro Dio per ottenerla. Purtroppo per lui Dio era un avversario troppo potente per lui e fu sconfitto facilmente. Adamo fu costretto alla fuga e da lì in poi della conoscenza nn ne rimase neanke il ricordo, fino a quando in grecia nacquero gli ionici, i potenti combattenti della ragione, ke raggiunsero la conoscenza, purtroppo per loro la conoscenza non era unisona e quindi ognuno per far prevalere la loro ragione inizio ad usare la conoscenza per combattere. Per centinania, per migliaia, per milioni di anni.
 
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kiarina92
view post Posted on 6/5/2007, 16:25




ma ke cos' è???
 
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Bad Intentioned
view post Posted on 6/5/2007, 18:47




non vedo l'ora di vedere in azione la Dialettica socratica....o il Logos Fiammante di Eraclito!
 
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kiarina92
view post Posted on 6/5/2007, 19:23




uff!! qualcuno mi spiega cos' è??? tanto bad nn me lo dice!
 
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valeruz
view post Posted on 6/5/2007, 20:05




Mi spiace ma sono troppo ignorante in materia e non ti posso aiutare Ki.
 
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Liam_Jargo
view post Posted on 7/5/2007, 13:16




CAPITOLO 1: La divina potenza dell’archè

Gli ionici antichi sapenti erano un gruppo formato da tre elementi: Talete, Anassimandro e Anassimene. Loro furono i primi ad ambire alla conoscenza. Inizialmente tra loro esisteva un rapporto di amicizia incredibile tanto ke si diceva fossero come un triangolo, senza un lato nn è più triangolo, ma un giorno il lato oscuro della conoscenza deviò le loro immature menti portandoli all’odio reciproco.
Il primo fu Anassimandro ke abbandonò il gruppo ed andò alla ricerca del potere supremo detto l’archè. Inizio così la guerra Talete attaccò alle spalle Anassimene utilizzando l’attacco Water Origin, ma Anassimene era pronto, aveva creato una copia di Aria ke subito l’attaccò utilizzando lo winder power. Mentre lo scontro tra Talete e Anassimene si perpetuava Anassimandro era riuscito a raggiungere l’archè e ottenutone il potere decise di fare ritorno a Grecia. Talete e Anassimene continuavo a combattere e si trovavano su Atlantide quando Talete usò il suo potente attacco h2o distruzione facendo sprofondare la leggendaria città insieme al suo nemico ke niente potè. Lo scontrò finale tra Talete e Anassimandro era vicino. Anassimandro attacco per primo il suo attacco l’apeiron nn andò a segno ma il potere dell’archè lo aiutò a tornare indietro sconfiggendo Talete. Tutto sembrava finito ma un vento terribile soffiò su Grecia e tolse di mano a Anassimandro l’archè ke iniziò a rotolare per terra fino a finire in mare. Le acque si aprirono e spuntò fuori un uomo, era Anassimene, e teneva in mano l’archè. Un brivido percorse la schiena di Anassimandro, era ormai ovvia la sua disfatta. Anassimene lanciò l’archè in aria, l’archè volò verso il cielo e di quello nn si seppe più niente, Anassimandro decise di attaccare Anassimene ma il secondo rispose all’attacco e con la sua lama di vento perforò il corpo di Anassimandro ke gridò: “figlio mio perdonami!”. Delle lagrime scesero dagli occhi di Anassimene.

Edited by Liam_Jargo - 7/5/2007, 15:00
 
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Bad Intentioned
view post Posted on 7/5/2007, 17:33




:cry:


cmq chiara...è una storia, come puoi ben vedere, con i Filosofi...però tipo cavalieri dello zodiaco...

e, tim...quando sei su msn contattami che dobbiamo lavorare insieme sia su questo che su papaman...
 
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Liam_Jargo
view post Posted on 10/5/2007, 14:43




questo capitolo è sato creato grazie all'aiuto del bad ke ringrazio di cuore per le idde e per la mano ke mi ha dato

Capitolo 2: I sette savi

Anassimene dopo aver sconfitto gli altri ionici divenne il sovrano incontrastato di Grecia. La cosa però non andava giù a tutti tanto che Anassimene fu vittima di molti attentati, che furono facilmente sventati. Un giorno però, mentre faceva una passeggiata in Olimpia, fu attaccato da 6 strani uomini. Loro erano sei dei Sette Savi: Biante, Solone, Misone, Chilone, Cleobulo e Pittaco. I sei erano armati di spade e lancie il che sorprese Anassimene che era convinto che i filosofi potessero usare solo il proprio corpo e le loro capacità filosofie, ma i sei non avevano poteri interessanti e quindi erano costretti ad usare le armi. I sei attaccarono Anassimene che si difese usando la sua “wind sword”, e contrattaccò lanciando il suo potente attacco “bomba d’aria”. Il combattimento durò per molto tempo e rimasero solo Biante, Misone e Chilone. I tre andarono incontro ad Anassimene con il loro attacco combinato “il triplice giudizio” che provocò notevoli danni ad Anassimene che sembrava ormai sconfitto, quando alcuni alberi uscirono dal sottosuolo e uccisero due dei savi. Era stato Parmenide, un amico di Anassimene e filosofo di grandi capacità. “ Parmenide cosa ci fai qui” , “pensavo avessi bisogno di una mano” “con te al mio fianco mi sento al sicuro”. Biante, l’unico superstite, inizio a gridare “maestro aiutaci, maestro sconfiggili e vendica i tuoi allievi e amici”. Un ombra familiare si avvicinò, il suo corpo era composto per la maggior parte di acciaio ma la figura era quella di un tempo. Il cyborg misterioso era nient’altro che Talete, lo ionico. “ ci rivediamo vecchio mio”. “ Talete sei ancora vivo, è così bello rivederti, lasciamo perdere i nostri antichi conflitti e insieme costruiamo una nuova Grecia” “oh Anassimene, vedo che sei ancora stolto come un tempo! Io voglio la conoscenza e farò di tutto per ottenerla!” detto questo lanciò il suo “H2O distruzione”, Anassimene lo parò con estrema facilità “conosco ogni tuo attacco Talete non puoi nulla contro di noi” “ ahhhhhhhhh! Adesso ti mostrò il potere del mio nuovo corpo metallico: “Eclissi di Morte”. Il sole si oscurò e caddero milioni di lance dal cielo. Anassimene rimase fermo a guardare ma Parmenide evocò l’essere che difese i due dall’attacco di Talete. “allora cosa ve ne pare del mio nuovo potere?” tutto sembrava finito infatti a Parmenide è stato concesso di evocare un solo essere al giorno. La notte stava scendendo ormai, ma questo non cambiava le cose. Al prossimo attacco i due sarebbero stati sconfitti. “ Eclissi di Morte!” Proprio mentre Talete gridava queste parole un forte vento si alzò su Grecia “Lame di vento”, Talete fu preso in pieno da un attacco terribile venuto dal nulla. Sulla cima della montagna si poteva scorgere un ombra: Eraclito l’Oscuro. “Anassimene” gridò “ solo io posso sconfiggerti” e scomparve. Mentre Talete tentava di riprendersi, Anassimene e Parmenide si prepararono all’attacco. Anassimene usò il “Vuoto d’Aria” sul palmo delle mani di Parmenide che vi concentrò tutta la sua energia. Si creò un vortice “Viaggio nella Doxa!!!!” una nave uscì dalle mani di Parmenide, imbarcò Talete, e tornò da dove era venuto, il foro si richiuse. Talete era sconfitto Anassimene salvo.
 
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Bad Intentioned
view post Posted on 10/5/2007, 14:45




:oo:
 
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Liam_Jargo
view post Posted on 1/8/2008, 12:37




Capitolo 3: Eraclito


Anassimene era nell’acropoli è stava ragionando su quando era successo il giorno prima. Eraclito il suo arcinemico di sempre lo aveva aiutato: perché?
Eraclito il signore delle fiamme il carceriere del vento era sparito da Atene da molti anni era andato verso est forse era cambiato. NO! Quella frase “solo io posso sconfiggerti” cosa voleva? La scelta migliore per il momento era sparire, sì nascondersi. Sì lasciare il trono in prestito a Parmenide e nascondersi. Così fece. Si nascose a Gadara lasciò il trono a Parmenide e gli disse dove si trovava nessuno avrebbe dovuto saperlo. Ma Parmenide era ambizioso! Decise così di tradire Anassimene e si alleò con Eraclito. Eraclito era felicissimo per la notizia ricevuta e accorse verso Gadara. Lo scontro era vicino! Eraclito arrivò a Gadara alle prime luci del mattino Anassimene lo aspettava si aspettava il tradimento! Lo scontro inizio Eraclito lanciò il suo leggendario colpo di fuoco il Logos fiammeggiante ma Annassimene ci soffiò sopra con tutta la sua potenza e spense il logos. Partì quindi all’attacco “soffio di potenza” gridò uno vento potentissimo si mosse verso Eraclito era la fine ma una grossa gabbia apparve davanti a lui e rinchiuse il vento “questo è il potere ke ho affinato andando nell’est questo è il mio vero potere di carceriere dei venti!” Anassimene nn si scoraggiò è utilizzo il tornado fresh su erclito ke sventò anke quell’attacco la situazione era di stallo. Ma anassimene nn si scoraggiava e continuava con i suoi colpi di vento. Ma ad un certo punto Eraclito si mise a ridere “ ahahahah il vento ke mi hai donato adesso rinforzerà il mio attacco Logos fiammeggiante!” una palla di fuoco gigantesca grossa quanto un pianeta colpì Anassimene che morì sul colpo. La battaglia era finita Eraclito aveva vinto ma restava un problema Parmenide! Era lui il nuovo sovrano del sapere ma Eraclito nn era preoccupato Parmenide era troppo giovane per impensierirlo quindi una volta ad atene lo fece esiliare senza ke lui potesse neanke aprire bocca. Parmenide fuggì lontano a Lampsaco più precisamente e li fondò una nuova scuola di sapere. Iniziò quindi il regno di Eraclito!
 
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Liam_Jargo
view post Posted on 17/2/2009, 21:54




Capitolo 4: Ordine contro fiamma


Eraclito governava senza problemi Grecia non c’erano altri filosofi all’orizzonte e lui era il più grande tra i sapienti, ma qualcosa turbava l’animo del nostro eroe, da giorni si sentivano storie che parlavano di un personaggio che forse avrebbe potuto ambire al sapere: il suo nome era Pitagora. Eraclito aveva conosciuto quest’uomo un vecchio mendicante, un pazzo delirante, come poteva mettersi contro Eraclito il sapiente? Eppure stava adunando studenti da tutta Grecia, per Eraclito era ora di farla finita. Era una notte come le altre Pitagora aveva appena trovato una panca dove passare la notte quando una persona stupenda lo avvicinò: era Eraclito. Il sommo re del sapere disse al mendicante: “lei è Pitagora e come tutti sanno è un sapiente, vuole quindi sottrarmi il potere?” “non mi permetterei mai vostra altezza io sono solo un umile vendicante” “allora morirà come un umile mendicante!” il logos fiammeggiante partì dalle mani di Eraclito, Pitagora si difese prontamente e disse “il vostro punto debole è proprio questo attacco, troppo disordine sarò io fare ordine” tiro fuori delle strani armi due triangoli isosceli alti entrambi circa un metro. “il tuo difetto invece sta nel sapere troppe cose Pitagora, ho saputo le tue teorie e le definisco fandonie sei troppo debole per me, MUORI” e si lanciò all’attacco di Pitagora che si scansò prontamente. “ come puoi vedere riesco a evitare ogni tuo attacco perché il mondo oltre a essere ordine e anche armonia un’altra cosa di cui manchi” “e invece sei caduto nella mia trappola” la trappola che fu già usata per rinchiudere i venti aveva rinchiuso Pitagora. “aahahhahaha ho vinto ho vinto Pitagora era solo un folle, un folle ahahahahah”
“non cantare vittoria Eraclito non è ancora finita” la gabbia contente Pitagora si disintegrò dall’interno “queste lame si chiamano
tetraktyss sono il simbolo dell’ordine e sono in grado di distruggere ogni cosa” Eraclito lo guardò con stupore sembrava finita ma si ricordò di quel che aveva imparato nei suoi viaggi ad oriente allora gridò : “Samara!” un cerchio enorme circondò Pitagora ke gridava “cosa sta succedendo sto ripercorrendo la mia vita oh no adesso sto vivendo uno dei miei possibili futuri allora è questa la verità oh mio dio!!!!!” Pitagora era sconfitto da quel momento non proferì più parola.
 
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Rebbu
view post Posted on 26/2/2009, 19:42




nuuu io tifavo Pitagora!
 
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Liam_Jargo
view post Posted on 16/10/2009, 12:18




Capitolo 5: Il messia

Dopo la sconfitta di Pitagora Grecia era completamente in mano ad Eraclito nessuno osava contrariarlo lui aveva il Sapere e nessuno poteva contrastarlo. Eraclito diede il via ad un regno basato sul terrore e sulla paura rese schiavi tutti i maggiori sapienti dell’epoca e li costrinse a costruire un monumento in suo onore. C’era solo un savio che non era costretto alla schiavitù il suo nome era Apollonio di Tiana. Apollonio era stato il compagno di viaggio di Eraclito nel periodo in cui si spinsero verso l’India per ottenere nuovo sapere Apollonio però da quel viaggio non si era più ripreso il suo cervello era andato in pappa e da allora si credeva in grado di compiere miracoli. Eraclito decise quindi di lasciarlo libero non reputandolo pericoloso. Però ultimamente Apollonio stava diventando molto fastidioso. La gente iniziò a seguirlo cantando dei suoi miracoli elogiando le sue imprese. Apollonio si montò la testa si annunciò come il prescelto dagli dei il messia, il profeta. Andava in giro predicando un mondo di pace di amore di libertà. Ed era proprio quest’ultima la parola che più dava fastidio a Eraclito, iniziava a temere per il suo regno per il suo dominio bisognava fare qualcosa, bisogna agire subito. Scese quindi nell’agorà e si incontrò con Apollonio. “devi smetterla Apollonio, le tue parole stanno riscaldando l’anima del popolo e questo mi infastidisce” disse Eraclito “il popolo deve essere libero di scegliere gli dei mia hanno prescelto per guidare il popolo nel nome dell’amore e della pace” “tu sei pazzo Apollonio mi spiace ma sono costretto a ucciderti” “MAI! SAMSARA!” gridò Apollonio un cerchiò inizio a circondare Eraclito “quest’attacco l’abbiamo imparato in india da quel sapiente io però io so come annullare la cosa” dicendo questo Eraclito spalancò la bocca e da essa uscì un greve serpente nero che iniziò a mangiarsi il cerchio “ma quello è il serpente che ti morse in bocca quella volta da cui ti liberò Zarathustra” disse Apollonio “esatto è proprio quello il serpente grazie a cui io sono diventato un superuomo LOGOS FIAMMEGGIANTE” il messia fu colpito dall’attacco di Eraclito. Eraclito rivolgendosi a suoi uomini disse prendetelo e crocifiggetelo così che sia di monito a tutti. Così fu fatto.
 
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12 replies since 6/5/2007, 15:05   144 views
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